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    Napoli, neonato di soli 3 giorni muore in ospedale a causa di un virus

    Un neonato di appena tre giorni, Antonio, è morto all’ospedale Monaldi di Napoli dopo due ricoveri in ospedale. I genitori, sconvolti dalla tragedia, hanno sporto denuncia e la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti.
    Antonio, figlio di una giovane coppia di Torre del Greco, è nato con parto cesareo presso la clinica privata Villa Stabia di Castellammare di Stabia senza apparenti complicazioni.
    Poche ore dopo la nascita, – come riporta Il Mattino – il neonato ha iniziato ad accusare febbre alta e altri sintomi preoccupanti.
    I medici della clinica hanno disposto il trasferimento al vicino ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dotato di terapia intensiva neonatale.
    Le condizioni di Antonio sono però peggiorate rapidamente, necessitando di un nuovo trasferimento d’urgenza all’ospedale Monaldi di Napoli.
    Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, il piccolo Antonio è deceduto poco dopo l’arrivo al Monaldi.
    I genitori hanno presentato una denuncia per avere giustizia e conoscere i motivi della morte del loro piccolo. L’autopsia chiarirà le cause del decesso, che al momento si ipotizza siano dovute a un virus contratto subito dopo la nascita.
    La Procura di Torre Annunziata sta indagando per accertare eventuali responsabilità da parte del personale medico che ha avuto in cura il neonato.
    Non si esclude che nei prossimi giorni possano essere iscritti nomi nel registro degli indagati, con avvisi di garanzia per permettere la nomina di consulenti di parte e la difesa in sede di autopsia.
    Il dolore dei genitori
    I genitori di Antonio sono comprensibilmente distrutti dalla perdita del loro figlio.L’inchiesta dovrà fare luce su quanto accaduto e chiarire se ci siano state negligenze da parte del personale medico.

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    La Polstrada salva un neonato lungo il raccordo Avellino Salerno

    Un’importante operazione di soccorso è stata effettuata da una pattuglia della Polstrada di Avellino sul raccordo autostradale Avellino-Salerno.
    La pattuglia è intervenuta dopo aver ricevuto l’allarme da una giovane coppia che trasportava il proprio figlio di sei mesi in ospedale ad Avellino, il quale non dava segni di vita.
    Gli agenti hanno intercettato l’auto e l’hanno scortata fino al “Moscati” dopo aver allertato i sanitari del Pronto Soccorso.
    Grazie all’intervento tempestivo, il bambino è stato rianimato e si trova attualmente sotto osservazione, ma non corre più alcun pericolo di vita.
    I genitori del piccolo ma anche gli stessi medici hanno plaudito al gesto degli agenti perché grazie al loro intervento il piccolo è arrivato in tempo utile per essere salvato in ospedale. LEGGI TUTTO

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    Neonato in carcere a Torino con la mamma: chiesto l’intervento di Nordio

    Un neonato di un mese è stato portato in carcere a Torino insieme a sua madre, una giovane romena. La situazione è stata scoperta dal deputato di Avs, Marco Grimaldi, che ha richiesto l’intervento del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La madre del bambino è spaventata e non ha ancora avuto accesso a un avvocato.
    La notizia ha suscitato preoccupazione e richieste di intervento da parte dei politici, poiché il neonato si trova in attesa che un giudice si pronunci sulla sua sorte e su quella della madre. La situazione solleva dubbi sulle condizioni in cui si trova il bambino e sulla giustezza della sua permanenza in carcere.
    La vicenda ha sollevato polemiche e indignazione per la delicatezza del caso e per il fatto che il neonato si trovi in carcere, senza protezione e assistenza adeguate. La richiesta di intervento del ministro della Giustizia è stata avanzata al fine di garantire il rispetto dei diritti della madre e del bambino, nonché per trovare una soluzione urgente alla situazione.
    Ieri sulla vicenda è intervenuta anche la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani.”Il ministro Nordio dica se è vera la notizia che un bambino di un mese sia in carcere con la mamma. Mi auguro davvero non sia così. Diversamente chiedo al ministro di intervenire immediatamente perché la mamma e il bambino escano dal carcere”.  LEGGI TUTTO

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    Milano, neonato abbandonato con un biglietto: “Sua mamma è morta di parto, io non posso occuparmene”

    Un neonato di circa un mese è stato trovato questo pomeriggio nell’androne di un palazzo di via degli Apuli, a Milano. Il piccolo era avvolto in una coperta e accanto a lui c’era un biglietto scritto in arabo che recitava: “Sua mamma è morta, lascio il bambino da voi. Io abito qui vicino ma non mi conoscete”.
    A dare l’allarme è stato un inquilino del palazzo, Gamal Ghobrial, un egiziano di 53 anni, che si è trovato il fagotto davanti alla porta di casa. “Appena uscito dalla porta ho trovato il bambino. Era calmissimo, non piangeva”, ha raccontato l’uomo.
    Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118, che hanno trasferito il neonato in ospedale per i controlli. Il piccolo è stato trasportato in codice giallo al pronto soccorso della clinica De Marchi di Milano, dove è arrivato attorno alle 17.40. Dai primi controlli le sue condizioni sembrano stabili.
    I carabinieri stanno ora indagando per cercare di risalire ai genitori del bambino. Le indagini si concentrano sul biglietto scritto in arabo, che potrebbe fornire un indizio importante per identificare la madre.
    L’abbandono di un neonato è un reato grave, punito con la reclusione da 6 a 12 anni. In Italia, però, esiste la possibilità di lasciare il proprio figlio in ospedale in modo anonimo, attraverso la “culla per la vita”. Si tratta di un dispositivo sicuro e riservato che permette alle madri di consegnare il proprio bambino in modo sicuro, senza essere identificate. LEGGI TUTTO

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    Salerno, confermate le tracce di cocaina nel bimbo di 3 mesi: è gravissimo

    È stata confermata dalle controanalisi la presenza di tracce di cocaina nelle urine del neonato di tre mesi di Salerno ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
    Dagli ulteriori accertamenti Richiesti dalla terapia intensiva del Santobono al laboratorio chimico-tossicologica dell’Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli sui campioni di sangue e urine, effettuate con metodica gas cromatografia-spettrometria di massa ad altissima sensibilità, è emersa la presenza di tracce di cocaina nelle urine e assenza di cocaina nel campione di sangue.
    Restano molto gravi le condizioni cliniche del bimbo, affetto da meningite batterica per il quale la prognosi è riservata. LEGGI TUTTO

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    Salerno, neonato positivo a cocaina, confermata la meningite: è gravissimo

    Il neonato di tre mesi, giunto in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, è attualmente in condizioni gravissime e ricoverato in terapia intensiva a causa di una meningite.
    Fin dall’inizio, le sue condizioni cliniche sono apparse estremamente serie, con un imminente pericolo di vita, rendendo necessario il trasferimento urgente in Terapia Intensiva Pediatrica, dove è stato sottoposto a intubazione e ventilazione meccanica.
    Gli esami condotti presso il Santobono hanno confermato l’emorragia cerebrale precedentemente individuata già durante una tac eseguita presso l’ospedale Ruggi di Salerno
    . Al Santobono, il neonato ha subito una risonanza magnetica nucleare, seguita da un intervento urgente nella Sala Operatoria di Neurochirurgia per il posizionamento di un catetere di monitoraggio della pressione intracranica.
    Durante l’intervento, è stato prelevato un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per “Haemophilus Influenzae”, confermando la diagnosi iniziale di meningite batterica al momento dell’ammissione in Terapia Intensiva. Attualmente, il neonato è ancora sotto cure e costante monitoraggio. LEGGI TUTTO