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    TERREMOTO A POZZUOLI, sgomberati due edifici in via Artiaco

    Pozzuoli. A seguito dello sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei questa sera, sono stati disposti alcuni provvedimenti precauzionali per la tutela della popolazione.
    In via Artiaco, a Pozzuoli, sono stati sgomberati, a scopo cautelativo, due edifici rispettivamente di 6 e 9 abitazioni.
    Al momento non si registrano segnalazioni di persone ferite e si attendono gli esiti delle verifiche dei vigili del fuoco sugli edifici del territorio.
    Nel comune di Napoli al momento non si registrano danni ai servizi essenziali. A Bacoli si è invece intervenuti per la messa in sicurezza di una condotta del gas.
    A Pozzuoli quattro aree di prima assistenza per la notte
    Quattro aree per l’accoglienza dei cittadini, con generi di primo conforto e psicologi per l’assistenza alla popolazione – dopo le ripetute scosse della sera – sono in corso di allestimento a Pozzuoli in vista della notte.
    Lo annuncia via Facebook il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni. Le aree si trovano al Palatrincone, al parcheggio C9 in via Vecchia delle Vigne; in piazza a Mare; al Largo Palazzine.
    “Siamo tutti preoccupati – spiega il sindaco – ma al lavoro con grande attenzione e impegno. È un momento particolare per la nostra comunità. Dobbiamo restare uniti e compatti. Tutti insieme possiamo fare tanto per venirne fuori”. 
    Monitoraggio e coordinamento
    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi che, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Campania e i Comuni della zona rossa, monitora l’evolversi della situazione sismica e coordina le operazioni di messa in sicurezza necessarie per la popolazione e gli edifici.

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    Napoli, dopo 40 anni arriva lo sgombero degli abusivi dal Frullone

    Nove famiglie che vivono da 40 anni nell’ex manicomio Frullone di Napoli rischiano lo sfratto. Le famiglie hanno occupato l’edificio in seguito al terremoto del 1980, in mancanza di alternative abitative.
    Oggi hanno ricevuto un’ingiunzione di sfratto esecutivo dalla Asl, proprietaria della struttura.Per protestare contro lo sgombero, le famiglie hanno organizzato un sit-in davanti al Comune di Napoli.
    “Dopo 40 anni nell’ex manicomio no allo sgombero senza casa”, recita lo striscione esposto dai manifestanti.“Il terremoto per noi dura da 40 anni”, si legge su un altro cartello.
    “Siamo qui dagli anni ’80”, ha dichiarato Eduardo Montuori, portavoce del gruppo.“Viviamo in questa struttura fatiscente perché non avevamo altre alternative. Siamo pronti ad andare via, ma chiediamo di essere assegnati a case popolari.”
    Domani è prevista una riunione in prefettura per affrontare la situazione. “In tutti questi anni ci hanno promesso case a Piscinola, Melito, Marianella, ma poi non se ne è fatto nulla”, ha ricordato Montuori.
    “Abbiamo parlato con Bassolino, Iervolino, de Magistris, con la Regione Campania e con l’Asl. I nostri figli non possono invitare amici a casa perché si vergognano della nostra situazione. Molti di noi sono in cura dallo psicologo. Ora il Comune ci deve dare una risposta. Le famiglie non possono essere mandate in strada dopo 40 anni.”
    Le prime tre famiglie saranno sfrattate venerdì
    “Non sappiamo dove andare”, ha detto una delle manifestanti. “Vogliamo una risposta immediata. Le persone non si trattano così. Non ce la facciamo più. È una vergogna per Napoli mandarci in mezzo a una strada.”
    La situazione delle nove famiglie dell’ex manicomio Frullone è emblematica della complessa questione abitativa a Napoli. Dopo decenni di promesse e rinvii, le famiglie si trovano ancora in una situazione di precarietà e incertezza. LEGGI TUTTO