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    Circumvesuviana viaggiatori imprigionati nei vagoni roventi senza aria condizionata e porte bloccate

    L’inferno sui treni della Circumvesuviana continua imperterrito. L’ondata di caldo ha amplificato i disagi già cronici per i pendolari, con centinaia di persone costrette a rimanere bloccate in un treno rovente senza aria condizionata lo scorso 29 luglio.PUBBLICITA Nonostante le rassicurazioni di EAV, le testimonianze dei viaggiatori parlano chiaro: un’emergenza gestita con lentezza e disorganizzazione, che ha messo a rischio la salute dei passeggeri.Nonostante le smentite di EAV, le testimonianze dei presenti parlano di un vero e proprio disastro. “Un forno crematorio”, lo definisce un viaggiatore.Borrelli tuona: “È ora di dire basta a queste vergogne! I cittadini hanno diritto a un servizio di trasporto pubblico dignitoso e sicuro.È inaccettabile che, nel 2023, i cittadini siano costretti a subire simili disservizi. Chiediamo alla Regione Campania e ad EAV interventi immediati per migliorare il servizio e garantire la sicurezza dei viaggiatori. È ora di smettere di promettere nuovi treni e di iniziare a utilizzarli per migliorare la vita dei pendolari.”Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Circumvesuviana a rischio chiusura per 3 mesi: pendolari sul piede di guerra

    L’Ente Autonomo Volturno (EAV) starebbe pianificando la chiusura della linea ferroviaria Napoli-Nola-Baiano dal 10 giugno per ben tre mesi. La sospensione del servizio, motivata da lavori di manutenzione, provocherebbe gravi disagi a centinaia di migliaia di cittadini dell’area nolana, come denunciano Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce dei comitati pendolari “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”.
    “EAV con questa decisione toglie un servizio essenziale e aumenta le difficoltà di spostamento di migliaia di persone,” affermano Ciniglio e Ferraro. “Si tratta di una violazione del diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla salute e allo studio, tutti principi garantiti dalla Costituzione italiana.”
    I due portavoce criticano la mancanza di comunicazione e coinvolgimento da parte di EAV. “Questa decisione è stata presa senza alcun confronto con le associazioni di pendolari, utenti e consumatori, in barba alla carta della mobilità,” sottolineano. “Inoltre, l’azienda non ha coinvolto le istituzioni locali, come sindaci, Città Metropolitana e Regione Campania, creando un clima di silenzio complice.”
    Ciniglio e Ferraro evidenziano anche la precarietà del servizio offerto da EAV da anni. “Chiudere un’intera linea per tre mesi senza neanche ascoltare i pendolari è un atto di arroganza inaccettabile,” affermano. “E’ la prova evidente della gestione discriminatoria delle linee vesuviane da parte dei vertici EAV, rispetto alle quali la linea di Sorrento gode di ben altri privilegi.”
    I due portavoce chiedono a EAV di rivedere la sua decisione e di trovare soluzioni alternative che non comportino la chiusura totale della linea. “Non conosciamo l’entità e l’urgenza dei lavori da fare, ma siamo certi che con le nuove tecnologie e attrezzature si può e si deve scongiurare la chiusura dell’intera linea,” concludono. “Evitiamo che il disagio dei pendolari si trasformi in gesti di rabbia e frustrazione.”
    La possibile chiusura della linea Napoli-Nola-Baiano solleva forti preoccupazioni tra i pendolari e le comunità locali. E’ necessario che EAV apra un dialogo costruttivo con le parti interessate per trovare soluzioni che garantiscano il diritto alla mobilità e il rispetto dei principi costituzionali.
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