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    Scampia capitale dell’infanzia: dal 15 al 17 giugno il ‘Festival delle città bambine’

    Scampia “capitale dell’infanzia” dal 15 al 17 giugno. Si terrà infatti in quei giorni il “Festival delle città bambine”, l’evento conclusivo del progetto nazionale “Ip Ip Urrà – Infanzia Prima” selezionato da impresa sociale Con i bambini nell’ambito del fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto si conclude a Scampia (Na) dove ha sede l’associazione chi rom e…chi no capofila dell’iniziativa che da sud a nord ha coinvolto tantissimi partner, enti e scuole su 10 regioni italiane.
    Nel quartiere di Scampia, per questo terzo e conclusivo viaggio di comunità sono attesi almeno 150 partecipanti provenienti da 10 regioni del nostro Paese. Il percorso è iniziato nel 2020 e ha coinvolto complessivamente 15.648 bambine e bambini, il 23,5% di origine straniera. Sono stati convolti circa 11.347 i genitori ed adulti di riferimento e oltre 80 operatori. Più di 400 iniziative tra percorsi, eventi, laboratori e feste di quartiere realizzate su scala nazionale.

    Questo ultimo viaggio di comunità assume la dimensione di un festival aperto alla città, in cui le tante famiglie provenienti da tutta Italia e dai tanti posti del mondo, incontreranno le rete territoriale di Scampia e la città di Napoli all’interno di tre giorni di laboratori, parate, incontri, workshop e un convegno finale. Due alberghi sono locati per intero, una residenza religiosa, con campo base presso il Centro Chikù cibo e cultura, tante le realtà cittadine coinvolte in vari intrecci nazionali come l’orchestra Musica Liberi Tutti– Pratiche quotidiane per crescere insieme a Suon di Musica a Scampia che si gemella con “TrillArgento” orchestra di Genova.
    In chiusura si terrà il convegno nazionale conclusivo dell’esperienza nella sede dell’Università Federico II di Scampia il 17 giugno dove interverranno il presidente dell’impresa sociale Con i Bambini Marco Rossi Doria, l’assessora all’istruzione e alle Famiglie Maura Striano, i rappresentanti delle istituzioni, dell’università e del terzo settore, le famiglie, scrittori, urbanisti, pedagogisti. In quella sede sarà lanciato il Manifesto per l’infanzia e la pubblicazione del diario Parole Appuntate – il quaderno di Ip Ip Urrà.

    I partner del progetto: Associazione Chi rom…e chi no (capofila Napoli);  Cooperativa Sociale Il Cantiere (Bergamo), Coop L’Abbaino (Firenze), Coop. Soc. Mignanego (Genova), Ass. Comunità Progetto Sud (Lamezia Terme), Ass. Fermenti lattici (Lecce), EcoS-Med coop. soc. (Messina), Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali  (Pioltello- Mi), Associazione 21 luglio (Roma), Coop. Soc. Educazione Progetto (Moncalieri -To), Fondazione Zancan, Università Federico II centro Sinapsi e tante scuole, enti e partner sparsi lungo lo stivale.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, a Capodichino si piange la morte del 16enne Paky Esposito

    Napoli. A Capodichino si piange la morte del 16enne Pasquale Esposito conosciuto come Paky che l’altra sera si è schiantato con la sua moto contro due auto in via Giovanni Pascoli nella frazione di Arpino di Casoria al confine proprio con l’aeroporto di Capodichino. Il giovane stava rientrando a casa. Era in sella al suo scooter Honda 125 e indossava il casco. Ha impattato prima con una Fiat Panda guidata da un 19enne e poi è finita contro una seconda auto che transitava nel senso di marcia opposto.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto è stato violentissimo e Paky è morto sul colpo. A nulla sono servite le richieste di soccorso degli altri automobilisti coinvolti. Quando è arrivata l’ambulanza il suo cuore già si era fermato per sempre. Sul posto i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. La salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia. Sequestrate anche le due auto coinvolte e lo scooter che è andato distrutto.
     I numeri impietosi delle morti per incidenti stradali a Napoli e provincia nel 2024 I carabinieri  come da prassi, hanno anche sottoposto ai test i conducenti delle due auto. Ora le indagini dovranno accertare eventuali responsabilità di terzi nell’incidente mortale o se si sia trattato di una distrazione alla guida del giovane centauro. I numeri degli incidenti mortali raccontati dalle cronache di Napoli nell’ultimo anno sono drammatici con 13 vittime solo in città. Elenco che arriva ad oltre 20 se si estende alla provincia e addirittura a ad oltre 30 se si allarga a tutta la regione Campania. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli marocchino ferito in un tentativo di rapina

    Napoli. Notte di violenza a Porta Capuana dove ujn cittadino marocchino è rimasto ferito nel corso di un tentativo di rapina commessa da altri stranieri. Eppure solo l’altra notte proprio a Porta Capuana vi era stato un blitz della polizia con fermi, denunce e sequestri.

    Punti Chiave ArticoloIeri notte però l’ennesimo atto violento. Un 43enne marocchino  è stato accerchiato da quattro cittadini stranieri armati di cocci di bottiglie che volevano rapinarlo. Ma, secondo il suo racconto, ha reagito ed è rimasto ferito al braccio. E’ stato trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini dove è ancora ricoverato in stato di osservazione per ’ferita da taglio braccio destro e zona occipitale sinistra’.
    Il 43enne marocchino è ricoverato al Vecchio Pellegrini I carabinieri della compagnia Stella, che stanno indagando sul caso, stanno verificando la sua versione dei fatti e stanno analizzando le immagini delle telecamere presenti sul posto. L’aggressione di Porta Capuana porta al centro dell’attenzione non solo delle forze di polizia il problema della sicurezza in una zona frequentata in maniera particolare da cittadini stranieri. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Camorra, il pentito Rosario Rolletta: “Ecco come funzionava il sistema delle estorsioni”

    “Il ‘Sistema’ funzionava così: quanto al settore delle estorsioni, i proventi di tale attività illecita confluivano in una cassa comune gestita, prima, da Francesco Audino o’cinese e successivamente, dopo il suo arresto, da Giuseppe De Luca Bossa coadiuvato da Mimì a puttana (Domenico Amitrano detto anche Mimmo o’ pop ndr) e da Umberto De Luca Bossa. Fino a quando i De Martino hanno fatto parte del cartello camorristico, i soldi delle estorsioni finivano tutti nella cassa comune da cui poi si prelevavano per l’acquisto di stupefacenti, armi e per gli stipendi agli affiliati, il pagamento degli avvocati ed il mantenimento dei detenuti”.

    Punti Chiave ArticoloA parlare è il pentito di camorra Rosario Rolletta detto friariello, per un periodo uomo del vertice del clan De Micco di Ponticelli che ha raccontato il funzionamento del sistema delle estorsioni. “Prima del suo arresto, Francesco Audino si occupava anche della distribuzione degli stipendi. Ciascun gruppo del cartello camorristico e, dunque, anche il gruppo De Martino, si occupava di estorsioni ad imprenditori, nonché a soggetti che sul territorio svolgevano attività illecita come, ad esempio, i ladri di motorini, auto, biciclette, nonché alle bancarelle di merce contraffatta, ai contrabbandieri di sigarette, ai mercatini rionali di merce e perfino ai soggetti che facevano truffe assicurative e cambi di assegni”, ha raccontato ancora Rolletta.
     Tutti pagavano il pizzo: dai ladri di moto e auto ai gestori delle bancarelle “…Ho contattato le vittime tramite Pasquale Micco e ho chiesto loro 1500euro per i lavori che stavano eseguendo che dovevano pagare al clan De Martino. De Micco mi disse che costoro a seguito della mia richiesta si erano rivolti al Cinese, Audino Francesco, in quanto poiché avevano già pagato la tangente a lui volevano sapere a che titolo dovevano pagare anche me. Il cinese rispose loro che andava bene così e che dovevano farmi un regalo perché ero detenuto; alla fine mi hanno pagato 1000euro consegnatemi tramite De Micco Pasquale”. (da sinistra nella foto il pentito Rosario Rolletta, Francesco Audino, Umberto De Luca Bossa, Giuseppe De Luca Bossa e Domenico Amitrano) (le foto di Rosario Rolletta e Umberto De Luca Bossa sono tratte da napolitan.it) Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli tonnellate di rifiuti tombati nell’aex area Suarez ai Camaldoli: arrestato imprenditore

    Napoli. Imprenditore edile ai domiciliari per disastro ambientale a Napoli: seppelliti 250mila tonnellate di rifiuti in un’ex cava. L’indagine di Carabinieri, dalla Polizia Locale. L’uomo, B.S.
    Punti Chiave Articologià noto alle forze dell’ordine per vicende simili, è accusato di aver seppellito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti, tra cui amianto, nell’ex cava Suarez dismessa all’interno del Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica – Sezione V “Ambiente Edilizia Urbanistica” e supportate da accertamenti dell’ARPA Campania e da una consulenza tecnica di una geologa ambientale, hanno rivelato che l’imprenditore, nel corso degli anni, ha realizzato una vera e propria discarica abusiva all’interno dell’ex cava Suarez. Si stima che l’uomo abbia smaltito illecitamente tra i 146.000 e i 176.000 metri cubi di rifiuti, pari a circa 250.000 tonnellate, tra cui notevoli quantità di amianto frantumato. Per avere un’idea della vastità dello scempio, basti pensare che il volume dei rifiuti smaltiti è equivalente a un edificio di 90 metri per 90 metri e alto 7-8 piani. L’operazione di smaltimento illegale ha provocato un grave inquinamento dell’area e ha messo a rischio la salute di un numero considerevole di persone, trattandosi di una zona densamente popolata. Oltre agli arresti domiciliari, all’imprenditore sono stati sequestrati autocarri, macchine per il movimento terra e una delle sue società, beneficiaria delle condotte illecite, è stata interdetta dall’esercizio dell’attività imprenditoriale. Il sequestro preventivo ammonta a circa un milione di euro. L’imprenditore era già stato rinviato a giudizio per l’omessa bonifica della stessa cava, ordinata sia dal Comune di Napoli che dal giudice penale, e aveva già subito un sequestro di tre milioni di euro per non aver provveduto al ripristino dell’area da almeno cinque anni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, alla Doganella disagi postali in via Cupa Principe

    Napoli.Residenti di una strada della Doganella frustrati da ritardi nelle bollette e mancata consegna della posta. Da mesi, i residenti di Via Cupa Principe alla Doganella soffrono di gravi disservizi postali. La mancata e ritardata consegna della posta sta causando notevoli disagi economici e pratici per la comunità.

    Punti Chiave ArticoloIn molti casi, Via Cupa Principe viene confusa con la vicina “Via Cupa del Principe” situata in Via Stadera. Ciò contribuisce al ritardo o alla mancata consegna della posta. Richiesta di intervento I residenti esortano gli uffici postali centrali ad adottare le necessarie misure per risolvere questo problema cronico. La problematica è stata inoltre portata all’attenzione del Vice Presidente della 7 Municipalità, Giuseppe Grazioso, che ha assicurato il massimo impegno per una rapida soluzione. Soluzione urgente necessaria Il disagio causato dai disservizi postali in Via Cupa Principe è inaccettabile. Le autorità competenti devono intervenire tempestivamente per garantire una regolare e puntuale consegna della posta ai residenti, tutelando i loro diritti e il loro benessere economico. Conseguenze economiche gravi Accumulo di pagamenti in sospeso per bollette non ricevute, mettendo a rischio la situazione finanziaria dei residenti.Rischio di interruzioni di servizi essenziali come l’energia elettrica o il gas a causa del mancato pagamento delle fatture.Applicazione di sanzioni più pesanti per violazioni del codice stradale o altre infrazioni amministrative, a causa della mancata consegna delle multe.Spese impreviste per i residenti, già alle prese con le difficoltà economiche derivanti dal ritardo nella consegna della posta. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli farmaci dopanti, armi e proiettili in casa: fermati padre e figlio di Chiaiano

    Napoli. Padre e figlio nei guai: armi, farmaci dopanti e contanti sequestrati dai Carabinieri a Chiaiano.PUBBLICITA

    Un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo del Vomero ha portato all’arresto di un uomo e alla denuncia del padre per una serie di reati che spaziano dal possesso di armi da fuoco al commercio di farmaci dopanti.

    Punti Chiave ArticoloNel corso di una perquisizione effettuata in un’abitazione di Chiaiano alla ricerca di armi da fuoco e proiettili, i Carabinieri hanno trovato un vero e proprio arsenale nel box:PUBBLICITA

    Un fucile con canna tagliata e matricola abrasa3 munizioni cal 122 munizioni cal 226 munizioni a salveUno storditore elettricoUn pugnaleOltre 97.000 euro in contanti Raffaele Maietta, 29enne già noto alle forze dell’ordine, dovrà rispondere di: Possesso di armi clandestineRiciclaggioDenaro provento da attività illeciteFarmaci dopanti per il bodybuilding Insieme alle armi, i Carabinieri hanno trovato anche un ingente quantitativo di farmaci dopanti, tra cui: Centinaia di flaconi di nandroloneTestosteroneOrmoni della crescitaAnastrozolo, un farmaco utilizzato in medicina per il trattamento di alcune forme di cancro e diffuso illecitamente nel bodybuilding Il figlio è finito agli arresti domiciliari, il padre denunciato Il padre di Raffaele Maietta è stato denunciato a piede libero per ricettazione e possesso di farmaci illegali. Raffaele Maietta è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. L’operazione dei Carabinieri dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e nel tutelare la salute pubblica. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, incendio al bar del boss Troncone a Fuorigortta

    Napoli. La faida di camorra riesplode in tutta la sua potenza ed alza di nuovo il tiro visto che il bersaglio è ancora una volta il boss Vitale Troncone.PUBBLICITA

    Questa notte, infatti, intorno alle tre, la serranda del bar in via Caio Duilio 47 è andata in fiamme. Danni solo sulla parte esterna.

    Punti Chiave ArticoloSul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fuorigrotta e quelli del radiomobile di Napoli.PUBBLICITA

    Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Non è la prima volta che le cronache di Napoli raccontano di attentati o anche agguati alla famiglia camorristica dei Troncone e al bar che gestiscono da anni al centro di Fuorigrotta.  Nel 2021 il boss rimase ferito in un agguato davanti al bar Nel 2021 il boss Vitale Troncone rimase ferito gravemente in un agguato di camorra proprio davanti al bar. Nel 2022 poi ci fu un attentato contro la sua abitazione e poi nel giugno scorso il boss e il figlio Giuseppe sfuggirono a un agguato teso da alcuni sicari mentre camminavano in strada senza scorta. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli miglior città al mondo per cibo: lo dice il giornale inglese Time Out

    Napoli incoronata Regina del gusto: la città conquista il titolo di miglior cibo al mondo per il 2024!PUBBLICITA

    Rullo di tamburi e applausi per Napoli, eletta la città con il miglior cibo al mondo nel 2024! Il prestigioso titolo arriva dal magazine britannico Time Out, che nella sua annuale classifica celebra le città che eccellono nell’arte culinaria.

    Punti Chiave ArticoloNon solo stelle Michelin: il trionfo della qualità e del buon prezzo Diversamente da altre classifiche che si basano sul numero di stelle Michelin, la selezione di Time Out premia la qualità del cibo a prezzi accessibili. “Abbiamo chiesto a migliaia di abitanti delle città di raccontarci quanto sia bello e conveniente mangiare fuori nella loro città”, spiega la rivista.PUBBLICITA

    Parola ai locali: i migliori consigli e le perle nascoste Gli abitanti di ogni città hanno indicato i loro ristoranti preferiti, i piatti imperdibili e i posti dove gustare un pasto con un ottimo rapporto qualità-prezzo, fornendo un quadro completo della scena gastronomica locale. Un processo di selezione rigoroso per incoronare la vincitrice “Per creare la classifica finale, abbiamo selezionato la città con il punteggio più alto in ogni Paese”, continua Time Out. “Abbiamo poi chiesto alla nostra rete globale di redattori e scrittori di raccontarci perché la loro città rappresenta una destinazione gastronomica entusiasmante nel 2024 e di svelarci i loro posti preferiti dove mangiare in questo momento.” Napoli trionfa: la pizza Margherita regina indiscussa Dall’analisi di questo ampio sondaggio, che ha coinvolto la gente del posto, giornalisti ed esperti del settore, è emersa Napoli come indiscussa regina del gusto. Secondo Time Out, il piatto da non perdere è la pizza Margherita, simbolo della tradizione culinaria partenopea. Un’ode alla pizza a portafoglio: il connubio perfetto di gusto e convenienza Nata come pasto veloce e semplice, la pizza rappresenta ancora oggi l’alimento più economico di Napoli: una pizza a portafoglio costa appena 1-2 euro al pezzo, confermandosi come il piatto con il miglior rapporto qualità-prezzo della città. Un riconoscimento che celebra l’autenticità e la passione della cucina napoletana Questo prestigioso riconoscimento non fa che confermare l’eccellenza della cucina napoletana, apprezzata in tutto il mondo per la sua autenticità, la sua varietà e la sua capacità di unire gusto e tradizione. Un trionfo che riempie di orgoglio i napoletani e che invita tutti gli appassionati di buon cibo a scoprire attraverso le cronache di Napoli le infinite meraviglie gastronomiche che questa città ha da offrire. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli Scampia: i carabinieri arrestano pusher con cofanetti calamitati

    A Scampia, i Carabinieri della locale stazione continuano la loro incessante lotta contro lo spaccio di droga, confrontandosi con pusher sempre più ingegnosi, seppur operanti nell’illegalità.PUBBLICITA

    L’ultimo arresto è avvenuto nel lotto K e ha visto coinvolto Ivan Mazzarella, un 30enne già noto alle forze dell’ordine.

    Punti Chiave ArticoloI Carabinieri avevano tenuto sotto osservazione Mazzarella, notando i suoi frequenti avvicinamenti a un’auto parcheggiata, preceduti sempre da un rapido chinarsi. Dopo aver fermato alcuni clienti, i militari hanno deciso di intervenire e perquisire il 30enne.PUBBLICITA

    Durante la perquisizione, sono state trovate diverse dosi di hashish, marijuana e cocaina, già pronte per la vendita al dettaglio. Le sostanze stupefacenti erano nascoste all’interno di cofanetti calamitati, realizzati artigianalmente e posizionati sotto l’auto. I cofanetti calamitati con la droga era nascosti sotto un’auto Inoltre, è stata sequestrata la somma di 740 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita. L’arrestato è ora in attesa di giudizio. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Camorra, 42 anni di carcere per i clan Mazzarella e De Martino: scarcerato Aldo Sartori

    Si è conclusa con una condanna complessiva a 42 anni e 8 mesi di carcere il processo ai nove esponenti dei clan di camorra di Napoli est accusati di estorsione ai danni di un ristoratore di Volla.PUBBLICITA

    Ma la notizia clamorosa è l’assoluzione e la scarcerazione  del ras Gesualdo Sartori, ras del clan Mazzarella che era stato arrestato ad agosto scorso sulla spiaggia di castel Volturno dopo un periodo di latitanza.

    Punti Chiave ArticoloIl pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) aveva chiesto per Sartori una condanna a dieci anni di reclusione, ma le argomentazioni difensive del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, hanno avuto la meglio, dimostrando l’estraneità del proprio assistito rispetto alla vicenda.PUBBLICITA

    Assolto e scarcerato il ras Aldo Sartori Nonostante l’assoluzione di Sartori, il verdetto pronunciato ieri dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli – come anticipato da Il Roma – ha comunque portato a diverse condanne Nove imputati in totale hanno ricevuto condanne per 40 anni e 8 mesi.Gli indagati dovevano rispondere di tentata estorsione e minacce, reati resi più gravi dalla finalità mafiosa. Le indagini risalgono alla primavera dello scorso anno, quando gli aguzzini avrebbero provato a imporre una tangente estorsiva di 500 euro in occasione di Pasqua, a cui è seguita una richiesta di 10mila euro. In un’occasione, il padre della vittima sarebbe stato persino prelevato e portato al cospetto dei fratelli De Martino, con la minaccia “Giovanni deve portare 10.000 euro sennò lo uccidiamo”. Tuttavia, le prove raccolte dagli inquirenti hanno permesso di assolvere Aldo Sartori, ritenuto inizialmente coinvolto nella vicenda solo per aver messo a disposizione la sua casa. LE CONDANNE Cristian Alberto 5 anni e 4 mesiGiovanni Prisco 5 anni e 4 mesiUmberto Dello Iacolo 5 anniGiuseppe De Martino 5 anniSalvatore De Martino 5 anniGermano Iavarone 5 anniMario Noto 5 anniBartolo Zuccoia 5 anniSalvatore De Micco 2 anniGianluca Di Paola assolto con formula piena per non aver commesso il fattoGesualdo Sartori assolto con formula piena per non aver commesso il fatto Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, scarcerata Loredana Frenna: la narcos delle Fontanelle

    Napoloi. Gestiva insieme con il marito la piazza di spaccio delle Fontanelle al rione Sanità durante il lockdown: la narcotrafficante Loredana Frenna è stata rilasciata dal carcere in anticipo.PUBBLICITA

    La 33enne è stata posta agli arresti domiciliari poiché il giudice per le indagini preliminari, accogliendo le argomentazioni dei legali, gli avvocati Gandolfo Geraci e Domenico Dello Iacono, ha ritenuto questa misura sufficiente a soddisfare le esigenze cautelari.

    Frenna era stata trasferita circa una settimana fa dal carcere di Pozzuoli a quello di Secondigliano, dove è detenuto anche il marito, Antonio Giglio, considerato il capo dell’organizzazione.PUBBLICITA

    A gennaio scorso, la polizia aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, tutte accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione di droga a fini di spaccio.
    Le indagini, condotte dalla polizia e coordinate dalla Procura di Napoli tra il 2020 e il 2022, hanno documentato l’esistenza e l’operatività, nel centrale quartiere della Sanità, di un emergente gruppo criminale dedito all’approvvigionamento e alla vendita al dettaglio di ingenti quantitativi di hashish e marijuana, con un giro d’affari di circa 2 milioni di euro. .
    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO