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    Napoli, colto da un malore alla guida si schianta con l’auto e muore a Ponticelli

    Napoli. Un uomo di 67 anni, residente a Napoli, è deceduto dopo essere stato colto da un malore mentre era al volante della sua auto.PUBBLICITA

    L’incidente è avvenuto in via Mario Palermo, nel quartiere Ponticelli, dove l’auto è andata a schiantarsi contro un muro di cinta. Gli agenti della Polizia locale del reparto Infortunistica stradale hanno trovato l’uomo privo di vita all’interno del veicolo.
    Punti Chiave ArticoloAll’arrivo del personale del 118, il decesso è stato confermato, presumibilmente a causa del malore. Dai primi accertamenti, la Polizia locale ha escluso il coinvolgimento di altri veicoli nell’incidente. Si ritiene che l’uomo, che viaggiava da solo, abbia perso il controllo dell’auto proprio a causa del malore.
    Disposti il sequestro di salma e veicolo Il pubblico ministero di turno è stato informato dell’accaduto, e sono stati disposti il sequestro del veicolo e la messa a disposizione della salma per ulteriori indagini. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, esperta truffatrice arrestata al rione Sanità: deve scontare oltre 6 anni di carcere

    Napoli. Dovrà scontare oltre 6 anni di reclusione la nota truffatrice del rione Sanità. arrestata oggi dalla Polizia di Stato.PUBBLICITA

    Nella mattinata odierna, infatti,  gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito, nei confronti di una 42enne napoletana, un provvedimento di determinazione di pene concorrenti, emesso lo scorso 8 agosto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia – Ufficio Esecuzioni Penali.
    Secondo il provvedimento, la donna dovrà espiare la pena di 6 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione per truffa e ricettazione, reati commessi a Lodi e Pavia nel 2017.
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    Vela Celeste di Scampia, prosegue opera messa in sicurezza. Proteste per il mancato arrivo dei contributi

    Continuano senza sosta i lavori per mettere in sicurezza la Vela Celeste di Scampia, teatro del tragico crollo di un ballatoio che ha causato la morte di tre persone lo scorso mese.PUBBLICITA
    L’ultima passerella di accesso dall’esterno è stata abbattuta, rendendo l’edificio inaccessibile se non attraverso l’area cantiere, sorvegliata e chiusa.
    Punti Chiave ArticoloLe passerelle interne, invece, rimarranno al loro posto per consentire alle ditte incaricate di trasportare mobili e oggetti pesanti che famiglie sfollate non hanno potuto prelevare nelle scorse settimane quando hanno avuto accesso alle abitazioni. Le famiglie, intanto, restano senza risposte Mentre le ruspe lavorano, però, le famiglie colpite dal disastro si trovano ancora in una situazione di precarietà. “Sono state abbandonate al loro destino”, denuncia l’avvocato Angelo Pisani, legale di alcune vittime e sopravvissuti. Secondo Pisani, a distanza di un mese dal crollo, non sono stati ancora messi in atto provvedimenti concreti per aiutare le famiglie a trovare una nuova casa e un sostegno economico.
    “È paradossale che non ci sia stato alcun supporto per le vittime e i feriti”, tuona l’avvocato. “Nulla potrà restituire loro ciò che hanno perso, ma è inaccettabile che siano lasciati soli a far fronte a questa tragedia. Le vittime siano ancora senza un alloggio sicuro e abitabile, senza alcun sostegno economico adeguato. Non solo. I parenti di chi ha perso la vita nel crollo e soprattutto i feriti non hanno ancora ricevuto una indennità economica per poter ricominciare, per potersi curare dignitosamente.
    Sono stati abbandonati dal comune di Napoli che prima chiedeva anche il canone di locazione in quelle vele. Tutti, dagli sfollati ai familiari delle vittime, hanno diritto a un risarcimento danni”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, picchia la compagna e il figlio che aveva provato a difenderla: arrestato

    Un 53enne di Bagnoli è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver aggredito la compagna di 40 anni e il figlio undicenne all’interno di un B&B in piazzale D’Annunzio, a Napoli.PUBBLICITA
    La donna, spaventata e ferita, ha allertato il 112 raccontando di essere stata picchiata e di aver bisogno d’aiuto. Anche il figlio, che aveva cercato di difendere la madre, aveva riportato ferite.
    Punti Chiave ArticoloAveva droga nel borsello: è un 54enne già noto alle forze dell’ordine Giunti sul posto, i militari hanno trovato la donna con il volto tumefatto e il figlio in lacrime. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si trovava nella stanza con loro e tentava di nascondere un borsello. All’interno sono stati rinvenuti 56 grammi di hashish, un coltello e materiale per il confezionamento delle dosi.
    Il 53enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio e denunciato per lesioni aggravate e porto abusivo di arma. Le vittime, invece, hanno riportato ferite guaribili in 20 giorni per la donna e 5 giorni per il figlio.
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    Forcella incendio cassonetti della spazzatura: danni anche a due auto

    Paura nella notte a Forcella per un incendio di cassonetti della spazzatura che ha causato danni anche a due auto parcheggiate nelle vicinanze.PUBBLICITA

    E’ accaduto in via Salvatore Trinchese. E’ li che stanotte intorno alle 3 i carabinieri della stazione di Borgoloreto sono intervenuti insieme con i vigili del fuoco, per un incendio, partito da alcuni cassonetti dell’immondizia, che si è allargato ad alcune auto parcheggiate nelle vicinanze.
    Sono due le auto danneggiate. Non ci sono feriti. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica. Tra le ipotesi non si esclude l’origine dolosa dell’incendio
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ai Quartieri Spagnoli spari contro una pizzeria in ristrutturazione

    Napoli. Si torna a sparare ai Quartieri Spagnoli. E questa volta gli emissari della camorra sono entrati in azione poco prima dell’alba.PUBBLICITA

    Questa mattina infatti intorno alle 5 i Carabinieri della compagnia Napoli Centro sono intervenuti in via Montesanto 22 per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
    Secondo le prime ricostruzioni sconosciuti avrebbero sparato alcuni proiettili contro la vetrina di una pizzeria in fase di ristrutturazione.
    Non ci sono feriti. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice.
    Il titolare della pizzeria è stato sentita a sommarie informazioni dai militari. L’uomo ha riferito di non aver mai subito minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare i motivi dell’attentato.
    I carabinieri stanno cercando immagini utili alle indagini attraverso la visione dei filmati delle telecamere pubbliche e private presenti in zona.
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    Vomero, donna blocca il suo rapinatore e lo fa arrestare

    Napoli. Il coraggio e la prontezza di riflessi di una donna ha permesso alla polizia di arrestare un rapinatore violento.PUBBLICITA

    E’ accaduto nel pomeriggio di ieri in un condominio di via Jannelli al Vomero. Infatti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti per la segnalazione di una donna rapinata all’interno di un condominio.

    Punti Chiave ArticoloGli agenti infatti sono arrivati in soccorso di una coppia che stava trattenendo un soggetto e li hanno raggiunti accertando che l’uomo niente altro non era che un violento rapinatore. Pochi istanti prima l’uomo, dopo essersi spacciato per il tecnico degli ascensori, aveva seguito la donna fino al piano di casa dove, dopo averla trattenuta per un braccio, le aveva strappato la borsa trascinandola per le scale.
     La coraggiosa donna ha bloccato il rapinatore nelle scale Ma la donna senza perdersi d’animo era riuscita a trattenere il rapinatore attirando l’attenzione del compagno che si trovava in casa, il quale, udite le urla della compagna è uscito ed ha trattenuto il soggetto fino al sopraggiungere della polizia. Si tratta di un 47enne di Marano di Napoli, che è stato arrestato per tentata rapina e, altresì, denunciato per porto di oggetti atti ad offendere, essendo stato trovato in possesso di un paio di forbici. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, crollo Scampia: entro domenica prelievo degli effetti personali dalle case della Vela Celeste

    Le famiglie sfollate dalla Vela Celeste di Scampia hanno tempo fino a domenica 18 agosto per recuperare i propri effetti personali dagli appartamenti.PUBBLICITA

    A partire dalla prossima settimana, l’accesso alla struttura sarà infatti interdetto per ragioni di sicurezza, in vista dell’avvio dei lavori di ripristino.

    Il Comune di Napoli ricorda che, ad oggi, solo una parte dei nuclei familiari ha già provveduto al recupero dei propri beni, grazie all’assistenza fornita dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile e dai servizi sociali municipali.
    È fondamentale che tutti gli sfollati che non hanno ancora recuperato i propri effetti personali si mettano urgentemente in contatto con il presidio di Assistenti Sociali situato nelle vicinanze della Vela Celeste per fissare un appuntamento entro e non oltre domenica 18 agosto.

    Scaduto questo termine, non sarà più possibile accedere alla struttura. L’Amministrazione comunale invita pertanto tutti i cittadini coinvolti a collaborare per garantire il buon esito di questa delicata fase.
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    Napoli, scoperta stamperia clandestina a Barra: sequestrati 2,7 milioni di euro falsi

    Una stamperia clandestina per la produzione di banconote false è stata scoperta questa mattina a Napoli, nel quartiere Barra, zona orientale della città.PUBBLICITA

    La scoperta ha permesso il sequestro di banconote false per complessivi 2,7 milioni di euro ed è avvenuta nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli finalizzata alla neutralizzazione di un’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di banconote false da 20, 50 e 100 euro.

    Punti Chiave ArticoloI militari della Prima Sezione Operativa “Roma” del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, supportati dai militari del Comando Provinciale di Napoli, del Raggruppamento Operativo Speciale e del 10° Reggimento Carabinieri Campania, hanno eseguito una perquisizione arrestando in flagranza un uomo ritenuto responsabile dell’allestimento e della gestione della stamperia clandestina, realizzata nelle pertinenze della propria abitazione. È stato localizzato un vano interrato, completamente chiuso, ricavato alle spalle del locale garage contiguo all’abitazione dell’indagato, esclusivamente accessibile tramite una parete mobile realizzata su rotaie azionabile con un sistema elettronico artigianale, funzionale all’arretramento di un’ampia superficie muraria, nascosta dietro una scaffalatura lignea utilizzata per il deposito di attrezzature tecniche.
    All’interno del vano è stata trovata la stamperia clandestina allestita con la collocazione in serie di stampanti digitali e altri strumenti tecnico-grafici e informatici. Oltre alle banconote sequestrate 31 stampanti digitali Sono state sequestrate banconote del taglio da 20, 50 e 100 euro false per un valore complessivo di circa 2,7 milioni di euro, oltre a 31 stampanti digitali e numeroso materiale tecnico-grafico funzionale alla stampa digitale. Le indagini hanno consentito di accertare che la stamperia aveva generato ingenti quantitativi di banconote false del taglio da 20, 50 e 100 euro, a partire dal 2021, ascrivibili a 5 classi di contraffazione definite dalla Banca Centrale Europea quali “common”.
    La stamperia aveva già prodotto 15milioni di euro falsi Si è stimato che la stamperia, considerata la diffusione nell’intera eurozona, abbia monopolizzato circa il 30% della valuta falsa circolante, avendo prodotto complessivamente oltre 15 milioni di euro in banconote false. Al termine delle operazioni l’intera struttura è stata posta sotto sequestro. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Camorra, sciolto nell’acido per una relazione con la moglie del boss: ordinanza annullata

    La decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, uniformandosi a una decisione presa dalla Cassazione, ha annullato l’ordinanza (relativamente ai capi d’accusa relativa all’omicidio) emessa nel maggio 2023 nei confronti di Paolo Abbatiello e Gianfranco Leva.PUBBLICITA

    Entrambi ritenuti coinvolti nell’assassinio di Salvatore Esposito detto Totoriello, ucciso e sciolto nell’acido, nel 2013, secondo gli inquirenti per avere allacciato una relazione con la moglie di un elemento di spicco del clan Licciardi.

    Abbatiello e Leva (difesi rispettivamente dagli avvocati Imma Panico e Claudio Davino, e dall’avvocato Giuseppe Biondi) restano in carcere perché accusati di altri reati.
    Insieme con Raffaele Prota (per il quale l’ordinanza è stata annullata nel dicembre del 2023) avrebbero organizzato ed eseguito l’omicidio di Esposito. L’udienza preliminare è stata fissata a Napoli per il 10 settembre.

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