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    Napoli agguato in piazza Mercato: pregiudicato ferito a colpi di pistola

    Napoli. La missione di morte è fallita per la scarsa precisione nella mira del killer che stanotte è entrato in azione in piazza Mercato.PUBBLICITA

    Obiettivo un pregiudicato di 27 anni che si trova ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Pellegrini. E’ stato operato nella notte e i medici gli hanno estratto l’ogiva ritenuta nello stomaco. L’unico colpo andato a segno.
     Recuperati 12 bossoli tra piazza del Carmine e piazza Mercato
    Ma chi ha fatto fuoco ne ha esplosi altri 12: segno che ha scaricato l’intero caricatore mentre la vittima designata scappava. Tanti infatti i bossoli repertati dai carabinieri in vari punti di piazza del Carmine e piazza Mercato.
    I Carabinieri della compagnia Stella che indagano sul caso e che sono intervenuti all’ospedale Pellegrini a seguito della segnalazione di una persona ferita all’addome da un colpo d’arma da fuoco sono riusciti anche a scambiare qualche parola con il ferito.

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    Pregiudicato si finge povero per essere ammesso al gratuito patrocinio: ma aveva guadagnato 300mila euro

    Pregiudicato si finge povero per essere ammesso al gratuito patrocinino: ma aveva dimenticato di denunciare un guadagno di 300mila euro. Scoperto e denunciato.
    Nel contesto delle indagini volte a contrastare l’uso indebito di prestazioni sociali agevolate, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto che un pregiudicato residente nel trevigiano ha presentato al Tribunale locale una richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, dichiarando un reddito di 11 mila euro per l’anno 2022.
    Tuttavia, ha omesso di dichiarare proventi illeciti per circa 300 mila euro. Per questa falsa dichiarazione, l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso ed escluso dall’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, un istituto che consente alle persone non abbienti di ottenere assistenza legale gratuita.
    Le indagini sono state avviate su richiesta del Giudice per le Indagini Preliminari di Treviso, che ha chiesto di verificare la conformità della dichiarazione del soggetto rispetto ai requisiti di legge.
    E’ un noto truffatore di vendite online
    Incrociando i dati con le banche dati, i finanzieri hanno scoperto che l’individuo, già con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e attualmente indagato per truffa, estorsione e lesioni personali commessi nella provincia di Treviso, non aveva dichiarato i profitti illeciti derivanti da truffe effettuate nelle province di Arezzo, Caserta, Salerno, Venezia, Verona e Vicenza.
    Queste truffe coinvolgevano la vendita online di automobili usate, per le quali gli acquirenti avevano effettuato pagamenti senza mai ricevere i veicoli.

    All’indagato, che ora dovrà rispondere di un reato grave punibile con la reclusione da 1 a 5 anni e una multa da 300 a 1500 euro, è stato recentemente notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
    L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso, in collaborazione con gli Uffici Giudiziari locali, ha mirato a prevenire la concessione indebita del gratuito patrocinio a chi non ne aveva diritto, garantendo così un uso corretto delle risorse pubbliche destinate a chi si trova realmente in condizioni socioeconomiche svantaggiate.
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    Agguato di camorra a San Giovanni a Teduccio: ucciso 50enne

    Agguato di matrice camorristica in serata a Napoli in piazza Giambattista Pacichelli, poco lontano da Corso San Giovanni a Teduccio, periferia orientale della città.PUBBLICITA

    La vittima è un pregiudicato di 50 anni raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata da due sicari in sella a uno scooter e con il volto coperto. Soccorso e trasferito all’Ospedale del Mare, l’uomo è deceduto poco dopo a causa delle ferite riportate.

    Erano in sella a uno scooter i due sicari dal volto coperto che in serata a Napoli hanno teso un agguato mortale ai danni di un pregiudicato di 50 anni nella zona di San Giovanni a Teduccio.
    L’uomo – che era a piedi – è morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale del Mare. Fatali alcuni colpi di pistola. Sull’agguato indaga la polizia.

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Calvi Risorta, pregiudicata tenta di aggredire i carabinieri e i sanitari con estintore e spranga di ferro

    Nonostante fosse stato sottoposto alla misura di sicurezza presso la rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Calvi Risorta, nel casertano, il 31enne del beneventano, pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, questa mattina, dopo aver rifiutato di sottoporsi alla terapia sanitaria obbligatoria, al solo scopo di allontanarsi arbitrariamente dalla struttura, ha violentemente intimato agli operatori sanitari di aprire subito i cancelli.PUBBLICITA

    Al loro rifiuto l’uomo ha cominciato a minacciarli di morte e ad inveire contro di loro, generando momenti di paura e tensione fra i presenti.

    Uno dei medici, non ancora entrato nella stanza, accortosi della situazione di pericolo ha immediatamente composto con il proprio smartphone il numero di emergenza “112” chiedendo aiuto alla Centrale Operativa della Compagnia di Capua.
    I carabinieri della Stazione di Calvi Risorta, giunti sul posto dopo pochi minuti, hanno sorpreso il 31enne in forte stato di agitazione che, incurante dell’invito a calmarsi, ha afferrato un estintore minacciando di scagliarlo contro di loro.

    Nonostante sia stato prontamente disarmato l’uomo è riuscito ad impossessarsi di una spranga di ferro che ha cominciato a brandeggiare pericolosamente contro i presenti.
    Con non poca fatica i militari sono riusciti a bloccarlo e ad affidarlo alle cure del personale sanitario del servizio 118, fatto intervenire presso il rems.
    Dopo le formalità di rito è stato denunciato in stato di libertà e ricoverato per il trattamento sanitario obbligatorio presso uno degli ospedali della provincia.Dovrà ora rispondere anche di minacce a pubblico ufficiale, minacce aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Caivano sequestro impresa autonoleggio al servizio di pregiudicati: valore di oltre 1 milione di euro

    Caivano. I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno sequestrato un’impresa individuale e il relativo patrimonio, composto da 9 autoveicoli, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.PUBBLICITA

    Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, è stato adottato nei confronti di un soggetto pluripregiudicato di Caivano, ritenuto socialmente pericoloso ai sensi del Codice Antimafia.

    Punti Chiave ArticoloL’attività investigativa ha avuto origine dal sequestro di numerose dosi di cocaina già confezionate per la vendita, rinvenute in possesso di una donna del luogo durante un controllo presso il complesso edilizio “Parco Verde” di Caivano.  Le auto utilizzate anche per trasportare pregiudicati del parco Verde Dalle indagini è emerso che uno dei veicoli sequestrati era di proprietà di un’impresa di autonoleggio riconducibile alla consorte di un pregiudicato locale, già condannato per reati di droga e sottoposto agli arresti domiciliari.
    Ulteriori accertamenti hanno evidenziato una sproporzione tra i redditi dichiarati dal nucleo familiare del pregiudicato e il valore dei veicoli dell’impresa.
    Le stesse autovetture, inoltre, erano state frequentemente sottoposte a controlli con a bordo persone con precedenti penali e venivano spesso parcheggiate nei pressi delle abitazioni dei pregiudicati. Questi elementi hanno indotto i Finanzieri a ritenere che l’impresa di autonoleggio fosse strumentale all’attività di spaccio e fungesse da schermo per nascondere i mezzi utilizzati per il trasporto dei narcotici.
    La Procura della Repubblica di Napoli Nord, condividendo le risultanze investigative, ha proposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale al Tribunale di Napoli, che ha disposto il sequestro dell’impresa e dei relativi beni, ritenendo che la loro provenienza fosse riconducibile alle attività illecite del pregiudicato. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO