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    Pozzuoli, incendio fabbrica di distribuzione alimentare: sospesi i treni

    E’ sicuramente di natura dolosa l’incendio che è scoppiato all’alba di oggi nella zona industriale al confine tra Pozzuoli e Pianura in via Contrada San Martino sulla strada provinciale per Pianura.
    Le fiamme hanno colpito ben 10 automezzi di un’azienda alimentare e poi hanno attaccato anche un capannone.
    Per l’incendio, ancora in corso, è stata sospesa in maniera provvisoria anche la linea ferroviaria Pozzuoli- Villa Literno. Sul posto i carabinieri nella sezione radiomobile di Pozzuoli ed i Vigili del Fuoco.
    I danni sono ingenti e la colonna di fumo nero che si è alzata è visibile a chilometri di distanza.Gli automezzi distrutti dalla fiamme erano già carichi di merce e pronti a partire per la distribuzione nei vari punti vendita affiliati.

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    Napoli, il badante killer uccideva gli anziani con farmaci oncologici

    Napoli. Mario Eutizia, il badante killer, ha fornito dettagli che hanno permesso di identificare due delle sue quattro vittime dichiarate.

    Le vittime sono Luigi Di Marzo, di 89 anni, morto a Casoria lo scorso dicembre, e Gerardo Chintemi, di 96 anni, deceduto a Vibonati, in provincia di Salerno, Salerno) nel marzo di quest’anno.

    I carabinieri hanno contattato i parenti delle vittime, confermando che Eutizia aveva lavorato come badante per entrambi. A Vibonati, era anche stato denunciato per aver rubato l’auto dell’anziano dopo la sua morte.

    Entrambi gli anziani soffrivano di cancro e demenza senile e assumevano sedativi come Talofen e Trittico. Eutizia, anch’egli malato di cancro, conosceva bene gli effetti letali di questi farmaci se somministrati in dosi massicce e continue.

    Eutizia ha quadruplicato la dose dei farmaci, creando un mix letale, con l’intento dichiarato di “porre fine alle loro sofferenze”. In entrambi i casi, la morte era stata considerata naturale data l’età e le condizioni di salute delle vittime.

    Ora, il badante 48enne è detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, accusato di aver causato la morte di quattro anziani di cui si prendeva cura. Ha confessato i crimini recandosi alla questura di Caserta. Eutizia, originario di Napoli, era senza fissa dimora.

    Assistito dagli avvocati Gennaro Romano e Antonio Daniele, Eutizia ha ammesso di aver lavorato come badante negli ultimi dieci anni senza qualifiche professionali. I primi due omicidi sarebbero avvenuti a Latina circa dieci anni fa, mentre gli ultimi due sono quelli per cui ha fornito dettagli verificati.

    Eutizia ha spiegato di aver agito per “compassione e pietà”, chiedendo poi al PM di essere aiutato a non uccidere più, temendo che in circostanze simili potrebbe ripetere le sue azioni, non sopportando tale sofferenza.

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    Napoli confessione choc di un badante: “Ho ucciso 4 anziani”

    Napoli. Una confessione choc quella Mario Eutizia, un napoletano di 48 anni, che ieri pomeriggio si è presentato in Questura a Caserta, ammettendo di essere l’autore della morte di quattro persone di cui era stato badante.
    Secondo quanto dichiarato al pubblico ministero Annalisa Imparato della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Eutizia ha ucciso gli anziani affidati alle sue cure somministrando loro farmaci antitumorali.
    Gli omicidi confessati sono avvenuti in momenti diversi: il primo il 4 marzo 2024 a Vibonati, il secondo a dicembre 2023 a Casoria, mentre altri due delitti risalgono al 2014 a Latina, con vittime ancora da identificare completamente.
    Eutizia, – come anticipa Cronache di Napoli – originario della zona della Maddalena a Napoli, ha spiegato di aver agito “per empatia”. “Mi sono voluto costituire perché qualcuno mi fermi. Ho paura di continuare. Se avessi continuato a lavorare in questo settore, l’avrei rifatto,” ha dichiarato al magistrato.
    Eutizia, che nel corso degli anni ha lavorato privatamente con circa trenta anziani, è rappresentato legalmente dagli avvocati Antonio Daniele e Gennaro Romano. La decisione di costituirsi a Caserta sarebbe stata presa per cercare di evitare l’arresto immediato.
    Indagini per accertare la veridicità della sua confessione
    La polizia sta ora indagando per accertare la verità delle sue affermazioni e per ricostruire l’intera vicenda.

    Dopo la confessione, il 48enne è stato trasferito nel carcere di Uccella a Santa Maria Capua Vetere.
    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Paura nel porto di Sorrento traghetto travolge le barche

    Paura oggi pomeriggio nel porto di Sorrento dove la motonave Isola di Capri della Caremar ha sbagliato la manovra di entrata e ha travolto alcune imbarcazioni in rada.
    Le immagini  sono state riprese da alcuni turisti e da ltre persone che erano presenti sul posto e stanno girando sui social.
    Si vede anche una barca con alcune persone che riesce a scappare di lato non essendo stata travolta solo per puro caso.
    Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta da parte della capitaneria di Porto. Probabilmente si è trattato di un guasto ai motori del traghetto.
    Solo per un caso non è stata una tragedia ma i danni sono notevoli. LEGGI TUTTO

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    Napoli: annullato il concerto a mare di Franco Ricciardi

    Napoli. Non si farà il concerto a mare di Franco Ricciardi previsto per domenica 25 agosto nella specchio d’acqua nei pressi della rotonda Diaz.
    Il cantante si sarebbe dovuto esibire a bordo di una chiatta. Questa mattina, nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Michele di Bari e presieduto dal vice prefetto vicario Gaetano Cupello, si è trattata la questione inerente l’eventuale svolgimento del concerto, alla presenza del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, del dirigente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno, del rappresentante della Capitaneria di Porto e di uno degli organizzatori dell’evento.
    “Il Comitato – si legge in una nota della Prefettura – ha preso atto delle dichiarazioni delle autorità presenti in merito all’assenza di specifica richiesta di autorizzazione, corredata da idonea documentazione istruttoria, in ordine alla manifestazione, che quindi non potrà avere luogo”.
    Esprime il suo dispiacere lo stesso Franco Ricciardi, che in una dichiarazione rivolgendosi ai fan spiega: “Chi mi conosce sa bene quanto io sia rammaricato, non potete capire che voglia che avevo di tenere questo concerto nel golfo di Napoli con tutti voi.
    Ma gli enti preposti alla sicurezza della nostra città ci hanno chiesto di non farlo, perché non c’erano tutte le condizioni per assicurare l’incolumità di tutti i partecipanti che sarebbero stati sicuramente troppo numerosi. Devo essere sincero, appena ho sentito dei dubbi sulla sicurezza per le barche e i gommoni e anche per i bagnanti che sarebbero arrivati in canoa, ho fatto un passo indietro anche io.
    Noi ai concerti dobbiamo divertirci come abbiamo sempre fatto e sempre faremo. E se per la prefettura non c’erano le condizioni per garantire la salvaguardia di tutti il concerto non posso farlo”, conclude l’artista napoletano. LEGGI TUTTO

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    Sgominata banda specializzata in truffe alle assicurazioni: denunciati 4 napoletani

    La Polizia di Catania ha sgominato una pericolosa organizzazione criminale specializzata in truffe assicurative su tutto il territorio nazionale.
    Quattro persone, tutte residenti tra Napoli e provincia, sono state denunciate per falso ideologico, fabbricazione di documenti falsi e truffa in concorso.
    Come agivano i truffatori
    La banda, con un ingegnoso sistema, riusciva a falsificare documenti d’identità e certificati di proprietà di veicoli, consentendo così a ignari “clienti” di stipulare polizze assicurative a prezzi estremamente vantaggiosi.
    In particolare, venivano falsificate le carte d’identità e i certificati di proprietà di soggetti con classi di merito assicurativo elevate, facendoli figurare come proprietari di veicoli con classi di merito basse.
    Questo stratagemma permetteva alle compagnie assicurative di applicare tariffe più basse, a danno sia delle stesse compagnie che dei soggetti truffati.
    Il modus operandi
    Per ottenere i documenti falsi, i truffatori richiedevano un pagamento che variava in base al risparmio ottenuto sulla polizza, ma mai inferiore a 150 euro. Il pagamento avveniva tramite bonifico bancario su un conto intestato a uno dei membri della banda.

    L’indagine
    L’indagine è nata dalla denuncia di un automobilista catanese che aveva ricevuto una comunicazione da una compagnia assicurativa per il rinnovo di una polizza relativa a un veicolo che non gli apparteneva.
    Gli accertamenti della Polizia hanno rivelato che l’uomo, a sua insaputa, risultava titolare di ben 10 contratti di assicurazione per veicoli intestati a persone a lui sconosciute.
    Le vittime di questa truffa sono state sia le compagnie assicurative, che hanno subito ingenti perdite economiche, sia i soggetti a cui venivano artatamente intestati i veicoli, i quali si trovavano coinvolti in situazioni potenzialmente dannose a livello legale.
    Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli, omicidio di Fuorigrotta in una lite per una dose di cocaina

    Napoli. Ci sarebbe una lite scoppiata per una dose di cocaina alla base della morte di Gennaro Fedele di 63 anni trovato cadavere in un’abitazione del quartiere di Cavalleggeri d’Aosta, a Napoli.
    I carabinieri nella stazione Fuorigrotta hanno arrestato per l’omicidio Gennaro Angiolino, classe 78.
    Secondo la versione fornita dal 46enne che ha colpito la vittima ed ora al vaglio degli investigatori che ne stanno verificando l’attendibilità, i due, che dividevano un appartamento in via Venezia Giulia, avevano assunto insieme la droga.
    Sarebbe rimasta un’ultima dose che il 63enne avrebbe assunto da solo non coinvolgendo il 46enne che ha reagito: un colpo con le mani e il 63enne è finito a terra. E’ stato lo stesso presunto omicida a chiamare il 118 che ha avvertito i carabinieri.

    I militari hanno raccolto la versione fornita dall’uomo che appariva sotto presumibile effetto di stupefacenti.
    L’assassino dopo le formalità di rito in serata sarà portato nel carcere di Poggioreale. I traumi riportati avrebbero condotto Fedele alla morte.

    La salma ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà nominare i periti medico legali per autopsia dalla quale si dovranno accertare le cause della morte.
    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, lite violenta davanti in piazza Garibaldi: ragazzo in fin di vita

    Napoli. Lite violenta all’esterno di una nota paninoteca di piazza Garibaldi: ragazzo ridotto in fin di vita.
    E’ accaduto nella tarda serata di ieri. La rissa violenta si è scatenata all’esterno del locale. I clienti che si trovavano nel locale del noto marchio americano sono stati costretti a rimanere all’interno per evitare possibili conseguenze.
    Sul posto è intervenuta la polizia e un ambulanza che ha trasportato in ospedale un ragazzo ferito e sanguinante.
    Sono in corso indagini. Gli agenti stanno prendendo visione delle immagini delle telecamere della paninoteca ma anche quelle pubbliche presenti in zona.

    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Era un ladro in fuga la vittima dell’incidente stradale lungo la Statale 268 a Somma Vesuviana

    Somma Vesuviana. La vittima dell’incidente stradale lunga la statale 268 era un ladro in fuga.
    Non è stato ancora identificato. Dalle prime indagini è emerso che quell’auto era stata rubata poco prima a Pagani in provincia di Salerno. E il ladro entrando lungo la strada Statale del Vesuvio da Angri o probabilmente da Scafati pensava di raggiungere Napoli al più presto.
    Qualcuno lo attendeva pronto a smontare targhe e punzonare il telaio. Ma l’elevata velocità e probabilmente una distrazione alla guida come una telefonata a un messaggio con i complici gli hanno fatto perdere il controllo.
    L’auto si è schiantata a forte velocità contro il guard rail all’uscita di Somma Vesuviana. Per l’uomo alla guida non c’è stato nulla da fare.

    Ennesimo incidente mortale lunga strada statale del Vesuvio meglio nota come  Statale 268.
    Per cause ancora in corso di accertamento un uomo ha perso la vita questo pomeriggio schiantandosi contro il guard rail.

    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Tragedia in Albania: avvocati al lavoro per rientro di salma e arrestato

    In attesa del rientro in Italia della salma di Nicola Iorio, il 19enne morto in Albania in uno scontro tra moto d’acqua con il cognato Salvatore Di Tella che è in stato di fermo, si è già stabilita la data del funerale.PUBBLICITA

    Si terrà il 22 agosto nella parrocchia della Spirito Santo in piazza Villa a Castel Volturno città dove  vivevano i due protagonisti di questa tragica vicenda.
    L’incidente nello specchio d’acqua della località turistica albanese di Velipoja davanti a decine di testimoni molti dei quali hanno raccontato alla polizia come i due ragazzi facessero manovre pericolose sui due acqua scooter noleggiati.
    Gli avvocati nominati dalle due famiglie si stanno muovendo con i colleghi che sono sul posto per capire come muoversi, per avere tutti gli elementi utili a preparare la difesa soprattutto quelli di Nicola Di Tella e stabilire il rientro in Italia, probabilmente con gli arresti domiciliari, al termine della prima fase delle indagini.

    Intanto anche il  sindaco Ottavio Corvino, che è appena rientrato a Casal di Principe anticipando di qualche giorno la fine delle vacanze, sta seguendo da vicino la vicenda.

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    Napoli, picchia la compagna e il figlio che aveva provato a difenderla: arrestato

    Un 53enne di Bagnoli è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver aggredito la compagna di 40 anni e il figlio undicenne all’interno di un B&B in piazzale D’Annunzio, a Napoli.PUBBLICITA
    La donna, spaventata e ferita, ha allertato il 112 raccontando di essere stata picchiata e di aver bisogno d’aiuto. Anche il figlio, che aveva cercato di difendere la madre, aveva riportato ferite.
    Punti Chiave ArticoloAveva droga nel borsello: è un 54enne già noto alle forze dell’ordine Giunti sul posto, i militari hanno trovato la donna con il volto tumefatto e il figlio in lacrime. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, si trovava nella stanza con loro e tentava di nascondere un borsello. All’interno sono stati rinvenuti 56 grammi di hashish, un coltello e materiale per il confezionamento delle dosi.
    Il 53enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio e denunciato per lesioni aggravate e porto abusivo di arma. Le vittime, invece, hanno riportato ferite guaribili in 20 giorni per la donna e 5 giorni per il figlio.
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    Tragedia alla Riviera di Chiaia: tunisino muore nell’incendio dell’appartamento

    Napoli. Tragedia nella notte a Napoli e precisamente alla Riviera di Chiaia dove un cittadino tunisino ha trovato la morte nell’incendio di un appartamento dove abitava.PUBBLICITA
    Questa notte infatti i carabinieri della compagnia Napoli Centro sono intervenuti in via Riviera di Chiaia 202 per un incendio in un appartamento al piano ammezzato.
    Punti Chiave ArticoloI militari sono accorsi insieme ad alcune albulanze ed ai vigili del fuoco chiamati dai cittadini della zona che avevano visto le fiamme sprigionarsi da un appartamento. Quando però sono state spente le fiamme, i carabinieri hanno ispezionato l’abitazione, e in bagno, hanno trovato il cadavere di un 53enne di origini tunisine.
    La vittima ha tentato di uscire da una piccola finestra nel bagno L’uomo sarebbe morto per asfissia, dopo aver tentato invano di uscire di casa attraverso una piccola finestra nel bagno. Salma e abitazione sono state sequestrate.Sulle origini del rogo sono in corso indagini.
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