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    Rapinatori scatenati: 3 colpi in rapida successione tra Villaricca-Marano e Melito

    Rapinatori scatenati nella tarda serata di ieri capaci di mettere a segno tre colpi in rapida successione lungo l’asse Villaricca-Marano-Melito.
    E non è escluso che siano gli stessi. In un caso hanno anche ferito una delle vittime che aveva reagito alla rapina.
    La prima rapina in un market di Villaricca gestito da un 32enne di origini pakistane. Tre persone hanno portato via 500 euro dall’incasso e, prima di fuggire, hanno esploso un colpo di pistola a scopo intimidatorio verso uno degli scaffali.
    La seconda in corso Europa, nel comune di Marano, dove è stata sottratta la borsa ad una donna in strada.

    La terza e ultima rapina a Melito. Dove i banditi hanno portato via la borsa di una 36enne e alla sua reazione l’hanno ripetutamente colpita alla tempia col il calcio della pistola.
    La vittima è stata portata in ospedale a Giugliano dove le hanno applicato 3 punti di sutura.

    I rapinatori sarebbero 3 anche per gli eventi di Marano e Melito Indagini serrate dei carabinieri che stanno visionando tutte le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nelle zone dove si sono consumate le rapine.
    I carabinieri non escludono che si tratta della stessa banda di rapinatori che nella serata di ieri si è scatenata con tre rapine. LEGGI TUTTO

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    Melito piange il piccolo Pasquale Montagnaro: lutto cittadino nel giorno del funerale

    Un’intera comunità è sconvolta dalla tragica scomparsa di Pasquale Montagnaro, il bambino di 11 anni, mortoil 15 agosto scorso sulla spiaggia di Ischitella a Castel Volturno.PUBBLICITA

    Quel giorno, mentre trascorreva una giornata di festa in famiglia, Pasquale ha improvvisamente accusato un malore in acqua. Soccorso immediatamente e portato a riva, il suo cuore ha smesso di battere dopo 48 ore all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli
    Punti Chiave ArticoloLa notizia della sua morte ha gettato nello sconforto Melito, la sua città natale, e tutti coloro che lo conoscevano. Ricordato come un bambino solare, intelligente e pieno di curiosità, Pasquale lascia un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo amava. Le indagini sono in corso per chiarire le cause del decesso. Nel frattempo, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Pasquale, provata da questa immane tragedia. In attesa dei risultati dell’autopsia In attesa dei risultati dell’autopsia che dovrà stabilire le cause esatta della morte si sta pensando ad indire il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Melito riapre la Villa Comunale “Rosario Mauriello” dopo anni di chiusura

    Melito. Grandi novità per i cittadini di Melito: dopo anni di chiusura e di degrado, la Villa Comunale “Rosario Mauriello” riapre i suoi cancelli lunedì 24 giugno.PUBBLICITA

    Il polmone verde di via Lavinaio è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione che ha interessato il verde e ha visto la realizzazione di uno spazio dedicato alla guardiania.

    La Villa riaprirà inizialmente con gli orari stabiliti dagli uffici comunali. Nelle prossime settimane, come annunciato dall’Amministrazione comunale, gli orari verranno ampliati per consentire ai cittadini di godere di questo spazio verde per un tempo maggiore.

    Un luogo di incontro e di svago per la comunità

    La riapertura della Villa Comunale rappresenta un evento di grande importanza per la comunità di Melito. Si tratta di un luogo storico e simbolico, un punto di riferimento per il tempo libero e la socializzazione dei cittadini.
    La sua riqualificazione e riapertura consentiranno di restituire alla città un importante spazio verde e di aggregazione.

    Soddisfazione della Commissione prefettizia

    La Commissione prefettizia straordinaria del Comune di Melito, composta dalla dott.ssa Daniela Rossi e dal dott. Fiorentino Boniello e presieduta dal Dott. Francesco Antonio Cappetta, ha espresso grande soddisfazione per la riapertura della Villa Comunale. Un’operazione fortemente voluta dalla Commissione che rappresenta un segno di rinascita e di valorizzazione del territorio.
    Un bene comune da custodire e valorizzare
    La riapertura della Villa Comunale “Rosario Mauriello” è un traguardo importante, ma rappresenta solo il primo passo. Ora è necessario che la comunità si impegni a custodire e valorizzare questo bene comune, affinché rimanga un luogo di incontro, di svago e di socializzazione per le generazioni future.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Marano pusher incastrato dal fiuto del cane anti droga

    Marano. Un cane del nucleo carabinieri Cinofili di Sarno ha fiutato la droga nascosta nello zaino di un 23enne, Romulado Margiotta.PUBBLICITA
    Durante un controllo per le strade di Marano, i militari hanno trovato hashish.

    Punti Chiave ArticoloL’intuito dei Carabinieri ha portato ad estendere la perquisizione ad un locale di proprietà del giovane, dove sono emersi ulteriori stupefacenti: 30 grammi di crack, altri 60 grammi di hashish, un bilancino di precisione e persino due proiettili. Margiotta, incensurato, è stato arrestato e ora dovrà rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
    Controlli a tappeto e multe salate L’arresto del 23enne è solo uno dei risultati di un servizio a largo raggio condotto dai Carabinieri nei comuni di Melito, Mugnano e Marano. In via Nenni a Mugnano, un 38enne è stato denunciato per porto di strumenti atti ad offendere: aveva con sé un tirapugni e alcuni indumenti per il travisamento. Non sono mancati i controlli alla circolazione: 130 i veicoli controllati, oltre 50mila euro di multe contestate e 27 scooter e auto sequestrate. Un’operazione decisa dei Carabinieri che mira a contrastare la criminalità e l’illegalità sul territorio, tutelando la sicurezza dei cittadini. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Melito inchiesta sulla morte di Emanuele Giordano

    Melito. Si attende la chiusura delle indagini da parte delle forze dell’ordine per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente che ha causato l’altra notte la morte del 27enne Emanuale Giordano.PUBBLICITA
    Il giovane era in sella al suo scooter, quando per cause in via di accertamento ha sbandato e si è schiantato contro il guard rail lungo l’Asse mediano. L’impatto è stato violento e il giovane ha riportato gravi ferite.

    Punti Chiave ArticoloQuando sono arrivati i soccorsi era ancora cosciente ed è stato trasportato in ambulanza alla clinica Pineta Grande a Castel Volturno, dove i medici hanno diagnosticato un’emorragia cerebrale. E’ stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ma non è servito perché Emanuele Giordano è morto in sala operatoria.
    Il dolore social degli amici La notizia della sua morte ha lasciato nello sconforto familiari ed amici. Tanti i commenti via social e i ricordi. Le indagini ora mirano a stabilire le cause dell’incidente e l’eventuale coinvolgimento di altre auto. La morte del giovane Emanuele Giordano è solo l’ultimo episodio dei racconti delle cronache di Napoli che quasi quotidianamente parlano di incidenti spesso mortali. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Melito, chiesa in attesa di restauro: il parroco scrive al ministro Sangiuliano

    La storica parrocchia di Santa Maria delle Grazie necessita di urgenti interventi di restauro, e il parroco, don Carmine Autorino, ha lanciato un appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In una lettera dettagliata, il sacerdote, che ha assunto il suo incarico nel comune alle porte di Napoli il primo ottobre scorso, ha delineato gli interventi necessari per rendere fruibili tutti gli spazi della chiesa. Il costo stimato per questi lavori si aggira intorno ai due milioni di euro, una somma che la comunità parrocchiale non può sostenere da sola.PUBBLICITA

    “Apro il cuore a Lei, uomo di cultura e di grande umanità. È ammirevole il fatto che riesce ad avere attenzione per tutto, lo ha dimostrato seguendo la vera cultura e le visite ed i lavori ai nostri siti di ogni dove. Per questo Le scrivo unitamente ai miei collaboratori sacerdoti ed al consiglio pastorale e affari economici parrocchiale”, si legge nella lettera inviata a Sangiuliano.

    Don Carmine Autorino sottolinea come da almeno tre decenni non siano stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’intero edificio di culto, né interventi di restauro sulla monumentale chiesa madre della città. Questo edificio, un’opera architettonica del celebre architetto Giuseppe Astarita, allievo del Vanvitelli, risale al XVIII secolo e rappresenta un patrimonio storico di inestimabile valore.
    La lettera ricorda anche che si avvicina il 250° anniversario dell’apertura al culto della chiesa, avvenuta nella notte di Natale del 1775. Questo importante traguardo rende ancora più urgente la necessità di preservare e restaurare la struttura, affinché possa continuare a essere un luogo di culto e di cultura per le generazioni future.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Appello a Meloni: “Anche a Melito il modello Caivano”

    Da Melito arriva un nuovo appello alla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, affinché sia replicato anche in questa città il cosiddetto “Modello Caivano”. A segnalare “il caso Melito” alla premier attraverso una lettera è il giornalista e attivista locale, Marcello Curzio. Il comune è stato sciolto circa tre mesi fa a causa dei condizionamenti della criminalità organizzata nell’amministrazione.
    “Cara Giorgia,” scrive Curzio, “mi consentirai di chiamarti per nome perché ci conosciamo da tempo, in particolare dal congresso di Viterbo del 2004, in cui diventasti presidente nazionale di Azione Giovani. In tale veste, una delle tue prime tappe fu un dibattito a Giugliano moderato dal sottoscritto, seguito da altri incontri pubblici da me coordinati, come dimostrano le foto che allego.”
    “Ti chiedo con questa mia missiva di replicare, ovviamente in modo parziale, nella nostra città quello che i media hanno definito ‘modello Caivano’, affinché questi diciotto mesi di commissariamento dell’ente locale a Melito abbiano realmente un senso logico.”
    “Come a Caivano, anche noi melitesi vorremmo alta l’attenzione dello Stato e costante l’impegno del tuo governo, in ogni sua articolazione, a favore del territorio e della cittadinanza. Dobbiamo riconoscerTi che a Caivano, recentemente, è stato fatto tantissimo lavoro. Sono molti gli impegni presi e mantenuti, e molti altri sono già pianificati.”
    “Facciamolo anche qui,” conclude Curzio, “puntiamo innanzitutto alla rinascita sociale e al ripristino della legalità, che significa sottrarre il territorio al controllo della criminalità organizzata e restituirlo alla piena vivibilità della cittadinanza.”
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    Melito, rintracciato dalla Polizia di Stato: dovrà scontare 6 anni di reclusione

    Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato ha individuato e arrestato un uomo di 54 anni a Melito di Napoli. L’uomo dovrà scontare una condanna di 6 anni e 1 mese di reclusione per il reato di riciclaggio.
    Il provvedimento era stato emesso il 20 marzo scorso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna – Ufficio Esecuzioni Penali. L’arrestato è stato trovato presso la sua abitazione dai Falchi della Squadra Mobile durante l’operazione. LEGGI TUTTO

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    Melito, i vicini segnalano il ladro in casa: arrivano i carabinieri e l’arrestano

    Melito. Ladro di appartamenti arrestato grazie alla segnalazione dei vicini che avvertono i carabinieri dopo aver visto la sua sagoma aggirarsi tra le mura di una casa in quel momento senza i proprietari.
    E’ accaduto a Melito di Napoli nel parco Aurora. In manette è finito una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: si tratta di Gennaro Grammatico, 42enne di Fuorigrotta. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri della locale tenenza.
    Alle 21.30, i residenti del parco Aurora hanno chiamato il 112 in cerca di aiuto. Un individuo sospetto era stato avvistato nel complesso residenziale.
    Quando i carabinieri sono giunti sul luogo, hanno colto in flagrante un uomo di 42 anni mentre cercava di entrare in un appartamento e lo hanno prontamente fermato. Attualmente l’individuo arrestato è in attesa di giudizio.
    Gennaro Grammatico è noto per essere un ladro di appartamenti e ha già avuto precedenti nel 2016 a Portici, dove è stato fermato insieme a due complici. In quell’occasione, ha addirittura aggredito i poliziotti nel tentativo di evitare l’arresto. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE Droga nascosta nel tombino a Melito: arrestati tre pusher nel rione 219

    I carabinieri della tenenza di Melito hanno eseguito nelle ultime ore un’operazione conclusasi con l’arresto per spaccio di droga nei confronti di tre persone. Si tratta di Antonio Fittipaldi, Antonio Manna e Sabatino Caputo, uomini già noti alle forze dell’ordine.
    Durante un servizio di osservazione nel rione 219 di Melito, i militari hanno documentato diverse cessioni di stupefacenti. La droga era nascosta in un tombino e veniva recuperata subito dopo aver ricevuto l’ordinativo dal cliente. Quando è scattato il blitz, i 3 non hanno fatto in tempo a fuggire.
    Sequestrate complessivamente 28 dosi di crack, 3 dosi di hashish e 3 di cocaina nascoste nel tombino di uno dei palazzoni. Nelle tasche di Fittipaldi circa 400 euro in contante ritenuto il provento della vendita. Sono tutti in carcere, in attesa di raccontare al giudice la loro versione dei fatti. LEGGI TUTTO

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    Melito, recuperati 2 chilogrammi di droga nel locale condominiale

    Duro colpo ai signori della droga di Melito da parte della polizia con un importante sequestro droga.
    Sabato mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura di Napoli, durante il servizio di controllo del territorio, hanno controllato uno stabile in via Umbria a Melito di Napoli.
    Nel corso degli accurati controlli sono stati recuperati, al piano interrato, in un locale tecnico condominiale, bel 21 panetti di hashish del peso complessivo di oltre 2 kg che sono stati sequestrati.
    Ora le indagini della polizia continua per risalire agli utilizzatori di quei locali e quindi dare un nome e un volto ai proprietari della droga. LEGGI TUTTO

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    Clan Amato Pagano: 160 anni di carcere. Tutte le condanne

    Condanne complessive a oltre 160 anni di carcere ai ventiquattro imputati del clan Amato Pagano arrestati nel blitz del 2021.
    L’indagine, culminata nel blitz del 2021, aveva confermato Marco Liguori come emergente capo del clan Amato-Pagano. Tra gli arrestati figurava anche Antonio Papa, ex presidente dell’Aicast, sospettato di partecipare direttamente alle attività criminali del clan facilitando i rapporti con commercianti e imprenditori.
    La sede dell’Aicast ospitava le riunioni del clan e gli incontri con le vittime delle estorsioni. Nel marzo 2020, Papa aveva richiesto l’intervento di una task force delle forze dell’ordine, dichiarando preoccupazione per i numerosi furti che stavano colpendo i negozi in una Melito semi deserta a causa dei contagi.
    L’indagine -come anticipato da Il Roma in edicola oggi-aveva rivelato l’esistenza di una forma innovativa di estorsione, affiancata da quella tradizionale con l’imposizione di tre rate annuali e l’acquisto obbligatorio di gadget natalizi. Gli inquirenti stimavano che circa 500 individui fossero vittime del clan.
    Il clan Amato-Pagano è tornato a crescere grazie a un sistema criminale che ha coinvolto uomini in divisa, imprenditori e rappresentanti dei commercianti.
    Il processo di secondo grado si è concluso ieri sera con la sentenza della Corte d’appello di Napoli.
    Ecco le condanne pronunciate:
    Massimiliano Aricò: 2 anni e 8 mesiSebastiano Aruta: 6 anni e 8 mesiRosario Balido: 3 anni e 4 mesiSalvatore Chiariello: 7 anni e 4 mesiClaudio Cristiano: 5 anni e 8 mesiLuciano De Luca: 4 anni e 5 mesiDomenico De Mase: 6 anni e 8 mesiRaffaele De Pancis: 7 anni e 7 mesiDomenico Di Girolamo: conferma di 6 anniMaria De Luca: conferma di 8 anniGiuseppe Liccardo: 4 anni e 5 mesiMarco Liguori: 7 anni e 8 mesi (contro i precedenti 11 anni)Vincenzo Maglione: 4 anni e 5 mesiGianni Maisto: 8 anni e 4 mesi in continuazioneAntonio Miliardi: 7 anni e 4 mesiFortunato Murolo: 6 anni e 8 mesiAntonio Papa: conferma di 13 anni e 4 mesiGiuseppe Pellecchia: 8 anni e 4 mesiMichele Riso: 4 anni e 8 mesiSalvatore Roselli (pentito): 5 anni e 4 mesiAndrea Severino: 12 anni e 8 mesi in continuazioneNicola Schiavone: 6 anniGiuseppe Sinistro: conferma di 9 anni e 4 mesiRaffaele Tortora: 7 anni
    Il processo ha confermato che Marco Liguori è il nuovo boss del clan Amato-Pagano.La lista delle vittime contava, secondo gli inquirenti, circa 500 soggetti. LEGGI TUTTO