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    La commissione Bilancio si occupa di Sessione europea

    Regolamenti regionali e due interrogazioni della Lega: questi i temi all’ordine del giorno della commissione Territorio e Ambiente che si riunirà il 14 febbraio alle ore 10. Alle ore 14, invece, ci sarà l’audizione in commissione Bilancio per la Sessione europea 2024.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    13 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Regione Emilia-Romagna. Evangelisti (Fdi): fare chiarezza sull’algoritmo antidisriminazione

    Fare chiarezza su costi e tempistiche dell’adozione dell’algoritmo antidisriminazione da parte della Regione Emilia-Romagna.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “da fonti di stampa si apprende che la Regione Emilia-Romagna si appresta ad adottare un algoritmo in grado di “ripulire” il linguaggio e i testi potenzialmente discriminatori e non inclusivi: tale algoritmo è stato messo a punto da un team di informatici tra cui anche una docente del dipartimento di Interpreti e traduttori del Campus di Forlì. Si tratta di uno strumento che sarebbe pensato soprattutto per agire su testi amministrativi rilevando negli stessi elementi considerati non inclusivi, proponendo possibili correzioni e che sarebbe stato “educato” inserendo materiali autentici come comunicati stampa, regolamenti, verbali”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “in quali uffici sarà impiegato e quanto durerà la sperimentazione dell’algoritmo e quali siano le motivazioni che hanno portato la Regione a sperimentare l’algoritmo in questione e se non si ritenga, invece, che tale algoritmo possa creare criticità nella redazione dei testi amministrativi”.
    (Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pigoni (IV)-Zappaterra (Pd): 500mila euro per contrastare l’abbandono sportivo dei giovani

    Male Coach In Water Giving Group Of Children Swimming Lesson In Indoor Pool

    Mezzo milione di euro nel biennio 2024-2025 per contrastare l’abbandono sportivo da parte dei ragazzi in età scolastica.
    Lo prevede un progetto di legge a prima firma di Giulia Pigoni (Italia Viva) e sottoscritto anche da Marcella Zappaterra (Pd) che ha l’obiettivo dello stanziamento di risorse regionali e la collaborazione con le scuole e le Università.
    “L’attività fisico-motoria e ricreativa rappresenta un valore fondamentale soprattutto per la popolazione giovanile in età adolescenziale. Ancora in maniera più rilevante per questa fascia di cittadini, lo sport può fungere da veicolo di integrazione in particolare per i soggetti a rischio di emarginazione e, più in generale, per le persone in condizioni di svantaggio sociale ed economico”, spiegano Pigoni e Zappaterra per le quali “per i giovani della scuola secondaria di secondo grado, però, spesso lo sport può assumere una accezione negativa di sacrificio (percepito come perdita di tempo libero ed eccessivo impegno) a causa di varie ragioni: il cambiamento della struttura morfologica, gli aumentati impegni scolastici, la maggiore autonomia decisionale concessa dai genitori”.
    Da qui il progetto di legge che punta, anche modificando leggi esistenti, a creare le condizioni per evitare l’abbandono sportivo. Di particolare interesse la parte relativa ai fondi: possono, infatti, beneficiare dei contributi regionali previsti dalla legge le Società sportive dilettantistiche e le Associazioni sportive dilettantistiche, gli Enti di promozione sportiva, il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), il Comitato italiano paraolimpico (Cip), le Federazioni sportive riconosciute e le Discipline sportive associate, gli Enti locali ed altri soggetti pubblici; le Istituzioni scolastiche riconosciute dal competente Ministero.
    (Luca Molinari)

    Scuola giovani e cultura

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Birrifici, agricoltori, artigiani e cooperatori promuovono la legge per la birra a “chilometro zero”

    “Una grande opportunità per il territorio”. Birrifici, agricoltori, artigiani e cooperatori promuovono la proposta di legge regionale a sostegno della “birra a Km 0”, mentre il mondo del commercio esprime dubbi sulla possibilità per i microbirrifici di somministrare al pubblico i propri prodotti. 
    È quanto è emerso durante l’audizione svolta nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini dove si è discusso della proposta di legge a prima firma Matteo Rancan (Lega) e sottoscritta anche da rappresentanti di Pd, ER Coraggiosa, Italia-Viva, Fdi, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Lista Bonaccini.
    “È un bel segnale che la proposta di legge sia stata sottoscritta da tutti i gruppi assembleari. Si tratta di un argomento molto importante per l’Emilia-Romagna: siamo aperti ai suggerimenti e alle proposte di tutti i soggetti interessati”, sottolinea la presidente Rontini. “L’obiettivo è valorizzare tutta la filiera di produzione della birra a Km 0, dalla parte agricola fino al consumatore. Siamo aperti a contributi e osservazioni per un progetto di legge frutto del lavoro di un intergruppo in cui sono presenti tutti i gruppi assembleari”, spiega la relatrice Francesca Marchetti (Pd) che ricorda come “vogliamo mettere regole chiare a tutela della qualità del prodotto e della sua realizzazione anche attraverso la creazione di un ‘brand’ per le birre artigianali e di un registro dei birrifici”.
    “Condividiamo la proposta di legge, ma serve fare alcuni cambiamenti fra cui mettere regole uguale per tutti coloro che operano nello stesso settore”, spiega Cristian Lertora (Fiep Confesercenti Emilia-Romagna), sulla stessa linea Roberto Melloni (Fipe Emilia-Romagna) per il quale “ben comprendiamo la scelta di valorizzare i microbirrifici, ma abbiamo dubbi sul fatto che i microbirrifici possano vendere in proprio le birre”. Netto anche Marco Pasi (Confesercenti): “Nelle leggi sui birrifici approvate da altre Regioni non si parla di somministrazione, ma di vendita. Un conto è la degustazione, un conto la somministrazione”.
    Dubbi a cui replica Federico Bianco (UnionBirrari) per il quale “come birrai sentiamo questa legge come molto vicina alle nostre proposte: è prevista la somministrazione al pubblico come è già previsto per altri produttori come quelli del vino; è vero, è giusto avere regole uguali per tutti. Per il resto è giusto creare una filiera delle materie prime perché ora compriamo tutto all’estero: sostenendo la filiera interna si dà anche uno spazio all’agricoltura. È bella l’idea di realizzare il registro dei microbirrifici per stabilire chi può usufruire dei benefici della legge e fregiarsi del ‘brand’ di birre a Km 0. Questa legge ci dà la possibilità di lavorare meglio e così creiamo più turismo e quindi un forte indotto per tutte le altre attività economiche, a partire dal commercio e dai locali, di un territorio”.
    A sostegno della legge anche le associazioni di categoria del mondo agricolo, del commercio e della cooperazione.
    Riccardo Evangelisti (Cia) sottolinea come “per noi questa è una legge strategica in primo luogo per l’agricoltura: dobbiamo sostenere la filiera del settore, ma evitando che ci siano troppi lacci burocratici perché altrimenti un’opportunità diventa un problema. Bene l’idea di un marchio perché tutela il nostro territorio, in particolare quello dell’Appennino”. Sulla stessa linea Eugenia Fazio (Coldiretti) per la quale “stiamo lavorando a una legge regionale per un settore che fino a ora non era tutelato. Non c’è alcuna contrapposizione con il settore del commercio e dei locali”.
    “È importante avere una legge per tutelare e promuovere la birra artigianale e i microbirrifici, bisogna valorizzare l’intera filiera della birra e riconoscere il ruolo fondamentale dei birrifici”, spiega Claudia Ramiri (Cna Agroalimentare) che chiede di semplificare alcune adempimenti burocratici previsti dal progetto di legge. Sulla stessa linea Loretta Dosi, intervenuta a nome di Alleanza Cooperativa Italiana, che ricorda come “abbiamo parlato di questa legge ai nostri soci e sono tutti molto contenti. Vi chiediamo di valutare formule di sostegno alle cooperative sociali impegnate per la produzione di birre”.
    L’importanza della proposta di legge è confermato anche dalle parole dei rappresentanti di alcuni birrifici: “Quando ho letto il testo di questa legge mi sono sentito gratificato: ho un birrificio in aperta campagna; sapete quante volte ho dovuto dire a chi veniva a vedere il birrificio che non potevo fare assaggiare i miei prodotti, mentre chi va in una cantina può assaggiare il vino?”, spiega Marco Tamba (Birrificio La Mata)
    A sostegno del progetto di legge anche l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi che ricorda come “i microbirrifici sono una risorsa per il nostro territorio perché creano occupazione, spesso giovanile, in aree rurali e appenniniche. I microbirrifici sono un presidio sul territorio, dobbiamo essere loro grati per quanto fanno”.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Tagliaferri (Fdi): piccolo commercio in crisi, la Regione intervenga

    “La Regione sostenga il piccolo commercio seguendo quanto fatto in Lombardia”.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “lo scorso 8 febbraio 2024 è statoa presentata a Roma dall’Ufficio Studi di Confcommercio la nona edizione del report ‘Città e demografia d’impresa’ e la situazione delineata da Confcommercio è alquanto preoccupante: in Emilia-Romagna, dal 2012 al 2023, si è registrato un calo del numero di attività commerciali superiore al 20%. A Piacenza Confcommercio ha certificato una riduzione del 17,43% delle attività commerciali al dettaglio, anche se i territori maggiormente interessati dal fenomeno risultano essere quelli romagnoli”.“Sul tema la Regione è arrivata tardi e ad oggi non ha previsto adeguati stanziamenti di risorse – sottolinea Tagliaferri – basti pensare che la normativa sul sostegno e la valorizzazione delle attività economiche delle città è stata aggiornata solo il 3 ottobre scorso, in scadenza di mandato e a distanza di 26 anni dalla precedente legge sul commercio, con uno stanziamento irrisorio di 18 milioni di euro: un (magro) contentino alla categoria in vista delle prossime elezioni regionali se paragonato agli investimenti di altre Regioni. La Lombardia, ad esempio, ha finanziato il piccolo commercio con cinque differenti bandi – dal 2008 al 2013 – investendo complessivamente 75 milioni di euro; solo con il bando di sviluppo 2022-2024 ha stanziato 57 milioni coinvolgendo 151 Distretti con 583 enti locali”.Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Regione “di svegliarsi e definire al più presto una strategia di rilancio complessivo del piccolo commercio locale stanziando adeguate risorse in aiuto al settore ed ai comuni sull’esempio della Regione Lombardia”.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete Civica): sostenere le famiglie nell’acquisto dei beni mobili persi nell’alluvione

    Sostenute economicamente le famiglie nell’acquisto dei beni mobili che hanno perso a causa degli eventi alluvionali di maggio. E’ l’impegno chiesto con una risoluzione da Marco Mastacchi (Rete Civica).
    “Le risorse relative alle donazioni pervenute al Commissario straordinario -ha precisato il consigliere- vengono utilizzate in contabilità speciale e assegnate mediante ordinanze, senza distinzione alcuna rispetto ai fondi assegnati per legge allo stesso Commissario. Ad oggi sono da programmare le risorse residue in funzione delle ulteriori esigenze rappresentate dai territori, che non potranno essere integralmente coperte con risorse del Commissario straordinario. L’alluvione di maggio ha provocato danni per 10 miliardi di euro. Il governo si è impegnato a ripianare tutto al 100% e la direzione intrapresa sarebbe quella di un riconoscimento del credito di imposta per un tetto massimo di 10mila euro, che potranno essere scalati dalle tasse in un periodo definito. Il credito d’imposta andrebbe a danneggiare proprio coloro che si trovano in maggior sofferenza economica, non potendo né anticipare le spese né scalare dalle tasse il credito d’imposta, data l’esiguità del reddito”.
    Per questo nella risoluzione Mastacchi chiede “l’utilizzo dei fondi residui per sostenere economicamente le famiglie”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Intelligenza artificiale: tre incontri per gli studenti in Assemblea legislativa. Aperte le iscrizioni

    Tre incontri ravvicinati con l’intelligenza artificiale. L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con Europe Direct, organizza un ciclo di incontri tenuti da esperti del CINECA, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado della regione.
    Incentrati sull’illustrazione di progetti in via di realizzazione o appena conclusi, gli incontri mirano a far conoscere ai giovani l’innovazione nei settori più diversi al fine di suscitare interesse e trarre ispirazione per l’utilizzo delle tecnologie digitali avanzate.
    Il primo incontro, dal titolo “Beni culturali tra ricerca e creatività“, è in programma lunedì 26 febbraio dalle 9.30 alle 12.30. Le iscrizioni all’incontro sono aperte e la registrazione può essere effettuata fino a venerdì 16 febbraio al sito Incontri ravvicinati con l’intelligenza artificiale — Europedirect (assemblea.emr.it)
    Due i progetti al centro dell’incontro: il GRIN e i Media Cities. Attraverso 12 residenze artistiche, il progetto GRIN punta ad ampliare la creazione di gruppi multidisciplinari di scienziati, fornitori di tecnologia, ingegneri, designer e artisti e a favorire lo sviluppo di 12 nuove opere d’arte/soluzioni in linea con un approccio all’intelligenza artificiale tarato sulle esigenze delle persone. Il progetto I Media Cities consente di guardare e interagire con film storici e immagini di città provenienti dalle collezioni di rinomati archivi cinematografici europei.
    L’incontro si tiene nella sede dell’Assemblea legislativa, in Viale Aldo Moro 50 a Bologna, e si può partecipare in presenza o da remoto tramite piattaforma online. La modalità in presenza viene garantita alle prime classi che ne fanno richiesta fino al raggiungimento della capienza massima di 180 posti.
    Link esteso: www.assemblea.emr.it/europedirect/formazione/a-scuola-d-europa/23-24/opportunita/incontri-ravvicinati-con-l2019intelligenza-artificiale
    Il secondo incontro, dal titolo “Industria e meccanica” è programmato per il 25 marzo (ore 9.30-12.30), mentre l’ultimo, intitolato “Clima, green e blue economy”, si tiene il 15 aprile (ore 9.30-12.30).
    Per informazioni:
    luisa.monti@regione.emilia-romagna.itcosimo.tommasi@regione.emilia-romagna.itstefano.bianchini@regione.emilia-romagna.it

    Assemblea

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Ambiente Bologna. Facci (Misto): mettere in sicurezza il sentiero dei Gessaroli

    Mettere in sicurezza del sentiero dei Gessaroli, all’interno del geosito dei Gessi di Monte Rocca, Monte Capra e Tizzano, nel territorio della Città Metropolitana di Bologna.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Michele Facci (Gruppo Misto) che ricorda come “nel mese del giugno 2022, a causa di un movimento franoso, due distinte ordinanze sindacali (i Sindaci del Comune di Zola Predosa e del Comune di Sasso Marconi) hanno disposto il divieto di transito lungo il sentiero dei Gessaroli, per ragioni di sicurezza, a tutela della pubblica incolumità, situazione che perdura all’attualità”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “per conoscere quali iniziative siano state assunte per la messa in sicurezzadel sentiero dei Gessaroli, all’interno del geosito Gessi di Monte Rocca, Monte Capra e Tizzano, anche in ottemperanza alle misure di conservazione appositamente stabilite, e quali siano i tempi previsti per la riapertura del medesimo al pubblico passaggio e per la sua piena fruibilità”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    12 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): rivedere il progetto del gasdotto Rete Adriatica

    Rivedere l’iter autorizzativo del gasdotto “Rete Adriatica” di Snam, che da Massafra (Taranto) dovrebbe raggiungere Minerbio (Bologna), per una lunghezza di oltre 600 chilometri, e sollecitare un nuovo procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via), tenendo conto dell’odierna situazione ambientale e paesaggistica e degli scenari energetici profondamente cambiati nel corso degli anni. Lo chiede con un’interrogazione Silvia Zamboni (Europa Verde) sollecitando un confronto in Conferenza Stato-Regioni.
    “Confronto -ha precisato la consigliera- che dovrebbe coinvolgere le altre Regioni interessate dalla presenza del gasdotto, al fine di ottenere l’avvio di un nuovo procedimento di Via che sia in grado di rivalutare l’opera nella sua interezza anziché in tronconi separati e, soprattutto, tenendo conto della odierna situazione ambientale e paesaggistica e di una marcata riduzione del fabbisogno, come ammesso dallo stesso proponente del progetto, ovvero Snam”.
    “Il progetto proposto nel 2005 -ha ricordato Zamboni- al fine di essere valutato e approvato, è stato suddiviso in 5 tronconi funzionali (Massafra-Biccari di 194Km, Biccari-Campochiaro di 70Km, Sulmona-Foligno di 167Km, Foligno-Sestino di 114Km, Sestino-Minerbio di 142Km), ragion per cui sono state richieste 5 diverse Via. Tutti i tronconi della Rete Adriatica hanno ottenuto i decreti di valutazione positiva dell’impatto ambientale. Pochi giorni fa il Gruppo d’intervento giuridico (GrIG), associazione che si occupa di aspetti legali delle criticità ambientali, ha inviato una istanza al ministero dell’Ambiente e della Cultura per sollecitare un provvedimento che dichiari la perdita di efficacia dei suddetti decreti anche in ragione delle caratteristiche pesantemente impattanti dell’opera. L’accelerazione del riscaldamento globale impone inoltre di ridurre i consumi di combustibili fossili”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Sabattini (Pd): Ferrovie ripari gli ascensori alla stazione di Camposanto

    Ferrovie dello Stato rimetta in funzione gli ascensori della stazione ferroviaria di Camposanto, in provincia di Modena.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Luca Sabattini (Pd) che ricorda come “il non funzionamento degli ascensori dipende in parte da tecnologie obsolete, che nel passato hanno più volte richiesto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre ad essere oggetto di atti gravi di vandalismo: da mesi gli ascensori di servizio presentano guasti dovuti a cause naturali o a vandalismo, che rendono davvero complicato, se non completamente ostacolato, l’accesso all’infrastruttura da parte di persone a ridotta capacità motoria. In questo modo, quello che dovrebbe essere un servizio pubblico per la mobilità dei cittadini risulta invece un ostacolo e un elemento di disturbo agli spostamenti quotidiani della cittadinanza”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta di “sollecitare le Ferrovie dello Stato affinché trovino una soluzione al grave disagio oggi esistente per i passeggeri dovuto alla non praticabilità degli ascensori, anche alla luce del grande impegno profuso dalla Regione anche in termini di risorse, per rafforzare il trasporto ferroviario passeggeri sulla linea Brennero-Bologna, con anche l’opportunità di potenziare il servizio investendo nel raddoppio degli ascensori”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: più risorse per il trasporto pubblico locale e più autisti

    Il governo stanzi maggiori risorse per il trasporto pubblico locale e risolva la carenza di autisti.
    A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma di Luca Sabattini (primo firmatario), Palma Costi, Francesca Maletti, Matteo Daffadà, Stefano Caliandro, Nadia Rossi e Marcella Zappaterra.
    “Il quadro che emerge dal Trasporto pubblico locale in Italia evidenzia una situazione di crisi di dimensioni tali da richiedere un intervento tempestivo e specifico per garantire il sostegno e la continua evoluzione di questo settore vitale”, spiega il Pd per il quale “di fronte a una situazione preoccupante, determinata dalla diminuzione dei passeggeri, dalla carenza di personale qualificato, dalle perdite economiche dovute alla pandemia e dai mancati trasferimenti di risorse da parte dello Stato a copertura dei maggiori costi affrontati nel periodo pandemico, è essenziale un’azione decisa del governo per assicurare non solo la sopravvivenza del servizio, ma che le aziende ricevano un supporto sostanziale sotto forma di maggiori investimenti e aiuti governativi”.
    Da qui la risoluzione per chiedere alla giunta “di promuovere l’attivazione di collaborazioni strategiche tra aziende del Traporto pubblico locale e soggetti formatori, quali scuole, istituti tecnici e enti di formazione, utilizzando programmi di apprendistato, borse di studio, finanziamenti per la formazione, oltre alla specifica formazione interna alle aziende di trasporto per l’acquisizione della patente D da parte del personale neoassunto”.
    Per i democratici bisogna, inoltre “sollecitare il governo, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, affinché vengano attuate misure efficaci e puntuali in risposta alla crisi del trasporto pubblico locale ed in particolare a sostenerne un finanziamento adeguato, in modo che le regioni siano messe in grado di rispondere alla necessaria transizione ecologica e all’altrettanto necessario riequilibrio dei finanziamenti tra i diversi bacini del trasporto pubblico locale, anche avanzando in particolare le seguenti richieste: riconoscere il fabbisogno finanziario complessivo del settore trasporto pubblico locale, con la copertura integrale dei mancati introiti tariffari 2021-2022; stabilire un meccanismo di adeguamento automatico dei corrispettivi di servizio in relazione all’andamento dell’inflazione e dei costi energetici e del carburante; garantire un impegno costante e un dialogo aperto con le Regioni e le Province autonome per monitorare e rispondere alle esigenze del settore trasporto pubblico locale”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): prodotti sfusi e alla spina per ridurre i rifiuti da imballaggi

    Promuovere il consumo la vendita di prodotti alimentari e non alimentari sfusi al fine di ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio. È l’obiettivo che si pone il progetto di legge proposto da Silvia Zamboni (Europa Verde).
    Nella proposta viene incentivata la vendita di prodotti sfusi e alla spina, in particolare i prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e da filiera corta, negli esercizi commerciali in spazi dedicati (i cosiddetti “green corner”) dotati di appositi contenitori e distributori. Viene inoltre sostenuta l’apertura di nuovi esercizi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi del territorio. Per il raggiungimento degli obiettivi, il progetto di legge prevede appositi contributi economici regionali, tramite un bando annuale rivolto agli esercenti.
    “Con la legge regionale 16 del 2015 -ha ricordato la consigliera- anche l’Emilia-Romagna ha fatto propri i principi dell’economia circolare: il modello di gestione delineato è in linea con la ‘gerarchia dei rifiuti’ europea, che pone al vertice delle priorità la prevenzione della produzione di rifiuti solidi urbani, riuso, recupero e riciclo. Scopo del presente progetto di legge è introdurre nuovi strumenti e azioni per ridurre la produzione dei rifiuti da imballaggio, abbattendo gli impatti negativi derivanti da questo settore, anche al fine di contenerne gli effetti climalteranti”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    9 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO