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    A Giugliano il Comune dichiara guerra alla prostituzione

    Il Comune di Giugliano ha deciso di intensificare la lotta alla prostituzione, colpendo direttamente i clienti.PUBBLICITA

    Con una nuova ordinanza firmata dal vicesindaco Pietro Di Girolamo, chiunque venga sorpreso a contrattare prestazioni sessuali a pagamento, anche solo verbalmente, rischia una multa di 500 euro.
    Questa decisione arriva in seguito all’appello lanciato da Don Massimo Condidorio, parroco della chiesa di San Matteo al borgo Riccio.
    Il sacerdote ha segnalato che la presenza costante di prostitute nelle vicinanze della chiesa sta causando disagio e preoccupazione tra i fedeli, in particolare tra i genitori dei bambini che frequentano il catechismo.
    Molti di loro hanno infatti chiesto di poter portare i figli a fare il catechismo in altre parrocchie, più distanti, per evitare di esporli a scene inappropriate.
    L’ordinanza, oltre a prevedere le sanzioni per i clienti, sottolinea come la prostituzione su strada sia spesso legata a reati più gravi, come lo sfruttamento, anche di minori.

    Le forze dell’ordine sono quindi invitate a intensificare i controlli su tutto il territorio comunale, multando chiunque venga sorpreso a contrattare prestazioni sessuali o a tenere comportamenti sospetti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Afragola choc: rapina per coprire gli abusi sessuali commessi dai preti. Sei arresti

    Sei persone arrestate, il parroco di Afragola mandate di una rapina per coprire gli abusi sessuali perpetrati nella sua chiesa: definire inconsueto uno scenario del genere è usare un eufemismo soft.PUBBLICITA

    Ma la storia scoperta dai carabinieri della Stazione di Afragola che stamane hanno eseguito le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica è tutt’altro che soft. Anzi. Lascia interdetti.

    Punti Chiave ArticoloAnche perché i reati commessi dai preti sono gravi oltre a quelli sessuali e ora ci si aspetta una presa di posizione forte e decisa dai parte dei vertici dellla Chiesa napoletana e della stessa Santa Sede. I sei indagati sono infatti gravemente sospettati di rapina aggravata in concorso e violenza sessuale.

    L’indagine, avviata ad aprile a seguito della denuncia di due uomini di Afragola, ha rivelato un caso complesso. Le vittime hanno raccontato di essere state rapinate in casa da due uomini mascherati e armati, che dopo aver sfondato la porta, hanno rubato un cellulare e tentato di prenderne un altro.  Tra i sei arrestati ci sono anche due preti Le indagini immediate, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno portato all’identificazione degli esecutori materiali della rapina, dei mandanti e dei motivi del crimine. Le vittime hanno collegato l’evento a precedenti rapporti con alcuni frati e hanno denunciato abusi sessuali. Le indagini hanno confermato le dichiarazioni delle vittime, rivelando che la rapina era finalizzata a recuperare i cellulari contenenti prove compromettenti per alcuni frati. Le intercettazioni hanno dimostrato che il parroco di Afragola aveva commissionato il crimine per eliminare queste prove. Inoltre, una lettera degli avvocati delle vittime ai superiori religiosi ha rivelato che le vittime avevano subito abusi sessuali in cambio di assistenza e lavoro nei monasteri. Le vittime avevano svolto lavori non retribuiti e ricevuto maltrattamenti sessuali. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO