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    Il Napoli di Maradona e il Napoli di Osimhen: confronto tra due epoche gloriose

    Nel vasto panorama del calcio italiano, il Napoli è una squadra che ha scritto pagine indelebili nella storia del gioco del pallone. Due epoche, distanti nel tempo ma unite dalla passione e dalla dedizione, sono incarnate rispettivamente da Diego Maradona e Victor Osimhen.PUBBLICITA

    Il confronto tra il Napoli degli anni d’oro di Maradona e l’attuale squadra guidata dal talentuoso attaccante nigeriano Osimhen è come un viaggio attraverso il tempo, un’occasione per riflettere sulle trasformazioni del calcio e la costante ricerca dell’eccellenza.
    Il Napoli di Maradona: Il Calcio come Poesia
    Gli anni ’80 sono spesso ricordati come l’epoca d’oro del calcio italiano, e il Napoli di Diego Maradona è stata la sinfonia che ha accompagnato quel decennio. Maradona, il “Pibe de Oro”, ha portato la magia argentina nella città partenopea, trascinando il Napoli alla conquista di due titoli di Serie A (1986-87 e 1989-90) e una Coppa UEFA nel 1989. La sua magia, la sua creatività e il suo ineguagliabile talento hanno reso il Napoli un nome noto a livello mondiale.
    Il Napoli di Osimhen: Alla Ricerca di Nuovi Successi
    Oggi, il Napoli vive una nuova era guidata dall’attaccante nigeriano Victor Osimhen. Con un mix di giovani talenti e giocatori di esperienza, il Napoli sta cercando di ritagliarsi uno spazio tra le grandi squadre europee. Osimhen, con la sua potenza fisica, la velocità e l’abilità nel segnare gol, è diventato il volto di questa nuova avventura. La squadra cerca di ripetere le gesta del passato, con occhi puntati su un terzo titolo di Serie A.
     La Trasformazione del Calcio: Dall’Arte di Maradona alla Potenza di Osimhen
    Il confronto tra le due epoche mette in luce la trasformazione del calcio nel corso degli anni. Mentre Maradona faceva del dribbling e della visione di gioco la sua arte, Osimhen rappresenta la moderna potenza fisica e la velocità che caratterizzano il calcio contemporaneo. Il gioco si è evoluto, ma l’anima e la passione per la vittoria rimangono intatte.
    Napoli: Una Città, Due Epoche, Una Passione Infinita
    Napoli è più di una città per i suoi abitanti; è un’entità che vive e respira calcio. L’amore per la squadra è palpabile nelle strade, negli stadi e nei cuori dei tifosi. Sia durante gli anni di gloria di Maradona che in questa nuova era con Osimhen, la passione per il Napoli è rimasta inalterata, un legame indissolubile tra la squadra e la sua città.
     Un Viaggio nel Tempo, un Legame Indissolubile
    Il confronto tra il Napoli di Maradona e il Napoli di Osimhen non è solo un esercizio di confronto tra giocatori e risultati, ma un viaggio nel tempo che celebra l’eredità di una squadra intramontabile. Entrambi i periodi hanno contribuito a scrivere la storia del calcio italiano, ognuno con il suo stile unico. Mentre i tifosi riflettono sulle glorie passate e guardano fiduciosi al futuro, una cosa è certa: il Napoli continuerà a essere una fonte inesauribile di emozioni e di passione calcistica. LEGGI TUTTO

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    Mazzarri: “Contento per Kvara e Osimhen ma dobbiamo segnare di più”

    “Dovevamo sbloccarci, sono contento per tanti aspetti. Ci voleva. Sono contento per i gol di Kvara e Osimhen, sentivano questa pressione, ci voleva”.
    Walter Mazzarri è ampiamente soddisfatto della prestazione del Napoli e soprattutto di quella della coppia d’attacco della sua squadra che ha deciso la partita.
    “Quando una squadra – osserva il tecnico – fa quasi l’80% del possesso palla nel primo tempo con 5-6 occasioni nitide c’e’ poco da aggiungere. Si era creato un po’ di nervosismo per il gol che non arrivava. Ai ragazzi ho detto che non dobbiamo festeggiare con un solo gol di vantaggio. La squadra ha creato diverse palle gol. Si e’ creato tanto. Bisognava essere piu’ lucidi a fare gol prima. Sono molto soddisfatto”.
    Il tecnico livornese ha poi analizzato il match: “Soprattutto il primo tempo sembrava porta stregata. Abbiamo fatto un possesso palla quasi record. Probabilmente questa squadra viene da un momento di nervosismo, era prevedibile che questo sarebbe stato un anno difficile. Solo vincendo la partita e trovando serenità. A volte non lo siamo, alcune occasioni erano semplici. Gli attaccanti quando non sono sereni sbagliano gol facili”.
    Mazzarri non nasconde la soddisfazione per la rete di Kvaratskhelia: “Poco sereno? Se c’è stato un cambio allenatore è perché c’erano problemi anche di questo tipo. Bisogna stargli dietro. Era un signor giocatore, ma da quando si è consacrato tutti triplicano su di lui, e quando non arriva il gol è normale che il ragazzo senta la pressione addosso. Oggi era più sereno, e infatti ha fatto un gran gol”.
    “Il Cagliari – conclude Mazzarri – sa recuperare negli ultimi minuti. L’apprensione viene. Il risultato ci da’ serenita’ nella prossima gara. Io sono venuto qui per dare una mano al presidente e ai tifosi, sono un allenatore che sa quello che fa. Dopo un’annata pazzesca, forse anche con Spalletti c’era il rischio di perdere qualche partita”. LEGGI TUTTO

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    SERIE.A Il Napoli sfata il tabù Maradona: Cagliari ko con Osi e Kvara

    Il Napoli ritrova la vittoria al Diego Armando Maradona, contro il Cagliari finisce 2-1 grazie alla premiata ditta Osimhen-Kvaratskhelia. Paroni di casa all’attacco da subito, con occasioni continue a partire dal 5′ con Kvaratskhelia seguito all’8′ e 10′ da Osimhen, al 15′ con Politano, al 22′ con Augello, al 29′ con il palo di Rahmani. Difesa del Cagliari costretta al superlavoro per aiutare Scuffet che al 38′ ferma un tiro preciso di Kvaratskhelia.PUBBLICITA

    Occasione Cagliari al 43′ dopo un contropiede che porta Nandez a tu per tu con Meret, che salva. Osimhen rimedia un giallo al 45′ dopo un tentativo di rovesciata che manda a terra Augello. Giallo anche al Cagliari dopo la fine del tempo regolamentare, a prenderlo Goldaniga per gioco pericoloso su Kvara, poi un altro a Pavoletti dopo l’accenno di rissa successivo.
    Nel secondo tempo Cagliari arremba da subito con Obert al 46′, Meret riesce ad annullare il tentativo, risponde al 55′ Anguissa con un tiro violento dal limite ma la palla è alta. A sbloccare l’impasse è il solito Osimhen in agguato sul centro che di testa segna dopo il lancio da sinistra di Kvaratskhelia al 70′.
    Vantaggio che dura poco perché meno di due minuti dopo è Pavoletti a centrare la rete di Meret grazie all’asist da sinistra di Luvumbo. E’ una magia di Osimhen in area, attorniato dalla difesa cagliaritana, che risolve ancora per il Napoli: stoppa di petto, palleggia tre volte, si gira e serve Kvara che mette di sinistro in rete al 75′ dopo un rimbalzo interno sul palo. Politano sigla la rete del 3-1 ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco di Osimhen, che all’82’ esce dopo aver accusato un problema fisico, entra Gaetano. Sei i minuti di recupero allo scadere del novantesimo, più uno di sforamento. LEGGI TUTTO