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    Fermo, finti impiegati Inps e truffano anziani: tre denunciati

    Pedaso e Montegiorgio, ancora prese di mira dai truffatori. I Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno smascherato e denunciato quattro persone per distinte truffe ai danni di cittadini ignari.PUBBLICITA

    A Pedaso, tre malviventi, due pescaresi di 21 e 44 anni e un napoletano di 37 anni, si sono finti impiegati Inps. Con abili raggiri e false promesse di accesso a fondi statali inesistenti, sono riusciti a farsi accreditare dalla vittima un totale di 1.250 euro.

    I Carabinieri, grazie a una serie di accertamenti, sono riusciti a risalire all’identità dei truffatori e a denunciarli per truffa.
    A Montegiorgio, invece, un 49enne napoletano con precedenti penali è stato denunciato per aver truffato un residente. L’uomo aveva pubblicato un’inserzione online per la vendita di una bicicletta elettrica.

    Una volta contattato dall’acquirente, ha convinto la vittima a effettuare un bonifico di 640 euro su una carta a lui intestata. La bicicletta, ovviamente, non è mai stata consegnata.
    Le indagini dei Carabinieri, avviate a seguito della denuncia della vittima, hanno permesso di raccogliere le prove necessarie per il deferimento del truffatore.
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    Truffa da 70mila euro ad anziana in provincia di Matera: 2 napoletani arrestati con il malloppo tra le mani

    Due uomini della provincia di Napoli sono stati arrestati dai carabinieri in flagranza di reato a Irsina, in provincia di Matera, con l’accusa di truffa aggravata ai danni di una persona anziana.PUBBLICITA

    I truffatori hanno utilizzato il collaudato meccanismo della telefonata a casa di persone anziane. Un sedicente maresciallo dell’Arma ha chiamato una donna di 81 anni, informandola che suo figlio aveva provocato un grave incidente stradale e che per evitare conseguenze giudiziarie erano necessari dei soldi da consegnare a un collega carabiniere.

    Punti Chiave ArticoloEntrambi i truffatori si sono presentati a casa della signora e stavano per riuscire nel colpo. Tuttavia, alcune segnalazioni erano arrivate al 112 da parte di cittadini che avevano notato i due sospetti. I militari della locale stazione hanno quindi avviato dei pattugliamenti, riuscendo ad arrivare in tempo e scoprendo i due uomini mentre uscivano dalla casa della donna con un borsone.
     Bloccati dai carabinieri all’uscita dell’edificio con un borsone pieno di soldi e monili in oro Dopo averli fermati per un controllo, hanno verificato che all’interno del borsone c’erano oggetti in oro e altri gioielli per un valore di 70.000 euro.
    Poco dopo, hanno individuato la vittima che ha confermato di essere stata chiamata al telefono e di aver consegnato i gioielli perché non aveva soldi in casa. Completati gli accertamenti, i due uomini sono stati condotti in carcere. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Truffa da 22mila euro ad anziana a Pachino in provincia di Siracusa: arrestata coppia di Napoli

    Un’anziana donna di Pachino, in provin cia di Siracusa, è stata vittima di una truffa da parte di una coppia di Napoli che si è spacciata per Carabinieri.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloI truffatori hanno telefonato alla donna dicendole che suo figlio aveva investito una bambina ed era stato arrestato. Per la sua liberazione, le hanno chiesto di consegnare 10.000 euro ad una carabiniera che sarebbe arrivata a casa sua.
    Mentre l’uomo teneva la donna al telefono, la donna finta carabiniera è arrivata a casa sua e ha ritirato il denaro che la vittima aveva in contanti. Vista la disponibilità di denaro, la truffatrice ha poi aumentato la richiesta, affermando che servivano altri 12.000 euro per la scarcerazione del figlio.
    Dopo aver consegnato tutto il denaro, la finta carabiniera si è allontanata. Solo a quel punto la donna ha capito di essere stata vittima di una truffa e ha chiamato un parente, che a sua volta ha allertato i Carabinieri.
    I Carabinieri hanno raccolto la denuncia della donna e, grazie alla sua descrizione della truffatrice e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno individuato l’auto usata dalla coppia. La coppia è stata arrestata all’arrivo del traghetto a Napoli I Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno rintracciato l’auto che nel frattempo era già su un traghetto diretto a Napoli.
    I colleghi della Compagnia di Napoli Centro hanno atteso lo sbarco della coppia e hanno perquisito la loro auto. All’interno dell’auto è stato trovato tutto il denaro rubato. La coppia di falsi carabinieri è stata arrestata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Affitta casa al mare: annuncio truffa su Facebook

    Il prezzo era conveniente e la trattativa doveva concludersi in fretta, altrimenti l’offerta sarebbe terminata.PUBBLICITA

    Ma la casa al mare che da un annuncio su Facebook sembrava essere l’affare dell’estate, altro non era che una truffa.

    E’ quanto hanno scoperto i carabinieri della Stazione di Cusano Mutri (Benevento), a conclusione di indagini scaturite dalla querela presentata da un cittadino per truffa avvenuta su social network: denunciati alla competente Autorità Giudiziaria un 58enne e una 39enne, di origini calabresi, già noti alle forze dell’ordine per i medesimi fatti.
    In concorso tra loro, dopo aver pubblicato sul Facebook un falso annuncio di affitto di una casa vacanze sulle spiagge calabresi, hanno raggirato il malcapitato che, attratto dal prezzo conveniente e spronato a concludere la trattativa in fretta per non perdere la buona occasione, ha inoltrato con bonifico la somma di 390 euro a titolo di caparra.

    Solo dopo qualche giorno, constatando l’irreperibilità dei due furfanti e resosi conto quindi di essere stato truffato, si è rivolto ai carabinieri per denunciare i fatti.

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    Napoli, truffa anziana nel quartiere Avvocata e aggredisce di carabinieri: arrestato 21enne

    Napoli. Quando si è visto scoperto e accerchiato ha cercato la fuga scagliandosi contro i carabinieri.PUBBLICITA

    Una vera furia dettato dalla giovane età del ragazzo e dalla sua esuberanza e anche perché non voleva mollare il bottino appena incassato: 1800 euro da un ‘anziana appena truffata.

    Punti Chiave ArticoloMa non sapeva che quella era una trappola e i carabinieri erano proprio li sotto l’abitazion e dell’anziana donna. Una colluttazione violenta ma alla fine il giovane ha avuto la peggio: è stato ammanettato e dopo le formalità di tiro è stato posto agli arresti domiciliari. Si tratta di un giovane incensurato di soli 21 anni. E’ accusato di tentata truffa e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Ora i carabinieri sono sulle tracce dei complici.
    L’anziana aveva avvertito i carabinieri che hanno atteso al varco il truffatore Qualcuno infatti aveva ha contattato una donna del quartiere Avvocata utilizzando una delle solite leve, quella di un debito contratto dal figlio. Un debito da saldare al più presto.1800 euro la somma da consegnare e che un incaricato avrebbe ritirato a domicilio.
    L’anziana non si è fatta ingannare e ha chiesto al figlio spiegazioni. E’ stato proprio quest’ultimo ad avvisare i carabinieri del nucleo operativo e della PMZ di Napoli Stella e a permettere loro di pianificare la trappola che ha ha portato all’arresto del 21enne incensurato.
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    Vitulazio, anziana di 91 anni chiama i carabinieri e fa arrestare la trutruffatrice

    Vitulazio. Ancora una volta, l’astuzia di un’anziana ha sventato una truffa e portato all’arresto di una malvivente.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloProtagonista della vicenda una 91enne di Vitulazio che, nella mattinata di ieri, ha ricevuto una telefonata da un truffatore che si spacciava per un carabiniere.
    L’uomo le ha raccontato che il figlio era stato arrestato dopo aver causato un incidente stradale e che per liberarlo servivano 5000 euro. La donna, però, non si è fidata e ha immediatamente chiamato il 112. I Carabinieri della Stazione di Vitulazio, già in zona per un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti tempestivamente.
    Giunti sul posto, i militari hanno notato una donna che stava discutendo animatamente con l’anziana, cercando di convincerla a consegnarle il denaro. La donna, una 51enne di Santa Maria Capua Vetere, è stata bloccata e denunciata in stato di libertà per tentata truffa aggravata.
    Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici. L’importanza di denunciare L’episodio di Vitulazio è un monito per tutti, in particolare per gli anziani che sono spesso bersaglio di questo tipo di truffe.
    È importante ricordare di non fidarsi mai di telefonate o visite da parte di sconosciuti che chiedono denaro. In caso di dubbi, è fondamentale contattare immediatamente le forze dell’ordine. Consigli per non cadere vittima di truffe Non fidarsi mai di telefonate o visite da parte di sconosciuti che chiedono denaro.Verificare sempre l’identità di chi chiama o si presenta alla porta.Non comunicare mai i propri dati personali o bancari al telefono o via email.In caso di dubbi, contattare immediatamente le forze dell’ordine.Denunciare alle autorità competenti qualsiasi tentativo di truffa. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli truffa dei crediti SuperAce: sequestro beni per 117 milioni di euro a a 800 società

    Una maxi inchiesta sulla concessioni dei crediti alle imprese contenuti nel Pnrr con il cosiddetto “SuperAce” ha portato al sequestro di oltre 1117 milioni di euro nei confronti di 800 società in tutta Italia.PUBBLICITA

    L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, fac riferimento alla precedente indagine del Gruppo della Guardia di Finanza di Frattamaggiore, ha già sottoposto a sequestro, dal 2022, crediti fittizi per complessivi 1,6 miliardi di euro.

    Si tratta della più imponente inchiesta che ha coinvolto l’intero territorio italiano e che ha portato appunto al sequestro preventivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 800 società, con riferimento ai crediti connessi alle agevolazioni introdotte in materia di aiuti alla crescita economica, c.d. “SuperAce”, per un valore complessivo di oltre 117 milioni di euro.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Marigliano blitz nel rione popolare Pontecitra: denunciate 24 persone per allacci abusivi

    A Marigliano, nel quartiere di edilizia popolare Pontecitra, i carabinieri della stazione locale hanno condotto un’operazione a largo raggio durata tre giorni, finalizzata a verificare l’esistenza di allacci abusivi.PUBBLICITA
    Al termine dell’accertamento, effettuato con i tecnici del servizio elettrico, sono state denunciate 24 persone. Gli indagati avrebbero realizzato allacci illegali alla rete pubblica, assicurandosi così la fornitura di energia elettrica per le proprie abitazioni. Il danno economico è ancora in fase di valutazione.

    Punti Chiave ArticoloIl personale Enel ha provveduto a mantenere attive le utenze per ciascun nucleo familiare, installando nuovi contatori regolarizzati. Sono stati tutti denunciati per truffa Per tutti è scattata la denuncia per truffa e ora oltre alla restituzione delle somme che saranno accertate singolarmente, dovranno anche affrontare il processo penale.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Truffava anziani a Bolzano: arrestato 48enne di Napoli

    Bolzano.Un uomo di 48 anni, residente a Napoli e con numerosi precedenti penali, è stato arrestato a Napoli dalla Squadra Mobile locale in collaborazione con i colleghi di Bolzano. L’uomo è accusato di aver truffato e derubato anziani in Alto Adige.PUBBLICITA
    L’indagine è iniziata a seguito di una segnalazione di un ex insegnante 94enne di Bolzano, che ha raccontato di essere stato avvicinato da un uomo che si spacciava per un suo ex allievo.

    Punti Chiave ArticoloL’impostore lo ha accompagnato a fare una passeggiata e lo ha convinto a prelevare 500 euro al bancomat. Una volta prelevato il denaro, l’uomo ha strappato le banconote dalle mani dell’anziano e si è dato alla fuga. Le indagini, con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza cittadine, hanno permesso di identificare l’autore del reato in G.M., già noto alle forze dell’ordine per reati come furto aggravato, furto con strappo, truffa e insolvenza fraudolenta.
    Tre truffe ai danni di anziani a Bolzano in pochi giorni L’uomo, in seguito a ulteriori accertamenti, è risultato responsabile di altre due truffe ai danni di anziani a Bolzano, commesse con lo stesso modus operandi: spacciarsi per un conoscente e convincere le vittime a prelevare denaro, per poi sottrarlo con la forza. G.M. è stato arrestato a Napoli e tradotto nel carcere di Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria di Bolzano. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli truffa del compact disc: la nuova tecnica di raggiro agli anziani

    Napoli. Arriva la truffa del compact disc: è la nuova tecnica per spillare soldi agli anziani. Non più a casa con la telefonata del finto nipote ma avvicinati in strada nelle vie dello shopping.PUBBLICITA
    I Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno arrestato un 47enne con l’accusa di truffa aggravata ai danni di anziani. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, agiva in concorso con un complice ancora non identificato.

    Punti Chiave Articolo Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno rivelato che i due truffatori avvicinavano gli anziani per strada, spacciandosi per impiegati di un negozio di informatica. Con la scusa di dover consegnare dei compact disc ai loro figli, convincevano le vittime a consegnare loro denaro, ottenendo un profitto ingiusto. Le truffe avvenivano tutte nel quartiere di Chiaia. iI 47enne ed il complice avrebbero avvicinato in strada un 74enne, presentandosi come impiegati di un negozio d’informatica. Avrebbero poi affermato di dover consegnare al figlio della vittima due “compact disc”, uno del valore di 150 euro, l’altro di 200.
     Le truffe tutte nel quartiere di Chiaia Dopo aver raggirato l’anziano avrebbero, dunque, incassato la somma richiesta. Stesso copione, diverse le vittime, in altri 4 analoghi episodi. Ad una delle vittime, un 81enne, dopo aver inscenato la storia del compact disc, il 47enne avrebbe strappato dalle mani due banconote da 50 euro. Per questo risponderà anche di furto con strappo. In un caso, un 81enne è stato derubato anche di due banconote da 50 euro dopo che i truffatori gli avevano strappato le banconote dalle mani. L’uomo arrestato, M.D.V., è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Risponderà di truffa aggravata e furto con strappo. I carabinieri continuano a informare gli anziani a fare attenzione ai truffatori e a rivolgersi al 112 in caso di sospetti anche perché le cronache di Napoli raccontano ogni giorni di raggiri a persone anziane. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Varenne scandalo sul seme, due imprenditori indagati per truffa

    Torino. Varenne, il leggendario trottatore plurivincitore, è al centro di un’inchiesta della Procura di Torino per una presunta truffa sul commercio del suo seme.PUBBLICITA

    Secondo l’accusa, due imprenditori, Valter Ferrero e Salvatore Roberto Brischetto, avrebbero agito da soli nella vendita del seme di Varenne, escludendo i proprietari legittimi del cavallo, la società napoletana Varenne Futurity.

    Punti Chiave ArticoloFerrero, amministratore unico della Varenne Forever, e Brischetto, titolare dell’allevamento Il Grifone di Vigone (Torino), dove era ospitato Varenne, avrebbero intascato illecitamente i proventi della vendita del seme, quantificati in circa duecentomila euro per la sola stagione di monta del 2018. Indagine partita nel 2019 L’indagine è partita da una denuncia presentata nel 2019 dalla Varenne Futurity, che aveva sollevato dubbi sulla vendita irregolare del seme di Varenne.
    Si stima che siano migliaia i puledri nati da seme venduto illegalmente in Italia e all’estero, i quali non potranno essere riconosciuti come figli di Varenne dai legittimi proprietari. L’accusa nei confronti di Ferrero e Brischetto è di truffa aggravata, in quanto avrebbero agito “proponendosi come proprietari dello stallone” e stipulando contratti di vendita con gli allevatori senza il consenso della Varenne Futurity. Oltre al danno economico per la società proprietaria del cavallo, l’indagine ipotizza anche un danno per gli allevatori che hanno acquistato il seme di Varenne in buona fede, i quali si ritrovano con puledri senza pedigree completo. Gli indagati respingono le accuse Gli indagati, difesi dagli avvocati Enrico Calabrese e Rodolfo Ricca, respingono le accuse e si preparano a difendersi in sede processuale. Il caso Varenne rappresenta un duro colpo per il mondo dell’ippica italiana e mette in luce la necessità di controlli più rigorosi sulla commercializzazione del seme di cavalli di valore. Le ripercussioni di questa vicenda potrebbero essere significative, non solo dal punto di vista penale, ma anche per la tutela e la gestione di razze equine di pregio. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Bari: truffa ad anziano disabile, derubato di 12mila euro. Arrestata 22enne di Napoli

    Una 22enne di Napoli è stata arrestata dai carabinieri del comando provinciale di Bari con le accuse di truffa aggravata e sostituzione di persona. La giovane è accusata di aver raggirato un anziano 80enne gravemente disabile di Modugno, derubandolo di 12.000 euro. L’arresto è avvenuto in seguito all’emissione di una misura cautelare da parte del gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura.
    Le indagini, tuttora in corso, mirano a identificare un eventuale complice. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, all’inizio del mese la vittima ha ricevuto due telefonate in rapida successione. In entrambe le chiamate, un uomo si è presentato come il genero dell’anziano, informandolo che la figlia aveva effettuato un bonifico senza avere fondi sufficienti sul conto corrente, e che per questo era stata denunciata dal direttore dell’ufficio postale. Per evitare guai giudiziari, era necessario consegnare immediatamente una somma di denaro a una funzionaria delle Poste Italiane.
    Poco dopo, la giovane donna si è presentata a casa dell’ottantenne, che le ha consegnato quasi 12.000 euro. Scoperta la truffa, l’anziano ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Modugno, dando il via alle indagini che hanno permesso di identificare la 22enne come la falsa funzionaria e la persona che ha materialmente ricevuto il denaro. La giovane è stata quindi arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO