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    Settimana della legalità. Pietro Grasso agli studenti: “Facciamo scattare insieme la scintilla antimafia”

    “La globalizzazione sta aiutando la mafia: attraverso la criptovaluta e il dark web ne facilità l’attività di riciclaggio dei capitali. Dalla mafia si esce in due modi: morti oppure accettando di collaborare con la giustizia. Non serve togliere i figli ai genitori mafiosi, bisogna far scattare in loro la consapevolezza che a essere mafiosi si fa il male della propria prole, così come i giovani devono trovare la forza di uscire della famiglie mafiose come fece uno studente di mia moglie che, a 18 anni, una volta diplomatosi, scappò di casa laureandosi e poi facendo carriera in una multinazionale”. Sono le parole di Pietro Grasso, già Presidente del Senato e già Procuratore nazionale antimafia, che ha inaugurato, insieme alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti, “Una vita contro la mafia“, la mostra realizzata dagli studenti dell’Istituto comprensivo di Rimini Einaudi-Molari allestita a Bologna in viale Aldo Moro in occasione della Settimana della legalità.
    “Spero che la fiamma di questo accendino faccia scattare nei giovani la scintilla per tenere alta la fiaccola della lotta contro la mafia e a favore della legalità”, sottolinea Pietro Grasso mostrando l’accendino che gli diede Giovanni Falcone. “Io ho deciso di insegnare ai giovani, di testimoniare loro il valore della legalità perché troppe volte mi sono chiesto perché, contrariamente a tanti colleghi e amici, sono sopravvissuto ai tentativi della mafia di uccidermi”, spiega l’ex presidente del Senato, che racconta di come “Cosa Nostra” avesse tentato di ucciderlo con un attentato a casa dei suoi suoceri, attentato poi non portato a termine per puro caso e perché, con la morte della suocera, Grasso smise di frequentare la casa di Monreale dove la mafia voleva ucciderlo. Rispondendo alle domande di tanti ragazzi, l’ex presidente del Senato ha raccontato ai giovani cosa è la mafia e lo fa ricordando la vicenda di Placido Rizzotto, il sindacalista assassinato nell’immediato dopoguerra per le sue battaglie contro i latifondisti: individuati i colpevoli, furono tutti assolti perché i testimoni, su minaccia della mafia, ritrattarono le loro deposizioni. “La mafia prende al laccio le persone. Quando si è dentro a una cosca è impossibile uscirne. Falcone e Borsellino, come tante persone per bene, lottarono per riaccendere le coscienze dei cittadini”, evidenzia Pietro Grasso, per il quale “Falcone e Borsellino sono ancora vivi grazie alla nostra memoria: per questo dobbiamo portare avanti le loro battaglie”.
    Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giorgio Ambrosoli, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Giuseppe Impastato, Ninni Cassarà: sono solo alcuni dei “martiri di mafia” la cui vita è raccontata in “Una vita contro la mafia”, la mostra allestita in viale Aldo Moro, 50 a Bologna.
    “Dobbiamo decidere da che parte stare: l’Emilia-Romagna ha scelto la via della legalità, del sostegno alle vittime di usura e racket, del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. Dal 2016, l’Emilia Romagna ha un testo unico legislativa che opera per tutto questo. È un grande onore inaugurare questa mostra realizzata dagli studenti di Rimini insieme al presidente Grasso: vogliamo lavorare per sentirci tutti parte di una comunità democratica. L’Emilia Romagna è in prima linea nel combattere le mafie, questo è uno dei pilastri dell’attività dell’Assemblea legislativa”, spiega Emma Petitti che sottolinea inoltre “l’importanza di coinvolgere i giovani, il mondo della scuola, gli insegnanti”.
    “Questa mostra, la giornata di oggi, la testimonianza del presidente Grasso sono un insegnamento per i ragazzi e le ragazze qui presenti: se ne ricorderanno quando, crescendo, dovranno decidere da che parte stare”, spiega Andrea Massari, presidente di Upi – Unione Province Italiane dell’Emilia Romagna –  mentre Francesco Bragagnini, assessore alla Legalità del Comune di Rimini  ricorda come “legalità non è una parola astratta, ma un modo di comportarsi nel quotidiano rispetto delle regole di correttezza. L’Osservatorio sulla legalità di Rimini, per riaffermare questo principio, in questi anni ha lavorato molto con i giovani”.
    Orgogliosa del lavoro dei “suoi” studenti Daniela Massimiliani, dirigente scolastico dell’Istituto Einaudi-Molari: “Le studentesse e gli studenti hanno dato una grande prova di educazione civica nel realizzare questa mostra. Ho la fortuna di avere insegnanti e studenti che si impegnano con passione e tenacia e questa mostra è frutto del loro lavoro”.
    “Abbiamo voluto realizzare questa mostra per parlare delle vittime di cui non si parla mai come le donne e gli uomini delle scorte: vogliamo lasciare un’impronta, piantare un seme nella coscienza nostri ragazzi perché crescano come cittadini”, commenta Daniela Gravina, docente dell’Einaudi-Molari  che ha seguito in prima persona la realizzazione della mostra.
    La “Settimana della legalità” prosegue con oltre 80 appuntamenti, 33 dei quali realizzati in collaborazione con Libera e 23 a all’interno del progetto “Concittadini”, che vedono coinvolti 63 enti pubblici, 47 scuole e numerosi soggetti privati. Fra gli appuntamenti clou, domani martedì 19 marzo, alle ore 10, all’Arena del Sole di Bologna andrà in scena per le scuole “Il tempo attorno”, spettacolo di Giuliano Scarpinato che racconta la vita “sotto scorta” dei genitori del regista, magistrati antimafia impegnati nelle più importanti indagini degli anni ’90. Una vita blindata, con genitori sempre in toga e i faldoni dei processi ben protetti dentro le mura domestiche.
    “Il mio spettacolo racconta di come la storia grande di un Paese travolge quella delle persone come è avvenuto per la mia famiglia. I miei genitori erano giudici antimafia che hanno vissuto sotto scorta”, spiega il regista Giuliano Scarpinato – “questa Settimana della legalità è un evento davvero straordinario”.
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    (Luca Molinari)

    Assemblea

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Lega: definire le date del piano per ridurre le liste d’attesa in Sanità

    “Definire le date per la presentazione all’Assemblea legislativa del Piano per la riduzione delle liste di attesa in sanità”.
    A porre il quesito è la Lega con un atto ispettivo a prima firma Daniele Marchetti e sottoscritto anche dai colleghi Fabio Bergamini e Valentina Stragliati.
    Nel ricordare “la legge nazionale del 2023 che prevedeva il rifinanziamento dei piani operativi per l’abbattimento delle liste di attesa, per cui le Regioni potevano utilizzare una quota non superiore allo 0,4% del livello di finanziamento indistinto per un ammontare massimo nell’anno 2024 di 520 milioni di euro”, Marchetti sottolinea anche le dichiarazioni dello scorso febbraio del Presidente Bonaccini e dell’Assessore Donini sull’imminente presentazione del piano per abbattere le attese.
    Rimarcando quanto le liste sanitarie “continuino a rappresentare un grave problema per la popolazione, a causa dei tempi biblici di attesa e delle agende spesso chiuse per molte prestazioni sanitarie”, i leghisti auspicano un coinvolgimento dell’Assemblea legislativa, e in particolare della Commissione Sanità, e chiedono quando “si intende presentare all’Assemblea le linee di indirizzo da presentare alle Aziende sanitarie e il Piano vero e proprio per la riduzione delle liste di attesa”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): granchio blu, subito stato di calamità e nomina di commissario

    Salvare le imprese di molluscicoltura (e riconoscere un contributo) e il turismo, dichiarare lo stato di calamità e nominare un commissario che definisca una strategia per combattere il granchio blu.
    Lo ha chiesto Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica, in una dettagliata interrogazione rivolta alla giunta per sapere “se non ritenga utile valutare, con il coinvolgimento dei Comuni di Goro e Comacchio, una collaborazione con le rispettive marinerie e le associazioni di pesca, sulla base dei riscontri scientifici forniti dall’Università, per la raccolta del granchio blu riconoscendo un contributo al pescato comprensivo, però, anche della parte che andrebbe smaltita, utilizzando il milione di euro che per il 2024 è stato messo a disposizione dall’assessore Mammi per indennizzare le imprese”. Il consigliere, poi, chiede di “attivarsi per la richiesta di proroga dell’autorizzazione alla cattura, al prelievo, al trasporto e alla commercializzazione del granchio blu attualmente valida fino al 31 luglio 2024 per le imprese ittiche titolari di concessione demaniale marittima nella Sacca di Goro e nel territorio di Comacchio”. Infine, la Regione dovrebbe “attivarsi per definire una strategia anche a livello nazionale, chiedendo la nomina di un commissario per gestire l’emergenza, per gestire in modo efficace e coordinato la diffusione del crostaceo che impatta negativamente sulla produttività delle aziende di molluschicoltura locali e su tutto l’indotto, in quanto solo gli indennizzi non bastano e con l’arrivo imminente della stagione turistica estiva i danni all’economia locale potrebbero arrivare ad avere ricadute sociali davvero molto gravi”.
    Secondo Mastacchi, “siamo davanti a un fenomeno che sta mettendo in ginocchio un intero settore compromettendo la gran parte del nostro patrimonio ittico locale visto che è inutile seminare prodotto con il granchio che divora la semina; fondamentale è invece sia la dichiarazione dello stato di calamità sia la nomina di un commissario per gestire l’emergenza con le tempistiche adeguate considerato che, probabilmente, l’evento non si estinguerà nel breve periodo”. Infine, sottolinea il consigliere, occorre accelerare i tempi per salvare dal rischio di scomparse le aziende di venericoltura, con ricadute pesanti sul territorio, e anche il turismo anche perché già dalla scorsa estate erano stati segnalati granchi blu sulla battigia.
    (Gianfranco Salvatori)

    Imprese lavoro e turismo

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): rendere pubblico lo studio Ausl sull’inquinamento acustico generato dal traffico aereo del Marconi

    Presentare al più presto lo studio dell’Ausl di Bologna sull’impatto sulla salute dei residenti più colpiti dall’inquinamento acustico generato dal traffico aereo dell’aeroporto Marconi. A chiederlo è Silvia Zamboni (Europa Verde) con un’interrogazione.
    “Lo studio -ha ricordato la consigliera- è stato annunciato nel giugno 2022 ma ad oggi non è stato ancora presentato. In risposta a una mia sollecitazione la scorsa estate, il ritardo è stato giustificato con la mancata trasmissione da parte dell’aeroporto delle mappe isofoniche aggiornate necessarie per completare lo studio. In realtà il 5 settembre 2023, il presidente dell’aeroporto Marconi mi ha informata che il Marconi aveva trasmesso le mappe isofoniche aggiornate all’Ausl di Bologna già in data 26 giugno 2023. Dopo due ulteriori atti ispettivi per chiedere conto dello studio ad oggi non risultano ancora informazioni certe”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Economia. In commissione si discute di prodotti sfusi e alla spina

    Il progetto di legge proposto da Europa Verde per la “Promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina sul territorio regionale dell’Emilia-Romagna per ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio” verrà illustrato nel corso della commissione Politiche economiche che si terrà il 19 marzo alle ore 14,30.
    I lavori saranno trasmessi via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Imprese lavoro e turismo

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Regione Emilia-Romagna. Assemblea legislativa: agenda dal 18 al 22 marzo

    Lunedì 18 marzo
    Ore 10 Sala Fanti, Assemblea legislativa: Pietro Grasso per Settimana della legalità
    Martedì 19 marzo:Ore 14.30 commissione Politiche economiche
    Illustrazione progetto di legge d’iniziativa consiglieri recante: “Promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina sul territorio regionale dell’Emilia-Romagna per ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio“. A firma della Consigliera: Zamboni
    Mercoledì 20 marzo
    Ore 14.30 commissione Bilancio
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024
    Venerdì 22 marzo
    Ore 10 Sala Fanti Assemblea legislativa: Premio Morrione

    Ambiente e territorio

    18 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    C-Movie, al via a Rimini il Festival del cinema al femminile: dal 20 al 23 marzo

    Si svolgerà a Rimini dal 20 al 23 marzo 2024 la prima edizione di C-MOVIE Film Festival, manifestazione organizzata da Kitchenfilm, con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, e realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.
    Nata come una rassegna tutta al femminile per offrire riflessioni, testimonianze e dibattiti attraverso il cinema, C-MOVIE è una manifestazione molto peculiare che intende raccontare la contemporaneità partendo dall’esplorazione dei tre concetti chiave che le danno il nome: Cinema, Corpi, Convivenze. Cinema inteso come arte del narrare offrendo una finestra sul mondo; Corpi, tematica centrale nella società odierna e nelle riflessioni sul femminile oggi; Convivenze, nel senso di relazioni ma anche inclusione e multiculturalità.
    Ma la rassegna vuole anche essere un invito alla scoperta e alla riflessione di un cinema marginale, inteso come cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie, che sappia coinvolgere il pubblico più ampio possibile.
    È proprio a partire da questi spunti che a Rimini prenderanno il via, alla Cineteca di Rimini e al Cinema Fulgor, le quattro giornate di C-MOVIE, che, attraverso anteprime internazionali, incontri, testimonianze e dibattiti, intendono raccontare snodi cruciali del contemporaneo.
    “Un’occasione preziosa per riflettere su ciò che contraddistingue la dimensione femminile oggi, mettendo in risalto quello che unisce tutte le donne, nel rispetto della storia e del pensiero di ciascuna. Fin da subito abbiamo accolto la proposta della Kitchenfilm di collaborare all’organizzazione di un festival che, attraverso un linguaggio cinematografico di grande qualità e spessore, invita gli spettatori a queste riflessioni. Le donne sono qui protagoniste attive e prenderanno parte all’iniziativa ricoprendo i vari ruoli del settore per restituire il loro particolare sguardo sul mondo del cinema e sulla realtà che ci circonda”, commenta Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
    “Questo festival nasce come un piccolo movimento di emozioni, di riconoscersi intorno al tavolo di un ristorante felliniano in questa straordinaria Rimini che personalmente non conoscevo a fondo, fermandomi a nebbia e spiagge, con tutto il loro fascino amarcordiano, e scoprendo, invece, un mondo di echi, risonanze, comunità che mi hanno accompagnata in questa impresa. Devo scrivere impresa: non solo in senso figurato, perché proprio di incontro tra impresa e istituzioni si tratta e per cui sono molto grata”, aggiunge la direttrice artistica Emanuela Piovano.
    “Rimini deve una parte importante della sua identità contemporanea al cinema. Fellini, certo, e il ‘suo’ Fulgor, che sarà sede del C-Movie Festival, proiettano l’immaginario cinematografico mondiale nel cuore della nostra città. Il cinema esprime e produce cultura e incide in maniera determinante anche sull’immagine di genere, sul linguaggio e sugli stereotipi. Questo festival ci aiuterà a comprendere meglio il nostro tempo, facendoci scoprire realtà inedite o dimenticate. In questo senso, rappresenta il livello più alto di cinema come bene comune”, sottolinea Chiara Bellini, vicesindaca del Comune di Rimini.
    Nella città che ha forgiato l’immaginario di Federico Fellini, non può ovviamente mancare un omaggio al grande maestro. C-MOVIE, infatti, inaugurerà la sua prima edizione, mercoledì 20 marzo alle 21 al cinema Fulgor, con uno dei film che indaga più in profondità i rapporti tra maschile e femminile, La città delle donne, grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna. Durante la manifestazione, inoltre, sarà proiettato il cortometraggio d’animazione La Fellinette, diretto da Francesca Fabbri Fellini, che celebra il grande regista con atmosfere oniriche e grande poesia.
    Si renderà omaggio anche alle protagoniste della manifestazione con le proiezioni di una selezione di brevi film in Super8 diretti da Dacia Maraini (Trio, Giochi di latte, La bella addormentata nel bosco, Lo scialle azzurro, Mio padre amor mio – copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale) e del suo lungometraggio L’amore coniugale (copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale) che vede Macha Méril protagonista; sarà, inoltre, proiettato Per le antiche scale, film di Mauro Bolognini, interpretato da Barbara Bouchet protagonista al fianco di Marcello Mastroianni.
    Nel segno della commedia la proiezione di Io lui lei l’asino, storia di tradimenti tra avventure e bugie, diretta da Caroline Vignal e interpretata da Laure Calamy, tra le più amate attrici francesi degli ultimi anni.
    Il pubblico di Rimini potrà inoltre ammirare le immagini di Edgar Morin, chronique d’un regard, bellissimo ritratto dedicato al celebre filosofo e sociologo intriso di riflessioni sul cinema, per la regia di Olivier Bohler e Céline Gailleurd. In programma anche due film che raccontano due straordinari personaggi femminili del nostro paese: La donna che riapriva i teatri, docufilm di Francesco Ranieri Martinotti che regala allo spettatore un appassionato ritratto di Roberta Betti che ha dedicato la sua vita a salvare un teatro destinato a chiudere, e Il popolo delle donne di Yuri Ancarani, un film potente e di grande impatto in cui Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicanalista, tiene una lezione sul rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile.
    Ultimo dei film in programma è Umanità (copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale), pellicola del 1919 diretta da Elvira Giannella adattamento del racconto Tranquillino dopo la guerra vuol ricreare il mondo di Vittorio Emanuele Bravetta, che sarà presentato a Rimini dallo scrittore e storico del cinema Sergio Toffetti.
    OSPITI E INCONTRI – Oltre alle proiezioni, il festival ospiterà una serie di incontri e convegni con esperti del settore, registi, attori e professionisti del cinema, offrendo una piattaforma per discutere e riflettere sul ruolo della donna nel cinema contemporaneo e sulla sua rappresentazione nei media. Ospite d’onore della manifestazione sarà Dacia Maraini, fra le scrittrici italiane più amate, e da sempre impegnata per i diritti delle donne. All’autrice C-MOVIE, nella giornata di giovedì 21 marzo dalle 15.30 in poi in Cineteca, dedica un vero e proprio omaggio con un focus che verterà principalmente sulla sua carriera da regista con le proiezioni di alcuni filmati realizzati in Super8 e del film L’amore coniugale interpretato da Macha Méril.
    Dacia Maraini, inoltre, sarà protagonista di un incontro con il pubblico alla presenza di Annamaria Licciardello, responsabile della Diffusione Culturale della Cineteca Nazionale, e Macha Méril.
    Altra grande protagonista di C-MOVIE sarà Barbara Bouchet, icona del nostro cinema, amatissima star della commedia negli anni ‘70 e ‘80 e più recentemente musa per Quentin Tarantino, che sarà a Rimini in occasione della proiezione di Per le antiche scale. Alla carriera di Barbara Bouchet sarà dedicata la proiezione di un film a sorpresa, che chiuderà il programma delle proiezioni alla Cineteca sabato 23 marzo (ore 19).
    In occasione dell’apertura del festival, la proiezione de La città delle donne di Federico Fellini sarà preceduta da un incontro fra tre autrici che hanno conosciuto e raccontato il regista dentro e fuori dal set: Marina Ceratto, autrice del libro La cartomante di Fellini (Baldini e Castoldi), Sonia Schoonejans, autrice di Federico Fellini. Come nasce la magia (Bacchilega editore) e Rosita Copioli (poetessa, scrittrice). Il maestro sarà inoltre celebrato con una conversazione tra Piera Detassis (Presidente e Direttrice artistica Premi David di Donatello) e Marco Leonetti (Responsabile Cineteca Rimini e Museo Fellini) che racconteranno Fellini e le donne.
    Altro momento importante di riflessione sarà la presentazione del progetto di ricerca Registe nello specchio della stampa, un’analisi che ripercorre 20 anni di recensioni sui media italiani di film diretti da donne. La ricerca, a cura di Kitchenfilm, sarà presentata da Flavia Laviosa (Wellesley College, Boston), Siria Calderone (Kitchenfilm) e Alice Cucchetti (redattrice della newsletter Singolare, Femminile di FilmTv). Il festival dedicherà anche spazio ad un incontro con gli studenti dell’ITTS “O.Belluzzi-Da Vinci” insieme alla professoressa Sabrina Venturi, nel corso del quale saranno proiettati due cortometraggi, Le imprese delle Donne (2020) e Bolle (2023), realizzati dai ragazzi e dalle ragazze dell’istituto con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (giovedì 21 marzo alle 15 in Cineteca).
    Ospiti della manifestazione saranno anche i registi e le registe dei film in programma: Yuri Ancarani, Olivier Bohler, Lucie Borleteau, Céline Gailleurd, Damien Ounouri, Béatrice Pollet, Francesco Ranieri Martinotti e Caroline Vignal.
    ANTEPRIME E PROIEZIONI – Tre anteprime internazionali saranno il primo spunto di riflessione per offrire al pubblico uno sguardo esclusivo su opere cinematografiche all’avanguardia che esplorano tematiche femminili in modo innovativo e coinvolgente. Zafira, l’ultima regina diretto a quattro mani da Damien Ounouri e Adila Bendimerad (anche protagonista del film) è una pellicola in costume che offre un inedito racconto di empowerment (crescita personale) femminile tramite le gesta di una figura centrale per la cultura algerina, Zafira moglie dell’ultimo re di Algeri Salim Toumi che lottò per difendere la sua comunità dal pirata Barbarossa.
    Solo per me di Lucie Borleteau è una fiaba moderna ambientata in uno strip-club, tra la scoperta del piacere e i sentimenti: un vero e proprio inno alla libertà femminile attraverso i corpi, in cui la regista dipinge un ritratto corale di donne che trovano la propria realizzazione nella professione dello strip-tease in un film contemporaneo privo di moralismi, che con il tono e la leggerezza della commedia romantica mostra la scoperta di sé e dell’amore.
    Il corpo femminile è anche al centro di Senza prove di Béatrice Pollet, raccontato da una prospettiva completamente diversa: il film è infatti un appassionante thriller giudiziario che affronta il tema della negazione di gravidanza. Ispirata a fatti realmente accaduti, l’opera seconda di Béatrice Pollet affronta la questione delicata della maternità in un intenso legal drama.
    Le registe e i registi saranno a Rimini per introdurre le anteprime dei tre film, che dopo la presentazione al festival arriveranno subito in sala con Kitchenfilm.
    CONVEGNI – A partire dalle tre anteprime internazionali e dalle tematiche affrontate, prenderanno vita altrettanti congressi: sarà l’occasione per approfondire i punti salienti del Festival, i fili rossi che attraversano questa prima edizione. Mediterranea – il nuovo mediterraneo delle donne sarà il primo dei tre convegni, nella mattinata di giovedì 21 marzo alle 10 in Cineteca, a partire dell’anteprima del film Zafira, l’ultima regina: un’occasione per fare il punto sul cinema del mediterraneo a firma e soggetto femminile alla presenza di Giorgio Gosetti (Delegato Generale delle Giornate degli Autori al Festival di Venezia), Damien Ounouri (regista), Ginella Vocca (Direttrice artistica MedFilm Festival), Karima Moual (giornalista).
    La riflessione sul corpo sarà al centro del convegno Prime donne alla sbarra – chi ha paura di Giovanna d’Arco?, nel corso del quale, venerdì 22 marzo alle 10 in Cineteca, si parlerà delle tematiche rappresentate nel film Senza Prove con la regista Béatrice Pollet, di rappresentazione dei corpi in scena, ma anche di cosa significa fare un contratto d’attrice ed essere donna nello schermo conversando con Laurentina Guidotti (produttrice), Matilde Tortora (storica del cinema, scrittrice), Francesca Vettori (direttrice di doppiaggio), Marina Marino (Avvocata) e Sonia Schoonejans (scrittrice).
    L’anteprima del film Solo per me aprirà invece un dibattito più ampio in un convegno che si terrà sabato 23 marzo alle 10 in Cineteca dal titolo I festival delle donne – pari opportunità o disparità opportune?, una riflessione che parte dal concetto di libertà affrontato nel film di Lucie Borleteau per entrare nel vivo del cinema, attraverso i festival delle donne. Parteciperanno al convegno Guendalina Ponti (storica avvocata del cinema), Maresa D’Arcangelo (Fondatrice del Festival di Cinema e Donne di Firenze), Elena Zanni (Direttrice generale Cinema Fulgor di Rimini), Stefania Ippoliti (Fondazione Sistema Toscana Responsabile Mediateca e Area Cinema), Camilla Toschi (Coordinamento attività Cinema La Compagnia), Livia Turco (Presidente della Fondazione Nilde Iotti, è stata Ministra della Solidarietà Sociale e della Salute).
    C-Movie Film festival link: www.cinekit.it/c-movie/
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    Assemblea

    16 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    C-Movie, al via a Rimini il Festival del cinema al femminile: dal 20 al 24 marzo

    Si svolgerà a Rimini dal 20 al 23 marzo 2024 la prima edizione di C-MOVIE Film Festival, manifestazione organizzata da Kitchenfilm, con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, e realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.
    Nata come una rassegna tutta al femminile per offrire riflessioni, testimonianze e dibattiti attraverso il cinema, C-MOVIE è una manifestazione molto peculiare che intende raccontare la contemporaneità partendo dall’esplorazione dei tre concetti chiave che le danno il nome: Cinema, Corpi, Convivenze. Cinema inteso come arte del narrare offrendo una finestra sul mondo; Corpi, tematica centrale nella società odierna e nelle riflessioni sul femminile oggi; Convivenze, nel senso di relazioni ma anche inclusione e multiculturalità.
    Ma la rassegna vuole anche essere un invito alla scoperta e alla riflessione di un cinema marginale, inteso come cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie, che sappia coinvolgere il pubblico più ampio possibile.
    È proprio a partire da questi spunti che a Rimini prenderanno il via, alla Cineteca di Rimini e al Cinema Fulgor, le quattro giornate di C-MOVIE, che, attraverso anteprime internazionali, incontri, testimonianze e dibattiti, intendono raccontare snodi cruciali del contemporaneo.
    “Un’occasione preziosa per riflettere su ciò che contraddistingue la dimensione femminile oggi, mettendo in risalto quello che unisce tutte le donne, nel rispetto della storia e del pensiero di ciascuna. Fin da subito abbiamo accolto la proposta della Kitchenfilm di collaborare all’organizzazione di un festival che, attraverso un linguaggio cinematografico di grande qualità e spessore, invita gli spettatori a queste riflessioni. Le donne sono qui protagoniste attive e prenderanno parte all’iniziativa ricoprendo i vari ruoli del settore per restituire il loro particolare sguardo sul mondo del cinema e sulla realtà che ci circonda”, commenta Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
    “Questo festival nasce come un piccolo movimento di emozioni, di riconoscersi intorno al tavolo di un ristorante felliniano in questa straordinaria Rimini che personalmente non conoscevo a fondo, fermandomi a nebbia e spiagge, con tutto il loro fascino amarcordiano, e scoprendo, invece, un mondo di echi, risonanze, comunità che mi hanno accompagnata in questa impresa. Devo scrivere impresa: non solo in senso figurato, perché proprio di incontro tra impresa e istituzioni si tratta e per cui sono molto grata”, aggiunge la direttrice artistica Emanuela Piovano.
    “Rimini deve una parte importante della sua identità contemporanea al cinema. Fellini, certo, e il ‘suo’ Fulgor, che sarà sede del C-Movie Festival, proiettano l’immaginario cinematografico mondiale nel cuore della nostra città. Il cinema esprime e produce cultura e incide in maniera determinante anche sull’immagine di genere, sul linguaggio e sugli stereotipi. Questo festival ci aiuterà a comprendere meglio il nostro tempo, facendoci scoprire realtà inedite o dimenticate. In questo senso, rappresenta il livello più alto di cinema come bene comune”, sottolinea Chiara Bellini, vicesindaca del Comune di Rimini.
    Nella città che ha forgiato l’immaginario di Federico Fellini, non può ovviamente mancare un omaggio al grande maestro. C-MOVIE, infatti, inaugurerà la sua prima edizione, mercoledì 20 marzo alle 21 al cinema Fulgor, con uno dei film che indaga più in profondità i rapporti tra maschile e femminile, La città delle donne, grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna. Durante la manifestazione, inoltre, sarà proiettato il cortometraggio d’animazione La Fellinette, diretto da Francesca Fabbri Fellini, che celebra il grande regista con atmosfere oniriche e grande poesia.
    Si renderà omaggio anche alle protagoniste della manifestazione con le proiezioni di una selezione di brevi film in Super8 diretti da Dacia Maraini (Trio, Giochi di latte, La bella addormentata nel bosco, Lo scialle azzurro, Mio padre amor mio – copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale) e del suo lungometraggio L’amore coniugale (copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale) che vede Macha Méril protagonista; sarà, inoltre, proiettato Per le antiche scale, film di Mauro Bolognini, interpretato da Barbara Bouchet protagonista al fianco di Marcello Mastroianni.
    Nel segno della commedia la proiezione di Io lui lei l’asino, storia di tradimenti tra avventure e bugie, diretta da Caroline Vignal e interpretata da Laure Calamy, tra le più amate attrici francesi degli ultimi anni.
    Il pubblico di Rimini potrà inoltre ammirare le immagini di Edgar Morin, chronique d’un regard, bellissimo ritratto dedicato al celebre filosofo e sociologo intriso di riflessioni sul cinema, per la regia di Olivier Bohler e Céline Gailleurd. In programma anche due film che raccontano due straordinari personaggi femminili del nostro paese: La donna che riapriva i teatri, docufilm di Francesco Ranieri Martinotti che regala allo spettatore un appassionato ritratto di Roberta Betti che ha dedicato la sua vita a salvare un teatro destinato a chiudere, e Il popolo delle donne di Yuri Ancarani, un film potente e di grande impatto in cui Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicanalista, tiene una lezione sul rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile.
    Ultimo dei film in programma è Umanità (copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale), pellicola del 1919 diretta da Elvira Giannella adattamento del racconto Tranquillino dopo la guerra vuol ricreare il mondo di Vittorio Emanuele Bravetta, che sarà presentato a Rimini dallo scrittore e storico del cinema Sergio Toffetti.
    OSPITI E INCONTRI – Oltre alle proiezioni, il festival ospiterà una serie di incontri e convegni con esperti del settore, registi, attori e professionisti del cinema, offrendo una piattaforma per discutere e riflettere sul ruolo della donna nel cinema contemporaneo e sulla sua rappresentazione nei media. Ospite d’onore della manifestazione sarà Dacia Maraini, fra le scrittrici italiane più amate, e da sempre impegnata per i diritti delle donne. All’autrice C-MOVIE, nella giornata di giovedì 21 marzo dalle 15.30 in poi in Cineteca, dedica un vero e proprio omaggio con un focus che verterà principalmente sulla sua carriera da regista con le proiezioni di alcuni filmati realizzati in Super8 e del film L’amore coniugale interpretato da Macha Méril.
    Dacia Maraini, inoltre, sarà protagonista di un incontro con il pubblico alla presenza di Annamaria Licciardello, responsabile della Diffusione Culturale della Cineteca Nazionale, e Macha Méril.
    Altra grande protagonista di C-MOVIE sarà Barbara Bouchet, icona del nostro cinema, amatissima star della commedia negli anni ‘70 e ‘80 e più recentemente musa per Quentin Tarantino, che sarà a Rimini in occasione della proiezione di Per le antiche scale. Alla carriera di Barbara Bouchet sarà dedicata la proiezione di un film a sorpresa, che chiuderà il programma delle proiezioni alla Cineteca sabato 23 marzo (ore 19).
    In occasione dell’apertura del festival, la proiezione de La città delle donne di Federico Fellini sarà preceduta da un incontro fra tre autrici che hanno conosciuto e raccontato il regista dentro e fuori dal set: Marina Ceratto, autrice del libro La cartomante di Fellini (Baldini e Castoldi), Sonia Schoonejans, autrice di Federico Fellini. Come nasce la magia (Bacchilega editore) e Rosita Copioli (poetessa, scrittrice). Il maestro sarà inoltre celebrato con una conversazione tra Piera Detassis (Presidente e Direttrice artistica Premi David di Donatello) e Marco Leonetti (Responsabile Cineteca Rimini e Museo Fellini) che racconteranno Fellini e le donne.
    Altro momento importante di riflessione sarà la presentazione del progetto di ricerca Registe nello specchio della stampa, un’analisi che ripercorre 20 anni di recensioni sui media italiani di film diretti da donne. La ricerca, a cura di Kitchenfilm, sarà presentata da Flavia Laviosa (Wellesley College, Boston), Siria Calderone (Kitchenfilm) e Alice Cucchetti (redattrice della newsletter Singolare, Femminile di FilmTv). Il festival dedicherà anche spazio ad un incontro con gli studenti dell’ITTS “O.Belluzzi-Da Vinci” insieme alla professoressa Sabrina Venturi, nel corso del quale saranno proiettati due cortometraggi, Le imprese delle Donne (2020) e Bolle (2023), realizzati dai ragazzi e dalle ragazze dell’istituto con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (giovedì 21 marzo alle 15 in Cineteca).
    Ospiti della manifestazione saranno anche i registi e le registe dei film in programma: Yuri Ancarani, Olivier Bohler, Lucie Borleteau, Céline Gailleurd, Damien Ounouri, Béatrice Pollet, Francesco Ranieri Martinotti e Caroline Vignal.
    ANTEPRIME E PROIEZIONI – Tre anteprime internazionali saranno il primo spunto di riflessione per offrire al pubblico uno sguardo esclusivo su opere cinematografiche all’avanguardia che esplorano tematiche femminili in modo innovativo e coinvolgente. Zafira, l’ultima regina diretto a quattro mani da Damien Ounouri e Adila Bendimerad (anche protagonista del film) è una pellicola in costume che offre un inedito racconto di empowerment (crescita personale) femminile tramite le gesta di una figura centrale per la cultura algerina, Zafira moglie dell’ultimo re di Algeri Salim Toumi che lottò per difendere la sua comunità dal pirata Barbarossa.
    Solo per me di Lucie Borleteau è una fiaba moderna ambientata in uno strip-club, tra la scoperta del piacere e i sentimenti: un vero e proprio inno alla libertà femminile attraverso i corpi, in cui la regista dipinge un ritratto corale di donne che trovano la propria realizzazione nella professione dello strip-tease in un film contemporaneo privo di moralismi, che con il tono e la leggerezza della commedia romantica mostra la scoperta di sé e dell’amore.
    Il corpo femminile è anche al centro di Senza prove di Béatrice Pollet, raccontato da una prospettiva completamente diversa: il film è infatti un appassionante thriller giudiziario che affronta il tema della negazione di gravidanza. Ispirata a fatti realmente accaduti, l’opera seconda di Béatrice Pollet affronta la questione delicata della maternità in un intenso legal drama.
    Le registe e i registi saranno a Rimini per introdurre le anteprime dei tre film, che dopo la presentazione al festival arriveranno subito in sala con Kitchenfilm.
    CONVEGNI – A partire dalle tre anteprime internazionali e dalle tematiche affrontate, prenderanno vita altrettanti congressi: sarà l’occasione per approfondire i punti salienti del Festival, i fili rossi che attraversano questa prima edizione. Mediterranea – il nuovo mediterraneo delle donne sarà il primo dei tre convegni, nella mattinata di giovedì 21 marzo alle 10 in Cineteca, a partire dell’anteprima del film Zafira, l’ultima regina: un’occasione per fare il punto sul cinema del mediterraneo a firma e soggetto femminile alla presenza di Giorgio Gosetti (Delegato Generale delle Giornate degli Autori al Festival di Venezia), Damien Ounouri (regista), Ginella Vocca (Direttrice artistica MedFilm Festival), Karima Moual (giornalista).
    La riflessione sul corpo sarà al centro del convegno Prime donne alla sbarra – chi ha paura di Giovanna d’Arco?, nel corso del quale, venerdì 22 marzo alle 10 in Cineteca, si parlerà delle tematiche rappresentate nel film Senza Prove con la regista Béatrice Pollet, di rappresentazione dei corpi in scena, ma anche di cosa significa fare un contratto d’attrice ed essere donna nello schermo conversando con Laurentina Guidotti (produttrice), Matilde Tortora (storica del cinema, scrittrice), Francesca Vettori (direttrice di doppiaggio), Marina Marino (Avvocata) e Sonia Schoonejans (scrittrice).
    L’anteprima del film Solo per me aprirà invece un dibattito più ampio in un convegno che si terrà sabato 23 marzo alle 10 in Cineteca dal titolo I festival delle donne – pari opportunità o disparità opportune?, una riflessione che parte dal concetto di libertà affrontato nel film di Lucie Borleteau per entrare nel vivo del cinema, attraverso i festival delle donne. Parteciperanno al convegno Guendalina Ponti (storica avvocata del cinema), Maresa D’Arcangelo (Fondatrice del Festival di Cinema e Donne di Firenze), Elena Zanni (Direttrice generale Cinema Fulgor di Rimini), Stefania Ippoliti (Fondazione Sistema Toscana Responsabile Mediateca e Area Cinema), Camilla Toschi (Coordinamento attività Cinema La Compagnia), Livia Turco (Presidente della Fondazione Nilde Iotti, è stata Ministra della Solidarietà Sociale e della Salute).
    C-Movie Film festival link: www.cinekit.it/c-movie/
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    Assemblea

    16 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Elezioni 2024. Par condicio, obiettivi e limiti di una legge: convegno Corecom a Bologna il 20 marzo

    Un seminario a Bologna, dal titolo “Obiettivi e limiti della legge sulla par condicio“, organizzato dal Corecom dell’Emilia-Romagna in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti, per riflettere, con esperti del settore, sull’applicazione della legge 8 del 2000, nota come “legge par condicio”, che regola l’accesso ai mezzi di informazione in campagna elettorale al fine di garantire la parità di trattamento e l’imparzialità a tutti i soggetti politici.
    Il convegno è in programma mercoledì 20 marzo, dalle 10.30 alle 13.30, nella sala Guido Fanti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50 a Bologna. E’ previsto un approfondimento specifico sull’applicazione della par condicio per l’election day dell’8 e 9 giugno, tornata elettorale che vede accorpate le Elezioni europee, le Elezioni amministrative (con 3.700 comuni al voto in tutto il Paese) e le elezioni regionali in Piemonte.
    Sono previsti interventi del presidente del Corecom dell’Emilia-Romagna Giancarlo Mazzuca, di Antonietta Polcaro dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), del professore dell’Università di Macerata Simone Calzolaio, di Massimiliano Bucci dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, del direttore del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa Mauro Sarti, di Giovanni Vignali portavoce del sindaco di Reggio Emilia e del professore dell’Università di Ferrara Gianluca Gardini. Presiede e modera Giorgio Tonelli, vicepresidente del Corecom dell’Emilia-Romagna.
    In apertura i saluti del consigliere regionale Andrea Costa dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea e del presidente dalla commissione assembleare per la Parità Federico Amico.
    In occasione delle elezioni per il Parlamento Europeo e quelle amministrative sul territorio regionale, il Corecom Emilia-Romagna dovrà gestire le segnalazioni di violazione della legge sulla par condicio, una legge riferita a mezzi radiotelevisivi e pubbliche amministrazioni.
    Il seminario è anche un corso formativo rivolto ai giornalisti, con i relativi crediti.
    VOLANTINO INVITO
    (Cristian Casali)

    Parità, diritti e partecipazione

    16 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Settimana della legalità. Si parte il 17 marzo con lo spettacolo antimafia di Giuliano Scarpinato a Cattolica. Il 18 Pietro Grasso a Bologna

    Libri, teatro, convegni, mostre. Con lo spettacolo “Il tempo attorno” di Giuliano Scarpinato, in scena domenica 17 marzo al Teatro Regina di Cattolica prende il via la “Settimana della legalità”, l’iniziativa dedicata al contrasto alle mafie e alla promozione della cultura della legalità organizzata dall’Assemblea legislativa e dalla giunta della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le scuole, l’associazionismo e i comuni.
    Lo spettacolo di Scarpinato, che dopo Cattolica andrà in scena il 19 marzo all’Arena del Sole di Bologna in un allestimento per le scuole, racconta la vita “sotto scorta” dei genitori del regista, magistrati antimafia impegnati nelle più importanti indagini degli anni 90: una vita blindata, con genitori sempre in toga e i faldoni dei processi ben protetti dentro le mura domestiche.
    Nel corso della “Settimana” sono previsti 80 eventi, 33 dei quali realizzati in collaborazione con Libera e 23 all’interno del progetto “Concittadini”, che vedono coinvolti 63 enti pubblici, 47 scuole e numerosi soggetti privati.
    Altro appuntamento clou sarà, lunedì 18 marzo alle ore 10 nella sede dell’Assemblea legislativa a Bologna, l’inaugurazione della mostra “Una vita contro la mafia” che sarà inaugurata da Pietro Grasso, già presidente del Senato e già Procuratore nazionale antimafia, e dalla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti. Saranno presenti gli studenti dell’istituto comprensivo Einaudi-Molari di Rimini che hanno contribuito a realizzare la mostra.
    Il 22 marzo è invece la giornata dedicata al giornalismo investigativo contro le mafie, in collaborazione con il Premio Roberto Morrione, intitolato al giornalista di Rai News che dedico la sua vita al giornalismo d’inchiesta. Alle ore 10, in viale Aldo Moro 50, la vicepresidente dell’Assemblea del’Emilia-Romagna Silvia Zamboni, Mara Filippi Morrione, Francesco Cavalli segretario generale del Premio Morrione e la giornalista Sofia Nardacchione di Libera presenteranno l’inchiesta “Brucia la terra”, che ha vinto la dodicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo. L’inchiesta è realizzata dagli under 30 Youssef Hassan Holgado e Tommaso Panza, che sarà presente all’evento.
    Il programma della Settimana della Legalità
    (Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    16 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: il governo intervenga affinché Ilaria Salis vada ai domiciliari

    Ilaria Salis vada agli arresti domiciliari e non sia trattenuta in carcere.
    A chiedere un intervento sul governo per intensificare gli sforzi diplomatici al fine di garantire un trattamento dignitoso e giusto per Ilaria Salis è una risoluzione del Partito democratico a firma di Antonio Mumolo (primo firmatario), Roberto Mori, Andrea Costa, Nadia Rossi, Mirella Dalfiume, Stefano Caliandro e Marcella Zappaterra.
    “laria Salis, giovane insegnante di Monza e precedentemente maestra elementare, è detenuta da quasi un anno nel carcere di massima sicurezza di Budapest, in Ungheria, in condizioni preoccupanti per il rispetto dei diritti umani, a seguito diun’accusa controversa su una ipotetica aggressione a due estremisti di destra. A conferma di ciò, risulta grave che la giovane italiana sia stata condotta in tribunale con mani e piedi legati e una sorta di guinzaglio. Un comportamento che rappresenta una chiara violazione dei fondamentali principi democratici e dei diritti umani”, spiegano i democratici, che esprimono “la ferma condanna per le modalità con le quali è stata fino a ora condotta la detenzione di Ilaria Salis nonché piena solidarietà alla stessa cittadina italiana e alla sua famiglia, auspicando una celere risoluzione della vicenda nel rispetto del diritto a un processo equo e dei principi garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
    Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “ad attivarsi nei confronti del governo nazionale affinché siano celermente intensificati gli sforzi diplomatici per garantire un trattamento dignitoso e giusto per Ilaria Salis, inclusa la detenzione agli arresti domiciliari in attesa della conclusione del processo, nonché la richiesta di un’indagine approfondita sulle circostanze del suo arresto, e chiedere sempre al governo di sollecitare l’intervento delle istituzioni internazionali europee al fine di monitorare da vicino la situazione e garantire il rispetto dei diritti umani secondo quanto disposto dal diritto europeo e internazionale”.
    (Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    15 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Lega: rivedere la riforma del sistema di emergenza urgenza

    Chiarire se i motivi del mancato invio del mezzo di soccorso avanzato da parte delle centrali operative e il mancato accesso alle cure del medico di emergenza territoriale 118 dei pazienti in stato molto critico e con attestata compromissione delle funzioni vitali sono la conseguenza di un inadeguato rapporto tra la popolazione e numero di mezzi avanzati.
    Lo chiede la Lega con un atto ispettivo a prima firma Daniele Marchetti e sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Maura Catellani, Valentina Stragliati, Fabio Bergamini e Fabio Rainieri.
    Nel rimarcare come i codici rossi censiti sul territorio regionale nel 2023 siano stati 3450 e il rapporto tra popolazione e mezzi di soccorso avanzati “in molte realtà supera 1/120mila abitanti, ben lontano dalla normativa nazionale vigente che invece indica un rapporto di 1/60mila con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadrati”, i leghisti rimarcano come la riforma del sistema di emergenza urgenza “avvenuta negli ultimi  anni, ha determinato il taglio di 2 Automediche a Reggio Emilia (Correggio, Montecchio), 1 a Ferrara (Argenta), 1 a Rimini, 1 a Forlì (Meldola), 2 nel Piacentino (Farini e Bobbio), 1 a Parma (Fornovo e a breve cesseranno anche Colorno e San Secondo Parmense), mentre 2 automediche hanno ridotto l’orario di servizio a 12 ore (Mirandola nel Modenese e Bentivoglio nel territorio metropolitano di Bologna).
    Alla luce della situazione descritta, i consiglieri del carroccio chiedono conferma dei dati riportati e sollecitano l’esecutivo regionale a una valutazione in merito.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    15 Marzo 2024 LEGGI TUTTO