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    Jabil, Chiusura dello stabilimento di Marcianise entro marzo 2025

    Fine imminente per lo stabilimento Jabil di Marcianise: la multinazionale americana ha confermato la chiusura del sito entro il 31 marzo 2025, mettendo fine a un’agonia iniziata nel 2015 con l’acquisizione da parte di Jabil del ramo d’azienda Ericsson.PUBBLICITA

    419 posti di lavoro a rischio: la decisione di Jabil lascia a casa quasi 420 dipendenti, decimando il numero di addetti che nel 2015 sfiorava i 900.

    Negli ultimi anni, l’azienda ha giustificato la riduzione del personale con la contrazione delle commesse e la mancanza di competitività del sito.
    Tentativi falliti e proteste in atto: nel 2023, Jabil aveva presentato un piano per ridurre il numero di lavoratori a 250, ma la decisione finale è stata ancora più drastica.

    I lavoratori, non rassegnati, hanno organizzato diverse manifestazioni e scioperi per rivendicare le proprie competenze e il valore dello stabilimento per il sistema industriale italiano.

    Mobilitazioni in corso e futuro incerto: l’11 luglio è prevista una nuova manifestazione a Roma da parte dei lavoratori. Per loro, la chiusura dello stabilimento significa licenziamento o, nella migliore delle ipotesi, ricollocazione in altre aziende, con tutte le incertezze che ne derivano.
    Un duro colpo per il territorio: la chiusura di Jabil rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per l’intero settore industriale casertano. Si tratta di una perdita significativa di competenze e professionalità, con conseguenze negative che potrebbero riverberarsi per lungo tempo.

    Le speranze dei lavoratori non sono ancora morte: nonostante la situazione drammatica, i lavoratori non demordono e continuano a lottare per il loro futuro. L’11 luglio a Roma avranno l’ennesima occasione per far sentire la propria voce e per provare a ribaltare il destino dello stabilimento.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Piazza Garibaldi: un 28enne arrestato con 100 grammi di hashish

    Napoli. I Falchi della Squadra Mobile della Polizia di Stato, durante un servizio di controllo del territorio in corso Arnaldo Lucci, hanno arrestato un 28enne napoletano con precedenti di polizia, sorpreso con circa 100 grammi di hashish.PUBBLICITA

    L’uomo, alla vista degli agenti, ha cercato di disfarsi di un involucro gettandolo a terra e poi ha tentato la fuga. I poliziotti sono però intervenuti prontamente, bloccandolo e recuperando il involucro che conteneva circa 100 grammi di hashish.

    Il 28enne è stato quindi arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e tradotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio di convalida.
    Ancora una volta, un efficace intervento della Polizia di Stato contro lo spaccio di droga in città.

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    Animazione italiana: Serve obbligo investimenti per le piattaforme

    Agli Stati Generali, l’asse fra Cartoon Italia e Anica su sostegno al settore. L’animazione italiana sta diventando un pezzo strategico dell’industria dell’entertainment.PUBBLICITA

    Con le sue 60 aziende di produzione e i circa 6.000 dipendenti, il comparto si sta progressivamente irrobustendo ma per fare un vero salto in questo processo di crescita ha bisogno di investimenti.

    È per questo motivo che gli operatori da tempo, mossi da un precedente positivo nell’uso del tax credit, e presa coscienza delle loro potenzialità bussano al Parlamento e al governo affinché venga introdotto a carico delle piattaforme private l’obbligo di una sottoquota di investimenti da destinare proprio all’animazione italiana.
    Il messaggio arriva in maniera univoca dalla seconda edizione degli stati generali, organizzati a Firenze alla Manifattura Tabacchi negli spazi di DogHead Animation lo studio che con i suoi circa 500 artisti ha dato vita alle serie animate di Zerocalcare e molte altre produzioni italiane e internazionali.

    Una scelta di eccellenza, quest’ultima, che viene elogiata da Stefania Ippoliti, direttrice di Toscana film commission. Durante la fitta giornata di lavori, si salda l’asse fra la presidente di Cartoon Italia, Maria Carolina Terzi, e il numero uno di Anica, l’associazione che riunisce le industrie cinematografiche, audiovisive e digitali, Francesco Rutelli.

    “L’obbligo di investimento e la sottoquota sono il nostro mantra, sono la nostra strada, la nostra unica speranza di poter crescere- sintetizza la questione Terzi- non avere una sottoquota, soprattutto da parte delle piattaforme presenti sul territorio italiano, è un elemento di crisi.
    Questo causa un ritardo nell’evoluzione del prodotto, in Italia abbiamo un unico broadcaster che è la Rai, che non finiremo mai di ringraziare perché da sola sostiene le serie di animazione per bambini ma c’è un grandissimo ‘lack’ che riguarda il lungometraggio di animazione e le serie di animazione per bambini che abbiano più di 7 anni”.

    Soltanto con l’obbligo di investimento per una sottoquota del 5%, questa la stima individuata dalla categoria, ci potrà essere una maturazione.
    Concetti che fa propri Rutelli: “Confidiamo che in Parlamento vengano recepite le istanze del mondo dell’animazione che sono tutte istanze che stanno dentro l’interesse nazionale- sostiene parlando coi giornalisti a margine della sua partecipazione all’appuntamento- dobbiamo aiutare la parte industriale e creativa italiana non a competere con i campioni del mondo che esistono da 100 anni, da Hollywood agli altri, ma a essere in grado di avere una struttura certa di incentivo competitiva con gli altri Paesi. Altrimenti le nostre aziende vanno a finire all’estero o vengono comprate dall’estero”.
    Pertanto, avverte Rutelli, “la sotto-quota non è un piccolo interesse specifico del settore dell’animazione, per questo Anica l’ha appoggiata e la appoggia convintamente, perché è un modo per stare in questa competizione facendo crescere le migliaia di giovani che lavorano in questo settore, le centinaia di imprese che crescono e possono continuare a crescere”.
    I numeri presentati agli stati generali sono piuttosto emblematici: con un investimento di 10 milioni da parte delle piattaforme, tramite obbligo di sottoquota, in un triennio il fatturato dell’animazione italiana fermo oggi a 125 milioni passerebbe a 178,4 milioni con una crescita del 43% del valore aggiunto e la creazione di 1.120 posti di lavoro.
    Lo Stato, a propria volta, avrebbe un ritorno positivo di 24,6 milioni. Un precedente virtuoso, come dicevamo, già esiste: il tax credit, per mezzo del quale ogni euro di agevolazione fiscale ha generato 2,5 euro di spesa in Italia di cui 2,2 per stipendi e oneri sociali ma anche 1,26 euro di introiti diretti per le finanze pubbliche. Uno strumento che, a propria volta, è sintomatico di un’attenzione da parte degli ultimi governi e che viene confermata anche nei messaggi di saluti portati dalla sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni.
    Chi non ha bisogno di essere convinta della bontà della sottoquota di investimenti è la tv di Stato, che già la applica: “Noi l’abbiamo e la rispettiamo- conferma il direttore di Rai Kids Luca Milano- al momento non ci sono obblighi, ma non c’è nemmeno un divieto quindi mi auguro che le piattaforme e i produttori, come già hanno provato a fare in qualche raro caso, possano rendere più stabile la collaborazione perché penso che faccia bene anche a noi avere un mercato più ampio e una concorrenza”.
    In questo senso la Rai, che da venti anni investe sull’animazione con studi ormai presenti in ogni regione e produzioni all’altezza della competizione internazionale, è l’investitore di punta.
    “Usiamo con piacere le produzioni di animazione sui nostri canali per bambini e ragazzi, Rai YoYo e Rai Gulp, ed effettivamente il talento italiano si vede alla pari con le migliori realtà europee e internazionali- assicura Milano- la nostra speranza è che anche gli altri broadcaster privati e le piattaforme inizino a investire nell’animazione italiana. Questa rete potrà dare loro soddisfazioni come le sta dando a noi”.
    Collaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Torre del Greco: arsenale di fuochi pirotecnici in garage, arrestato 55enne

    In una drammatica operazione notturna, i carabinieri hanno arrestato Giovanni Ferrandino, 55enne di Torre del Greco, noto alle forze dell’ordine. L’arresto è avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare che ha rivelato un vero e proprio arsenale di fuochi pirotecnici illegali.PUBBLICITA

    Secondo una nota dell’Arma, nel box di Ferrandino sono stati rinvenuti e sequestrati ben 492 ordigni artigianali, le cosiddette “cipolle”, per un peso complessivo di 85 chili. La scoperta non si è fermata qui: i militari hanno trovato anche un sacco contenente 25 chili di esplosivo tipo “perclorato di potassio”.

    Nel locale seminterrato della residenza del 55enne, gli agenti hanno rinvenuto ulteriori polveri esplosive miste e zolfo per un totale di 40 chili, insieme a 40 chili di materiale inerte utilizzato per il confezionamento e l’assemblaggio degli ordigni e 10 chili di micce “cotte” a combustione rapida. La situazione ha richiesto l’intervento dei carabinieri del nucleo artificieri del Comando provinciale di Napoli, che hanno messo in sicurezza l’area e sequestrato oltre 150 chili di materiale esplosivo.
    L’operazione è durata fino alle prime luci dell’alba, evidenziando la pericolosità del materiale ritrovato. Giovanni Ferrandino è stato trasferito in carcere e dovrà rispondere delle accuse di fabbricazione e detenzione abusiva di materie esplodenti, ricettazione e omessa denuncia di materie esplodenti.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Avellino: minaccia e picchia la moglie, allontanamento per 59enne

    La Polizia di Stato ha eseguito ieri un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento nei confronti di un 59enne di Casalbore, gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza privata ai danni della moglie. Gli agenti del Commissariato di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura sannita.PUBBLICITA

    La misura cautelare prevede l’allontanamento immediato del 59enne dalla residenza familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei abitualmente frequentati. Inoltre, è stata imposta la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla persona offesa e l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico per il controllo continuo dei suoi spostamenti.

    Le indagini sono partite a seguito della segnalazione da parte dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, dove la donna si era recata per una visita. La vittima mostrava evidenti segni di una recente aggressione e ha espresso il suo profondo disagio per le continue vessazioni subite.
    Successivamente, incoraggiata dai medici, ha deciso di presentare querela, rivelando le minacce, le condotte aggressive e le violenze morali inflitte dal marito, che l’aveva costretta a una vita di umiliazioni e soprusi. In un episodio particolarmente grave, l’uomo l’aveva picchiata impedendole di uscire di casa per farsi curare.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Propone stanza in affitto per studenti a Roma, ma è una truffa: denunciata

    Proponeva su internet allettanti annunci di affitto per studenti a Roma, ma dietro le offerte si nascondeva una truffa. Una 45enne della provincia di Roma è stata denunciata dai Carabinieri per aver ingannato diverse persone con false inserzioni immobiliari. Le indagini sono scattate grazie alla denuncia presentata ai Carabinieri della stazione di Ospedaletto d’Alpinolo, in provincia di Avellino, dal padre di una studentessa universitaria.PUBBLICITA

    L’uomo, attirato da un annuncio online che offriva una camera in affitto per la figlia, ha effettuato un bonifico di circa 600 euro come caparra alla presunta locatrice. Tuttavia, dopo aver ricevuto il denaro, la donna è diventata irreperibile, non rispondendo più alle chiamate sulle utenze fornite.

    Resosi conto della truffa, il padre della ragazza ha immediatamente segnalato l’accaduto ai Carabinieri. Grazie alle tempestive indagini, le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare la truffatrice, una 45enne residente nella provincia di Roma. La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria competente.
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    Portici: rissa tra ragazzini in piazza San Ciro per una partita a carte, un arresto e cinque denunce

    Una tranquilla notte estiva a Portici si è trasformata in un incubo quando una partita a carte ha scatenato una violenta rissa in piazza San Ciro. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti prontamente, arrestando un 18enne di San Giorgio a Cremano e denunciando altri cinque giovani, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, coinvolti nell’episodio.PUBBLICITA

    L’alterco, iniziato come una semplice lite durante il gioco, è rapidamente degenerato. Secondo le prime ricostruzioni ancora in fase di verifica da parte degli inquirenti, il 18enne arrestato avrebbe colpito al volto uno dei contendenti con il calcio di una pistola. L’arma, un revolver calibro 38 carico con tre proiettili, è stata sequestrata dai carabinieri intervenuti per riportare la calma.

    I giovani, divisi in due gruppi, si sono fronteggiati nella piazza centrale, attirando l’attenzione di passanti e residenti. L’intervento dei militari è stato decisivo per evitare conseguenze ancora più gravi. La tensione era palpabile e la piazza, solitamente luogo di ritrovo serale, è diventata teatro di una scena che ha lasciato i presenti sconvolti.
    Tutti i coinvolti dovranno rispondere di rissa aggravata. Il giovane arrestato, posto agli arresti domiciliari, dovrà affrontare ulteriori accuse tra cui lesioni personali, porto abusivo di armi e detenzione di arma clandestina. La comunità locale, intanto, si interroga sull’accaduto, riflettendo sulla necessità di maggiori controlli e interventi per garantire la sicurezza dei luoghi pubblici frequentati soprattutto dai giovani.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Incendio a Capodimonte: anziana invalida salvata dai carabinieri

    Napoli. Ieri sera, un incendio è divampato sul terrazzino di un’abitazione al primo piano rialzato di viale dei Pini 46 a Capodimonte, mettendo a rischio la vita di un’anziana donna invalida di 85 anni.PUBBLICITA

    Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Napoli Capodimonte ha scongiurato il peggio.

    Punti Chiave ArticoloI tre militari, giunti sul posto come primo soccorso, si sono immediatamente divisi i compiti: due si sono sincerati delle condizioni dell’anziana, mentre il terzo, con grande coraggio e senso di responsabilità, si è calato da un muro di circa 4 metri di altezza per raggiungere il terrazzino in fiamme.+
    Utilizzando prima l’estintore in dotazione e poi alcuni secchi d’acqua forniti dai negozianti della zona, il carabiniere è riuscito a domare le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse all’interno dell’appartamento.
    All’arrivo dei Vigili del Fuoco, l’incendio era già stato domato. I pompieri hanno comunque verificato la stabilità dell’edificio, accertando che non vi fossero ulteriori danni oltre a quelli causati dalle fiamme sul terrazzino. Le cause del rogo sono ancora in corso di accertamento. L’ipotesi più probabile, al momento, è che l’incendio sia stato causato da una sigaretta mal spenta gettata sul bucato steso sul terrazzino.
     Incendio causato dall’inciviltà di un vicino L’intervento eroico dei Carabinieri di Capodimonte ha permesso di salvare la vita di un’anziana donna indifesa e di evitare conseguenze ben più gravi. Il loro coraggio e la loro dedizione al dovere rappresentano un esempio di eccellenza per l’intera comunità. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Ponticelli ucciso Emanuele Pietro Montefusco

    Si chiama Emanuele Pietro Montefusco, 49 anni, pregiudicato esperto in furti di auto l’ultima vittima di camorra uccisa stamane in via Argine a Ponticelli.PUBBLICITA

    Si tratta di una vecchia consocenza delle forze dell’ordine legato da vincoli di parentela con l’ ex pentito, Davide Montefusco ucciso nel 2016 sempre a Ponticelli in viale Margherita.

    La vittima anni fa fu arrestata insieme con altre cinque persone perché componente di una banda specializzata in furti di di furgoni adibiti al trasporto di materiale edile.
    La banda operava nella provincia di Napoli e in maniera particolare in penisola sorrentina e sui Monti Lattari, I furgoni rubati venivano poi rivenduti o smontati e venduti come ricambi.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Alessia Luongo rivitalizza il Colascione napoletano del ‘700 con ‘Tarantella di Spaccanapoli’

    Alessia Luongo, musicista appassionata e ricercatrice, da anni si dedica alla riscoperta del “colascione”, antico strumento musicale napoletano del ‘700. Questo strumento è un simbolo iconografico, presente in dipinti e antichi proverbi, che Luongo sta riportando all’attenzione del pubblico. Tra le sue nuove composizioni spicca “Tarantella di Spaccanapoli”, un brano che combina la giocosità della tarantella con una profonda drammaticità, riflettendo le complessità del quotidiano.PUBBLICITA

    Un Viaggio nel Tempo con la “Tarantella di Spaccanapoli”
    Punti Chiave Articolo“Tarantella di Spaccanapoli” è un brano strumentale che intende rievocare i suoni arcaici del settecento, periodo in cui a Napoli il colascione era considerato il “re” degli strumenti. L’idea di Alessia Luongo è quella di restituire al pubblico i suoni suonati dalle maschere della commedia dell’arte nelle piazze dell’epoca. Questo avviene in un contrasto poetico tra antico e moderno, ambientato in una Napoli contemporanea e caotica. Il colascione, accordato a 415 Hz come nella pratica musicale antica, è protagonista di una sperimentazione unica e originale. Luongo cerca di ricreare l’esperienza di un compositore del settecento, armato solo del proprio strumento e della propria voce.
    La Missione di Alessia Luongo Alessia Luongo non nasconde la sua ambizione di riportare in auge i suoni della commedia dell’arte, con il colascione come protagonista. Anche se non è possibile far rivivere il successo di questo strumento come nel settecento, l’artista si impegna con passione a mantenere viva la sua memoria. In questo viaggio tra rievocazione storica e istruzione musicale, Luongo cerca enfasi e vitalità nell’antico mondo, riportando se stessa ai tempi passati e trovando un punto di comunione con il presente. Descrive il suo lavoro come un impegno di finissimo artigianato, sradicando ritmi comuni per comprendere come si suonasse in passato. Questa straordinaria sfida stimola la sua curiosità e creatività. Come donna moderna confrontata con la musica antica, Alessia Luongo ha trovato una chiave personale per rappresentare un mondo interiore. LEGGI TUTTO

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    Omicidio a Ponticelli: uomo ucciso in via Argine

    Omicidio stamane a Ponticelli. E’ accaduto poco dopo le 10 in via Argine nel quartiere di Ponticelli.PUBBLICITA

    I carabinieri della Compagnia di Poggioreale sono intervenuti in via argine 91 per un uomo colpito e ucciso da colpi d’arma da fuoco.

    Sul posto si stanno portando anche i magistrati della Dda di Napoli e la sezione scientifica dei carabinieri per i rilievi.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Notte di fuoco a Napoli due agguati con due feriti. Uno è gravee

    Notte di violenza a Napoli, con due distinti agguati che hanno lasciato feriti due uomini.PUBBLICITA

    Il primo episodio è avvenuto ieri sera alle 21:30 circa, il secondo tra le 2:30 e le 3:00 di questa mattina.

    Punti Chiave ArticoloNel secondo agguato, un 21enne con precedenti penali è stato gravemente ferito da colpi di pistola alla zona lombare. Il giovane è stato soccorso da un passante in Piazza Canneto nella zona dell’Arenella e trasportato d’urgenza all’Ospedale Vecchio Pellegrini, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico salvavita. Le sue condizioni sono gravi ma in lieve miglioramento, anche se la prognosi rimane riservata. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli, che non esclude alcuna pista e sta verificando se il luogo del ferimento sia effettivamente quello in cui il giovane è stato soccorso.
    Ferito 33enne a Forcella Qualche ora prima dell’agguato al 21enne, un 33enne napoletano si era presentato al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini con ferite da arma da fuoco alle gambe.
    L’uomo, anch’esso con precedenti penali, ha raccontato agli agenti del Commissariato di Polizia Montecalvario, che sta indagando sull’episodio, di essere stato avvicinato e ferito senza motivo da uno straniero mentre si trovava in Via Cappella a Pontenuovo. Il 33enne è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. Ancora da chiarire le motivazioni e la dinamica esatta dei due agguati. Gli inquirenti stanno lavorando sulle testimonianze raccolte e sui rilievi effettuati sulla scena dei crimini per ricostruire i fatti e assicurare i responsabili alla giustizia.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO