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    Airola, omicidio colposo dell’ operaio: fissata l’ autopsia

    La Procura della Reppublica di Benevento ha affidato l’ incarico per l’ espletamento dell’ autopsia sul corpo di S. F., 67 anni di Rotondi, morto su un cantiere ad Airola a Via Trociano, che si svolgerà domani presso la Sala autoptica dell’ Ospedale Civile.
    La Pubblica Accusa ha iscritto nel registro degli indagati il titolare della ditta e il proprietario del cantiere, entrambi difesi dall’ avvocato Vittorio Fucci.
    I quesiti posti dalla Procura da verificare con l’ autopsia sono stati integrati con quelli sollecitati dall’ avvocato Vittorio Fucci e dai consulenti medici di parte nell’ interesse degli indagati ed in particolare i quesiti proposti dall’ avvocato Fucci sono relativi alle ragioni che non consentano di ritenere il nesso di causalità tra la condotta dell’ operaio e la morte, quindi, sulla sussistenza di autonome cause che, indipendentemente dalla condotta, siano intervenute determinando la morte dell’ operaio S. F. Gli esiti dell’ autopsia saranno resi noti nei prossimi giorni.
    Collaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Giallo a Scampia, donna di 64 anni anni trovata morta in casa: si indaga per omicidio

    Napoli. Una donna di 64 anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Via Don Guanella  a Scampia martedì scorso, 9 luglio.PUBBLICITA

    La Procura di Napoli ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti.

    Punti Chiave ArticoloAl momento, le cause del decesso non sono ancora chiare e si attendono i risultati dell’autopsia disposta dal sostituto procuratore Luigi Landolfi per fare luce sulla vicenda. Il figlio 24enne della donna, che ha trovato il corpo senza vita e ha allertato le forze dell’ordine con un certo ritardo, è stato sentito dalla polizia come persona offesa, così come il padre della vittima, un 57enne detenuto nel carcere di Secondigliano per spaccio di droga.
    Entrambi sono difesi dall’avvocato Fabrizio De Maio del foro di Lagonegro.
    Vicenda dai risvolti poco chiari: interrogati vicini e parenti Le indagini sono in corso da parte della Polizia di Stato per ricostruire i fatti e individuare eventuali responsabilità. La polizia ha anche ascoltato i vicini ed altri familiari. la vicenda presenta dei lati poco chiari e serviranno gli approfondimenti degli investigatori oltre ai risultati dell’autopsia per fare luce sulla morte della dona.
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    Malore fatale a 21 anni, due medici condannati per la morte di Mario Valerio

    Due camici bianchi sono stati condannati in primo grado per la morte di Mario Valerio, il 21enne di Formia scomparso nel 2019 a causa di una patologia cardiaca mai diagnosticata. Laureando in Ingegneria ed appassionato di pugilato, venne stroncato da un’aritmia ipercinetica ventricolare. In seguito, si scoprì come fosse affetto da una fibrosa cardiaca diffusa, […] LEGGI TUTTO

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    Benevento, omicidio Circelli: rinviati a giudizio proprietario ed affittuario del fondo

    Il Gup del Tribunale di Benevento, Loredana Camerlengo, accogliendo le richieste dell’ avvocato Vittorio Fucci e del Pm Dott. Giulio Barbato, ha rinviato a giudizio Antonio Pepe, di anni 55 e Antonio Brilli , di anni 39, entrambi di San Bartolomeo In Galdo, rispettivamente proprietario ed affittuario del fondo agricolo, per l’ omicidio colposo di Antonio Circelli, di anni 78 di San Bartolomeo in Galdo.
    I familiari del Circellli, costituitisi parte civile, sono assistiti dall’ avvocato Vittorio Fucci, mentre gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Ricci, Antonio Bruno Romano, Alfonso Fiorilli.
    In particolare il Circelli, ottimo cacciatore ed artigiano in pensione, era giunto in un posto dove era solito addestrare i suoi 4 cani, una volta lì uno di loro cadeva in una cisterna e il Circelli per salvarlo cadeva anche lui, non riuscendo poi ad uscirne e morendo affogato.
    Gli imputati sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo, essendo loro contestata la mancata adozione di forme di sicurezza per impedire di accedere al terreno, la mancata segnalazione dell’ esistenza della cisterna priva di copertura e di collegamenti ad una sorgente, con una profondità di oltre 3 metri e la mancata predisposizione di recensione o di barriere lungo i bordi per evitare il rischio della caduta.
    La prima udienza dibattimentale si terrà il 9 settembre dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Benvento Dott.ssa Simonetta Rotili. LEGGI TUTTO