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    Napoli, sequestrata Nutella vegana in vendita e a metà prezzo, ma era un carico rubato

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    A Napoli, la caccia al tesoro della Nutella vegana si è conclusa con un amaro boccone per i contrabbandieri del gusto.
    In una traversa di Piazza Dante, nascosta tra i vicoli del centro storico, un alimentari era diventato il quartier generale segreto di un’operazione dolciaria illegale.
    Circa 300 vasetti della nuova crema spalmabile della Ferrero, destinati alle tavole francesi, erano stati dirottati verso il mercato nero partenopeo.
    I carabinieri del NAS, con la loro proverbiale dolcezza, hanno sventato il colpo, sequestrando i vasetti rubati. Immaginate la scena: scaffali colmi di Nutella vegana, venduta a metà prezzo, pronta a soddisfare la golosità dei napoletani più impazienti. Un’offerta irresistibile, troppo bella per essere vera, e infatti non lo era.
    Ma perché rubare la Nutella vegana? Semplice: per anticipare i tempi e approfittare dell’hype che circondava il lancio ufficiale. Un azzardo che, però, si è rivelato un boomerang.
    I contrabbandieri, infatti, non avevano fatto i conti con l’occhio vigile delle forze dell’ordine e con la voglia di giustizia dei consumatori onesti.

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    Caserta, sequestrate due aziende agricole a Marzano Appio per gravi irregolarità ambientali

    Due aziende agricole situate a Marzano Appio, nel casertano, sono state sequestrate dai Carabinieri Forestali di Roccamonfina e Vairano Patenora in esecuzione di un decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’operazione è stata coordinata dalla Procura sammaritana, che ha disposto il provvedimento nell’ambito di un’indagine su gravi irregolarità ambientali legate alle attività delle aziende.PUBBLICITA

    Secondo quanto emerso dalle investigazioni, le due realtà aziendali, pur formalmente distinte, operavano in stretta connessione, con una gestione promiscua che violava diverse normative ambientali. Durante i sopralluoghi, effettuati con il supporto tecnico dell’Arpac di Caserta, sono state rilevate numerose criticità di particolare gravità. Tra queste, lo stoccaggio incontrollato di reflui aziendali e il loro illecito smaltimento attraverso immissioni dirette nel Rio Caricaturo.
    Ulteriori irregolarità riguardavano la gestione dei rifiuti: all’interno delle aree aziendali erano presenti depositi non differenziati di materiali come plastica, cartoni, metalli e gusci d’uovo rotti. È stata inoltre documentata la presenza di cumuli di carcasse di galline e gusci triturati, nonché di rifiuti recentemente combusti, tra cui bombolette spray, filtri d’aria e scarti plastici.
    Gli accertamenti hanno rivelato una gestione illecita dei rifiuti speciali derivanti dalle attività aziendali, sia nella fase di deposito sia in quella di smaltimento, eseguita tramite incenerimento non autorizzato. Inoltre, le indagini hanno evidenziato che nei due allevamenti erano ospitate oltre 80mila galline, superando il limite dei 40mila capi previsto dalla legge, soglia oltre la quale è obbligatoria l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Tale autorizzazione, come confermato dagli investigatori, risultava mancante.
    Alla luce delle gravi irregolarità riscontrate, le autorità hanno deciso di agire rapidamente per impedire il protrarsi delle condotte illecite. Nei confronti dei legali rappresentanti delle due aziende è stato eseguito il sequestro preventivo degli interi complessi aziendali. Contestualmente, è stato nominato un amministratore giudiziario incaricato di gestire le attività nel rispetto delle normative vigenti, in particolare quelle relative alla corretta gestione dei rifiuti speciali.

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    Castel Volturno, sequestrati 43 appartamenti nella zona di Bagnara

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    Nei giorni scorsi, i militari del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Mondragone, insieme a quelli della Guardia Costiera — Ufficio Marittimo di Pozzuoli , hanno notificato un decreto di sequestro preventivo emesso con urgenza dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
    Questo decreto riguarda 43 edifici situati nella località Bagnara di Castel Volturno.
    Il 26 agosto 2024, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha confermato il provvedimento di sequestro.
    L’azione è stata intrapresa a seguito delle indagini condotte dai militari, le quali, attraverso accurate verifiche e riscontri documentali, hanno permesso di accertare, anche se ancora nella fase preliminare delle indagini, che tutte le unità abitative oggetto del sequestro, costruite a partire dal 1950, erano state realizzate su un’area demaniale costiera soggetta a vincolo, occupando abusivamente il suolo del Comune di Castel Volturno.
     Sette appartamenti abitati da persone legate al clan Belforte di Marcianise
    Sette di queste unità abitative, situate nella stessa località di Bagnara, erano nella disponibilità di individui sospettati di far parte del clan camorristico Belforte di Marcianise o di persone a loro collegate da rapporti di parentela o affinità. Anche per questi soggetti è stata ordinata la liberazione degli immobili occupati.

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    Brusciano fatture false ed evasione fiscale: scatta il sequestro per un milione di euro

    Brusciano. Scoperto un giro di fatture false ed evasione fiscale portato a termine da un imprenditore di Brusciano e due suoi complici operanti nel settore della logistica.
    A carico dei tre indagati stamane la Guardia di Finanza di Caserta su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Nola, ha sequestrato beni per un valore di circa un milione di euro a tre soggetti ritenuti responsabili di aver utilizzato fatture false e di aver indebitamente compensato crediti d’imposta.
    L’indagine
    Le indagini, condotte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno svelato un complesso sistema di evasione fiscale messo in atto da un imprenditore napoletano operante nel settore della logistica.
    L’uomo, avvalendosi di prestanome e di società cartiere, ha emesso fatture false per abbattere i suoi ricavi e ha compensato indebitamente crediti inesistenti.
    Il meccanismo della truffa
    Il meccanismo della truffa era semplice ma efficace: l’imprenditore ometteva di versare le imposte dovute, compensandole con crediti inesistenti, e utilizzava fatture false per ridurre artificialmente i suoi profitti.
    Il danno per lo Stato
    Grazie alle indagini, è stato possibile quantificare il danno causato all’erario: l’imprenditore avrebbe evaso oltre 989mila euro di imposte dal 2017 al 2020.

    Il Giudice ha disposto il sequestro preventivo di autoveicoli, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie dell’imprenditore e dei suoi complici.
    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Santa Maria la Carità, sequestrati 8 milioni di euro in contanti al medico Ferdinando Santarpia

    Un tesoro a casa del medico che per anni ha gestito un Caf insieme con alcuni parenti.PUBBLICITA

    Lo hanno sequestrato gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli all’interno dell’abitazione del dottore Ferdinando Santarpia residente a Santa Maria la Carità ed esercente l’attività professionale a Pompei.
    Erano quasi 8 milioni di denaro in contanti di cui il professionista, operante nel settore previdenziale, non è riuscito a giustificare la provenienza.
    In particolare, i militari del Gruppo Torre Annunziata, in fase di apertura di verifica fiscale nei confronti del medico, mediante accesso domiciliare autorizzato dalla Procura della Repubblica oplontina, data la coincidenza del luogo di esercizio presso l’abitazione e attesi gli indizi di evasione fiscale, hanno rinvenuto il tesoro nascosto in camera da letto.

    I finanzieri hanno infatti trovato un locale occultato dietro un armadio, adibito a caveau, all’interno del quale è stata scoperta l’ingente quantità di denaro in contanti, suddivisa per lo più in “mazzette” di 20, 50, 100 e 200 euro, e avvolte in buste riportanti scritte e annotazioni varie.
    Il professionista che è anche parente di un noto imprenditore ed ex assessore del comune di Gragnano ha fatto parte negli anni di alcune commissioni che assegnavano le invalidità civili ai cittadini che ne fanno domanda.

    Gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato non solo dell’ingente somma di denaro contante, sproporzionata rispetto al reddito dichiarato dal medico e anomala sia per quantità sia per le modalità di conservazione, ma anche di tutta la documentazione attinente alla sua attività professionale.
    Il sequestro è stato successivamente convalidato della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che aveva autorizzato l’accesso domiciliare.
    Il sequestro preventivo del denaro contante è stato successivamente convalidato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, considerata la più che ragionevole provenienza illecita dello stesso, ricorrendo concreti e specifici indizi del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e comunque del reato di ricettazione.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Arzano, Terra dei Fuochi: convalidati i sequestri di diverse attività illecitamente gestite, 2 denunciati.

    Arzano.Continuano le operazioni in terra dei fuochi sui territori della provincia di Napoli, ad Arzano, dove in campo sono state impiegate aliquote della Polizia Locale , Arma dei Carabinieri di Arzano e Guardia di Finanza di Frattamaggiore.PUBBLICITA

    A seguito di attività mirate è ststo operato il sequestro di due attività svolte su una superfice delle dimensioni complessive di circa 1600 metri quadri dove due cittadini gestivano illecitamente lo smaltimento illecito di rifiuti ferrosi, Raee, ed altro, in assenza delle autorizzazioni ambientali del caso.
    Difficile individuare l’area che era confine con il territorio di Casavatore e coperta da folta vegetazione.
    L’operazione ha portato al sequestro anche di numerosi veicoli parcheggiati nell’area con l’interessamento anche dell’Arpac.
    Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e deferiti i due responsabili per smaltimento illecito rifiuti di cui al codice dell’Ambiente.
    PB
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Blitz a Castellammare, sequestrati ombrelloni e sdraio abusivi

    Operazione congiunta tra Polizia Municipale, Carabinieri e Capitaneria di Porto, stamattina a Castellammare di Stabia: sequestrati ombrelloni e sdraio utilizzati abusivamente lungo l’arenile comunale di corso De Gasperi.PUBBLICITA

    Due cittadini di Castellammare di Stabia sono stati multati con una sanzione di 5.000 euro ciascuno per il noleggio illegale delle attrezzature. L’azione fa parte di una serie di interventi mirati a contrastare le attività abusive sul territorio comunale.

    Durante l’operazione, è stato anche identificato e multato un ambulante di nazionalità marocchina, residente in Italia, accusato di vendita di abbigliamento contraffatto. Le merci sono state sequestrate. ”
    Continueremo a vigilare con determinazione per contrastare ogni forma di abusivismo sul territorio cittadino. Le operazioni congiunte di Polizia Municipale, Carabinieri e Capitaneria di Porto saranno ripetute anche nei prossimi giorni.

    Con l’approssimarsi del Ferragosto, inoltre, garantiremo ancora maggiore presenza di agenti in strada, anche in vista dello spettacolo pirotecnico previsto per le 23.30 del 15 agosto in villa comunale”, ha sottolineato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Acerra, sequestro beni per oltre 1,3 mln di euro a società per evasione fiscale

    Le Fiamme Gialle di Napoli hanno portato a termine un’importante operazione contro l’evasione fiscale, sequestrando oltre 1,3 milioni di euro a una società di Acerra, operante nel settore del commercio di computer e software, e al suo legale rappresentante. Questo significativo provvedimento è stato disposto dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura di Napoli.PUBBLICITA Le indagini, svolte dal Gruppo di Frattamaggiore, hanno consentito di individuare conti correnti e un immobile collegati alla società e al suo legale rappresentante. Le verifiche hanno rivelato un’evasione dell’IVA di oltre 1,3 milioni di euro risalente al 2020, cifra che è stata oggetto del sequestro.L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta all’evasione fiscale, fenomeno che sottrae risorse fondamentali allo Stato e mina la competitività delle imprese oneste. L’azione della Guardia di Finanza si inserisce in un più ampio contesto di contrasto all’illegalità economica, puntando a garantire una maggiore equità fiscale e la corretta contribuzione da parte di tutti i soggetti economici.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Avellino: sequestro di 995mila euro a società di riparazioni meccaniche per frode fiscale

    Una società di riparazioni meccaniche della provincia di Avellino è stata accusata di aver indebitamente compensato i debiti tributari con crediti di imposta relativi a progetti di ricerca e sviluppo finanziati dal Mimit dal 2016 al 2020. Su richiesta della procura, guidata da Domenico Airoma, il gip del Tribunale di Avellino ha ordinato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di 995mila euro nei confronti della società e del suo amministratore.PUBBLICITA Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Avellino hanno rivelato un complesso meccanismo di frode. La società avrebbe caricato sui progetti costi e spese non pertinenti e inserito prestazioni ottenute da altre società che avevano emesso fatture per operazioni inesistenti. L’indebita compensazione di imposta contestata riguarda gli anni dal 2017 al 2021.Le indagini si basano su un protocollo d’intesa tra la procura di Avellino, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, finalizzato al monitoraggio delle compensazioni dei crediti in vari settori economici della provincia. Questa operazione dimostra l’efficacia della collaborazione tra le istituzioni nel contrastare le frodi fiscali e tutelare l’economia locale.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Corriere albanese arrestato in autostrada a Santa Maria Capua Vetere con 11 chilogrammi di cocainna

    Le Fiamme Gialle di Napoli hanno messo a segno un duro colpo al narcotraffico, sequestrando oltre 11 kg di cocaina destinata al mercato illegale della città e della provincia.PUBBLICITA L’operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha portato all’arresto di un cittadino albanese, trovato in possesso della droga, abilmente occultata all’interno della sua auto.Punti Chiave ArticoloIl sequestro, avvenuto lungo l’autostrada nei pressi del casello di santa Maria Capua Vetere. La droga nascosta in un vano appositamente ricavato nell’auto, ha svelato un articolato sistema di traffico di stupefacenti.La cocaina qualora immessa sul mercato clandestino, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali campane un illecito profitto di oltre un milione di euro.L’operazione, condotta con precisione e determinazione, ha permesso di disarticolare un importante anello della catena di approvvigionamento delle organizzazioni criminali che operano nel napoletano.Il sequestro di questa ingente quantità di droga rappresenta un duro colpo alle casse della camorra, privandola di un’importante fonte di finanziamento.L’arresto del corriere, inoltre, apre nuove piste investigative che potrebbero portare all’identificazione di altri soggetti coinvolti nel traffico illecito e smantellare intere cellule criminali. L’attività investigativa è ancora in corso e si prospettano ulteriori sviluppi. I sequestri di droga nel 2023I numeri parlano chiaro: nel 2023 e nei primi mesi del 2024, le Fiamme Gialle di Napoli hanno sequestrato oltre 2,2 tonnellate di stupefacenti, tra cui l’ultimo importante carico di cocaina da 11 kg.Questo risultato, ottenuto grazie a una costante attività di contrasto e prevenzione, dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare la sicurezza dei cittadini e nel combattere un fenomeno che produce danni incalcolabili alla società.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, sequestrati beni per 30milioni di euro a imprenditore legato al clan Belforte

    Un duro colpo alla criminalità organizzata: le forze dell’ordine hanno confiscato un patrimonio da 30 milioni di euro a un imprenditore colluso con il clan Belforte, reo di aver estorto denaro alle sue vittime.PUBBLICITA

    Il provvedimento, deciso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguarda beni per circa 30 milioni di euro, tra cui aziende, immobili, terreni, veicoli e conti correnti.

    L’imprenditore era stato condannato per aver imposto il pagamento del pizzo alle sue vittime attraverso fatture gonfiate. Con questa operazione, si mira a colpire il patrimonio illecitamente accumulato dalla criminalità organizzata e a restituirlo alla collettività.
    Il Tribunale ha già disposto l’amministrazione giudiziaria dei beni confiscati per garantirne la gestione trasparente ed efficiente.

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    Gragnano, omessa dichiarazione: sequestro da 377mila euro per società

    La Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata ha eseguito un sequestro preventivo per un importo complessivo di 377.670,13 euro. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, è stato indirizzato contro una società con sede a Gragnano e il suo rappresentante legale, accusati di omessa dichiarazione fiscale.PUBBLICITA

    La verifica fiscale, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, ha riguardato gli anni di imposta dal 2018 al 2023. Le indagini hanno rivelato che la società, attiva nel settore delle campagne pubblicitarie, ha omesso di presentare le dichiarazioni IVA per tre anni consecutivi. In particolare, per l’anno 2018, l’imposta dovuta era pari a 233.577,86 euro, per il 2021 era di 78.229,88 euro, e per il 2022 ammontava a 65.862,39 euro.

    Il totale delle imposte non dichiarate e quindi indebitamente sottratte all’Erario è di 377.670,13 euro, cifra per la quale è stato emesso il sequestro preventivo. Durante l’esecuzione del provvedimento, attualmente in corso, le Fiamme Gialle procederanno al sequestro di quote societarie e disponibilità finanziarie riconducibili alla società e al rappresentante legale, il cui valore complessivo è ancora in fase di quantificazione.
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