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    “All eyes on Rafah”: perché leggiamo questa frase sui social?

    In questi giorni è inevitabile imbattersi sui social in un’immagine con scritto “All eyes on Rafah”, ovvero “Tutti gli occhi su Rafah”.
    L’immagine riproduce la scritta su delle tende di un grande campo profughi, molto simile a quello presente nella città della striscia di Gaza.
    L’iniziativa è nata dopo il raid israeliano del 27 maggio scorso che ha colpito una tendopoli di civili, causando la morte di 45 persone e il ferimento di 180, tra cui numerosi bambini.
    Le immagini strazianti hanno fatto il giro del mondo, generando forte indignazione non solo a livello istituzionale, il cui eco si è riprodotto sui social grazie a importanti personalità del mondo dello spettacolo, della musica e non solo.
    In sua difesa, Israele ha comunicato che le morti siano state causate da un’esplosione di un deposito di munizioni o armi dopo un raid non diretto al campo.
    Se le vie diplomatiche sono fondamentali per richiedere il “cessate il fuoco” su Gaza, altrettanto importante è la consapevolezza di tutti che in un territorio non troppo lontano vi sia stato un bombardamento su un campo che avrebbe dovuto ospitare civili in fuga da una guerra che non smette di spegnere vite.
    Marco Barbato
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Controlli ai Quartieri Spagnoli: denunciate le titolari di un ristorante

    I carabinieri della compagnia Napoli centro sono stati impegnati in un servizio a largo raggio volto al controllo sul rispetto delle norme in materia di lavoro e salute.
    Durante le operazioni – effettuate con i militari del Nil, del Nas e gli agenti della polizia municipale – hanno denunciato due imprenditrici proprietarie di un’attività commerciale di ristorazione a via Emanuele De Deo ai Quartieri Spagnoli.
    Sequestrati 40 chili di prodotti da forno privi di tracciabilità. E’ stato accertato, inoltre, che i dipendenti non avessero effettuato la prevista visita medico legale.
    Constate anche altre omissioni e illeciti tra cui l’aver messo le tabelle pubblicitarie senza alcuna autorizzazione. I militari hanno infine accertato che le proprietarie avevano occupato 12 metri quadrati di suolo pubblico con sedie e tavolini e avevano installato abusivamente delle tende da sole.
    Per le 2 imprenditrici quasi 23mila euro di sanzione. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO