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    Napoli, appello del Cardarelli: “Manca sangue gruppo 0, donate”

    Napoli. L’ospedale Cardarelli, il più grande del Sud, lancia un grido d’allarme: le scorte di sangue gruppo 0 sono quasi esaurite.PUBBLICITA

    Ogni giorno, migliaia di pazienti, tra cui bambini e anziani, dipendono dalle trasfusioni per sopravvivere.

    Punti Chiave Articolo“Immaginate di dover rinunciare a un intervento chirurgico salvavita o di vedere un vostro caro soffrire per mancanza di sangue”, spiegano i medici. “Ogni donazione è preziosa e può fare la differenza tra la vita e la morte.”

    Come puoi aiutare? Dona sangue: Recati presso il Centro trasfusionale del Cardarelli dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12.Diffondi la notizia: Condividi questo messaggio sui tuoi social network e invita i tuoi amici a donare.Perché donare?Oltre a salvare vite, donando sangue riceverai un check-up completo e potrai godere della soddisfazione di aver compiuto un gesto generoso. L’estate è il periodo più critico per le donazioni di sangue. Quest’anno, la situazione è particolarmente allarmante: le scorte di gruppo 0 sono ai minimi storici. Cosa significa?Che tanti pazienti, tra cui bambini e anziani, rischiano di non poter ricevere le cure necessarie. Cosa puoi fare?È semplicissimo: dona una sacca di sangue! In pochi minuti potrai salvare una vita. Una sacca di sangue può significare un tratto di vita in più per molti. Vita di qualità, con energia, persino un tuffo a mare. Da qui, l’invito ufficiale del Cardarelli (che segue una campagna di comunicazione visibile su YouTube) a chiunque abbia il gruppo sanguigno 0 di recarsi al Centro trasfusionale al piano terra dell’edificio E, in via Cardarelli 9. La donazione si può effettuare dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12. Naturalmente, ogni prelievo garantisce il vantaggio di check-up completo dei propri valori, come quando si effettuano controlli per analisi. Per qualsiasi informazione, chiamare lo 081 7472489 o il 331 6702222. Chi può, non si tiri indietro. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, non ancora sciolto il sangue di San Gennaro

    “Il sangue è ancora solido ma in fase di scioglimento”. Sono le parole pronunciate dall’abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio, dopo aver preso la teca che custodisce le reliquie del Santo Patrono.
    L’ampolla è stata esposta nella Cappella ed ha avuto inizio la celebrazione religiosa. Dalla mattina ‘le parenti’ di San Gennaro sono nella Cappella a pregare e cantare il Santo affinché ripeta il prodigio della liquefazione del sangue.
    Quello del 16 dicembre è il terzo ‘miracolo’ dell’anno ed è detto ‘miracolo laico’ e ricorda l’invocazione dei napoletani al Santo per proteggere la città dall’eruzione del Vesuvio del 1631. LEGGI TUTTO