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    De Luca annuncia: 100 euro orari per straordinari nei pronto soccorso

    “Abbiamo detto ai direttori dei nostri ospedali in Campania di mettere a disposizione una integrazione di 100 euro orari ai medici per lo straordinario nei pronto soccorso”. Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua rubrica Facebook.PUBBLICITA

    “Stiamo facendo – ha spiegato De Luca – quello che possiamo nei pronto soccorso, oltre a questo non riusciamo a fare nulla, perché dipende tutto dal Governo ed è l’intera l’Italia in difficoltà su questo tema. Ricordo che se si ha un infarto o un ictus e si perde un’ora per trasferirsi da un pronto soccorso a un altro le conseguenze possono essere letali.

    Ora abbiamo detto ai direttori degli ospedali di arrivare a investire l’ultimo euro disponibile. Noi abbiamo di recente fatto in Campania un concorso regionale ma non abbiamo avuto esito, e questo si capisce che accade se mancano le risorse. Serve un dialogo di tutte le Regioni con il ministro per la salute, se vogliamo andare a Roma io sono lì tra voi. L’importante ora è fare le cose serie e non mettere a rischio la vita delle persone, questo riguarda tutta l’Italia e il Governo attuale ma dipende anche dai ministri precedenti, lo dico per onestà”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Emergenza pronto soccorso Campania, la Regione accusa il Governo

    Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha convocato urgentemente una riunione per affrontare la crisi legata alla carenza di personale nei pronto soccorso.
    Oltre a prendere alcune decisioni operative, la nota ufficiale ribadisce le accuse al Governo per “gravissime responsabilità” riguardo al personale sanitario della Regione Campania, giudicato insufficiente.
    Da Palazzo Santa Lucia, si denuncia una “scandalosa sottodotazione di posti letto nella sanità campana”, con critiche verso i “vincoli permanenti e immotivati” che limitano il superamento di questa sottodimensionamento.
    Nell’incontro odierno, si è esaminata ogni possibile soluzione, anche transitoria, per affrontare i problemi nei pronto soccorso regionali.
    Di fronte alla mancanza di partecipazione di medici ai numerosi concorsi indetti per coprire i posti nei pronto soccorso, è stata approvata una delibera ad hoc per autorizzare l’utilizzo, anche a tempo determinato, del personale medico di specialità affini a quelle dell’emergenza, come cardiologi, gastroenterologi e internisti, sia da personale già impiegato nelle strutture sanitarie sia da persone idonee presenti nelle graduatorie regionali.
    Inoltre, è stata presa la decisione di indire rapidamente un concorso unico regionale per valutare nuovamente la disponibilità di medici per l’attività di pronto soccorso. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ancora violenza in Pronto soccorso

    Si registrano in queste settimane ancora violenze a carico di operatori sanitari nei pronto soccorso della nostra regione. Si intensificano le richieste al Prefetto di Napoli di un intervento forte di presidi di pubblica sicurezza per maggiore controllo e tutela dell’ordine pubblico.Naturalmente inizia la protesta e la minaccia di sciopero da parte del sindacato degli infermieri a tutela degli operatori. Il quadro descritto delinea la grave situazione del Sistema Sanitario Nazionale che peggiora sempre di più.
    La difficoltà economica restringe le possibilità di cure adeguate, come se si vivesse costantemente in una situazione di emergenza/ urgenza. La carenza significativa di medici ed infermieri sottopone a turni lavorativi stressanti il personale dei pronto soccorso, che deve fronteggiare una marea di pazienti sintomatici ed urgenti.
    Di fronte a una situazione altamente critica, il silenzio della politica è assordante.La presidente del Consiglio peraltro afferma che l’autonomia potrà essere un volano positivo anche per il mezzogiorno, dimenticando che già attualmente esiste una migrazione notevole di pazienti verso il nord.
    Il gravoso handicap esistente sia delle strutture che del personale ha spostato enormi erogazioni finanziarie dalle regioni meridionali verso il settentrione, aumentando il gap già esistente.
    Nella sanità abbiamo già sperimentato con la pandemia da Covid 19 che le diverse programmazioni regionali hanno prodotto risultati contrastanti prevalentemente a vantaggio del nord. Allo stato attuale non si prevedono, nella manovra di bilancio, aumenti di finanziamento da parte del governo al S.S.N.
    In Campania non si percepiscono, d’altra parte, tentativi di organizzazione di medicina territoriale per affrontare le emergenze stagionali senza affollare gli ospedali. Attualmente di fronte all’aumento di ricoveri per polmoniti e Covid non è stato predisposto un piano per fronteggiare l’aumentata richiesta di cure da parte della collettività.
    La medicina territoriale è carente, non ha ancora una dimensione di organicità per poter affrontare e gestire l’emergenza; nel contempo gli ospedali ridiventano superaffollati determinando caos e favorendo gesti e atti di violenza contro il personale.
    Cosa dedurne? Che le risorse finanziarie governative destinate alla sanità pubblica sono insufficienti e che altrettanto si deve dire per il numero degli addetti. In alcune regioni si è riusciti ad organizzare i servizi con uno standard accettabile. In Campania, invece, proprio la mancanza di processi di organizzazione dei servizi, l’inefficienza del sistema diventa sempre più preoccupante ed inevitabilmente favorisce ingiustificati atti di violenza.
    Luigi Santini LEGGI TUTTO

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    Proposta di assunzione per 13 medici al Pronto soccorso del Cardarelli

    Il 2024 porterà nuove preziose risorse al Pronto Soccorso del Cardarelli.
    Saranno tredici le PEC di proposta di assunzione che partiranno dal prossimo 2 gennaio, indirizzate ad altrettanti medici che hanno sostenuto le prove selettive per essere assunti a tempo indeterminato presso l’unità di Pronto Soccorso – Osservazione Breve Intensiva dell’Ospedale Cardarelli.
    Nella giornata di oggi, infatti, è stata firmata la delibera con cui la direzione dell’ospedale napoletano ha preso atto dei lavori della commissione che, con estrema rapidità, ha concluso le prove selettive.
    Il concorso, destinato in origine a sei medici dell’Emergenza, era stato bandito lo scorso 11 novembre e, per poter accelerare il più possibile la procedura, tutte le prove erano state concentrate nella sola giornata del 19 dicembre.
    All’esito del concorso tutti i candidati sono stati valutati idonei all’assunzione e l’Azienda ha ritenuto opportuno scorrere la graduatoria, proponendo l’assunzione non solo ai sei vincitori di concorso, ma anche a tutti gli altri giudicati idonei.
    “Questo concorso, destinato ai medici dell’Emergenza del Cardarelli, ha visto una partecipazione maggiore rispetto ai precedenti e siamo ottimisti sulla possibilità di assumere la quasi totalità dei candidati presentatisi. Nel concorso analogo che portammo a termine lo scorso marzo, infatti, solo in quattro presero parte alla selezione.
    Il coinvolgimento di nuovi giovani medici in Pronto Soccorso – dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’AORN A. Cardarelli – è il segnale che il cambiamento organizzativo e strutturale che stiamo imprimendo alla nostra Emergenza ed al nostro ospedale inizia a diventare realtà evidente”.
    La graduatoria finale del concorso vede la presenza di un medico già specializzato e di dodici medici specializzandi. Tutti i nuovi medici entreranno in servizio presso il Pronto Soccorso del Cardarelli già nel mese di gennaio. LEGGI TUTTO