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    Controlli nella “movida” al Vomero: denunciati 13 commercianti

    Nella giornata di ieri, nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle aree della “movida”, gli agenti dei Commissariati Chiaiano, Pianura, Poggioreale, Posillipo, San Paolo, Vomero, i finanzieri della Guardia di Finanza, personale della Polizia Locale, dell’ASL Na1 e dell’Ispettorato del Lavoro, con la collaborazione del Reparto Mobile, hanno effettuato controlli nel quartiere Vomero, in particolare a San Martino, nelle piazze Vanvitelli e Medaglie D’Oro, e nelle vie Giordano, Scarlatti e Falcone.
    Durante il servizio, gli operatori hanno identificato 550 persone, di cui 52 con precedenti di polizia.
    Sono stati controllati 203 veicoli, con la contestazione di 3 violazioni del Codice della Strada per mancata copertura assicurativa, guida con veicolo sottoposto a fermo amministrativo e mancata presentazione dei documenti di guida.
    Inoltre, sono stati ispezionati 13 esercizi commerciali, ai cui titolari sono state imposte diverse prescrizioni per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la presenza di personale non in regola, elevando complessivamente sanzioni per oltre 35 mila euro.
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    Sant’Antimo, va nel ristorante del fratello e chiede soldi a lui e alla madre: arrestato per estorsione

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    Chiedeva continuamente soldi all’anziana madre, l’ultima volta nel ristorante gestito dal fratello: è qui che i carabinieri sono intervenuti e l’hanno arrestato per estorsione.
    I fatti si sono svolti a Sant’Antimo. L’uomo, un 46enne già noto alle forze dell’ordine, si era recato al ristorante del fratello, dove si trovava anche la madre dei due, di 76 anni.
    Come in altre occasioni, ha chiesto denaro alla donna, che però ha rifiutato. A quel punto, ha afferrato un apribottiglie, minacciando di uccidere madre e fratello. I carabinieri sono intervenuti tempestivamente e l’hanno arrestato.
    Dagli accertamenti dei militari è emerso che l’uomo, in diverse altre occasioni, si era presentato nell’abitazione della madre per ottenere denaro.
    Armato con un cavatappi ha minacciato madre e fratello
    L’arma impropria è stata sequestrata e il 46enne è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.
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    A Napoli picchia la fidanzata davanti ai carabinieri: arrestato 30enne

    I Carabinieri della Compagnia Napoli Bagnoli durante un controllo per la movida a Coroglio hanno arrestato un 30enne per maltrattamenti e lesioni personali ai danni della sua fidanzata.
    L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, quando i militari sono intervenuti in seguito alle urla di una donna che veniva aggredita dal suo compagno all’interno di un’auto.
    Dal lato passeggero scende una ragazza che in lacrime urla disperata. L’autista lascia l’auto e insegue la donna. La afferra per il braccio e la colpisce ripetutamente al volto e alla testa. Schiaffi e pugni che lasciano senza fiato.
    I carabinieri corrono dalla coppia ma ciò non evita che lui possa infierire sulla ragazza. Le prende per i capelli e le sbatte il volto su un muretto per poi continuare a scaraventargli dei cazzotti sulla testa.
    I 4 carabinieri con non poche difficoltà bloccano l’energumeno mentre la ragazza, sanguinante, si rifugia dai militari.
    La ragazza, 26enne, è stata soccorsa dai Carabinieri e trasportata in ospedale per le cure del caso. Ha poi denunciato il suo fidanzato, raccontando di aver subito aggressioni anche in passato, mai denunciate.
    L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e si trova ora in carcere.
    Si tratta del terzo arresto per reati simili compiuti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nelle ultime 24 ore. Un altro episodio che evidenzia la drammatica realtà della violenza contro le donne, un problema da affrontare con fermezza e con il contributo di tutti.
    Le forze dell’ordine invitano le donne che subiscono violenza a denunciare, ricordando che non sono sole e che esistono aiuti e supporti a loro disposizione.
    In caso di emergenza, chiamare il 112.
    I centri antiviolenza a Napoli e in Campania:
    Centro Antiviolenza “Donne in Sostegno” – 081 554 22 66Telefono Donna – 1522Associazione Differenza Donna – 081 554 88 28Centro Antiviolenza “Casa delle Donne” – 081 252 933Telefono Rosa Campania – 1522È importante ricordare che la violenza contro le donne è un reato e che le vittime hanno diritto ad essere aiutate e tutelate.
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    A Calvizzano insegue la moglie armato di coltello, ruba uno scooter e va a casa dei cognati: arrestato

    Napoli. Un episodio di violenza domestica sfociato in rapina e violazione di domicilio è avvenuto questa mattina nel Napoletano, con l’arresto di un uomo di 49 anni.
    Tutto è iniziato in un appartamento a Calvizzano in provincia di Napoli, dove il 49enne ha aggredito la moglie di 50 anni durante una lite.
    La donna è riuscita a fuggire e a rifugiarsi presso i cognati a Giugliano. L’uomo, non rassegnato, ha minacciato di morte la moglie via telefono e si è messo alla sua ricerca.
    Armato di un coltello da cucina, ha aggredito un 17enne a Villaricca, rubandogli lo scooter Honda Sh per raggiungere la moglie.
    Giunto a Giugliano, ha tentato di entrare nell’abitazione dove si trovava la donna, scardinando le persiane di un’abitazione al primo piano e terrorizzando un’anziana di 82 anni che si trovava all’interno.
    L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di bloccare l’uomo, disarmarlo e arrestarlo.
     Ha rubato lo scooter a un 17enne armato di coltello
    Ora si trova in carcere e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, rapina e violazione di domicilio. Il coltello è stato sequestrato, mentre lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario.

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    L’EPISODIO Marito semina il panico in casa armato di coltello, 49enne fermato e arrestato giusto in tempo

    Tutto è iniziato in un appartamento a Calvizzano, dove un acceso litigio tra un marito e la moglie è degenerato in violenza. La donna, di 50 anni, è riuscita a fuggire e a trovare rifugio nell’abitazione dei cognati a Giugliano in Campania, ma non ha denunciato immediatamente l’accaduto.
    Il marito, però, non si è arreso. Determinato a rintracciare la moglie, ha cominciato a inviarle minacce di morte sul suo smartphone. Armato di un coltello da cucina, l’uomo ha deciso di agire, scendendo in strada a Villaricca. Qui, ha avvistato un 17enne fermo su uno scooter. Senza esitazione, lo ha colpito con un pugno al volto, rubandogli l’Honda SH.
    Con il veicolo rubato, il 49enne si è diretto verso Giugliano, raggiungendo l’abitazione dove la moglie si era nascosta. È stata allora che è scattata la richiesta di soccorso al 112. Le pattuglie della sezione radiomobile di Giugliano e della tenenza di Sant’Antimo si sono precipitate sul posto a sirene spiegate.
    Nel frattempo, l’uomo sembrava indemoniato, deciso a entrare nell’appartamento. Dopo aver scardinato le persiane di un’abitazione al primo piano, ha terrorizzato un’anziana di 82 anni che vi risiedeva, riuscendo infine a entrare nel palazzo. È stato l’intervento tempestivo dei Carabinieri a mettere fine alla sua furia. Gli agenti lo hanno disarmato e arrestato, impedendo che la situazione degenerasse ulteriormente.
    L’arrestato è stato trasferito in carcere e dovrà rispondere di una serie di gravi reati: maltrattamenti in famiglia, rapina e violazione di domicilio. Un episodio che ha scosso profondamente la comunità, ma che grazie alla pronta risposta delle forze dell’ordine, non ha avuto conseguenze tragiche.
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    Terra dei Fuochi a Scampia: sequestrata discarica a Cupa Perillo

    La Squadra Mobile di Napoli, con il supporto di diverse unità operative, ha sequestrato un’ampia area a ridosso del campo nomadi di Cupa Perillo a Scampia, utilizzata come discarica abusiva.Nel sito sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti urbani, speciali e pericolosi, tra cui elettrodomestici, pneumatici, materiale di risulta e carcasse di autoveicoli parzialmente combuste.
    La zona era spesso teatro di vasti incendi, soprattutto nel periodo estivo, con la conseguente emissione di sostanze nocive e tossiche per l’aria e un grave pericolo per l’incolumità pubblica.
    Sono state ravvisate le fattispecie delittuose di raccolta e gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi, inquinamento ambientale e disastro ambientale.
    L’operazione rientra nell’azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato contro i crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono a rischio la salute dei cittadini. Si tratta di un fenomeno che da decenni rappresenta una fonte di illecito profitto anche per le organizzazioni criminali.
    Un’operazione nazionale di contrasto e prevenzione all’inquinamento
    L’attività di Napoli si inserisce in un’ampia operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti. Le attività, coordinate a livello centrale dallo SCO, hanno coinvolto le Squadre Mobili e le SISCO in 33 province italiane, con il supporto di diverse agenzie e organi competenti.
    40 aree sequestrate in tutta Italia
    In tre giorni di intense attività operative, sono state controllate oltre 168 aree sospette, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro.
    Più di 1.763 persone sono state identificate, 103 denunciate in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 arrestate in flagranza di reato e oltre 85 violazioni amministrative sono state contestate per un importo superiore ai 200 mila euro.
    Le attività istruttorie e di verifica proseguiranno nei prossimi giorni per valutare la sussistenza di ulteriori illeciti amministrativi e penali.
    La Polizia di Stato conferma il proprio impegno costante nella lotta ai crimini ambientali, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
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    Sorpreso a spacciare tra i giovani della movida del Vomero: arrestato 48enne

    Un importante arresto è stato messo a segno dai carabinieri nella serata di ieri al Vomero.
    In manette è finito Salvatore De Lucia, un 48enne di Napoli già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, noto pusher, era tenuto d’occhio da tempo, ma fino a ieri sera non si era riusciti a beccarlo: è stato bloccato in piazza Muzii mentre cedeva una dose di cocaina in cambio di denaro a un giovane cliente.
    I Carabinieri della compagnia Vomero, insieme ai militari del reggimento Campania, hanno effettuato un servizio di controllo a largo raggio questa notte tra le strade della movida partenopea. L’obiettivo era quello di garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare le attività illecite.
    Nel corso del blitz, i Carabinieri hanno identificato 75 persone, di cui 32 minorenni. Sono stati inoltre controllati 17 veicoli.
    E’ stato anche fermato un 16enne e segnalato in Prefettura
    Un 16enne è stato segnalato alla Prefettura per il possesso di modiche quantità di droga. Insieme a lui, altri due maggiorenni sono stati segnalati per lo stesso motivo.
    L’operazione dei Carabinieri dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel contrastare la criminalità. La presenza di pattuglie nelle zone della movida aiuta a prevenire i reati e a scoraggiare i malintenzionati.
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    Arzano, sventato cavallo di ritorno: l’auto rubata ritrovata dai vigili

    Arzano. Sventato ‘cavallo di ritorno’ di una Fiat Panda pronta per essere cannibalizzata: intervento della polizia locale.
    La “chiamata”, dammi i soldi altrimenti non rivedi più l’auto. Questa è la tecnica utilizzata dai ladri di auto pronti a cannibalizzarle se non accetti.
    Ieri pomeriggio una pattuglia della polizia locale di Arzano è stata allertata da un cittadino della presenza di una Fiat Panda con portiera mancante in una traversa di via Cristoforo Colombo in adiacenza degli alloggi popolari.
    Precipitati sul posto, gli agenti agli ordini del comandante Biagio Chiariello hanno rilevato il veicolo non era da ricercare ma le sue condizioni li hanno insospettiti.
    Rintracciato il proprietario, un uomo di Frattaminore, ha riferito di aver sporto denuncia di furto qualche ora prima in quanto la vettura era stata rubata sotto l’abitazione e che l’auto era l’unico mezzo in uso alla famiglia.
    All’arrivo sul posto ha riferito agli agenti che c’era stato qualche tentativo di chiedergli somme di denaro per la restituzione ma di aver rinunciato in quanto in difficoltà economiche. L’intervento ha evitato che l’auto fosse cannibalizzata dopo che alcuni pezzi già erano stati smontati.
    La persona ha ringraziato le forze dell’ordine e quanto posto in essere è la testimonianza della collaborazione tra cittadini e istituzioni.
    Ad Arzano e nei comuni a Nord di Napoli i depositi delle auto rubate
    I furti d’auto ormai hanno investito quasi tutti i comuni a nord di Napoli e proprio ad Arzano, in più occasioni, i carabinieri hanno scoperto e sequestrato veri e propri depositi di auto rubate da “riconsegnare” ai proprietari con la tecnica del cavallo di ritorno, oppure i attesa di essere smontate e rivendute a pezzi immettendole sul mercato nero.
    I depositi dei ladri furono individuati in via Colombo, nell’area di un ex bar e nel cortile di una fabbrica dismessa di via Vittorio Emanuele.
    P. B.
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    Casola, colpo di scena al Tar: riammessa la lista di Peccerillo

    Nuovo capitolo nella vicenda elettorale di Casola, piccolo centro dei Monti Lattari. Il Tar della Campania ha accolto il ricorso di Domenico Peccerillo, leader della lista “Casola in Positivo”, esclusa dalla corsa alle elezioni comunali a seguito di un esposto presentato da Alfredo Rosalba, l’altro candidato sindaco.
    Peccerillo era stato escluso per presunte irregolarità in alcuni atti della sua lista. La Sottocommissione elettorale di Gragnano aveva confermato l’esclusione, ma il Tar ha stabilito che la decisione è arrivata fuori tempo massimo.
    Secondo i giudici amministrativi, la fase di “presentazione” delle liste era già conclusa quando sono state riscontrate le presunte irregolarità. Pertanto, l’esclusione di Peccerillo non era più possibile.
    La decisione del Tar rimette in gioco Peccerillo, che torna ad essere in lizza per la carica di sindaco contro Rosalba. La sfida elettorale, inizialmente compromessa dall’esclusione di Peccerillo, potrà dunque avere luogo.
    Non dovrebbe esserci bisogno di rinviare le elezioni, visto che la decisione del Tar è arrivata in tempo utile. La campagna elettorale potrà finalmente entrare nel vivo, dopo i ricorsi e le polemiche delle ultime settimane.
    La decisione del Tar è stata accolta con soddisfazione da Peccerillo e dai suoi sostenitori. “Sono contento che la giustizia abbia fatto il suo corso,” ha dichiarato Peccerillo. “Ora possiamo finalmente confrontarci con gli elettori e presentare loro il nostro programma per Casola.“
    Anche Rosalba ha commentato la decisione del Tar. “Rispetto la decisione del Tar,” ha detto. “Sono pronto a confrontarmi con Peccerillo e a far prevalere le mie idee per il futuro di Casola.”
    La sfida elettorale a Casola si preannuncia dunque molto combattuta. Entrambi i candidati sono determinati a conquistare la vittoria e a guidare il paese per i prossimi cinque anni.
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    Padre e figlia feriti in un tamponamento a catena a Napoli: grave 33enne

    Un grave incidente stradale è avvenuto oggi pomeriggio a Napoli, all’incrocio tra via Arenaccia e via Alessandro De Meo. Un tamponamento a catena ha causato il ferimento di un padre e della sua figlia che erano a bordo di uno scooter.
    La donna, 33 anni, è in prognosi riservata in codice rosso all’ospedale Cardarelli. Il padre, 72enne, è stato ricoverato nello stesso ospedale dove è in osservazione.
    Secondo la ricostruzione della Polizia Locale, il conducente di una Toyota Yaris ha tamponato l’auto che lo precedeva, che a sua volta ha tamponato lo scooter con a bordo le due vittime. L’impatto è stato violento e i due sono stati schiacciati contro un altro veicolo fermo davanti a loro.
    L’incidente ha provocato un tamponamento multiplo che ha coinvolto in totale quattro auto e lo scooter. Il conducente della Yaris, dopo il tamponamento, ha avuto una colluttazione con il conducente dell’auto che lo precedeva e poi si è dato alla fuga senza prestare soccorso.
    Rintracciato e denunciato l’automobilista che era scappato
    L’uomo è stato successivamente rintracciato presso la sua abitazione. Si tratta di un 43enne residente nella zona di via Santi Giovanni e Paolo. È stato sottoposto ad accertamenti per verificare se fosse sotto l’influenza di alcol o droghe e sarà denunciato all’autorità giudiziaria per lesioni ed omissione di soccorso.
    Le condizioni del padre e della figlia sono gravi. I medici dell’ospedale Cardarelli stanno facendo il possibile per salvarle la vita.
    L’incidente ha causato notevoli disagi al traffico nella zona. La Polizia Locale sta svolgendo ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti.
    Ancora una volta, la cronaca registra un drammatico incidente stradale con gravi conseguenze. È necessario sensibilizzare tutti gli automobilisti sul rispetto delle regole della strada per evitare simili tragedie.
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    Terra fuochi, il sindaco di Acerra: “Pronti a intervenire in giudizio”

    Acerra pronta a intervenire per il risanamento della Terra dei Fuochi: il sindaco D’Errico chiede di essere parte attiva nel procedimento contro i fratelli Pellini
    Il sindaco di Acerra, Tito d’Errico, ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente per chiedere di essere informato su ogni passaggio della procedura giudiziaria avviata dallo Stato contro i fratelli Pellini. L’obiettivo è quello di ottenere il risarcimento per i danni ambientali causati dal disastro della Terra dei Fuochi e consentire al Comune di intervenire direttamente in sede civile.
    Il Ministero ha incaricato l’ISPRA di redigere una relazione tecnico-scientifica per individuare le misure di bonifica e i relativi costi. L’amministrazione comunale aveva già sollecitato il dicastero ad attivarsi per ottenere il ristoro per i danni ambientali subiti dalla città.
    “Seguiremo ogni passaggio di questa vicenda che riguarda la tutela del nostro territorio,” sottolinea il sindaco d’Errico. “Siamo pronti ad intervenire direttamente in giudizio per sostenere le ragioni dell’azione di danno pubblico ambientale avviata dal Ministero, con l’obiettivo di ottenere il completo ripristino dello stato dell’ambiente danneggiato.”
    Nella lettera, il sindaco ha inoltre espresso la disponibilità degli uffici comunali a collaborare con il Ministero in ogni modo possibile.
    I fratelli Pellini furono condannati al risarcimento del danno in sede civile nel 2017, ma la misura del danno doveva essere determinata in un successivo processo. Tuttavia, l’unica parte civile ammessa in quel processo era il Ministero dell’Ambiente. Il mese scorso, la Corte di Cassazione ha annullato il sequestro del patrimonio dei fratelli Pellini per decorrenza dei termini.
    L’amministrazione comunale di Acerra è determinata a fare la sua parte per ottenere il risanamento della Terra dei Fuochi e garantire un futuro migliore alla città. La collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e l’intervento in sede civile rappresentano passi importanti in questa direzione.
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    Napoli, fugge alla vista dei poliziotti: arrestato algerino per detenzione di stupefacenti

    Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato Vicaria- Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Rosaroll hanno notato un soggetto che, alla loro vista, ha accelerato il passo per eludere il controllo.
    I poliziotti, dopo averlo prontamente raggiunto e controllato, hanno scoperto la ragione del tentativo di fuga essendo l’uomo, un 53enne algerino, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti; pertanto, è stato tratto in arresto per il reato di evasione.
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