More stories

  • in

    Afragola, il racconto choc: “Padre Gildi mi faceva organizzare le orge a casa mia”

    “Padre Gildi, per mio tramite, ha sempre organizzato dei rapporti sessuali di gruppo a casa mia, io li organizzavo perché altrimenti non mi avrebbe aiutato con l’assicurazione, con il cibo, mi ricattava”.PUBBLICITA

    Fa restare senza parola il racconto denuncia che il giovane nord africano vittima degli abusi sessuali prima di padre Nicola Gildi e poi di don Domenico Silvestro, arrestati oggi insieme con altre 4 persone autori dell’aggressione  e della rapina del telefonino nel quale vi erano le immagini degli incontri sessuali.

    Punti Chiave ArticoloRacconta ancora il giovane migrante: “Le richieste di organizzazione di queste orge avvenivano attraverso messaggi che padre Gildi mandava al mio amico…omissis… Sono cose che avvenivano circa una volta al mese. I ragazzi che venivano a queste orge venivano invitati con le app di incontri come quella “Ciao Amigos” e “Tinder”. Padre Gildi aveva dei rapporti sessuali con ragazzi che poi pagavo io per lui con somme di denaro, intorno ai 50 euro.

    In queste orge anche io ero costretto da Padre Gildi ad avere rapporti sessuali altrimenti come ho già detto non mi avrebbe più aiutato. Anche il mio amico…omissis… è stato costretto a rapporti sessuali con padre Gildi sotto ricatto che ci avrebbero tolto l’aiuto che ricevevamo”. Per il gip i parroci hanno agito con “straordinaria spregiudicatezza” Basterebbe questo per restare inorriditi davanti a tanto squallore. Non a caso il gip Caterina Anna Arpino scrive, nelle 47 pagine dell’ordinanza cautelare che “non può non essere rimarcata la straordinaria spregriudicatezza” messa in atto dai due frati arrestati stamani dai carabinieri dai carabinieri di Afragola, in provincia di Napoli. La gip parla di condotte ripetute “per diversi mesi, in un contesto lavorativo e di assistenza religiosa, approfittando della loro posizione sovraordinata e della debolezza, fisica e psicologica, delle vittime”. “Carissimo Giuseppe ti ringrazio per questo tuo impegno nei confronti dei frati, io sono mortificato, perché mai avrei voluto che si giungesse a questo. Ti chiedo perdono e ti assicuro la mia preghiera per te e per la tua famiglia. Un abbraccio e una benedizione”. E’ invece il testo del messaggio agli atti dell’indagine dei carabinieri e della Procura di Napoli Nord che il frate Nicola Gildi invia all’imprenditore Giuseppe Castaldo, l’ 8 aprile scorso, il giorno dopo l’incontro durante il quale, secondo gli inquirenti, è stata formulata la richiesta finalizzata a ‘risolvere’ il problema dei cellulari sui quali c’erano tracce compromettenti delle condotte sessuali. L’imprenditore Castaldo: “Io sono devoto a Sant’Antonio e alla chiesa” Pochi minuti dopo Castaldo risponde al messaggio: “Nicola, io sono devoto a sant’Antonio e alla Chiesa ma soprattutto mi avevano detto che sei una brava persona e di cuore, domenica ho avuto conferma, mi fa piacere averti conosciuto ci vediamo presto grazie per le preghiera per la mia famiglia”. Agli atti dell’inchiesta, oltre le intercettazioni, c’è una lettera degli avvocati delle due vittime degli abusi indirizzata ai due religiosi, acquisita dai carabinieri e dalla Procura di Napoli Nord. I legali sollecitavano i pagamenti per le prestazioni lavorative erogate dalle due vittime nei monasteri, e nella lettera si faceva anche riferimento ai rapporti sessuali subiti in cambio di assistenza di carattere sociale e lavorativa: alle vittime sarebbe stato garantito un impegno retribuito in ogni luogo di culto in cui i due frati si trovavano a svolgere le proprie funzioni religiose. La lettera avrebbe innescati la reazione: padre Gildi chiede aiuto a Castaldo, il quale invia Danilo Bottino e Biagio Cirillo, lo scorso 26 aprile, ad impossessarsi dei telefoni cellulari delle vittime. I due sfondano la porta dell’abitazione e, armati di una mazza da baseball (“dammelo altrimenti ti spacco la faccia, ti uccido”), hanno cercato di farsi consegnare i cellulari, obiettivo fallito a causa della reazione dei due minacciati, uno dei quali rimasto ferito. Bottino, per evitare che le forze dell’ordine potessero risalire a lui, ha anche denunciato falsamente il furto della sua auto alla stazione dei carabinieri di Marigliano, usata per recarsi a casa delle vittime dell’aggressione. In carcere anche Antonio Di Maso, imprenditore 43enne, è invece accusato di avere fatto da intermediario tra il frate mandante e l’organizzatore della rapina che sarebbe Giuseppe Castaldo, 52 anni, come Di Maso imprenditore di Afragola, ma, secondo gli inquirenti, in contatto con la criminalità organizzata di Marigliano. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

  • in

    Sant’Anastasia bimbo caduto dal balcone soccorso dalla nonna

    E’ stata chiarita la dinamica dell’incidente di Sant’Anastasia dove un bambino, di 5 anni, per cause ancora in corso di accertamento è precipitato dalla propria abitazione posta al secondo piano di via Donizetti.PUBBLICITA

    Il piccolo é stato immediatamente soccorso dalla nonna che era presente in casa e da alcuni passanti. Il 118 ha trasportato il bambino al Santobono di Napoli in codice rosso: è in pericolo di vita.

    È in corso il sopralluogo da parte dei carabinieri della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Tragedia a Sant’Anastasia, bimbo cade dal balcone al secondo piano: è grave

    A Sant’Anastasia poco dopo le 19,30 di questa sera un bambino di soli 5 anni, è caduto da un balcone per cause ancora in corso di accertamento.PUBBLICITA

    I familiari hanno subito attivato i soccorsi e le forze dell’ordine, con i carabinieri che sono prontamente arrivati sul posto per iniziare le indagini.

    Il bambino, a causa delle gravi condizioni e dei molteplici politraumi, è stato immediatamente trasportato in ambulanza in codice rosso verso l’ospedale Santobono.
    I carabinieri stanno effettuando tutti gli accertamenti necessari per determinare le circostanze esatte in cui si è verificata la caduta.

    Per garantire un rapido accesso alle cure mediche necessarie, una gazzella dell’arma dei carabinieri ha funto da scorta e viabilità durante il trasferimento.
    Le sue condizioni, tuttavia, sono considerate critiche. L’operato dei medici del Santobono sarà determinante nelle prossime ore per capire la gravità delle ferite riportate.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    The Sanctuary sbarca ad Ischia con un evento esclusivo al Negombo per Sensorama

    Per la prima volta nella sua prestigiosa storia, il celebre club romano “The Sanctuary” varca i confini della capitale per approdare sull’incantevole isola d’Ischia, ospite del rinomato format di successo Sensorama. L’attesa è per l’evento intitolato “The Sanctuary goes to Sensorama-Negombo”, che vedrà protagonisti dj di fama internazionale animare le terrazze mozzafiato del suggestivo parco idrotermale del Negombo con le sonorità avvolgenti della musica techno. La magia dell’incontro tra l’eleganza intramontabile del club romano e l’atmosfera vibrante della meravigliosa isola verde, promette di regalare agli ospiti un’esperienza indimenticabile, un tuffo nel mondo dell’intrattenimento di alta qualità reso unico dalla cornice incantevole offerta dal Negombo, a picco sul mare cristallino che lambisce le coste della baia di San Montano. L’atmosfera sofisticata, l’energia travolgente e la qualità della proposta musicale renderanno “The Sanctuary goes to Sensorama-Negombo” un evento imperdibile per gli amanti della buona musica e per chiunque desideri vivere una serata indimenticabile all’insegna dell’eccellenza e dell’arte dell’intrattenimento. Alla consolle si alterneranno artisti di fama internazionale, a partire da Sara Bluma, dj e produttrice algerina, celebre in tutto il mondo per dei set che fondono indie dance, tech house, italo disco e suoni elettronici. A scaldare il ritmo della serata anche il collega Romano Alfieri, famoso in Italia per delle indimenticabili performance al Cocoon e al Minus, nonché in Europa per la partecipazione ai principali festival, dove ha messo in campo set dinamici che mixano influenze funky, house, elettroniche e techno. Alla consolle vi sarà anche l’italo-argentino Elbio Bonsaglio, proprietario e co-fondatore di Familia Recordings, il cui lavoro è supportato da artisti di punta della scena mondiale e Chris Bowl, celebre per una sonorità deep house, afro melodica e progressive. A firmare la nottata targata Negombo anche il dj Deep Futuristic, volto storico di Sensorama, considerato tra i più influenti artisti campani, e la toscana Lolla Fedolfi, che ha guadagnato popolarità con concerti esclusivi per marchi di moda come Armani e Louis Vuitton. L’appuntamento è fissato per il 3 agosto, dalle 20.00 alle 2.00, un’occasione imperdibile per immergersi in un viaggio sensoriale che unisce musica, emozioni e bellezza paesaggistica in un connubio perfetto che promette di lasciare il segno nel cuore di tutti i presenti.PUBBLICITA

    Luciano Carotenuto

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Cercola, droga nel vano ascensore: carabinieri arrestano una 43enne

    Un’operazione dei Carabinieri della Tenenza locale ha portato all’arresto di Immacolata Coppola, 43 anni, già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto nella notte scorsa, dopo una perquisizione mirata nella sua abitazione.PUBBLICITA

    I militari, sospettando l’attività illecita della Coppola, hanno deciso di ispezionare il suo appartamento. Durante la perquisizione, hanno scoperto un nascondiglio ingegnoso: una intercapedine segreta all’interno del vano ascensore del condominio, accessibile solo tramite una chiave trovata in possesso della donna. All’interno del nascondiglio sono stati rinvenuti e sequestrati 600 grammi di hashish.

    La perquisizione ha portato alla scoperta di ulteriori prove all’interno dell’abitazione della 43enne. I Carabinieri hanno trovato e sequestrato un coltello, presumibilmente utilizzato per il taglio della droga, un bilancino di precisione e una somma di 235 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Immacolata Coppola è stata arrestata e attualmente è in attesa di giudizio. Le indagini continuano per accertare eventuali complici e ulteriori dettagli sull’attività di spaccio.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    San Vitaliano fermato con 100 grammi di droga in auto

    I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno effettuato un’importante operazione anti droga a San Vitaliano, sequestrando oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti tra marijuana e cocaina, oltre a uno smartphone e un coltello a serramanico.PUBBLICITA

    Durante l’operazione, un giovane del posto è stato arrestato in flagranza di reato. I finanzieri del Gruppo di Nola hanno condotto l’operazione nell’ambito del controllo economico del territorio, fermando un’autovettura nei pressi del casello autostradale di Napoli Est.

    Il conducente dell’auto mostrava evidenti segni di nervosismo alle richieste dei militari.
    Un’ispezione accurata del veicolo ha portato alla scoperta della sostanza stupefacente, nascosta in un involucro di cellophane sotto il sedile anteriore del passeggero.

    L’operazione si è conclusa con il sequestro della droga, del coltello a serramanico trovato durante la successiva perquisizione domiciliare, e dello smartphone del giovane.
    Dopo il giudizio di convalida, il giovane è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Abusi edilizi a Forio e Barano: 4 denunciati

    Continua la lotta all’abusivismo edilizio sull’isola d’Ischia. I carabinieri della compagnia di Ischia, in collaborazione con gli uffici tecnici comunali, hanno infatti denunciato 4 persone per aver realizzato opere abusive a Forio e Barano d’Ischia.PUBBLICITA

    A Forio, un’abitazione è stata ampliata in modo significativo senza le necessarie autorizzazioni, con la costruzione di nuovi ambienti e pertinenze. Anche un deposito di notevoli dimensioni è stato realizzato in modo illegale.

    Punti Chiave ArticoloDagli accertamenti, infatti, è emerso che era stato costruito un fabbricato di 65 metri quadrati adibito ad abitazione e una pertinenza di 10 metri quadrati rispetto all’originario manufatto che da 30 metri quadrai era stato ampliato di altri 20 metri quadri. Realizzando così una nuova abitazione rispetto alla planimetria originaria.Le opere abusive hanno visto anche la realizzazione di un deposito di circa 68 meri quadrati mentre tutte le unità abitative avevano già tettoie in lamiera e zinco coibentato.

    A Barano, invece, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato altre 2 persone. Il committente e proprietario insieme al direttore dei lavori avevano realizzato a via Maronti un varco carrabile e dei muri di contenimento di altezza e larghezza maggiori rispetto ai titoli abilitativi nonché delle scale in muratura ed un vialetto in calcestruzzo della lunghezza di 10 mq. A Barano per compiere gli abusi hanno anche eliminato i dissuasori del comune Tutto ciò togliendo i dissuasori metallici che il comune di Barano d’Ischia aveva installato. Gli abusivismi erano stati realizzati in aree sottoposte a vincolo sismico e ambientale.I carabinieri hanno sequestrato tutto. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Incendio sul Vesuvio: ancora in corso le operazioni di spegnimento

    Continuano senza sosta le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri sulle pendici del Vesuvio, coordinate dal Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) convocato dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’area maggiormente colpita è quella di Cappella Bianchini, situata nel comune di Torre del Greco.PUBBLICITA Da questa mattina sono nuovamente operativi due elicotteri della Regione Campania e due Canadair nazionali, impegnati a domare le fiamme dall’alto. Sul terreno, sono presenti tre squadre dei Vigili del Fuoco, due della società regionale SMA, una della Città Metropolitana e due dei volontari della Protezione Civile regionale.Le Forze dell’Ordine, con il supporto della polizia locale, sono impegnate nella cinturazione dell’area, un’operazione disposta dal Prefetto per contenere e controllare l’incendio. Le squadre continuano a lavorare incessantemente per arginare il fuoco e proteggere le zone circostanti, cercando di evitare ulteriori danni e garantire la sicurezza della popolazione locale.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Torre Annunziata, sparatoria al Lido Azzurro: convalidato arresto di un giovane

    È stato convalidato l’arresto del giovane fermato il 26 luglio, ritenuto responsabile di aver fatto parte del commando criminale che il 19 luglio ha sparato tra la folla al Lido Azzurro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, dal Commissariato e dalla Squadra mobile, con l’accusa di tentato omicidio, strage, detenzione e porto di armi da sparo, con i delitti aggravati dal metodo mafioso.PUBBLICITA Il 29 luglio, il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermando i reati contestati ma escludendo l’aggravante del metodo mafioso per il delitto di strage. L’episodio risale al 19 luglio, quando il giovane, insieme a un complice non ancora identificato, è entrato nello stabilimento balneare “Lido Azzurro” armato di pistola e fucile. I due hanno aperto il fuoco contro una persona tra una folla di bagnanti, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, mentre la vittima designata è riuscita a fuggire e mettersi in salvo.Le indagini condotte dai carabinieri e dalla polizia hanno permesso di individuare le motivazioni dell’agguato e uno degli autori. L’azione sarebbe stata preordinata e organizzata per punire la vittima a causa di uno sguardo di sfida rivolto all’aggressore. Le modalità dell’azione sono state ritenute tipicamente mafiose, considerando la complessiva ricostruzione dei fatti e il movente.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Torna “Vesuvio e ‘notte”, alla scoperta dei sentieri del vulcano nell’ora più bella: il tramonto

    L’emozione di percorrere i sentieri del Vesuvio al tramonto, guidati da professionisti esperti, è il cuore dell’iniziativa “Vesuvio e ‘Notte”, promossa dall’associazione “I Vesuviani”. Questa iniziativa offre fino a settembre un tour emozionante sui Sentieri 5 (Gran Cono) e 9 (Fiume di Lava), un viaggio tra la storia e il mito del Vesuvio e alla scoperta delle meraviglie del Parco Nazionale del Vesuvio.PUBBLICITA Le escursioni si svolgeranno tutti i weekend di agosto e settembre, con vari temi come “Il Vesuvio e le sue leggende” e “Gli ultimi giorni di Pompei ed Ercolano”. Durante il periodo dal 8 al 13 agosto, sarà possibile partecipare all’evento “Il Vesuvio e le Stelle di San Lorenzo”, mentre dal 14 al 18 agosto si terrà “Il Vesuvio e le Feriae di Augusto”. Ogni escursione offre un’esperienza unica e indimenticabile.Percorrendo il Sentiero 5, i visitatori possono osservare dall’alto uno dei luoghi più suggestivi del vulcano Somma Vesuvio, la Valle dell’Inferno. La meta dell’escursione è un’area panoramica che offre una vista mozzafiato su Pompei e la costiera sorrentina, dove sarà possibile degustare il famoso vino Lacryma Christi rosso.Il Sentiero 9, invece, porta a uno dei luoghi più affascinanti del Parco Vesuvio. I partecipanti attraverseranno l’argentea colata lavica del 1944, osservando il sole calare dietro la città di Napoli. Durante l’escursione, sarà possibile vedere da vicino le lave che si sono alternate nel tempo e scoprire il lichene vesuviano, la prima forma di vita a colonizzare le lave dopo circa dieci anni. Anche in questo caso, è prevista una degustazione di vino.Le escursioni saranno accompagnate da incontri con artisti, specialisti, astrofili, storici e vulcanologi, con letture di brani di Plinio il Giovane e Matilde Serao, oltre a interpretazioni teatralizzate degli ultimi giorni di Pompei e Ercolano. I partecipanti potranno anche degustare i migliori vini prodotti nell’area vesuviana. L’evento unisce abilmente attività emozionali e concetti storici e scientifici, offrendo un percorso di alto livello culturale, sociale e ambientale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Zeus e Vini Sorrentino, è plastic free e gode del patrocinio morale dell’Ente Parco Vesuvio, del Comune di Ottaviano e del Comune di Boscotrecase.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Rapina di Casoria: l’ex pugile Di Napoli ha fornito l’identikit dei banditi

    Entrambi venivano feriti ma mentre Napoli veniva colpito al braccio, ad avere la peggio è statoPUBBLICITA E’ ancora in pericolo di vita Raffaele Scotti, il 62enne dipendente della comunità di recupero San Pio di Nola ferito ieri sera a colpi di pistola mentre era in compagnia  dell’ex pugile romano Kevin Di Napoli, ospite della comunità, e al quale i banditi volevano rubare il prezioso Rolex che portava al polso. Punti Chiave ArticoloI due era di ritorno da Napoli dove Kevin Di Napoli ex pugile professionista con un passato burrascoso, si era allenato.Il 62enne è stato portato al Cardarelli con una lacerazione al polmone, aorta, milza e fegato, dichiarato in pericolo di vita in quanto anche cardiopatico. E’ stato operato nella notte e i medici non hanno sciolto la prognosi. Il quadro clinico è molto complicato.Sulla mancata rapina finita nel sangue ci sono le indagini da parte dei carabinieri di Casoria e del Nucleo Investigativo di Castello Di Cisterna impegnati a ricostruire l’esatta dinamica della vicendaL’assalto è avvenuto verso le 19:30 di ieri sera alla frazione di Arpino, lungo la Circonvallazione Esterna di Casoria. I banditi in sella a uno scooter hanno affiancato la Lancia Y con i due a bordo. Avevano notato il prezioso orologio Rolex che Kevin Di Napoli aveva al polso e avrebbero tentato di rapinarlo, sparando a lui e all’uomo che l’accompagnava. L’ex pugile Di Napoli ha fornito l’identikit dei banditiDi Napoli è stato colpito al polso mentre Scotti ha avuto la peggio. L’ex pugile è stato a lungo interrogato dai carabinieri ai quali è riuscito a fare un identikit sommario dei due banditi, descrivendo abbigliamento, modello e marca di moto, timbro di voce e altri particolari utili alle indagini visto che nella zona non ci sono telecamere.Ci sono solo quelle dello svincolo della Tangenziale nelle vicinanza, anche se non è detto che i banditi siano transitati proprio in quella direzione.Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis Pomigliano, 5 giorni di cig tra agosto e settembre

    Nuova cassa integrazione nello stabilimento Stellantis a Pomigliano d’Arco, dove i lavoratori si fermeranno cinque giornate (26 agosto, 6, 13, 20 e 27 settembre), a causa della “complessa situazione di mercato”.PUBBLICITA Lo ha reso noto l’azienda nel corso di un incontro con le rsa di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr che ora lanciano un appello ai vertici di Stellantis a “cambiare rotta o sarà buio totale”, ritenendo “intollerabile il clima di incertezza che ricade solo sui lavoratori”.“Lo scenario venutosi a creare – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali in fabbrica – desta ancor più preoccupazioni se consideriamo che solo a gennaio veniva annunciata la piena occupazione del GB Vico che usciva finalmente e dopo anni dalla morsa degli ammortizzatori sociali, ed è impensabile che il futuro del sito di Pomigliano debba passare esclusivamente per il monitoraggio dell’andamento di Panda.Dalla avvenuta fusione con Psa, nessun nuovo modello è stato assegnato e prodotto negli stabilimenti italiani, tranne il Tonale e Hornet che facevano parte del piano industriale Fca. Come rsa Fim, Uilm, Fismic, Uglm ed Aqcfr riteniamo non più condivisibile questa scelta dei vertici Stellantis, che mette a rischio tutti gli stabilimenti nel nostro Paese compresa l’intera filiera dell’indotto”.Le rsa, quindi, chiedono che l’azienda resetti il proprio “modus operandi, orientata solo ad annunciare l’allungamento delle produzioni attuali di qualche anno”, sottolineando che tutti gli stabilimenti italiani “soffrono fortemente la mancanza di nuovi modelli, mentre quelli che hanno fatto la storia nel nostro Paese vengono dislocati in quelli esteri”.Dai rappresentanti sindacali, inoltre, l’appello al Governo ad “assumersi le proprie responsabilità”. “Abbiamo bisogno di sviluppo – hanno aggiunto – e non di passerelle. Il settore auto in Italia non ragiona più in italiano”.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO