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    Uccise il figlio, Adalgisa Gamba va in ospedale psichiatrico giudiziario: nessuno haha voluto accudirla

    Napoli. Adalgisa Gamba, la donna di 42 anni che lo scorso 2 gennaio 2022 a Torre del Greco aveva ucciso il figlio di due anni e mezzo, Francesco, non verrà sottoposta a libertà vigilata.PUBBLICITA
    Nonostante l’assoluzione per vizio totale di mente ottenuta lo scorso 4 giugno, a causa dell’assenza di strutture sanitarie o familiari disponibili ad accoglierla e curarla, la donna non potrà tornare a casa.

    Punti Chiave ArticoloI giudici della prima sezione della Corte d’Assise di Napoli, che l’hanno assolta, hanno infatti disposto il suo trasferimento in un ospedale psichiatrico giudiziario in regime di Rems. La misura si è resa necessaria a causa dell’impossibilità di applicare la libertà vigilata con obbligo di cura e dimora presso una struttura idonea, come stabilito in sentenza.
     Sarà rinchiusa in in Rems per i prossimi 15 anni La Procura di Torre Annunziata, guidata dal pm Andreana Ambrosino, aveva già richiesto il trasferimento della donna in Rems, sottolineando la necessità di cure psichiatriche specifiche. Adalgisa Gamba, affetta da problemi psichici, si era autodiagnosticata l’autismo del figlio consultando internet. Il tragico evento del gennaio 2022 aveva scosso profondamente la comunità di Torre del Greco. La vicenda pone ancora una volta l’accento sulla carenza di strutture adeguate per la cura di persone con gravi disturbi mentali e sull’importanza di una rete di supporto socio-sanitario in grado di accompagnare e sostenere chi ne ha bisogno. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Bollettino Campi Flegrei: il suolo torna a sollevarsi di 2 centrimetri in un mese

    Pozzuoli. Secondo il bollettino settimanale di monitoraggio dei Campi Flegrei del 11/06/2024 (relativo alla settimana dal 3 al 9 giugno 2024), pubblicato dall’Osservatorio Vesuviano “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.PUBBLICITA
    Alla luce dei dati di monitoraggio si evidenzia:Punti Chiave ArticoloSCENARI ATTESI: Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine.Situazione attuale ai Campi Flegrei (13 giugno 2024)
    Attività sismica: Nella settimana dal 3 al 9 giugno 2024 sono stati registrati 143 terremoti, con un evento di magnitudo 3.7 il 8 giugno.Dal 8 giugno alle 01:48 UTC è stato registrato uno sciame sismico di 56 eventi nell’area Solfatara-Pisciarelli.Maggiori dettagli sugli eventi sismici sono disponibili ai seguenti link:http://sismolab.ov.ingv.it/sismo/index.php?PAGE=SISMO/last&area=Flegreihttps://terremoti.ov.ingv.it/gossip/flegrei/2023/index.html Bradisismo: La velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è tornata a circa 2 cm al mese.Il sollevamento totale registrato a Rione Terra (RITE) è di circa 123 cm da gennaio 2011, di cui 27 cm da gennaio 2023 e 9 cm da gennaio 2024.Questo sollevamento supera di circa 35 cm il picco massimo raggiunto durante la precedente crisi bradisismica degli anni ’80.
    Attività geochimica: I flussi di CO2 dal suolo non hanno mostrato variazioni significative nell’ultima settimana.La temperatura di una emissione fumarolica nell’area di Pisciarelli è stabile a circa 95°C.Il flusso di CO2 misurato mensilmente nella Solfatara conferma un trend in aumento, con valori elevati di circa 5000 t/d. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Controlli a Caivano e Pomigliano: sequestri nel campo rom a Giugliano

    Giornata di controlli in tre comuni della provincia di Napoli da parte della polizia su disposizione del Questore.PUBBLICITA
    Il bilancio è di circa 300 persone identificate di cui una sessantina con precedenti penali, ma anche centinaia di veicoli, esercizi commerciali e anche elevate sanzioni amministrative e sequestri.

    Punti Chiave ArticoloAl parco Verde di Caivano, territorio monitorato da mesi, gli agenti del Commissariato di Afragola, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio . Nel corso del servizio sono state identificate 107 persone e controllati 58 veicoli di cui e contestata una violazione del Codice della Strada.
    Ad Afragola invece gli agenti del Commissariato di Acerra, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio. Nel corso del servizio sono state identificate 93 persone, di cui 23 con precedenti di polizia, controllati 54 veicoli e contestata una violazione del Codice della Strada.  Sequestrati 4 veicoli nel campo rom di Giugliano E infine stamane gli agenti del Commissariato di Giugliano – Villaricca, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, del Reparto Mobile di Napoli e di personale della Polizia Locale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio presso un campo rom a Giugliano in Campania. Nel corso dell’attività sono state identificate 64 persone, di cui 31 con precedenti di polizia, e controllati 37 veicoli, di cui 4 sottoposti a sequestro, elevando sanzioni amministrative per un totale di circa 4mila euro. Infine, gli operatori hanno denunciato una persona per resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e invasione di terreni o edifici. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Portici, al Museo Ferroviario tornano serate estive su Terrazze Pietrarsa

    Venerdì 14 giugno segna l’inizio delle serate estive al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa con la riapertura delle Terrazze Pietrarsa. Il programma estivo promette di offrire ai visitatori non solo la possibilità di ammirare locomotive storiche e carrozze d’epoca in esposizione, ma anche di vivere un’esperienza unica grazie a un ricco calendario di eventi e musica dal vivo, il tutto incorniciato dal suggestivo Golfo di Napoli.PUBBLICITA

    La stagione estiva prende il via proprio venerdì 14 giugno, in concomitanza con la serata AperiArt, e proseguirà durante tutto il periodo estivo nei seguenti giorni e orari: mercoledì dalle 18 alle 23, giovedì e domenica dalle 18 alle 24, venerdì e sabato dalle 18 all’01.

    Per ulteriori dettagli, è possibile contattare il museo al numero 081.472003 o inviare una mail a museopietrarsa@fondazionefs.it. Inoltre, tutte le informazioni sulle Terrazze Pietrarsa sono disponibili tramite il numero WhatsApp 3356422368.
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    Melito, chiesa in attesa di restauro: il parroco scrive al ministro Sangiuliano

    La storica parrocchia di Santa Maria delle Grazie necessita di urgenti interventi di restauro, e il parroco, don Carmine Autorino, ha lanciato un appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In una lettera dettagliata, il sacerdote, che ha assunto il suo incarico nel comune alle porte di Napoli il primo ottobre scorso, ha delineato gli interventi necessari per rendere fruibili tutti gli spazi della chiesa. Il costo stimato per questi lavori si aggira intorno ai due milioni di euro, una somma che la comunità parrocchiale non può sostenere da sola.PUBBLICITA

    “Apro il cuore a Lei, uomo di cultura e di grande umanità. È ammirevole il fatto che riesce ad avere attenzione per tutto, lo ha dimostrato seguendo la vera cultura e le visite ed i lavori ai nostri siti di ogni dove. Per questo Le scrivo unitamente ai miei collaboratori sacerdoti ed al consiglio pastorale e affari economici parrocchiale”, si legge nella lettera inviata a Sangiuliano.

    Don Carmine Autorino sottolinea come da almeno tre decenni non siano stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’intero edificio di culto, né interventi di restauro sulla monumentale chiesa madre della città. Questo edificio, un’opera architettonica del celebre architetto Giuseppe Astarita, allievo del Vanvitelli, risale al XVIII secolo e rappresenta un patrimonio storico di inestimabile valore.
    La lettera ricorda anche che si avvicina il 250° anniversario dell’apertura al culto della chiesa, avvenuta nella notte di Natale del 1775. Questo importante traguardo rende ancora più urgente la necessità di preservare e restaurare la struttura, affinché possa continuare a essere un luogo di culto e di cultura per le generazioni future.

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    Arzano, il doppio incarico sul Piano Urbano Comunale e la denuncia dell’opposizione

    Arzano. Ipotesi di truffa sul Piano Urbano Comunale: denuncia pubblica in consiglio comunale da parte del consigliere di opposizione, Salvatore Borreale.PUBBLICITA

    L’input sulla grave vicenda – ha denunciato pubblicamente il consigliere di Arzano Viva – arriva direttamente da uno dei tre professionisti componenti dell’ATP che ha già denunciato la vicenda all’ordine professionale.

    Ma la cosa ancora più grave – secondo quanto denunciato e messo agli atti del consiglio – sarebbe la costituzione di un “doppio incarico” sul Puc con aggravio di soldi per le già disastrate casse del comune (si aggiungerebbe 80mila euro ai 25mila previsti nel primario affidamento all’ATP).
    Piano regolatore che, secondo quanto denunciato pubblicamente da diverse forze politiche, nessuno ne conoscerebbe (tranne in pochi) il contenuto.

    A chiedere l’intervento dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione e del Prefetto di Napoli Michele Di Bari, a seguito dell’interrogazione “bomba” del consigliere di opposizione, Borreale, sul Puc è stato il giornalista anticamorra Mimmo Rubio.
    “Sull’Atp investita per la redazione del Puc –scrive Rubio – ci sarebbero denunce specifiche di violazione della trasparenza fatte all’ordine professionale ed anche alla Procura della Repubblica.
    Sotto accusa l’operato del dirigente dell’ufficio tecnico, Gianfranco Marino, già sotto processo al Comune di Pompei per abuso d’ufficio in concorso ed abuso edilizio, dell’Assessore al ramo Francesco Taglialatela e del segretario comunale, Francesco Battaglia”.
    “Prefetto Michele Di Bari – ribadisce Rubio – se ci sei batti un colpo: ad Arzano stanno succedendo cose inverosimili sulla gestione del comune. Questa è solo l’ultima di tante…”.
    In effetti lo Stato pare abbia abbandonato Arzano con l’assenza totale di accertamenti di prevenzione e repressione di fenomeni inerenti la pubblica amministrazione.
    Francesco Nardelli
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Boscoreale, la piazza di spaccio dei Tasseri a ridosso del sito archeologico di Villa Regina

    Smantellata piazza di spaccio a Boscoreale. I Carabinieri di Torre Annunziata hanno sgominato una banda di pusher che gestiva una piazza di spaccio a ridosso di Villa Regina, sito archeologico di Boscoreale.PUBBLICITA

    L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all’arresto di cinque persone ritenute appartenenti a un’associazione a delinquente dedita allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana nel rione “Piano Napoli”.

    In manette sono finiti Giuseppe Tasseri, 63 anni; Aurelio Acampora, 22 anni; Maurizio Tasseri, 21 anni; Francesco Sorrentino, 34 anni e Michele Tasseri, 39 anni.
    Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. A vario titolo, svolgevano i ruoli di:

    Pusher: vendevano la droga al dettaglio.Vedette: monitoravano il territorio per scongiurare l’arrivo delle forze dell’ordine.Fornitori: rifornivano i pusher di droga.Cassieri: gestivano i proventi illeciti.

    L’organizzazione criminale gestiva la piazza di spaccio dall’isolato 10-11 di via Settetermini del Piano Napoli. Le indagini, condotte dai Carabinieri della stazione di Boscoreale, hanno rivelato che il gruppo utilizzava anche le armi per difendere il proprio territorio da bande rivali e per intimidire i residenti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Minacce a don Patriciello: avviso orale per il suocero del boss

    Napoli. Nella serata di ieri, il Questore di Napoli ha emesso un provvedimento di avviso orale aggravato nei confronti di Vittorio De Luca, un 74enne napoletano, suocero del boss detenuto Domenico Ciccarelli, già noto alle forze dell’ordine per condanne definitive in materia di armi e stupefacenti.PUBBLICITA
    Lo scorso 9 giugno, De Luca è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente per porto di strumenti atti ad offendere. Durante la celebrazione di una funzione religiosa presso la chiesa del Parco Verde di Caivano, gli agenti della Polizia di Stato lo hanno trovato in possesso di un coltello.

    Punti Chiave ArticoloL’anziano pregiudicato stava tentando di avvicinarsi a padre Maurizio Patriciello, il parroco anticamorra. Il provvedimento del Questore comporta un aggravamento delle ordinarie prescrizioni monitorie a cui De Luca è già sottoposto. In particolare, gli è vietato detenere:
    Apparati di comunicazione ricetrasmittentiStrumenti di protezione balisticaArmi a modesta capacità offensivaRiproduzioni di armiSostanze infiammabili La violazione di queste prescrizioni di aggravamento è punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con una multa fino a 5mila euro. Misure più severe per la sicurezza pubblica L’emissione dell’avviso orale aggravato da parte del Questore di Napoli rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica. L’obiettivo è quello di prevenire reati e di contrastare la diffusione di armi e oggetti pericolosi. La solidarietà della politica In tanti dal mondo della politica e della società civile hanno espresso solidarietà a don Maurizio Patriciello a cominciare dalla premier Giorgia Meloni e poi il ministro dell’Interno, Matteo Pianatedosi. “Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà a don Maurizio Patriciello, vittima di un grave episodio di intimidazione ad opera di un soggetto vicino alla criminalità organizzata. La fondamentale battaglia di legalità che il sacerdote da anni porta avanti con coraggio e sacrificio a Caivano, per costruire un futuro migliore in un territorio così complesso, vedrà sempre tutte le Istituzioni al suo fianco”. Che rivolge anche “un ringraziamento agli operatori delle Forze dell’ordine per il loro tempestivo intervento”. Ma anche i ministri Santanchè e Sangiuliano. E poi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che nelle scorse settimane si era scontrato con il parrco del parco Verde. Il presidente della Regione Campania ha espresso “piena solidarietà a don Patriciello”. Il governatore chiede che “si faccia immediata e piena chiarezza” sulle intimidazioni di cui si è appreso oggi “perseguendo i responsabili”. “Maurizio non si tocca, è il sacerdote di tutti noi ed è un punto di riferimento per le persone. Se la solidarietà ha un volto in Campania è proprio il suo”. Lo dichiara Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia appena rieletta al Parlamento europeo, che esprime solidarietà al sacerdote di Caivano dopo la notizia del fermo del suocero del boss Ciccarelli che, armato di coltello, avrebbe cercato di avvicinarsi al sacerdote durante il consueto saluto ai fedeli. “Una delle prime visite che farò da neoeletta sarà proprio a don Patriciello – continua Gemma – un lavoro enorme è stato fatto dal Governo del presidente Giorgia Meloni a Caivano, nessuno può permettersi di minacciare il prete simbolo del riscatto di un intero territorio che per anni è stato abbandonato”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Revocata incandidabilità per Emanuele D’Apice, ex presidente del Consiglio comunale di Castellammare

    Castellammare di Stabia. Emanuele D’Apice, ex presidente del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La Corte d’Appello di Napoli ha revocato la sua incandidabilità, assolvendolo dall’accusa di incandidabilità a seguito dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.PUBBLICITA

    “Un sentito ringraziamento ai magistrati – ha dichiarato D’Apice – che hanno fatto piena chiarezza e diradato i sospetti che una certa area politica aveva agitato contro di me con l’obiettivo di far sciogliere il Consiglio comunale. Sono stati mesi difficili, in cui ho dovuto subire attacchi infondati e calunniose accuse. Ma la verità è finalmente emersa”.

    L’ex presidente del Consiglio comunale non ha risparmiato una stoccata ai suoi detrattori, accusandoli di speculare sul tema della lotta alla camorra per fini politici. “A differenza di certi giornalisti e professionisti dell’anticamorra – ha aggiunto – che costruiscono le loro vittorie elettorali sull’attacco all’avversario politico e sulla diffamazione, i magistrati hanno lavorato seriamente per appurare la verità”.
    Condanna al Ministero e sguardo al futuro

    La Corte d’Appello ha anche condannato il Ministero al pagamento delle spese processuali. D’Apice, che ora attende le motivazioni della sentenza, ha espresso la sua volontà di voltare pagina e di guardare al futuro.
    “Sono pronto a ricominciare – ha concluso – e a mettere le mie competenze al servizio della mia città. Castellammare ha bisogno di unità e di persone oneste e capaci per risollevarsi. Io ci sono e farò la mia parte”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Spari nel Casertano in strada dove vivono familiari boss

    Spari a San Cipriano d’Aversa dove vivono familiari bossPUBBLICITA

    San Cipriano d’Aversa. I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe sono intervenuti questa mattina a San Cipriano d’Aversa, in via Ovidio, dopo la segnalazione da parte di alcuni residenti di colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte.

    Giunti sul posto, i militari hanno rinvenuto diversi bossoli calibro 7,65 e hanno accertato che i proiettili hanno anche colpito di striscio il portone di un’abitazione.
    Secondo le testimonianze, la sparatoria è avvenuta nel corso della notte. Indagini in corso e possibile collegamento con precedenti fatti

    L’episodio è avvenuto in una strada dove vivono i familiari di un esponente di spicco del clan dei Casalesi, attualmente detenuto.
    Per questo motivo, gli investigatori stanno verificando un possibile collegamento con i fatti avvenuti a Casal di Principe venerdì sera, quando colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in piazza Mercato, nei pressi del Comune, e in via Bologna contro l’abitazione di Emanuele Libero e Ivanhoe Schiavone, figli dell’ex boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, diventato collaboratore di giustizia da alcuni mesi.
    Ipotesi di un messaggio ai figli dell’ex boss
    L’ipotesi principale è che la sparatoria sia un messaggio intimidatorio ai figli dell’ex boss da parte di gruppi criminali pronti a prendere il posto delle vecchie famiglie nel controllo delle attività illecite.
    Questo scenario potrebbe essere avvalorato anche dal fatto che gli episodi di Casal di Principe e San Cipriano sono avvenuti proprio nel periodo delle elezioni comunali a Casal di Principe, dove la coalizione che sosteneva da dieci anni l’amministrazione del sindaco Renato Natale, simbolo della lotta alla camorra, è stata sconfitta.
    Preoccupazione per la recrudescenza della criminalità
    L’accaduto ha destato notevole preoccupazione tra le forze dell’ordine e la magistratura, che temono una recrudescenza della criminalità organizzata nei territori di Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa, già noti in passato per la presenza della camorra e che negli ultimi anni avevano avviato un percorso di riscatto.
    Le indagini proseguono
    I Carabinieri stanno conducendo serrate indagini per identificare i responsabili della sparatoria e per chiarire il movente. Si stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e si stanno interrogando i residenti.
    L’obiettivo è quello di scongiurare il rischio di un ritorno al passato e di garantire la sicurezza dei cittadini.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Josi Della Ragione vince, sarà sindaco di Bacoli per altri 5 anni

    Bacoli ha celebrato in grande stile la vittoria elettorale del sindaco uscente Josi Gerardo Della Ragione, confermandolo alla guida della città per altri cinque anni. Tanti i cittadini che si sono riversati nel centro cittadino per festeggiare, portando in trionfo il sindaco lungo il corso principale fino alla Villa comunale, dove Josi ha tenuto un comizio.PUBBLICITA

    Le celebrazioni sono iniziate già nel pomeriggio, in piazza Marconi, ancor prima dell’ufficializzazione dei risultati elettorali. Qui, con la sua caratteristica oratoria, Josi ha esaltato la vittoria che è stata ottenuta con largo vantaggio e tranquillità in ogni quartiere della città.

    Nel suo discorso, ha ringraziato i cittadini di Bacoli per la rinnovata fiducia, ripercorrendo i successi degli ultimi cinque anni e delineando i progetti futuri. Il sindaco ha dedicato la vittoria alla memoria del compianto Onorevole Peppino Scotto Di Luzio e ha rivolto un pensiero speciale alla sua famiglia, in particolare alla figlia Anna e alla moglie Francesca.
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    Villaricca arrestato baby pusher con cocaina nelle tasche

    Villaricca. Cocaina nelle tasche del baby pusher, arrestato dai Carabinieri. Ha appena 15 anni il pusher arrestato la scorsa notte dai Carabinieri della stazione di Villaricca.PUBBLICITA
    Il giovane di soli 15 anni si trovava da solo in corso Europa, quando il suo comportamento ha attirato l’attenzione dei Carabinieri. I militari hanno notato immediatamente segni di agitazione che li hanno spinti a fermarsi e verificare la situazione più da vicino.

    Punti Chiave ArticoloLa scoperta delle dosi di cocaina Dopo un breve controllo, i Carabinieri hanno scoperto nelle tasche del giovane ben 10 dosi di cocaina. Questa scoperta ha portato alla decisione di procedere con l’arresto del ragazzo per detenzione di droga a fini di spaccio. Oltre alla droga, il giovane è stato trovato in possesso di 570 euro in contanti, ritenuti provento illecito delle attività di spaccio. Questa somma di denaro è stata confiscata dagli agenti.
    Il 15enne è stato immediatamente arrestato e attualmente si trova presso il centro di prima accoglienza per minorenni, in attesa di giudizio. I carabinieri continueranno a indagare per capire l’estensione delle attività del giovanissimo pusher e se esistano altre persone coinvolte. Leggi Anche LEGGI TUTTO