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    Gragnano, installati nuovi Autovelox sulla statale per Agerola

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    A partire dal 1° settembre 2024, entreranno ufficialmente in funzione tre nuovi autovelox lungo la Statale che collega Gragnano ad Agerola, attraversando i Monti Lattari.
    Questi dispositivi, posizionati in un tratto di strada noto per l’elevato numero di incidenti, spesso mortali, sono una misura adottata dall’Amministrazione Comunale per migliorare la sicurezza stradale e proteggere la vita dei cittadini.
    Gli autovelox, installati lo scorso marzo, monitoreranno la velocità dei veicoli, sia auto che scooter, su questo importante collegamento viario. La velocità massima consentita è di 50 chilometri all’ora, e i trasgressori saranno automaticamente sanzionati.
    Il sindaco Nello D’Auria ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La sicurezza stradale è una priorità per la nostra amministrazione. Abbiamo installato questi autovelox per contrastare l’eccesso di velocità su una strada pericolosa, dove troppe vite sono state perse.
    Siamo certi che questa misura ridurrà significativamente gli incidenti, rendendo le nostre strade più sicure. Invito i cittadini a rispettare i limiti di velocità e a vedere questa iniziativa come un intervento necessario per il bene comune. Ringrazio la Prefettura e la Polizia Municipale per il loro impegno.”
    L’installazione delle di controllo della velocità è parte di un piano più ampio per migliorare la sicurezza stradale. L’amministrazione comunale di Gragnano continuerà a monitorare l’efficacia di queste misure e a studiare ulteriori iniziative per garantire la sicurezza dei cittadini.

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    Pimonte, sequestrato chioschetto per abusi edilizi

    I carabinieri della compagnia di Castellammare hanno effettuato una serie di controlli mirati sia nella cittadina stabiese sia nei comuni limitrofi.PUBBLICITA

    Nel corso dei controlli è stata trovata  droga nelle tasche di due giovani di Torre del Greco e Gragnano. Entrambi sono stati segnalati alla Prefettura.
    Denunciato per guida senza patente un 23enne di Sant’Antonio Abate. Era alla guida di un’auto nonostante non avesse mai conseguito la patente.
    Patente conseguita ma sospesa ad un 32enne di Frattamaggiore, sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore al limite previsto.
    Controlli anche alle attività commerciali dell’area stabiese. Per il titolare di un chioschetto di bibite e snack nel comune di Pimonte, una denuncia per abusi edilizi e violazioni delle norme ambientali e paesaggistiche.
    L’attività, poi sequestrata, era svolta senza alcuna autorizzazione.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Presa la pusher della movida di Agerola: nell’auto un barattolo di cocaina

    Una serata di controlli, intensificati per la movida di un sabato sera nel cuore di agosto ad Agerola meta preferita di tanti giovani e turisti in cerca di fresco e relazxPUBBLICITA

    Bloccata una donna pusher che era pronta a vendere la sua cocaina che trasportava in auto a clienti del piccolo comune vacanziero dei Monti Lattari che affaccia sia sul golfo di Napoli sia sul golfo di di Salerno.
    I militari della stazione di Agerola sono in strada per i controlli di routine. La paletta si solleva e l’auto della 53enne Cristina Fortunato accosta.
    L’agitazione visibile della 53enne trova giustificazione quando i carabinieri trovano nell’abitacolo un barattolo di vetro. All’interno quasi 50 grammi di cocaina, divisi in 46 dosi.
    Addosso anche 940 euro in contante ritenuto provento di spaccio.Fortunato è finita in manette ed è ora nel carcere di Secondigliano, in attesa di giudizio.

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    Colpo ai narcos dei Monti Lattari: scoperte e distrutte 140 piante di cannabis

    Gragnano. Nuovo sequestro di piante di cannabis ai danni dei narcos dei Monti Lattari, la Jamaica della Campania dove si produce la migliore qualità di marijuana.PUBBLICITA Ben 141 piante di cannabis fino a 3 metri di altezza sono state sequestrate dai Carabinieri su tutta la zona stabiese grazie alla pressione costante ai controlli anche dall’alto con elicottero. Punti Chiave ArticoloI militari della compagnia di Castellammare di Stabia, supportati dai baschi rossi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal fiuto dei cani del nucleo cinofili, hanno infatti inferto un altro duro colpo ai narcos.Nel bilancio delle ultime ore un sequestro di marijuana in località Acqua della Forma, nella città di Gragnano. In un’intercapedine di un muro perimetrale, scovati 450 grammi di erba sottovuoto già divisa in fiocchi.Denunciato per detenzione di droga a fini di spaccio un 26enne di Castellammare già sottoposto ai domiciliari. Durante una perquisizione i carabinieri hanno trovato 1 pianta di cannabis di 1 metro e mezzo, 3 grammi di hashish e oltre 28mila euro in banconote di vario taglio.100 piante di cannabis ad Aurano e 40 in località Nerva del MandroneAncora cannabis in località Aurano, piccolo agglomerato di abitazioni a due passi da Gragnano. 100 le piante rilevate in due diverse aree.40 quelle trovate in località Nerva del Mandrone: in questo caso ha colpito l’altezza dei fusti, tutti tra i 2 e i 3 metri. Tutte le piante sono state distrutte.Non sono mancati gli assuntori di droga. 3 quelli segnalati alla Prefettura: addosso marijuana pronta per essere fumata.Invece risponderà di porto abusivo di armi un 17enne stabiese, sorpreso in viale Don Bosco a Castellammare con un coltello di circa 22 centimetri.Denunciato anche un 45enne di Gragnano. I carabinieri lo hanno fermato mentre guidava un’auto risultata provento di furto.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Agerola coppia coltivava la preziosa marijuana Mango Sapphire: in manette

    Ennesima operazione contro il narco traffico tra i comuni di Castellammare e paese limitrofi. L’incessante attività delle forze dell’ordine continua a portare a sequestri e ad arresti.PUBBLICITA

    In una serie di blitz serrati, i carabinieri hanno sferrato un duro colpo ai piccoli spacciatori locali, smantellando nascondigli ingegnosi e sequestrando consistenti quantitativi di stupefacenti.

    Punti Chiave ArticoloL’operazione, condotta anche con il prezioso supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri di Calabria, ha portato all’arresto di diversi soggetti già noti alle forze dell’ordine. Tra questi, un 41enne di Sant’Antonio Abate, trovato in possesso di 15 dosi di crack accuratamente nascoste all’interno di un innocuo contenitore di aspirine, un nascondiglio tanto banale quanto efficace.
    Ad Agerola, invece, i carabinieri hanno sgominato una piccola organizzazione dedita allo spaccio, arrestando un 28enne e sua moglie. Ad Agerola coppia coltivava la famosa e pregiata marjiuana Mango Sapphire Nella loro abitazione, i militari hanno rinvenuto una vera e propria serra domestica, allestita con cura per la coltivazione di pregiata marijuana di tipo “Mango Sapphire”, considerata dai cultori della cannabis un vero e proprio gioiello della genetica indica. Oltre alla droga, i carabinieri hanno sequestrato bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e una somma in contanti ritenuta provento dell’attività illecita.
    Ma le sorprese non sono finite qui. Estendendo le ricerche alle zone rurali circostanti, i carabinieri hanno scoperto e distrutto diverse piantagioni di cannabis, dove piante rigogliose, alte fino a due metri, crescevano rigogliose, alimentando un fiorente mercato nero. Nel giardino di un 80enne tre maestose piante di marijuana Nemmeno un anziano di 80 anni, già noto alle forze dell’ordine, è riuscito a sfuggire ai controlli. Nel suo giardino, tra gerani e bonsai, i carabinieri hanno rinvenuto tre maestose piante di marijuana, alte oltre tre metri e mezzo, a testimonianza di una coltivazione accurata e prolungata nel tempo. Intanto, per le strade, i controlli hanno evidenziato una preoccupante recrudescenza di reati legati alla circolazione stradale. Diversi conducenti sono stati denunciati per guida senza patente, dimostrando una totale disinvoltura nel mettere a rischio la propria e l’altrui incolumità. L’operazione, oltre a infliggere un duro colpo al traffico di stupefacenti, ha anche permesso di segnalare alla Prefettura cinque giovani consumatori di droga, offrendo loro l’opportunità di intraprendere un percorso di recupero e di reinserimento sociale. Il messaggio lanciato dalle forze dell’ordine è chiaro: la lotta alla criminalità e allo spaccio di stupefacenti continua senza sosta, e chi si macchia di questi reati non troverà scampo. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Agerola, controlli anti droga dei carabinieri: padre e figlio in manette

    Un’operazione anti-droga dei carabinieri della stazione locale, in collaborazione con lo squadrone eliportato dei cacciatori carabinieri di Calabria, ha portato all’arresto di due persone nel tranquillo comune di Agerola. L’operazione, denominata “Continuum Bellum 2”, ha visto una serie di controlli serrati che si sono conclusi con il sequestro di una considerevole quantità di droga.PUBBLICITA

    Nella giornata di ieri, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione di un uomo di 46 anni e di suo figlio ventenne, entrambi incensurati e residenti ad Agerola. Durante la perquisizione, i militari hanno scoperto cinque buste contenenti complessivamente 730 grammi di marijuana, nascoste abilmente in un locale attrezzi.

    I due arrestati sono attualmente in attesa di giudizio e dovranno rispondere delle accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le autorità competenti stanno valutando ulteriori indagini per comprendere l’eventuale esistenza di una rete più ampia di spaccio collegata ai due uomini. Nel frattempo, la droga sequestrata è stata inviata ai laboratori per le analisi di rito.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Ancora droga e armi sequestrate dai Carabinieri nei Monti Lattari: arrestato un 22enne

    Continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvati in questa fase dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, nei boschi dei Monti Lattari, dove in questo periodo la coltivazione di cannabis è in piena fioritura.PUBBLICITA

    A Lettere, in località San Giorgio, i militari hanno scoperto un vero e proprio arsenale nascosto tra la vegetazione: un sacco di plastica contenente 910 grammi di marijuana già pronta per lo spaccio e un fucile semiautomatico Franchi cal. 20 perfettamente funzionante.

    Punti Chiave ArticoloA Lettere recuperati un fucile e 910 grammi di marijuana L’arma, che verrà sottoposta ad accertamenti balistici e dattiloscopici, è stata sequestrata. Poco distante, a Gragnano, i Carabinieri hanno arrestato Tommaso Mascolo, 22enne del posto già noto alle forze dell’ordine. Il giovane, che si era sottratto a un controllo tentando la fuga, è stato rintracciato poco dopo.
    Nelle sue tasche i militari hanno trovato 96 grammi di crack e 230 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
    A Gragnano arrestato il pusher di crack, Tommaso Mascolo Mascolo, già gravato da precedenti penali, è stato arrestato e tradotto in carcere in attesa di giudizio. L’operazione si inserisce nell’ambito dell’impegno costante dei Carabinieri per contrastare la diffusione di droga e armi nel territorio, tutelando la sicurezza dei cittadini.
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    Blitz tra Castellammare Monti Lattari, sequestrate bombe e droga: tre arresti

    Castellammare. Operazione congiunta dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ha portato all’arresto di tre persone e al sequestro di un arsenale di armi ed esplosivi, droga e animali selvatici protetti.PUBBLICITA

    I blitz sono avvenuti nell’ambito di controlli intensificati lungo la costa stabiese e sui Monti Lattari, zone particolarmente attive in questo periodo per le coltivazioni illegali di cannabis.

    Punti Chiave ArticoloNel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno scoperto: 170 grammi di polvere pirica esplosiva, 2 artifizi pirotecnici e 18 detonatori elettrici con telecomando a casa di Vincenzo Gargiulo, 48enne già noto alle forze dell’ordine.20 ordigni esplosivi, di cui 3 artigianali, all’interno di una carrozzeria abusiva gestita da Domenico Iacone, 52enne. L’uomo è stato denunciato anche per detenzione di 20 grammi di marijuana. Un altro ordigno esplosivo e diverse piante di cannabis nell’abitazione di Antonio Iacone, 31enne, arrestato e posto ai domiciliari.Oltre alle armi e alla droga, i Carabinieri hanno trovato anche alcuni animali selvatici protetti illegalmente detenuti da uno degli arrestati.
    L’operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela del territorio e dell’ambiente. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Sequestrate piante di marijuana viola sui Monti Lattari: arrestato il produttore

    I Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno arrestato un uomo e sequestrato diverse piante di “purple weed”, una varietà di marijuana molto ricercata dai giovani della generazione Z, durante un blitz nei Monti Lattari, noti anche come la “Giamaica italiana”.PUBBLICITA
    L’operazione è stata resa possibile grazie all’utilizzo di un drone, che ha permesso ai Carabinieri di individuare un uomo in flagranza di reato mentre coltivava la droga.

    Punti Chiave ArticoloL’uomo, Catello Battimello, 68enne di Sant’Antonio Abate già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e portato in carcere. Le perquisizioni successive hanno portato al sequestro di 15 piante di “purple weed”, alte circa un metro e 80, in piena fioritura.

    La “purple weed”, una droga pericolosa La “purple weed”, chiamata anche “purple haze” come la celebre canzone di Jimi Hendrix, è una varietà di marijuana che deve il suo colore viola all’elevata concentrazione di antocianine.
    Questa varietà di droga è considerata più pericolosa della marijuana tradizionale perché contiene livelli più alti di THC, il principio psicoattivo della cannabis. Il sequestro di queste piante di “purple weed” rappresenta un segnale preoccupante perchè dimostra come i produttori di droga come Battimello cercano di mettersi al passo dei tempi e con le nuove richieste del mercato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Casola, colpo di scena al Tar: riammessa la lista di Peccerillo

    Nuovo capitolo nella vicenda elettorale di Casola, piccolo centro dei Monti Lattari. Il Tar della Campania ha accolto il ricorso di Domenico Peccerillo, leader della lista “Casola in Positivo”, esclusa dalla corsa alle elezioni comunali a seguito di un esposto presentato da Alfredo Rosalba, l’altro candidato sindaco.
    Peccerillo era stato escluso per presunte irregolarità in alcuni atti della sua lista. La Sottocommissione elettorale di Gragnano aveva confermato l’esclusione, ma il Tar ha stabilito che la decisione è arrivata fuori tempo massimo.
    Secondo i giudici amministrativi, la fase di “presentazione” delle liste era già conclusa quando sono state riscontrate le presunte irregolarità. Pertanto, l’esclusione di Peccerillo non era più possibile.
    La decisione del Tar rimette in gioco Peccerillo, che torna ad essere in lizza per la carica di sindaco contro Rosalba. La sfida elettorale, inizialmente compromessa dall’esclusione di Peccerillo, potrà dunque avere luogo.
    Non dovrebbe esserci bisogno di rinviare le elezioni, visto che la decisione del Tar è arrivata in tempo utile. La campagna elettorale potrà finalmente entrare nel vivo, dopo i ricorsi e le polemiche delle ultime settimane.
    La decisione del Tar è stata accolta con soddisfazione da Peccerillo e dai suoi sostenitori. “Sono contento che la giustizia abbia fatto il suo corso,” ha dichiarato Peccerillo. “Ora possiamo finalmente confrontarci con gli elettori e presentare loro il nostro programma per Casola.“
    Anche Rosalba ha commentato la decisione del Tar. “Rispetto la decisione del Tar,” ha detto. “Sono pronto a confrontarmi con Peccerillo e a far prevalere le mie idee per il futuro di Casola.”
    La sfida elettorale a Casola si preannuncia dunque molto combattuta. Entrambi i candidati sono determinati a conquistare la vittoria e a guidare il paese per i prossimi cinque anni.
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    Colpo ai narcos dei Monti lattari: sequestrati 33 chilogrammi di marijuana

    Lettere. Che il boss Ciro Gargiulo detto o’ biondo assassinato il 19 febbraio scorso fosse uno dei gestori del traffico di marijuana dei Monti Lattari si è avuta una ulteriore conferma stamane.
    I Carabinieri della stazione locale insieme ai militari della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia hanno condotto un dettagliato sopralluogo in via San Giorgio a Casola di Napoli dove su ucciso il boss.
    Durante le operazioni, i carabinieri hanno scoperto e confiscato 33 chili di marijuana di provenienza ignota. La droga era contenuta in due borsoni che erano stati occultati in un’area scoperta, mimetizzati tra i rovi della vegetazione lungo le sponde di un corso d’acqua.
    Le indagini sono ancora in corso visto che in quella zona vi abita tutta la famiglia di Gargiulo, coinvolti in blocco nel traffico di droga.
    Pusher arrestato dai carabinieri a Castellammare
    Nel frattempo, durante la scorsa notte a Castellammare, i Carabinieri della sezione radiomobile hanno arrestato Antonio Russo, 20 anni, residente in loco, per detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio.
    Russo, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana e hashish, già frazionati in dosi. Inoltre, nelle sue tasche è stata rinvenuta la somma di 1.400 euro, ritenuta provento del reato. Attualmente, l’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO