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    Arzano, per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce

    Arzano. Per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce. Intervento della polizia locale, sequestrato il veicolo.PUBBLICITA
    E’ quanto successo ad Arzano dove il conducente di un’auto, una Lancia y, per evitare un’altra auto che lo precedeva e che ha frenato all’improvviso, ha deviato la manovra impattando su un muro alla via Falcone e Borsellino.

    Punti Chiave ArticoloDiversi i danni al parapetto e al palo della pubblica illuminazione che grazie all’intervento tempestivo degli agenti della polizia locale di transito, è stato subito messo in sicurezza dalla società di energia elettrica. Ad un accurato controllo, il veicolo è risultato essere sprovvisto di copertura assicurativa e perciò posto sotto sequestro con una sanzione di oltre mille euro.
    L’auto era anche senza assicurazione Il proprietario del veicolo che ha provocato i danni, dovrà risarcire l’Ente per il pagamento di quanto distrutto.
    Nel corso dei controlli diversi i veicoli posti sotto sequestro nel parcheggio antistante il luogo dell’incidente, sito perché privi di copertura assicurativa e altre violazioni al codice della strada. P.B. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Ischia, Gennaro Savio: “Si individuano e si condannino le responsabilità della tragedia sfiorata al Rizzoli”

    Ischia. La notizia fortunatamente è che la tragedia è stata solo sfiorata e che sotto parte del solaio e della controsoffittatura crollati ieri pomeriggio nella Hall dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno non ci sia rimasto nessuno.PUBBLICITA

    E questo perché caso ha voluto che il crollo si verificasse di pomeriggio e non di mattina quando la sala d’ingresso è sempre piena zeppa di gente. Ancora una volta possiamo dire che ci è andata bene perché, diversamente, oggi staremmo qui a piangere morti e feriti.

    Ma possibile che in un luogo pubblico come l’ospedale dove vi ci si reca per curarsi e stare bene, rischi di uscire chiuso in una bara di legno per il crollo di una controsoffittatura? Ma qualcuno veramente pensa di scherzare con la vita delle persone?
    Quasi non bastassero le croniche problematiche che attanagliano il nosocomio lacchese, ora dobbiamo anche preoccuparci della pericolosità di parte della struttura? Com’è possibile che non sia stato previsto ed evitato il crollo di parte del solaio e della controsoffittatura della sala d’attesa? Qual è la situazione di staticità dei solai di tutti gli ambienti del “Rizzoli”?

    Domande, queste, che in attesa che si faccia luce sui motivi che hanno determinato il crollo, giriamo pubblicamente a chi è deputato a far sì che pazienti ed utenti si rechino in una struttura ospedaliera sicura dal punto di vista statico, soprattutto tenuto conto che si trova in una zona a rischio sismico e dove ogni “oscillazione” potrebbe essere fatale.

    L’amministrazione comunale di Lacco Ameno guidata dal sindaco Giacomo Pascale che si è resa responsabile dell’insopportabile e disumana vergogna sociale dell’installazione dei posti a pagamento per le automobili inondando l’esterno dell’ospedale di strisce blu penalizzando così utenti, malati, ricoverati e familiari.
    Cosa ha fatto in questi anni con lo stesso piglio, assieme a tutti gli altri amministratori locali, per pretendere da Asl e regione una struttura ospedaliera sicura in ogni reparto, in ogni zona?
    Sembra quasi un paradosso, per non dire un incubo, ma intanto che aspettiamo l’ampliamento dell’ospedale così tanto pomposamente promesso ed annunciato dal Presidente della regione Vincenzo De Luca con la posa della prima pietra, intanto che aspettiamo l’assunzione di nuovo personale sanitario che metta finalmente fine all’indegna carenza di medici e operatori sanitari.
    Intanto che ci beviamo le false promesse elettorali di sindaci e rappresentanti della politica regionale, intanto che aspettiamo che il nosocomio lacchese esca dal coma profondo in cui lo ha ridotto la politica isolana, regionale e nazionale, dobbiamo anche registrare la tragedia sfiorata per l’improvviso crollo di una controsoffittatura: assurdo.
    Ora quello che è necessario e che chiediamo con forza è che si individuano e si condannino immediatamente le responsabilità tecniche di quanto accaduto.
    Per quanto riguarda invece le responsabilità politiche dello stato comatoso in cui versa il “Rizzoli”, beh, quelle sono facilmente individuabili e, francamente, dovrebbero essere condannate finalmente e definitivamente dagli isolani i quali non dovrebbero più dare il proprio consenso elettorale agli attuali ed ex amministratori comunali isolani, regionali e governativi, tutti accumunati dal totale interesse di governare in nome e per conto degli interessi collettivi.
    Anzi, spero che così come lo siamo da decenni noi comunisti che assieme al compianto e combattivo Domenico Savio quotidianamente ci siamo sempre battuti e continuiamo a batterci affinché venga garantito a tutti il pieno diritto alla salute, gli ischitani siano finalmente anch’essi stanchi dello stato di arretratezza in cui versa l’unico ospedale pubblico dell’isola d’Ischia e la sanità isolana in generale e decida di scendere in piazza affinché venga garantito a tutti il pieno diritto alla salute.
    Intanto, mi sento di ringraziare pubblicamente medici, infermieri e dipendenti amministrativi e sanitari i quali, nonostante tutto, resistono ancora sul fronte caldo del “Rizzoli” e che col loro quotidiano impegno professionale continuano a lavorare per salvare vite umane.
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     Sant’Antimo: 49enne arrestato per violenze sui genitori dopo un rocambolesco inseguimento

    Un uomo di 49 anni di Sant’Antimo è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e violazione del divieto di avvicinamento. L’uomo, già arrestato un mese fa per estorsione ai danni dei suoi genitori, era tornato a casa loro violando il divieto di dimora nel comune e il divieto di avvicinamento alle persone offese.PUBBLICITA

    Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo sono intervenuti su richiesta di una coppia di anziani, 80 e 77 anni, che stavano subendo l’ennesima aggressione da parte del figlio. L’uomo, arrampicatosi sui tubi del gas, era salito sul terrazzo dell’abitazione dei genitori urlando e minacciandoli di morte per estorcere denaro.

    Alla vista dei Carabinieri, il 49enne ha tentato la fuga a piedi, ma dopo un breve inseguimento è stato bloccato e arrestato. Ora si trova in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
    L’episodio rappresenta l’ennesimo caso di violenza familiare, un problema purtroppo ancora troppo diffuso. I Carabinieri invitano le vittime a denunciare sempre gli abusi, per proteggersi e per far sì che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia.

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    Deposito di orologi falsi sequestrato a Pollena Trocchia

    Blitz della Polizia a Pollena Trocchia: sequestrati orologi di lusso per 6 milioni di euro.PUBBLICITA
    Un’operazione lampo della squadra giudiziaria del commissariato Decumani ha portato al sequestro di oltre 30.000 orologi di alta gamma, tra cui Breil, Boss ed Emporio Armani, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.

    Punti Chiave ArticoloTeatro dell’operazione è stato un deposito di via Massa a Pollena Trocchia, dove gli agenti hanno rinvenuto gli orologi. L’inchiesta è ancora in corso e il titolare del deposito, un 37enne già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. L’operazione non è stata casuale, ma il frutto di un’attività investigativa durata giorni. Dagli accertamenti era emersa la presenza di armi, munizioni ed esplosivi all’interno del deposito. I poliziotti, non trovando l’arsenale, hanno comunque scoperto il prezioso carico di orologi.

    Provenienza incerta e indagini in corso La provenienza degli orologi è ancora da accertare, ma gli investigatori sono certi che si tratti del frutto di un’operazione illecita. Il titolare del deposito, E.O., ha un curriculum criminale preoccupante, già noto per truffa aggravata, possesso di documenti contraffatti ed emissione di fatture false.
    Il suo telefono e il deposito sono stati sequestrati e l’analisi del dispositivo potrebbe rivelare elementi utili per risalire alla provenienza degli orologi e ai clienti interessati. Un maxi-sequestro che apre nuovi scenari investigativi Il sequestro degli orologi apre nuovi scenari investigativi e gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la rete di traffici illeciti e individuare i responsabili. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Stadio Caivano: MGROUP ricorre al TAR contro l’esproprio del terreno

    Caivano. La società MGROUP, proprietaria del terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo stadio comunale di Caivano, ha annunciato il ricorso al TAR contro l’ordinanza di esproprio disposta dal Comune per la realizzazione dei lavori.PUBBLICITA
    Secondo MGROUP, l’acquisizione del terreno da parte del Comune sarebbe avvenuta con “errori” e si baserebbe su una “vicenda giudiziaria che va avanti da 23 anni”.Punti Chiave ArticoloMGROUP contesta inoltre l’affermazione del Comune secondo cui il terreno sarebbe stato confiscato alla camorra, sostenendo che “non risulterebbe tra i beni confiscati alla camorra”.
    Battaglia legale di 23 anni La società evidenzia di essere impegnata “da 23 anni” in una “battaglia legale per dimostrare l’insensatezza e l’insussistenza di un provvedimento amministrativo più volte impugnato fin dall’avvio del procedimento amministrativo”. La società chiede al TAR di “revidere gli atti di acquisizione del terreno da parte del Comune”.L’annuncio del ricorso al TAR è stato dato nel corso di una conferenza stampa organizzata da MGROUP, alla quale hanno partecipato l’amministratore della società, Francesco Moccia, e l’avvocato Sergio Clemente.

    Si attende ora la decisione del TAR sul ricorso presentato da MGROUP. La vicenda potrebbe avere un impatto significativo sul progetto di realizzazione del nuovo stadio comunale di Caivano.
    il commissario Dispenza,terreno per stadio Caivano acquisito dopo abusi edilizi Il coordinatore della Commissione straordinaria che regge il Comune di Caivano, prefetto Filippo Dispenza, precisa in una nota che il terreno sul quale sorgerà lo Stadio Comunale di Caivano “è un bene che è stato acquisito, ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/2001, dal Comune di Caivano nei riguardi della Società MGROUP, all’epoca titolare dello stesso, e non del clan Moccia, a seguito di abusi edilizi realizzati da tale Società su tale area”. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Ischia, crollo all’Ospedale Rizzoli, il sindaco di Lacco Ameno: “E’ stato un miracolo”

    Ischia. Momenti di paura all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, Ischia, dove nel primo pomeriggio di oggi si è verificato il crollo parziale del controsoffitto della sala d’ingresso.PUBBLICITA
    L’incidente è stato causato dal cedimento di un pesante macchinario dell’aria condizionata che si è staccato improvvisamente dai suoi ancoraggi, trascinando con sé una porzione del controsoffitto e alcune tubature.

    Punti Chiave ArticoloFortunatamente, solo due persone sono rimaste lievemente ferite: un paziente colpito da alcuni frammenti di cartongesso e una donna incinta soccorsa per lo spavento. Come precauzione, tre stanze del Reparto di Chirurgia sono state temporaneamente evacuate e i pazienti trasferiti in altri reparti.

    Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Carabinieri e squadre tecniche dell’ASL Napoli 2 Nord, che stanno effettuando i necessari accertamenti per stabilire le cause del crollo e provvedere al ripristino della sicurezza.
    L’ingresso principale dell’ospedale è stato momentaneamente chiuso, ma la Direzione ASL assicura che la struttura rimane regolarmente operativa, con accessi alternativi disponibili. Il sindaco di Lacco Ameno: “E’ stato un miracolo” “L’area interessata dal crollo è solitamente molto affollata, ma per fortuna nessuno è stato gravemente ferito. È un vero miracolo”, ha commentato il Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale. “I tecnici stanno lavorando per capire le cause del cedimento e per ripristinare il prima possibile l’ingresso principale. L’ospedale rimane comunque funzionante in tutte le sue aree cruciali”, ha aggiunto il Sindaco. L’incidente ha sollevato ancora una volta la questione della sicurezza nelle strutture sanitarie, con la richiesta di controlli più rigorosi e interventi di manutenzione tempestivi per evitare il ripetersi di simili episodi. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, Funicolare Chiaia slitta riapertura, possibile solo entro fine anno

    La funicolare di Chiaia a Napoli resta chiusa, e la sua riapertura slitta ancora una volta. Secondo le ultime indiscrezioni, l’impianto non riaprirà prima della fine dell’anno, con un possibile rinvio addirittura a dicembre.PUBBLICITA

    Questo significa che la chiusura, iniziata il 1° ottobre 2022, supererà i due anni, ben oltre i dieci mesi previsti per i lavori di revisione ventennale. Un vero e proprio record negativo, come sottolinea Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari e fondatore del gruppo Facebook “Napoli: gli “orfani” della funicolare di Chiaia”.

    Capodanno denuncia i ritardi e l’incapacità gestionale, evidenziando come i lavori per la costruzione della funicolare nel 1889 durarono meno di due anni, mentre per la revisione ne occorreranno più del doppio. Inoltre, non sono state spiegate le motivazioni dell’estensione da sei a dieci mesi dei tempi di lavoro previsti nell’appalto.
    L’ennesimo disagio per i cittadini, che si ritrovano privati di un importante mezzo di trasporto per un tempo così lungo. La funicolare di Chiaia collega la zona centrale del Vomero con il quartiere Chiaia, ed è utilizzata da circa 15mila persone al giorno.

    La chiusura prolungata ha avuto un impatto negativo anche sul turismo, con una diminuzione dei visitatori nella zona del Vomero.
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    Penisola sorrentina: sanzionati 14 giovani sorpresi a fumare spinelli sotto gli ombrelloni

    Costiere sorrentine e Ischia: boom di turisti, controlli dei carabinieriLe coste di Sorrento e Ischia sono state prese d’assalto dai turisti in questo weekend, con un’affluenza record di bagnanti, soprattutto giovani.PUBBLICITA

    Le spiagge hanno vissuto un vero e proprio sold out, con famiglie e ragazzi che hanno raggiunto la penisola sorrentina e l’isola d’Ischia per godersi il sole e il mare.

    L’aumento dei turisti ha portato i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli a intensificare i controlli, per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole.
    I militari, in borghese, si sono miscelati tra i bagnanti per identificare eventuali persone sospette e contrastare fenomeni come lo spaccio di droga e l’uso di alcol da parte dei minorenni.

    Nelle spiagge di Vico Equense e Meta, i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno identificato 240 ragazzi, di cui 28 con precedenti penali.

    Inoltre, 14 giovani sono stati sorpresi a fumare spinelli sotto gli ombrelloni. I carabinieri li hanno segnalati alla prefettura e hanno interrotto il loro comportamento che disturbava gli altri bagnanti.
    Oltre ai controlli sulle persone, i carabinieri hanno anche sanzionato 20 centauri che circolavano senza casco.
    L’intervento dei carabinieri è stato apprezzato dai turisti, che si sono sentiti più sicuri e tutelati durante il loro soggiorno.
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    Marano piange il 28enne Salvatore Fico: ennesima vittima della strada

    Marano piange l’ennesima vittima della strada tra Napoli e provincia. An che in questo caso ad essere spezzata è una giovane vita quella del 28enne salvatore Fico.PUBBLICITA
    Sabato era stava rientrando insieme con la sua fidanzata. Era in sella al suo scooter, un Brera 125 quando in via Palermo, uno stradone della periferia di Villaricca che congiunge Marano ha incrociato una moto Bmw Gsx 1200 centrandolo in pieno.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto è stato violentissimo, I tre centauri sono volati a metri di distanza. Salvatore è morto sil colpo. La ragazza e l’altro centauro hanno riportato gravi ferite ma non sono in pericolo di vita. La ragazza è ricoverata all’ospedale di Pozzuoli mentre il 35enne che era sulla potente Bmw è al Cardarelli. I carabinieri hanno effettuato i rilievi e stanno cercando di stabilire l’esatta dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità.
    Si attendono i risultati dell’indagini per stabilire la dinamica dell’incidente
    Sarà poi l’autopsia ad accertare le cause della morte di Salvatore Fico  e come da prassi per il 35enne ferito arriverà un avviso di garanzia, come atto dovuto, con l’accusa di omicidio colposo. Potrà nominare un avvocato e un perito medico per assistere all’autopsia. La morte di Salvatore Fico è l’ennesima raccontata nelle cronache di Napoli in questi mesi, troppe le vittime della strada. Le cause sono sempre le stesse, distrazione alla guida ed alta velocità. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Somma Vesuviana discarica rifiuti tombata sotto il capannone: 4 denunciati

    Somma Vesuviana. I Carabinieri della locale stazione, durante un controllo del territorio in via del Colle, hanno interrotto dei lavori edili in corso in un’area di circa 10mila metri quadrati.PUBBLICITA

    Dagli scavi emergevano ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi, tra cui ferro, materiali da demolizione e miscele bituminose.

    L’area, adibita all’ampliamento dei capannoni di una ditta metalmeccanica, è stata sottoposta a sequestro. I rifiuti erano stati tombati sotto il capannone.

    Quattro persone, tra cui l’amministratore unico della società, un architetto, un imprenditore e un operaio, sono state denunciate per gestione e smaltimento illecito di rifiuti.

    L’operazione è stata condotta congiuntamente ai Carabinieri Forestali di Ottaviano.
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    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Marigliano blitz nel rione popolare Pontecitra: denunciate 24 persone per allacci abusivi

    A Marigliano, nel quartiere di edilizia popolare Pontecitra, i carabinieri della stazione locale hanno condotto un’operazione a largo raggio durata tre giorni, finalizzata a verificare l’esistenza di allacci abusivi.PUBBLICITA
    Al termine dell’accertamento, effettuato con i tecnici del servizio elettrico, sono state denunciate 24 persone. Gli indagati avrebbero realizzato allacci illegali alla rete pubblica, assicurandosi così la fornitura di energia elettrica per le proprie abitazioni. Il danno economico è ancora in fase di valutazione.

    Punti Chiave ArticoloIl personale Enel ha provveduto a mantenere attive le utenze per ciascun nucleo familiare, installando nuovi contatori regolarizzati. Sono stati tutti denunciati per truffa Per tutti è scattata la denuncia per truffa e ora oltre alla restituzione delle somme che saranno accertate singolarmente, dovranno anche affrontare il processo penale.
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    Villaricca muore centauro di 28 anni, gravi la fidanzata di 21 e un 35enne

    Ennesimo incidente stradale mortale lungo le strade di Napoli e provincia. E’ accaduto ieri sera intorno alle 23,30 a Villaricca.PUBBLICITA
    I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Marano sono infatti intervenuti a via Palermo, allertati da alcune telefonate al numero di emergenza 112 per un incidente stradale.

    Punti Chiave ArticoloArrivati sul posto hanno riscontro che poco prima e per cause ancora in corso di accertamento uno scooter Brera x 125 cc con in sella un 28enne e una 21enne si è scontrato violentemente con una moto Bmw gsx 1200 cc con in sella un 35enne. Sul posto anche un ambulanza del 118 che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 28enne.
    Trasferiti, in codice rosso, in prognosi riservata, al momento non in pericolo di vita gli altri due centauri. La donna è stata trasferita nell’ospedale di Pozzuoli mentre l’uomo è al Cardarelli.La salma è stata sequestrata su disposizione dell’Autorità giudiziaria. In codice rosso gli altri due feriti Su disposizione del magistrato di turno del Tribunale di Mapoli Nord sono stati anche sequestrati i due scooter mentre il centauro della moto Bmw è stato sottoposto a tutte le analisi del caso per stabilire se fosse idoneo alla guida al momento dell’impatto. Quello di ieri sera è solo l’ennesimo incidente mortale raccontato dalle cronache di Napoli e che purtroppo stanno diventando quasi una consuetudine quotidiano nonostante gli appelli alla guida prudente, i controlli e le multe da parte delle forze dell’ordine. Leggi Anche LEGGI TUTTO