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    Napoli, latitante tradito dalla voglia del panino: Francesco Gragnaniello arrestato in via Concordia

    Napoli. un “Tradimento frugale”, una banale panino ordinato attraverso una catena di servizi con rider è costato il carcere a un esperto rapinatore di Rolex in trasferta latitante da due mesi.
    Si tratta di Francesco Gragnaniello, 37enne ricercato dal 6 giugno scorso. Era in via Concordia ai Quartieri Spagnoli confuso tra le abitazioni diventate B6B che ospitano centinaia di turisti.
    Questa volta appunto a tradire il latitante non è stato ne un cane, ne una donna e tantomeno i movimenti dei familiari, ma solo la voglia di una banalissimo panino.
    I carabinieri sono sulle sue tracce da alcune giorni: sanno che si trova in via Concordia, non lontano dall’incrocio con la via del murales di Maradona.
    Osservano i dintorni fondendosi perfettamente all’ambiente.Rimangono in strada per ore, giorni, settimane. Fino a ieri sera, quando un paniere viene calato dal terzo piano di una delle abitazioni osservate speciali.
    A tenere la corda è Gragnaniello. Ha ordinato un panino e il rider è appena arrivato.I carabinieri lo riconoscono, scatta il blitz, non c’è tempo da perdere.

    Il corriere è confuso, ancheun po’ spaventato. In fondo vuole solo incassare i soldi di quell’ordine e andare via.
    In pochi secondi i militari sono nell’abitazione del 37enne. Inutile il tentativo di nascondersi nel divano, in un vano ricreato ad arte per queste occasioni.
     Gragnaniello è anche ricercato in Austria per alcuni furti di Rolex
    Scatteranno le manette poi la strada verso il carcere di Poggioreale.Un soggiorno breve quello nel penitenziario di Napoli. L’Austria ne ha invocato l’estradizione.
    Perché Gragnaniello è ricercato dalle autorità austriache e tedesche, per alcuni furti di Rolex compiuti nel loro territorio.
    Il 6 giugno scorso, inoltre, per sottrarsi al mandato di cattura europeo, aveva violato i domiciliari a cui era stato sottoposto per una rapina commessa a Rimini. La fuga è finita.
    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, ai Quartieri Spagnoli spari contro una pizzeria in ristrutturazione

    Napoli. Si torna a sparare ai Quartieri Spagnoli. E questa volta gli emissari della camorra sono entrati in azione poco prima dell’alba.PUBBLICITA

    Questa mattina infatti intorno alle 5 i Carabinieri della compagnia Napoli Centro sono intervenuti in via Montesanto 22 per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
    Secondo le prime ricostruzioni sconosciuti avrebbero sparato alcuni proiettili contro la vetrina di una pizzeria in fase di ristrutturazione.
    Non ci sono feriti. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice.
    Il titolare della pizzeria è stato sentita a sommarie informazioni dai militari. L’uomo ha riferito di non aver mai subito minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare i motivi dell’attentato.
    I carabinieri stanno cercando immagini utili alle indagini attraverso la visione dei filmati delle telecamere pubbliche e private presenti in zona.
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    Napoli pregiudicato gambizzato stamane ai Quartieri Spagnoli davanti ai turisti

    Napoli. E’ abbastanza eclatante ma anche inconsueto il fatto che si spari di mattina davanti ai turisti.PUBBLICITA E’ accaduto stamane intorno alle 10:30 in via San Pantaleone nel cuore dei Quartieri Spagnoli che a quell’ora già pullulavano di turisti da ogni parte del mondo.Un agguato e un segnale per marcare il territorio. Il ferito è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: 59 anni e con una sfilza di precedenti penali.Era a piedi nei vicoli quando il rombo di uno scooter ha rotto l’atmosfera magica e festante dei turisti. Poi gli spari. Più di uno che hanno centrato l’uomo alle gambe,.Le urla, il fuggi fuggi generale e la richiesta di soccorsi. Trasportato al vicino ospedale Pellegrini dove poco dopo sono arrivati anche i carabinieri avvertiti dai medici del Pronto soccorso.L’uomo è stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco alle gambe. Non è in gravi condizioni ed è cosciente.Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli investigatori l’uomo sarebbe stato avvicinato da alcuni sconosciuti in via San Pantaleone. Uno di questi gli avrebbe sparato alle gambe senza alcun apparente motivo.Le indagini sono in corso per chiarire dinamica e matrice. Le cronache di Napoli delle ultime settimane hanno raccontato di numerosi episodi simili. ma anche di stese e attentati e arresti.L’estate rovente non solo dal punto di vista metereologico continua in mote zone di Napoli: Quartieri Spagnoli compresi.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, inseguimento mozzafiato a 3 baby centauri sullo stesso scooter

    Napoli. Un inseguimento mozzafiato ha tenuto con il fiato sospeso i carabinieri nella calda notte della movida napoletana.PUBBLICITA

    “Andavano a folle velocità, in tre su uno scooter, senza casco”, così i militari descrivono la scena che li ha portati a dare il via a un rocambolesco inseguimento nel cuore del centro storico.

    Punti Chiave ArticoloAl comando del gruppo, un 15enne senza patente, che alla vista della pattuglia ha accelerato, sfidando ogni regola e mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada. Disobbedendo all’alt, il giovane ha tentato una disperata fuga, zigzagando tra le viuzze del centro storico, fino a scontrarsi violentemente contro un’auto in sosta. Per fortuna, l’impatto non ha provocato feriti, ma lo spavento è stato grande.
    Il giovane, originario dei Quartieri Spagnoli e che non aveva mai conseguito l’esame per il patentino, viene affidato ai suoi genitori come gli altri due ragazzi. Lo scooter viene sequestrato. Nei controlli ben 22 scooter sequestrati e 4 parcheggiatori abusivi denunciati Intanto, i controlli delle forze dell’ordine proseguono senza sosta. Nell’ultima notte, un bilancio pesante: 47 sanzioni elevate per diverse violazioni del codice della strada, 22 scooter sequestrati, spesso privi di assicurazione e revisione, e 4 parcheggiatori abusivi denunciati. Nonostante i continui interventi delle autorità, la situazione sembra non migliorare. La città, ancora una volta, come raccontato negli ultimi tempi dalle cronache di Napoli,  si trova a fare i conti con il fenomeno della microcriminalità giovanile e con l’inciviltà di chi non rispetta le regole.
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    Faida ai Quartieri Spagnoli fermato Pietro Savio e i tre che gli hanno sparato

    La Procura Antimafia di Napoli ha disposto il fermo di quattro persone in relazione all’agguato del 16 giugno scorso ai Quartieri Spagnoli, dove fu ferito a colpi di arma da fuoco Pietro Savio, figlio del boss Mario Savio.PUBBLICITA

    Le indagini della Squadra Mobile, guidata da Giovanni Leuci, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di identificare i presunti responsabili della sparatoria.

    Punti Chiave ArticoloTra i fermati c’è anche lo stesso Pietro Savio, accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco con l’aggravante mafiosa. Insieme a lui sono stati fermati Salvatore Marramao, Vincenzo Egidio ed Emanuele Criscuolo. Secondo gli investigatori, il movente dell’agguato sarebbe da ricondurre a contrasti in merito ad attività illecite o a una richiesta di denaro non andata a buon fine.
    L’agguato avvenne il 16 giugno intorno alle 22:10 in vico Canale a Taverna Penta. Pietro Savio fu ferito da alcuni colpi di pistola alla natica destra. I malviventi, forse non intenzionati a ucciderlo, sono fuggiti a bordo di uno scooter. I fermati Pietro Savio: 36enne, figlio del boss Mario Savio. Accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco con l’aggravante mafiosa.Salvatore MarramaoVincenzo EgidioEmanuele Criscuolo Le indagini e il contesto Le indagini sono ancora in corso per accertare con esattezza i fatti e per individuare eventuali altri responsabili. La Procura Antimafia valuterà nelle prossime ore la richiesta di convalida del fermo.
    L’agguato a Pietro Savio si inserisce in un clima di tensione che da tempo regna ai Quartieri Spagnoli, dove sono frequenti i fatti di criminalità organizzata. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Controlli della Polizia ai Quartieri Spagnoli rimossi paletti e transenne abusive

    Napoli. Nella mattinata odierna, i Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno effettuato controlli nella zona dei Quartieri Spagnoli.PUBBLICITA

    Nel corso dei controlli gli operatori hanno rimosso 49 paletti, 2 transenne e 5 new jersey abusivamente installati.

    Gli interventi della polizia hanno interessato in particolare in Vico I del Consiglio, Vico Pasquale Galluppi, Vico Lungo Teatro Nuovo, Vico Solitaria, Vico Concezione a Montecalvario, Vico Campanile, Vico Trucco, Vico III del Consiglio, Vico Soccorso, Vico Lungo San Matteo e nella 1ª Traversata Vico Lungo San Matteo.
    Nel corso dell’attività, i poliziotti hanno identificato 145 persone, di cui 56 con precedenti di polizia, controllato 116 veicoli, di cui 8 sottoposti a sequestro amministrativo, contestato 21 violazioni del Codice della Strada e denunciato una persona per guida con patente revocata.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Camorra ai Quartieri Spagnoli, chiesti oltre 4 secoli di carcere per il clan Esposito-Masiello-Saltalamacchia

    La Procura Antimafia chiede pene severe, oltre 4 secoli di carcere, per i membri del clan Esposito-Masiello-Saltalamacchia, considerato un tempo un “superclan” dei Quartieri Spagnoli a Napoli.PUBBLICITA

    I capi del clan, tra cui Antonio Esposito, Vincenzo Masiello ed Eduardo Saltalamacchia, rischiano fino a 20 anni di carcere. Altri affiliati del clan hanno ricevuto richieste di pena variabili da 3 a 16 anni.

    Punti Chiave ArticoloGli imputati sono accusati di associazione mafiosa, spaccio e traffico di droga, armi e tentati omicidi. Il clan è stato sgominato in gran parte con un maxi blitz nel maggio del 2023, che ha portato all’arresto di oltre 50 persone. Il processo, come riporta Il Roma in edicola, che si sta celebrando con il rito abbreviato, è entrato nella fase clou con la requisitoria dei pm. La prossima udienza si terrà il 17 settembre, quando la parola passerà alla difesa.
    L’inchiesta e la piazza di spaccio della sposa L’inchiesta che ha portato al processo ha svelato l’esistenza di un “superclan” a tre teste, nato da un accordo tra i ras dei Quartieri Spagnoli. L’indagine ha portato anche alla chiusura della storica piazza di spaccio della Sposa, gestita da Carmine Furgiero.
    L’indagine che ha portato al processo ha avuto inizio nel dicembre 2019, poco dopo la scarcerazione di Eduardo Saltalamacchia. Le indagini hanno portato alla luce l’esistenza di un patto tra i capi del clan per il controllo della zona della Pignasecca. Il clan gestiva anche una storica piazza di spaccio, la “piazza della Sposa”, che è stata chiusa a seguito dell’operazione di polizia.
    Il superclan incassava due milioni di euro all’anno dal traffico di droga Dalle indagini è emerso che la cosca incassava oltre due milioni di euro all’anno dalla gestione del traffico di droga nei vicoli dei Quartieri Spagnoli e che inoltre voleva la gestione dei posti di lavoro all’ospedale Vecchio Pellegrini. Nel corso del blitz del 29 maggio scorso furono sequestrati orologi di lusso e banconote per quasi 75mila euro. Le richieste di pena Nel dettaglio, le richieste di pena avanzate dalla DDA sono le seguenti: Carmine Furgiero, 20 anniLuigi Furgiero, 20 anniVincenzo Masiello, 20 anniAntonio Esposito, 20 anniEduardo Saltalamacchia, 20 anniGaetano Avoletto, 14 anniGennaro Avoletto, 10 anniFabio Vitrano, 10 anniAlula Tesema, 12 anniCiro Burraccione, 16 anniAlessandro Romano, 10 anniAntonio Masiello, 10 anniRoberto Ciotola, 8 anniEmanuele Irollo, 10 anni e 6 mesiGiuseppe Rossi, 8 anni e 6 mesiMas-simo Capasso, 8 anni;Gaetano Esposito, 6 anni e 8 mesiDario Catalano (collaboratore di giustizia), 6 anni e 4 mesiElio Papi, 8 anni e 8 mesiCarmine Pugliese, 5 anni e 4 mesiDomenico Masi, 3 anniLuciano Masiello, 4 anni e 8 mesiGiancarlo De Gaetano, 6 anni e 6 mesiLorenzo Cangiano, 9 anni e 4 mesiAntonio Polidoro, 8 anni e 6 mesiVincenzo D’Avino, 8 anni e 8 mesiArturo Picco, 8 anni e 8 mesiGiovanni Civitelli, 10 anniCiro Masiello, 12 anni e 4 mesi;Gennaro Masiello, 10 anniGiovanni Punzo, 10 anniMaurizio Provenzano, 10 anniGaetano Masiello, 9 anniMariano Delle Rosse, 8 anniLuigi Gaudino, 8 anniSalvatore Mazzocchi, 8 anniEmanuele Marinelli, 10 anniVincenzo Masa 11 anni e 2 mesi. (nella foto da sinistra Eduardo Saltalamacchia, Antonio Esposito,Carmine Furgiero, Luigi Furgiero e Vincenzo Masiello) Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, mistero sul ferimento di una donna a Montecalvario: colpita da un proiettile mentre era in casa

    Napoli. La polizia indaga sul misterioso ferimento di una donna avvenuto ieri sera nel quartiere Montecalvario.PUBBLICITA

    La donna è arrivata all’ospedale Vecchio Pellegrini, accompagnata dal alcuni familiari,  con una ferita al torace da colpo di arma da fuoco.

    Punti Chiave ArticoloAi medici ha riferito di essere stata colpita mentre era in un’abitazione. La donna, che non è in pericolo di vita, è ricoverata in prognosi riservata. I medici attendono di sottoporla a una operazione chirurgica per estrarre il proiettile. Nel frattempo la polizia sta cercando di fare luce sulla vicenda e soprattrutto di verificare la veridicità del racconto della donna.
     Forse colpito nel corso di una stesa Non è escluso che sia rimasta colpita da un proiettile vagante esploso durante una stesa visto le fibrillazioni in atto tra i clan dei Quartieri Spagnoli e delle quali si raccontando spesso nelle cronache di Napoli nelle ultime settimane.
    Come potrebbe essere stata colpita nel corso di una lite familiare e in quel caso starebbe coprendo qualcuno non fornendo l’esatta dinamica dell’episodio. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, la polizia locale multa 25 tra commercianti e cittadini nel centro storico e ai Quartieri Spagnoli

    Napoli. Intensificati i controlli da parte della Polizia Locale di Napoli nelle zone della movida cittadina.PUBBLICITA

    Le Unità Operative Territoriali hanno effettuato un’operazione di prevenzione e controllo nelle aree più frequentate dai giovani durante la movida.

    Nel quartiere Avvocata, in particolare nelle vie Lungo Gelso, Speranzella e San Sepolcro, sono state riscontrate 15 irregolarità. Le violazioni riguardavano principalmente l’occupazione abusiva di suolo pubblico e la mancata raccolta differenziata.
    A uno degli esercizi commerciali sanzionati è stata notificata un’ordinanza di sospensione dell’attività per tre giorni.

    Nei quartieri spagnoli, con la collaborazione degli ispettori ASIA, sono state multate 10 persone tra cittadini e commercianti per il mancato rispetto della differenziata.

    Il Reparto Motociclisti è intervenuto nel quartiere Chiaia per verificare il rispetto del codice della strada. Sono stati elevati 68 verbali per diverse infrazioni, tra cui:

    Circolazione con veicolo non assicuratoGuida senza patenteCircolazione con veicolo sequestratoGuida con patente di categoria diversa da quella richiestaIncauto affidamento del veicoloSono stati inoltre rimossi 7 veicoli in sosta vietata.

    L’operazione della Polizia Locale mira a garantire la sicurezza e il decoro urbano nelle zone della movida, contrastando l’illegalità e tutelando il benessere dei cittadini. Le attività di controllo proseguiranno anche nelle prossime settimane.

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli, carabiniere fuori servizio cattura ladra di cellulare ai Quartieri Spagnoli

    Napoli. Ieri sera, un vice brigadiere della stazione di Varcaturo, libero dal servizio, ha arrestato una donna che aveva appena scippato il cellulare a una dipendente di una pizzeria ai Quartieri Spagnoli.PUBBLICITA

    Erano circa le 21:00 quando la dipendente della pizzeria, urlando disperatamente, ha attirato l’attenzione dei passanti in via Speranzella. La donna era stata appena derubata del suo smartphone da una donna che si era poi dileguata.

    Punti Chiave ArticoloL’intervento del vice brigadiere Il vice brigadiere, che si trovava in zona con la famiglia per cena, ha sentito le grida della donna e, intuendo cosa fosse accaduto, si è messo all’inseguimento della ladra. Dopo una breve corsa di circa un centinaio di metri, il carabiniere ha raggiunto la donna, identificata come Raffaella Esposito di 52 anni, che aveva ancora con sé il cellulare rubato.
     La ladra inseguita e arrestata dopo 100 metri Con l’ausilio di una pattuglia della PMZ Centro, il vice brigadiere ha arrestato la Esposito per furto con strappo. La donna è ora in attesa di giudizio. Grazie al tempestivo intervento del carabiniere, la vittima ha potuto riottenere il suo cellulare. Il carabiniere, invece, ha dovuto rinunciare alla sua cena che si è inevitabilmente raffreddata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Quartieri Spagnoli nuova stesa contro la casa di Pietro Savio: è la risposta al ferimento di Saltalamacchia?

    Nuova notte di spari ai Quartieri Spagnoli: è l’obiettivo è sempre lo stesso Pietro Savio, figlio dello storico boss dei Quartieri Spagnoli Mario detto ‘o bellillo. Si tratta di una ritorsione o rientra nella nuova guerra tra le giovani leve dei clan?PUBBLICITA

    Non si placa dunque la tensione ai Quartieri Spagnoli. Nella notte di martedì diverse colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in piazzetta Montecalvario, alimentando i dubbi degli investigatori su una semplice escalation di faide tra piccoli criminali. Dietro la “stesa” potrebbe esserci ben altro, forse una lotta per il controllo dei traffici di droga.

    Punti Chiave ArticoloPietro Savio era stato ferito alle gambe nella notte tra il 16 e 17 giugno scorso in vico Canale a Taverna Penta, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. E prima ancora la stessa abitazione colpito la notte scorsa era stata centrata da altri proiettili il 25 marzo. Un segnale mirato e ben preciso? L’episodio segue il ferimento di Nunzio Saltalamacchia avvenuto il 28 giugno scorso. Ieri sera, i proiettili hanno colpito proprio la zona dove si trovava Saltalamacchia poco prima dell’agguato. Non ci sono stati feriti, ma il messaggio intimidatorio è chiaro.
     Una risposta al ferimento del giovane Nunzio Saltalamacchia? Le forze dell’ordine non escludono che lo sparo sia una risposta al ferimento del cugino del boss Eduardo Saltalamacchia. Altra ipotesi è che si tratti di strategie camorristiche spontanee, tipiche dei periodi in cui i capi storici sono in carcere. Gli agenti del commissariato di zona e della Squadra Mobile stanno indagando sull’accaduto. I cinque bossoli di proiettili recuperati sul luogo del delitto e l’assenza di feriti o danni a persone o cose supportano la tesi di un’azione dimostrativa. Secondo gli investigatori, i fatti di cronaca nera degli ultimi 15 giorni ai Quartieri Spagnoli non sono collegati. I ferimenti di Pietro Savio e di un 17enne in vico San Liborio sarebbero dovuti a liti degenerate, mentre dietro l’agguato ai Banchi Nuovi con il ferimento di Saltalamacchia e del pizzaiolo incensurato Alessio Bianco potrebbe esserci la mano di un clan.
    L’arresto dei capi dei clan Esposito, Masiello e Saltalamacchia nell’operazione “clan a tre teste” dello scorso anno ha creato un vuoto di potere che ha innescato una faida tra giovani ras emergenti. Le forze dell’ordine sono al lavoro per stroncare la violenza e riportare la legalità ai Quartieri Spagnoli. L’operazione contro il “clan a tre teste”, raccontata nei mesi scorsi nelle cronache di Napoli, è stata un duro colpo, ma la strada per sconfiggere la camorra è ancora lunga. (nella foto da sinistra Pietro Savio e Nunzio Saltalamacchia) Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, il papà del pizzaiolo ferito a Santa Chiara: “Mio figlio estraneo, ha sempre lavorato”

    È disperato Ciro Bianco, il padre di Alessio, il giovane ferito mercoledì notte in pieno centro e che ora sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale Vecchio Pellegrini.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloIl giovane era con Nunzio Saltalmacchia (vero obiettivo dell’agguato) e altri amici quando è comparso un likker che ha fatto fuoco colpendolo all’addome e riducendolo in fin di vita.

    Tra le lacrime, Ciro racconta la storia di suo figlio, sperando in una pronta guarigione per il ragazzo. “Mio figlio ha sempre lavorato, da quando era piccolo”, racconta Ciro. Alessio ha iniziato la sua carriera in una salumeria e, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza Covid, non si è mai arreso. Dopo aver perso il suo primo lavoro, da due anni Alessio lavora come aiuto pizzaiolo in un ristorante di piazza San Gaetano.
    Un ragazzo senza problemi con la giustizia Ciro ci tiene a sottolineare che Alessio non ha mai avuto problemi con la giustizia, né con la droga né con altre questioni. “Alessio non ha mai avuto problemi con la giustizia, né droga, né altro di altra natura”, afferma il padre con convinzione, aggiungendo un ulteriore livello di incomprensione circa ciò che è accaduto quella notte.
    Il padre, ancora scosso, racconta di non sapere nulla di quanto accaduto. “Alessio era tornato dal lavoro ieri sera ed era uscito poco dopo. Si era concesso una serata libera perché questa mattina non aveva il turno a lavoro”, racconta Ciro. Poi, improvvisamente, la telefonata nel cuore della notte ha cambiato tutto: “Attorno alle 2 ci hanno chiamato per dirci che era stato ricoverato in ospedale perché ferito. Ora spero solo che possa rimettersi presto”.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO