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    Carcere Beccaria evasi due detenuti minorenni

    Ancora un’evasione dal carcere minorile ‘Beccaria’ di Milano. Questa volta sono due giovani magrebini, entrambi 16enni e arrestati per rapina, che sono riusciti a scappare nel primo pomeriggio di oggi.PUBBLICITA
    Secondo quanto riferito dal personale del carcere, i due hanno approfittato di un momento di scarsa sorveglianza per scavalcare un paio di recinzioni nella zona dei “passeggi”, l’area dedicata ai momenti all’aria aperta.

    Punti Chiave ArticoloSi sono arrampicati usando un palo come appoggio e poi hanno scavalcato un cancello carraio dell’ingresso laterale della struttura. Le ricerche Sulle loro tracce si sono subito attivate le forze dell’ordine: la sezione investigativa della Polizia penitenziaria, i Carabinieri e la Polizia. I due sono stati visti prendere la metropolitana alla stazione Bisceglie della linea 1, che si trova a poche centinaia di metri dal carcere.
    Chi sono gli evasi Si tratta di due ragazzi di origine marocchina, entrambi nati nel 2008. Uno di loro è nato in Italia e ha precedenti per rapina, mentre l’altro è nato in Marocco ed è stato arrestato per reati simili. L’evasione ha suscitato inevitabili polemiche. Il carcere Beccaria è già al centro di una clamorosa inchiesta giudiziaria per maltrattamenti e da lì, negli ultimi mesi, sono già evasi altri detenuti: sette a Natale, uno il 19 maggio, uno il 30 maggio e un altro minorenne il 22 aprile. Le parole del sindacato Sappe Donato Capece, segretario generale del sindacato degli agenti penitenziari Sappe, ha affermato che “questa evasione è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari. Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici”. Inoltre, il Sappe ha espresso dubbi sulla capacità delle strutture minorili di contenere detenuti stranieri con esperienze criminali più complesse e un’età forse non corrispondente a quella dichiarata. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli, la Campania seconda solo alla Puglia per numero di detenuti

    Napoli. Nessuna promiscuità a Secondigliano dopo i trasferimenti dal carcere di Pozzuoli, chiuso temporaneamente a causa dei danni provocati dallo sciame sismico.PUBBLICITA

    Lo ha precisato il provveditore delle carceri della Campania, Lucia Castellano, smentendo le denunce dei sindacati di polizia penitenziaria.

    “Per numero di detenuti – ha detto il provveditore – la Campania è seconda solo alla Puglia mentre per quanto riguarda il personale siamo costretti per varie ragioni (prepensionamenti, permessi studio e per assenze di diversa natura) a fare a meno di ben 590 unità delle 4070 presenti”.PUBBLICITA

    Tuttavia, le carceri campane restano in sofferenza, con un sovraffollamento cronico e un personale carente e invecchiato. Mancano all’appello ben 590 unità su 4.070.
    Per quanto riguarda la sicurezza, sono stati introdotti sistemi anti-drone in quattro istituti (Avellino, Napoli Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere e Salerno) e sono in arrivo anche a Benevento, Carinola e Ariano Irpino. Potenziati anche i controlli agli ingressi e la collaborazione con le procure per identificare e isolare i detenuti pericolosi.
    Il carcere di Poggioreale resta però il punto più critico, con un sovraffollamento di oltre mille unità. Il provveditore, Lucia Castellano, ha sollecitato la collaborazione dei sindacati per trovare soluzioni comuni alle criticità del sistema penitenziario campano.
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    Il prefetto di Napoli firma circolare su sicurezza sui luoghi di lavoro

    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha firmato una circolare indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni dell’Area Metropolitana, fornendo indicazioni in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro. La circolare si concentra sugli obblighi delle stazioni appaltanti e dei committenti ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81.PUBBLICITA

    Il provvedimento è stato adottato in risposta alla necessità di intensificare le azioni di contrasto agli incidenti sul lavoro, in particolare nel settore edile. Questo tema è stato approfondito durante una riunione tenutasi presso la Prefettura il 29 maggio 2024. La circolare sottolinea che le disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro devono essere integrate con gli articoli 114 e 119 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.

    Questi articoli regolano rispettivamente la figura del direttore dei lavori, del coordinatore della sicurezza, e i “piani di sicurezza e coordinamento (PSC)” per i subappaltatori operanti in un cantiere. Anche per i lavori che non richiedono la redazione del PSC, è obbligatoria l’adozione di un Piano Operativo per la Sicurezza conforme alle disposizioni normative.PUBBLICITA

    Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico presso la Prefettura per monitorare gli incidenti sui luoghi di lavoro nel settore edile e le relative azioni di contrasto. Questo tavolo tecnico ha l’obiettivo di migliorare e ottimizzare i controlli ispettivi nei cantieri, coordinando gli sforzi di tutti gli enti e le istituzioni coinvolte.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei esercitazione di protezione civile a giugno

    Napoli. Il prefetto annuncia una esercitazione di protezione civile a giugno nei Campi Flegrei Servirà per testare la risposta a un’eventuale eruzione vulcanica nei Campi Flegrei si terrà a giugno, ha annunciato il prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’esercitazione coinvolgerà i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, e vedrà la simulazione di un’evacuazione della popolazione.
    Punti Chiave ArticoloDurante un incontro con i sindaci dei tre comuni e i vertici regionali della Protezione Civile, il prefetto ha sottolineato l’importanza di garantire la praticabilità delle vie di fuga, che “devono essere libere da cantieri e altri ostacoli”. Particolare attenzione sarà riservata alle fasce più deboli della popolazione, come i disabili, in caso di evacuazione. Collaborazione e preparazione per il futuro “Le esercitazioni sono fondamentali per testare i piani di emergenza e per migliorare la coordinazione tra le diverse autorità”, ha affermato il prefetto di Bari. “Siamo fiduciosi che il sistema di Protezione Civile sia adeguato ad affrontare un’eventuale crisi, ma dobbiamo essere sempre pronti a migliorare.” Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha ribadito l’importanza di informare la popolazione sui rischi vulcanici e sulle misure di sicurezza da adottare. “Più la gente è informata, meglio può affrontare la situazione con calma”, ha detto Manzoni. L’incontro odierno è stato un’occasione per fare il punto sulle attività intraprese dopo lo sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei nei giorni scorsi. Le autorità hanno confermato che la situazione è sotto controllo, ma che è necessario mantenere alta la guardia e prepararsi a qualsiasi evenienza. Informazione e collaborazione per la sicurezza dei cittadini Le esercitazioni di protezione civile e la comunicazione trasparente con la popolazione sono elementi chiave per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di calamità naturali. I Campi Flegrei, con la loro storia di attività vulcanica, rappresentano un’area ad alto rischio, e la collaborazione tra le istituzioni locali, regionali e nazionali è fondamentale per prevenire e gestire i rischi. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Controlli nella “movida” al Vomero: denunciati 13 commercianti

    Nella giornata di ieri, nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle aree della “movida”, gli agenti dei Commissariati Chiaiano, Pianura, Poggioreale, Posillipo, San Paolo, Vomero, i finanzieri della Guardia di Finanza, personale della Polizia Locale, dell’ASL Na1 e dell’Ispettorato del Lavoro, con la collaborazione del Reparto Mobile, hanno effettuato controlli nel quartiere Vomero, in particolare a San Martino, nelle piazze Vanvitelli e Medaglie D’Oro, e nelle vie Giordano, Scarlatti e Falcone.
    Durante il servizio, gli operatori hanno identificato 550 persone, di cui 52 con precedenti di polizia.
    Sono stati controllati 203 veicoli, con la contestazione di 3 violazioni del Codice della Strada per mancata copertura assicurativa, guida con veicolo sottoposto a fermo amministrativo e mancata presentazione dei documenti di guida.
    Inoltre, sono stati ispezionati 13 esercizi commerciali, ai cui titolari sono state imposte diverse prescrizioni per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la presenza di personale non in regola, elevando complessivamente sanzioni per oltre 35 mila euro.
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    I DETTAGLI Comune stanzia fondi per lavori di sicurezza allo stadio Maradona

    La Giunta comunale ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza di un settore delle gradinate della Curva B inferiore dello stadio Maradona. Questa decisione è stata presa in seguito al riscontro di alcuni avvallamenti dei gradoni, che hanno evidenziato la necessità di interventi urgenti.PUBBLICITA

    Il progetto prevede un intervento che durerà circa un mese e mezzo e sarà supervisionato direttamente dal Servizio Tecnico Edilizia Sportiva dell’Area Patrimonio del Comune. Durante i lavori, sarà delimitata e resa inaccessibile ai tifosi solo la parte interessata dalle opere, garantendo così la sicurezza del pubblico presente allo stadio.
    L’approvazione dell’intervento è avvenuta durante la seduta odierna della Giunta comunale. Il costo totale dei lavori necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza è stimato in 112mila euro. L’intervento mira a garantire che lo stadio Maradona continui a essere un luogo sicuro e accogliente per tutti i suoi spettatori. LEGGI TUTTO