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    Napoli, 3 bulgari fermati a Capodichino con oltre 6mila pacchetti di sigarette di contrabbando

    Napoli. Continua senza sosta l’attività di contrasto ai traffici illeciti da parte dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei militari della Guardia di Finanza di Napoli in servizio presso l’Aeroporto di Capodichino.
    Dopo l’importante sequestro di 290 stecche di sigarette straniere avvenuto l’11 agosto, domenica 18 agosto sono stati fermati tre passeggeri di nazionalità bulgara, provenienti da Istanbul, con sei valigie contenenti 6.140 pacchetti di sigarette straniere, per un peso totale di 122,80 kg.
    I passeggeri sono stati denunciati per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri (TLE).
    Il risultato ottenuto sottolinea ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Fiamme Gialle operanti all’Aeroporto Internazionale di Capodichino nel combattere il contrabbando, nelle sue varie forme, a protezione dei cittadini e delle imprese che operano nella legalità.
    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli arrestato contrabbandiere con 1800 chilogrammi di sigarette

    Napoli arrestato contrabbandiere con 1.800 kg di sigarette sequestrate e contenute all’interno di un camion. Operazione della Guardia di Finanza a Napoli I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nel corso di un’operazione finalizzata al contrasto dei traffici illeciti, hanno sequestrato 1.800 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando. La merce era nascosta a bordo di un autocarro guidato da un cittadino italiano, incensurato.
    Punti Chiave ArticoloL’operazione è stata condotta dai militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli che, durante un normale servizio di controllo del territorio, hanno notato l’autocarro compiere manovre sospette alla loro vista. L’ispezione del veicolo ha permesso di scoprire il consistente quantitativo di sigarette confezionate in stecche, stipate in decine di involucri di cartone, pronte per essere immesse sul mercato illecito.  Il carico avrebbe fruttato 200mila euro L’intervento si è concluso con l’arresto in flagranza del responsabile e il sequestro dell’autocarro e del carico. Si stima che la vendita delle sigarette avrebbe fruttato alla criminalità oltre 200.000 euro. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    A Sant’Antimo arrestato contrabbandiere con 115 chilogrammi di sigarette

    Sant’Antimo arrestato contrabbandiere: Carabinieri sequestrano 7750 pacchetti di sigarette. Indagini in corso

    A Sant’Antimo, i Carabinieri hanno condotto un’operazione di setacciamento e perquisizione su larga scala. Durante l’intervento, hanno scoperto 7.750 pacchetti di sigarette di contrabbando (775 stecche) nascosti in un garage sotterraneo condominiale in via Svizzera.
    Il box, lasciato aperto, conteneva anche un’auto, attualmente sotto indagine.
    Il materiale sequestrato, che ammonta a 115 chili di sigarette, è stato confiscato insieme al veicolo.
    Sant’Antimo arrestato contrabbandiere
    Le indagini sono in corso per accertare la provenienza delle sigarette e il coinvolgimento di eventuali soggetti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, narcos latitante da 13 anni tradito dal vizio del fumo

    Un fantasma per oltre 13 anni sapendo di dover espiare una condanna definitiva ad oltre 22 anni di carcere il narcos albanese trapiantato in a Napoli da anni è stato tradito dal vizio del fumo e arrestato dai carabinieri.E’ il primo latitante a finire in manette nel 2024, l’ennesimo stanato dai Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo che appena qualche giorno fa ha chiuso il bilancio annuale con 17 catturandi in arresto.
    La cattura di Faslii Qibini è la cifra di un impegno costante e il punto su ricerche sviluppate per anni, su più fronti.
    Sulla testa del 64enne di origini albanesi pende una condanna definitiva di oltre 22 anni di reclusione, traffico internazionale di droga il reato per il quale era ricercato.
    Importava eroina per conto del clan Di Lauro e dei Nardielli di Torre Annunziata
    L’uomo è considerato un broker del narcotraffico trans-frontaliero. Secondo gli investigatori avrebbe gestito e mediato il traffico di eroina tra il suo paese d’origine, la Grecia, la Turchia e l’Italia meridionale dove faceva affari con il clan Di Lauro e poi con i “Nardielli”, gruppo criminale del versante oplontino.
    Poi una lunga latitanza, dichiarata nel lontano aprile del 2011 quando, ristretto ai domiciliari, evase facendo perdere le proprie tracce. Senza mai un passo falso, lontano dai riflettori ma non dalla memoria dei militari del nucleo investigativo di Napoli.
    Lo hanno cercato per oltre 12 anni, fino a ieri pomeriggio, quando Qibini passeggiava in corso Secondigliano, ignaro di essere circondato.Non una casualità a costargli le manette ma uno scrupoloso monitoraggio delle abitudini della sua famiglia.
    Verosimilmente lontano dall’Italia, il 64enne non ha rinunciato alle festività natalizie per riabbracciare moglie e figlio.Ha badato ad evitare la strada, di farsi vedere in giro, ma l’evidente incremento dei volumi della “spesa” familiare ha acceso una lampadina nella mente dei carabinieri.
    Durante le festività moglie e figlio non rinunciavano ad una sosta in tabaccheria per acquistare sigarette. Peccato che non fossero fumatori. Le “bionde”- hanno immaginato i carabinieri – erano per qualcun altro.Così i militari hanno intensificato le osservazioni e presidiato il quartiere con sempre maggiore attenzione.
    E poche ore fa, tradito proprio dalla fame di nicotina, Qibini ha pensato di acquistare le sigarette in autonomia.Non ha fatto in tempo ad accenderne una, i carabinieri lo hanno accerchiato e arrestato.E’ ora ristretto nel carcere di Secondigliano. LEGGI TUTTO