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    Napoli, omicidio nella notte al Lavinaio: ucciso extracomunitario

    Napoli.  Omicidio nella notte nei vicoli a ridosso di Porta Nolana. La vittima è un cittadino extracomunitario non ancora identificato.
    La vittima é stata trovata priva di vita in Vico colonne al Lavinaio. I carabinieri della compagnia Stella sono arrivati sul posto  dopo le segnalazioni al 112 che parlavano di un uomo in strada e del sangue attorno al corpo.
    E infatti la vittima era riversa sull’asfalto e presentava sul corpo diverse ferite da arma da taglio.
    Indagini in corso per comprendere la dinamica e ricostruire l’identità della vittima. Si stanno cercando immagini utili dalle telecamere private presenti in zona.
    Al momento nessuna pista è esclusa: come una lite tra connazionali finita nel sangue, un tentativo di rapina o un regolamento di conti.
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    Napoli, omicidio di Fuorigrotta in una lite per una dose di cocaina

    Napoli. Ci sarebbe una lite scoppiata per una dose di cocaina alla base della morte di Gennaro Fedele di 63 anni trovato cadavere in un’abitazione del quartiere di Cavalleggeri d’Aosta, a Napoli.
    I carabinieri nella stazione Fuorigrotta hanno arrestato per l’omicidio Gennaro Angiolino, classe 78.
    Secondo la versione fornita dal 46enne che ha colpito la vittima ed ora al vaglio degli investigatori che ne stanno verificando l’attendibilità, i due, che dividevano un appartamento in via Venezia Giulia, avevano assunto insieme la droga.
    Sarebbe rimasta un’ultima dose che il 63enne avrebbe assunto da solo non coinvolgendo il 46enne che ha reagito: un colpo con le mani e il 63enne è finito a terra. E’ stato lo stesso presunto omicida a chiamare il 118 che ha avvertito i carabinieri.

    I militari hanno raccolto la versione fornita dall’uomo che appariva sotto presumibile effetto di stupefacenti.
    L’assassino dopo le formalità di rito in serata sarà portato nel carcere di Poggioreale. I traumi riportati avrebbero condotto Fedele alla morte.

    La salma ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà nominare i periti medico legali per autopsia dalla quale si dovranno accertare le cause della morte.
    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, lite violenta davanti in piazza Garibaldi: ragazzo in fin di vita

    Napoli. Lite violenta all’esterno di una nota paninoteca di piazza Garibaldi: ragazzo ridotto in fin di vita.
    E’ accaduto nella tarda serata di ieri. La rissa violenta si è scatenata all’esterno del locale. I clienti che si trovavano nel locale del noto marchio americano sono stati costretti a rimanere all’interno per evitare possibili conseguenze.
    Sul posto è intervenuta la polizia e un ambulanza che ha trasportato in ospedale un ragazzo ferito e sanguinante.
    Sono in corso indagini. Gli agenti stanno prendendo visione delle immagini delle telecamere della paninoteca ma anche quelle pubbliche presenti in zona.

    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Avellino: spacca bicchiere in testa durante lite, l’altro gli spara

    Lite violenta in un locale in pieno centro a Cervinara, in provincia di Avellino. Un 30enne del posto ha colpito un coetaneo alla testa con un bicchiere facendo scattare la reazione dell’altro che ha estratto la pistola e sparato, colpendolo alla schiena e a un braccio.PUBBLICITA

    L’uomo è stato soccorso e accompagnato in codice rosso all’ospedale San Pio di Benevento, dal 118, non in pericolo di vita, ed è ora sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Sul posto i Carabinieri delle Stazioni di Cervinara e San Martino Valle Caudina con i militari del Comando Provinciale. In corso gli accertamenti
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Giugliano, violenta lite tra rom nel campo di via Carrafiello

    Giugliano. Nella serata di ieri, verso le 21:30, i carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania sono stati chiamati ad intervenire nel campo rom di via Carrafiello a causa di una violenta lite tra residenti.PUBBLICITA

    Secondo le prime ricostruzioni, ancora da verificare, la lite sembra essere scaturita per motivi di natura economica tra due gruppi, degenerando in un lancio massiccio di oggetti.

    Punti Chiave ArticoloL’intervento delle forze dell’ordine non è stato semplice. I carabinieri hanno dovuto lavorare duramente per sedare la lite e riportare la calma nel campo. Nonostante le difficoltà, alla fine sono riusciti a contenere la situazione. Durante gli scontri non sono stati registrati feriti gravi, ad eccezione di un 17enne che ha riportato lievi ferite.
    Il giovane ferito è stato trasportato all’ospedale di Pozzuoli per ulteriori accertamenti e per garantire l’ordine pubblico. L’emergenza si è conclusa positivamente e la situazione è rientrata nella normalità dopo circa un’ora. L’emergenza nel campo rom di Giugliano continua La lite di ieri sera ha messo in luce le forti tensioni che possono esistere all’interno delle comunità del campo rom. Grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, la situazione è stata riportata sotto controllo senza ulteriori complicazioni. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Indagine sul crollo di Scampia: la lite prima della tragedia

    Dolore e speranza si intrecciano ancora a Scampia, il quartiere periferico più famoso di Napoli nuovamente teatro di una tragedia.PUBBLICITA

    Ieri sera, il crollo di un ponte-ballatoio al terzo piano della Vela Celeste, uno dei palazzoni degli anni ’60 tristemente noti come simbolo del degrado, ha causato la morte di un uomo di 29 anni, Roberto Abbruzzo, e di una donna di 35 anni, Margherita Della Ragione.

    Punti Chiave ArticoloTredici feriti, tra cui sette minorenni, aggravano il bilancio del dramma. Due bambine, di 7 e 4 anni, versano in prognosi riservata a causa di gravi lesioni craniche. Tra gli adulti feriti, due donne sono in condizioni critiche. Circa 800 persone, tra cui 300 minori, sono state evacuate dal palazzo pericolante. Una lite tra futili motivi tra due nuclei familiari Le cause del crollo sono ancora da accertare. Secondo alcune testimonianze, un litigio per futili motivi tra nuclei familiari sarebbe all’origine della tragedia.
    L’incidente è avvenuto intorno alle 23:00 quando circa 15 persone si sono accalcate sulla struttura fatiscente, facendola cedere sotto il loro peso. La Procura di Napoli ha aperto un’indagine contro ignoti per crollo colposo e omicidio colposo. Il sindaco Manfredi ha assicurato il massimo impegno per aiutare le famiglie colpite dalla tragedia e ha ribadito l’obiettivo di completare il progetto di riqualificazione delle Vele entro il 2027. La tragedia della Vela Celeste riapre le ferite di un quartiere già segnato da anni di degrado e criminalità. Ma la speranza non muore.
    Gli abitanti di Scampia chiedono con forza un futuro migliore, libero dalla morsa della camorra e all’insegna di un riscatto sociale e abitativo. Le Istituzioni hanno espresso cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti. La premier Meloni, la presidente dell’Europarlamento Metsola, i leader dell’opposizione Schlein e Conte, il presidente De Luca e lo stesso sindaco Manfredi hanno assicurato sostegno e aiuti concreti. La Camera dei Deputati ha osservato un minuto di silenzio. Il crollo della Vela Celeste è un monito drammatico, un nuovo capitolo nella storia tormentata di Scampia. Ma da questa tragedia deve nascere una nuova speranza, un impegno concreto per riscattare un quartiere e restituire ai suoi abitanti la dignità e il futuro che meritano. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli caccia ai fuggitivi della maxi rissa al rione della Bussola: i nomi degli arrestati

    Napoli. Compariranno oggi davanti al gip per l’udienza di convalida i sei arrestati dalla polizia protagonisti della violenta rissa nel rione della Bussola  a Poggioreale sabato pomeriggio.PUBBLICITA

    Gli agenti stanno cercando di identificare e rintracciare gli altri partecipanti alla rissa che sono riusciti a sfuggire alla cattura. Una lite degenerata in pochi minuti in un parapiglia che ha visto coinvolti giovani e adulti. La polizia è intervenuta arrestando 6 persone, mentre gli altri sono appunto riusciti a fuggire.

    Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato intorno alle 17:00 in via della Bussola, quando una discussione tra ragazzi per motivi banali è presto sfociata in una rissa che ha coinvolto anche adulti, tra parenti o conoscenti dei più giovani.
     In manette giovani e parenti protagonisti della maxi rissa Al loro arrivo, gli agenti del commissariato Poggioreale hanno trovato alcuni dei partecipanti già dileguati, mentre altri, feriti e contusi, venivano arrestati per rissa aggravata.
    I fermati, tutti napoletani tra i 18 e i 46 anni, sono: Claudio Cosenza (38 anni), Pietro Fiorucci (47), Gennaro Fiorucci (18), Francesco Pio Cosenza (21), Vincenzo Fiorucci (20) e Eduardo Bellocchio (29). Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Rissa condominiale a Giugliano: denunciate 6 persone

    Giugliano. I Carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania hanno svolto un servizio di controllo a largo raggio nel corso della notte scorsa, pattugliando le strade della città a nord di Napoli.PUBBLICITA

    L’intervento più eclatante è avvenuto in vico Gelso, dove è scoppiata una rissa tra vicini di casa. I militari sono intervenuti per sedare la lite che ha visto coinvolti 6 persone tra i 20 e i 44 anni.

    Punti Chiave ArticoloAlla base della lite, un banale diverbio per un’auto parcheggiata davanti a un cancello. I Carabinieri, dopo aver identificato i responsabili, li hanno tutti denunciati.
    Denunciato un 20enne trovato con uno sfollagente Nel corso dell’operazione di controllo, i Carabinieri hanno denunciato un 20enne trovato in possesso di uno sfollagente e tre ragazzi trovati in possesso di modiche quantità di droga.
    Sono stati inoltre effettuati numerosi controlli al codice della strada: 9 sanzioni per guida senza assicurazione, 7 per guida senza revisione, 8 per guida senza patente e 1 sanzione per guida in stato di ebbrezza. In totale, sono state identificate 62 persone e controllati 40 veicoli.

    L’operazione dei Carabinieri dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel contrastare l’illegalità sul territorio.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    L’assassino dei fratelli Marrandino: “Li ho uccisi in una lite per motivi di viabilità”

    Li ha uccisi durante un litigio per motivi di viabilità.  la confessione è arrivata ieri mattina, davanti al pubblico ministero della procura di Napoli Nord durante l’udienza di convalida del fermo.PUBBLICITA
    Antonio Mangiacapre ha spiegato di aver assassinato, nel pomeriggio di sabato scorso, i fratelli Marco Marrandino e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni, per questioni di traffico.

    Punti Chiave ArticoloMangiacapre avrebbe estratto una pistola, come emerso dalla ricostruzione della procura normanna, al culmine di una discussione, forse perché la BMW bianca dei Marrandino aveva tagliato la strada alla Golf dell’omicida. Tuttavia, questa confessione non convince completamente gli inquirenti, che continuano le indagini per verificare se esiste un legame tra l’omicida e le vittime. Si sospetta che potrebbe esserci una strategia processuale per evitare l’aggravante della premeditazione.
    Se questa versione dovesse essere confermata, sarebbe scioccante la facilità con cui Mangiacapre portava e usava la pistola, che secondo i carabinieri era infilata nella cintura. Mangiacapre ha tentato poi la fuga, seminando i carabinieri.
    Ha abbandonato la Golf alla periferia di Cancello Arnone e si è recato alla Clinica Pineta Grande di Castelvolturno simulando un malore, dove è stato arrestato. L’enigmatico post della moglie di Mangiacapre Sta facendo discutere un post sui social della moglie di Mangiacapre. Nonostante il marito abbia ucciso due persone, per lei “è tutto a posto”. Queste le parole utilizzate in uno stato Whatsapp dalla donna. “C’è stato un equivoco”, continua, ma poi invita a evitare contatti telefonici e a recarsi a casa per parlare di persona. Nel frattempo, il pubblico ministero aveva appena terminato di interrogare il marito ed emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto, facendolo rinchiudere nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Oggi l’autopsia dei fratelli Marrandino La famiglia Marrandino si è affidata a un pool di difensori composto dagli avvocati penalisti Dario Carmine, Luigi Poziello, Luigi Marrandino e Giuseppe Laudante. In giornata dovrebbe tenersi, presso il reparto di medicina legale dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, l’esame necroscopico sulle salme delle due vittime. Non è escluso che domani, dopo la restituzione dei corpi ai familiari, possano tenersi i funerali a Cesa con la proclamazione del lutto cittadino. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    A San Sebastiano al Vesuvio 19enne accoltellato in faccia durante una lite

    San Sebastiano al Vesuvio: accoltellato in faccia durante una lite: 19enne grave ma non in pericolo di vita, il ragazzo è originario di San Giorgio a Cremano.
    L’episodio è avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 maggio in piazza Luigi Capasso. Secondo la ricostruzione del giovane, la lite sarebbe scoppiata per futili motivi con un coetaneo a lui sconosciuto.
    Il 19enne ha riportato profondi tagli al volto e alla schiena ed è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Ponticelli. Le sue condizioni sono gravi ma non in pericolo di vita.
    Sull’accaduto indagano gli agenti della Polizia di Stato, che stanno cercando di ricostruire i fatti e identificare l’aggressore. La vittima ha fornito agli agenti una descrizione dell’uomo che lo ha accoltellato, ma al momento non vi è ancora traccia del colpevole.
    Un episodio che desta preoccupazione
    L’aggressione ha destato preoccupazione tra i residenti di San Sebastiano al Vesuvio, che chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Ancora una volta la violenza giovanile torna a macchiare la cronaca nera campana, con un giovane che rischia di rimanere sfigurato per sempre a causa di una lite tra coetanei. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Afragola, accoltellato alla spalla in una lite in strada

    Un giovane di 24 anni è stato accoltellato alla spalla ieri sera durante una lite in strada ad Afragola. L’episodio è avvenuto all’angolo tra via Sicilia e via Veneto, dove il 24enne, incensurato, è stato aggredito da uno sconosciuto.
    I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria sono intervenuti dopo che la vittima si era presentata all’ospedale Villa dei Fiori di Acerra. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ancora in fase di verifica, il giovane avrebbe avuto un diverbio per futili motivi con l’aggressore, il quale ha poi estratto un coltello colpendolo alla spalla.
    La vittima è stata medicata e dimessa dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per identificare l’aggressore e chiarire le dinamiche dell’incidente.
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    IL FATTO Tragedia a Firenze: lite dopo concerto dei Subsonica, muore spettatore

    Una serata di musica si è trasformata in tragedia ieri al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove un uomo di 47 anni, originario di Pistoia, ha perso la vita in seguito a un diverbio con altri spettatori al termine del concerto dei Subsonica. Secondo le indagini preliminari della polizia, l’uomo sarebbe caduto a terra durante la lite, battendo violentemente la testa.
    Immediatamente soccorso dal personale del 118 presente sul posto, l’uomo è stato urgentemente trasferito all’ospedale di Careggi, ma nonostante gli sforzi dei medici è deceduto poche ore dopo.
    Gli agenti, al momento, stanno procedendo con l’ascolto dei testimoni che erano presenti al concerto per chiarire la dinamica degli eventi e identificare le responsabilità. LEGGI TUTTO