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    IL FATTO Tenta rapina e aggredisce un altro uomo, arrestato 39enne a Porta Capuana

    Nella mattinata di ieri, durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato Decumani hanno osservato un uomo che, cercando aiuto, stava inseguendo un altro individuo in piazza San Francesco a Capuana.
    Alla vista degli agenti, quest’ultimo ha occultato un bastone sotto un’auto parcheggiata. Gli agenti sono intervenuti prontamente, bloccando l’uomo e recuperando il bastone insieme a un cacciavite che aveva in suo possesso. Poco dopo, l’uomo che stava dando la caccia al prevenuto si è avvicinato agli agenti e ha raccontato di essere stato minacciato con il bastone mentre passeggiava con un amico in piazza Garibaldi.
    Il sospetto aveva infatti tentato di rapinargli il portafogli e successivamente aveva anche colpito l’amico alla testa. A seguito di questi eventi, il sospetto, un 39enne del Bangladesh, è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e di lesioni personali aggravate. LEGGI TUTTO

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    Caserta tentata rapina a una coppia: arrestati due minorenni

    La Polizia di Stato di Caserta ha fermato due minorenni, di origine nordafricana, ritenuti responsabili di una tentata rapina. Una volante è intervenuta a Caserta, a seguito di una segnalazione al 113, per un tentativo di rapina ai danni di una coppia.
    Sul posto, anche con il contributo di alcuni testimoni, è stata fornita una dinamica dei fatti accaduti, anche con una descrizione dei due giovani che, approfittando del buio della zona, hanno minacciato con una pistola gli occupanti di una vettura di consegnare quanto in possesso.
    Grazie anche ad alcune persone presenti, che hanno distratto i due, le vittime si sono allontanate dal luogo. Gli indizi raccolti hanno consentito di individuare i due giovani, presso una casa famiglia di Caserta, che sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Il giudice ha disposto per i due l’applicazione della custodia cautelare e sono stati associati all’istituto penale per minorenni di Nisida. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Doppia rapina in abitazioni in provincia di Caserta, 43enne in cella

    La Polizia di Stato ha arrestato, su ordine del Gip del tribunale di Napoli Nord, un 43enne di origine albanese ritenuto uno dei quattro banditi che il 7 agosto scorso colpirono in due abitazioni di Lusciano (Caserta), legando e picchiando i due proprietari, madre e figlio di 84 e 54 anni.
    Determinanti per individuare il rapinatore alcune tracce biologiche lasciate sul luogo del delitto. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta hanno inoltre acquisito numerosi elementi informativi sul territorio arrivando, grazie anche al supporto del personale del Servizio Centrale Operativo (Sco), ad individuare con certezza il 43enne.
    Questi, insieme agli altri tre complici non ancora identificati, il 7 agosto scorso penetrarono prima a casa del 54enne, legandolo ad un termosifone, prendendolo a calci e pugni per farlo collaborare, arrivando a mettergli la canna dell’arma in bocca; riuscirono così a impossessarsi di denaro e alcuni preziosi del valore di circa 10mila euro, quindi passarono a casa della madre del 54enne, dove ripeterono lo stesso copione ai danni dell’anziana, portando via altri preziosi. LEGGI TUTTO

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    Arzano, ladro al ristorante: arrestato grazie a una telefonata anonima al 112

    Questa notte ad Arzano i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e i militari della tenenza di Arzano hanno arrestato per furto aggravato Gioacchino Piscopo, 36enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
    Sono le 2 di notte e la gazzella – allertata dal 112 – a via Pecchia per la segnalazione di un furto nel ristorante Satya. I carabinieri – impegnati in uno dei quotidiani servizi di prevenzione disposti della Compagnia di Casoria – sono a poche centinaia di metri entrano nell’attività commerciale e trovano il 36enne con le “mani nel sacco”.
    Pochi secondi e, nonostante un breve tentativo di fuga, l’uomo viene immobilizzato e arrestato.
    Nell’auto di Piscopo sono state rinvenute alcune bottiglie tra vino e champagne sulle quali sono in corso accertamenti. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati. L’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Tentata rapina alle poste di Francavilla al Mare: condannati 5 napoletani

    Il Tribunale di Chieti ha condannato cinque persone, tutte di Napoli, per tentata rapina all’ufficio postale di viale Majella a Francavilla al Mare.
    Si tratta di Emilio Santillo di 53 anni, Leonardo Musdace di 51, Giancarlo Di Pinto di 45 anni, condannati ognuno a 2 anni e due mesi di reclusione e 700 euro di multa, e di Raffaele Rende, 50 anni, e Arturo Gatto di 38 anni, che hanno avuto due anni di reclusione e 666 euro di multa.
    Il pm Lucia Campo aveva chiesto per tutti l’assoluzione perché il fatto non sussiste dall’accusa di tentata rapina e la condanna per tutti, a un anno e due mesi, per aver alterato la targa di un ciclomotore sul quale viaggiavano Santillo e Musdace il giorno del tentato colpo ovvero il 5 dicembre del 2019.
    I cinque furono bloccati dalle forze dell’ordine
    Da questa accusa Rende e Gatto sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Secondo l’accusa, i cinque in concorso fra loro avevano compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a consumare la rapina nell’ufficio postale, utilizzando per raggiungere lo scopo cappelli e scalda collo per non farsi riconoscere in volto.
    Ma non riuscirono a portare a termine il loro intento in quanto l’azione criminosa venne interrotta dall’intervento delle forze dell’ordine. LEGGI TUTTO

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    Napoli, senegalese arrestato per una rapina in via Marina

    Aggredisce e rapina un migrante in via Marina insieme con un complice: arrestato senegalese.
    Un uomo, sospettato di essere coinvolto in una rapina, è stato arrestato dagli agenti del Gruppo Intervento Territoriale della Polizia locale di Napoli, intervenuti in seguito a una segnalazione di una colluttazione in corso in via Nuova Marina, altezza via Loggia di Genova.
    W. A., nato in Pakistan, ha dichiarato di essere stato vittima di una rapina e di essere stato picchiato da due persone, indicando M. L. D., di nazionalità senegalese, come uno degli autori. Il denunciante, con evidenti segni di lesioni, ha raccontato che i due aggressori lo hanno immobilizzato, puntandogli un coltello all’addome, per poi sottrargli il cellulare e altri effetti personali.
    Il senegalese è stato bloccato in flagranza di reato dopo un tentativo di fuga. Dai successivi controlli è emerso che l’uomo, con vari precedenti, è irregolare sul territorio e già destinatario di un ordine di espulsione dal territorio nazionale. LEGGI TUTTO

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    Napoli, tentano rapina ad automobilista: bloccati dalla Polstrada

    Sono stati bloccati dalla Polstrada poco dopo aver tentato una rapina ai danni di un automobilista. I due sono stati notati sulla strada statale 7quater, dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale: a bordo di una Fiat Panda effettuavano manovre spericolate al fine di affiancarsi e superare un furgone in transito.
    Gli agenti, pensando che l’intento dei due giovani a bordo dell’auto fosse quello di rapinare l’autotrasportatore, hanno intimato l’alt e, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare la vettura.
    I poliziotti hanno accertato che, pochi minuti prima, i due avevano tentato una rapina a un automobilista, il quale, proprio in quel momento, era intento a denunciare l’accaduto presso la Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord. I due 30enni napoletani, con precedenti di polizia anche specifici, sono stati tratti in arresto LEGGI TUTTO

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    Napoli, i rapina Rolex in trasferta “traditi” dal Dna su una mascherina

    Aveva trascorso tranquillamente in famiglia la festa dell’Immacolata nella sua casa ai Quartieri Spagnoli ma all’alba seguente è stato svegliato dalla polizia che lo ha portato in carcere dove trascorrerà le prossime festività natalizie e di sicuro qualche anno in più.Salvatore Dipino, 41 anni era l’unico della banda di trasferisti di Napoli, con base Quartieri Spagnoli, ancora libero. Gli altri due Giuseppe Pica di 50 anni e Mariano Conte, di 40 anni, sono ritenuti responsabili di quattordici rapine, di cui dodici riuscite, di Patek Philippe, Hublot e Rolex. Agli altri due l’ordinanza cautelare è stata notificata in carcere, al primo e agli arresti domiciliari per il secondo.

    Le indagini sono state condotte dalla quinta sezione della Squadra mobile di Milano, diretta da Marco Cali’ e guidata da Francesco Federico. Gli investigatori sono risaliti ai tre rapinatori grazie a due elementi: una mascherina usata durante una delle rapine, da cui è stato estratto il Dna; l’abbandono di uno scooter nei pressi di un comando dei carabinieri.
    Le indagini hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda, che si spostava a Milano da Napoli per rapinare persone facoltose. I rapinatori, una volta individuata la “preda”, l’avvicinavano e sotto minaccia di una pistola semi-automatica, si facevano consegnare i preziosi orologi.
    Il 41enne, Mariano Conte, è stato in particolare inquadrato da una telecamera del comando interregionale dei carabinieri di via Marcora, a Milano, mentre scappava dopo un’aggressione in viale Montesanto.
    I dettagli delle indagini
    Le indagini della polizia di Milano sono iniziate a settembre 2020, quando sono state registrate le prime rapine di orologi di lusso. Gli investigatori hanno subito individuato una serie di elementi comuni alle rapine, come l’uso di scooter e la presenza di una pistola semi-automatica.
    Grazie alle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare i tre rapinatori e a raccogliere prove a loro carico.In particolare, la mascherina usata durante una delle rapine ha permesso di estrarre il Dna di uno dei rapinatori, che è stato poi identificato come Giuseppe Pica.
    L’abbandono di uno scooter nei pressi di un comando dei carabinieri ha invece permesso di identificare il 41enne Mariano Conte.Le indagini hanno poi permesso di ricostruire il modus operandi della banda, che si spostava a Milano da Napoli per rapinare persone facoltose.
    I rapinatori, una volta individuata la “preda”, l’avvicinavano e sotto minaccia di una pistola semi-automatica, si facevano consegnare i preziosi orologi. L’attività investigativa della polizia di Milano ha portato all’arresto di tre pericolosi rapinatori e ha messo un freno a una serie di colpi che avevano messo in allarme la città.
    @rirpoduzione riservata
    (nella foto un frame di una delle rapine violente a Milano e nel riquadro Salvatore Dipino e Giuseppe Pica) LEGGI TUTTO