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    Salerno, nonna suicida confessa l’omicidio della nipotina

    Pontecagnano è sconvolta da una nuova tragedia che getta ombre sul dramma già vissuto dalla famiglia Schiavo.PUBBLICITA

    Gerarda Picciariello, 61 anni, nonna di Chiara, la bimba morta a soli due mesi nel 2014, si è tolta la vita lanciandosi sotto un treno. Nella lettera d’addio, la donna ha confessato di essere stata lei, involontariamente, a causare la morte della nipotina.

    Dieci anni fa, Chiara, nata prematura, aveva subito un trauma che l’aveva portata alla morte. Le indagini si erano concentrate sulla madre, Denise Schiavo, accusata di aver provocato la sindrome del bambino scosso.
    Denise era stata condannata a dieci anni di reclusione, ma la madre aveva sempre creduto nella sua innocenza, chiedendo la grazia al Presidente Mattarella e la revisione del processo.

    Nella sua lettera, Gerarda ha rivelato un terribile segreto: un incidente avvenuto mentre teneva in braccio la piccola Chiara. Un malore l’aveva fatta inciampare, e la testa della bambina aveva battuto contro la portiera dell’auto.
    Un episodio che aveva represso nella memoria, ma che ora, con il peso della coscienza, non poteva più nascondere.
    “Ditemi, che altro potrei fare se non togliermi la vita?” ha scritto Gerarda, chiedendo perdono ai suoi cari.

    Questa nuova rivelazione – riporta oggi dal Corriere del Meggogiorno- ha scosso profondamente la famiglia e ha riaperto il caso. L’avvocato Michele Sarno, che ha difeso Denise Schiavo, ha annunciato una nuova richiesta di grazia per la donna e un ulteriore tentativo di ottenere la revisione del processo alla luce di questa drammatica confessione.
    La storia di Chiara e della sua famiglia è una tragedia che ha segnato profondamente una comunità intera, sollevando interrogativi sulla fragilità della vita e sulle conseguenze incontrollabili di un gesto involontario.
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    Pontecagnano cavallo di ritorno del portafogli: uno arrestato e uno denunciato

    A Pontecagnano Faiano  i carabinieri della locale stazione insieme a quelli di Giffoni Sei Casali hanno arrestato un uomo accusato di estorsione. Insieme a un’altra persona, denunciata a piede libero, l’uomo avrebbe costretto un 47enne, a cui era stato sottratto giorni prima il portafogli, a consegnare del denaro per riaverlo.
    L’intervento dei Carabinieri

    L’operazione congiunta dei carabinieri di Pontecagnano Faiano e di Giffoni Sei Casali ha portato all’arresto del presunto estorsore. Durante l’indagine, le forze dell’ordine sono riuscito a identificare e fermare uno dei due uomini coinvolti nell’atto criminale, mentre il secondo complice è stato denunciato a piede libero.
    Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i malviventi avrebbero sottratto il portafogli alla vittima, un uomo di 47 anni, giorni prima dell’arresto.

    Successivamente, i due, utilizzando la tecnica del cavallo di ritorno, avrebbero contattato l’uomo per chiedergli del denaro in cambio della restituzione del portafogli rubato. Sotto minaccia, la vittima è stata costretta a cedere al ricatto
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Nuovo incendio nella discarica dell’ex discoteca di Pontecagnano

    Un nuovo incendio ha interessato l’area dove sorgeva la discoteca ‘Camino Real’, sul litorale di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Le fiamme sono divampate la scorsa notte in un’area ora adibita a deposito di materiali e rifiuti, a pochi metri dal mare. Non è la prima volta che il sito è teatro di incendi, fenomeno che continua a sollevare preoccupazioni per la sicurezza e l’ambiente.
    L’allarme è stato dato poco dopo la mezzanotte e ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco del comando provinciale. I soccorritori, arrivati sul posto con un’autopompa e un’autobotte, hanno impiegato diverse ore per domare le fiamme, utilizzando anche schiumogeni estinguenti a causa della complessità e della varietà dei materiali accumulati.
    Le cause dell’incendio sono al momento sconosciute e sono in corso indagini per chiarire le dinamiche e le responsabilità del rogo. Questi episodi ripetuti sollevano interrogativi sulla gestione dei rifiuti e sulla sicurezza delle aree dismesse, spesso lasciate in stato di abbandono. LEGGI TUTTO