More stories

  • in

    Fondazione Vassallo: a Maratea Rocco Papaleo e Dario Vassallo presentano il libro sulla Foca Monaca

    Il prossimo 16 agosto, alle ore 21:30, il Parco di Villa Tarantini a Maratea (PZ) si trasformerà in un palcoscenico dedicato alla cultura e all’impegno ambientale, ospitando la presentazione del libro “Maratea e la Foca Monaca” di Dario Vassallo. L’evento, organizzato con il patrocinio del Sindaco Cesare Albanese e della Giunta comunale di Maratea, vedrà la partecipazione di Rocco Papaleo, noto artista e sostenitore della causa ambientale, di Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo, del Magistrato Luca Tescaroli minacciato di morte il 29 luglio attraverso una lettera recapitata nel nuovo ufficio di Tescaroli a Prato e del Docente Giovanni de Sanctis. A moderare la serata sarà Vincenzo Iurillo.PUBBLICITA

    Una Favola Morale per la Protezione del Mare
    Punti Chiave ArticoloIl libro di Dario Vassallo è una “favola morale” che narra le avventure di Biagio, un vecchio pescatore di Maratea, e di suo nipote durante un viaggio nel Regno del Mare. Attraverso questa storia, Vassallo esplora il delicato equilibrio tra l’uomo e l’ambiente marino, evocando temi presenti nella Laudato Si’ di Papa Francesco. La favola rappresenta un appello potente per la protezione dell’area marina di Maratea, sottolineando l’importanza di una convivenza armoniosa tra l’uomo e il mare.
    Il Racconto di Biagio e la Creazione di un’Area Marina Protetta Nel racconto, Biagio non si avventura più nel mare da tredici anni, segnato da un tragico evento che ha coinvolto la sua anima gemella, il principe delle foche. Questo dramma ha spinto il mondo marino a ritirarsi, intimorito dalla minaccia umana. Spinto dalle domande del nipote, Biagio decide di tornare al mare per rivelargli il suo segreto: ogni essere umano “buono” possiede un’anima gemella tra le creature marine. Tuttavia, la salvezza del regno marino dipende dalla creazione di un’Area Marina Protetta, un impegno che il vecchio Biagio accetta di assumersi, in cambio della libertà per il mare e le sue creature. Un Messaggio di Speranza e Protezione Ambientale “Con “Maratea e la Foca Monaca”, non solo desidero raccontare una storia incantevole, ma anche accendere i riflettori su una causa che mi sta particolarmente a cuore: la protezione del nostro mare. Questa favola non è solo un racconto per bambini, ma un messaggio potente e universale sulla necessità di ristabilire l’armonia tra uomo e ambiente. La Fondazione Vassallo lavora instancabilmente per difendere l’area marina di Maratea, e attraverso questo libro, spero di ispirare altri a unirsi a noi in questa missione,” ha dichiarato Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
    Una Serata di Riflessioni e Celebrazione La serata sarà un momento di riflessione e celebrazione, arricchita dalla presenza di Rocco Papaleo, che con il suo talento e la sua sensibilità aggiungerà un tocco speciale all’evento. Sarà un’occasione imperdibile per ascoltare direttamente dall’autore e da un convinto sostenitore della causa, le ragioni profonde e le speranze legate alla protezione del nostro prezioso patrimonio marino. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    I libri della Giannini Editore invadono l’Italia

    A partire da ottobre 2024, Ali e Libromania prenderanno rispettivamente le redini della distribuzione e promozione nazionale della storica casa editrice Giannini Editore, pronta a celebrare i suoi 170 anni di attività.PUBBLICITA

    Nuove Collaborazioni per una Maggiore Diffusione
    Punti Chiave ArticoloGrandi progetti sono in serbo per Giannini Editore con l’arrivo del 2024. La casa editrice non solo festeggia un traguardo storico, ma lo fa introducendo anche un cambio strategico nella promozione e distribuzione dei propri titoli. Libromania si occuperà delle attività promozionali, mentre Ali gestirà la distribuzione dei libri su tutto il territorio italiano.
    Prospettive Letterarie per Ottobre 2024 Cosa troveremo sugli scaffali delle librerie italiane a partire da ottobre? Tra le novità in arrivo ci sono i titoli della collana Sorsi, caratterizzata da volumetti piccoli e dal costo contenuto di 6 euro. Tra questi spiccano “Nasco domani” di Roberta Scotto, “Cartolina da Napoli” di Pietro Treccagnoli, e “Viva per miracolo” di Stella Cervasio. Inoltre, la collana vedrà anche l’introduzione di nuovi titoli come “Pacha mama” di Roberta Trucco e “So chi mi ha uccisa” di Paola Proietti. Attenzione ai Lettori Più Giovani La Giannini Editore non dimentica i giovani lettori, con la collana Kids che offre libri quadrati e colorati ideali anche per progetti scolastici. Tra le prossime uscite troviamo “Ad un passo da voi” di Sonia Libico, destinato a ottobre, e “Jerry e Wolf” di Ada Giorgia Mandriota previsto per dicembre.
    Romanzi e Racconti dai Cinque Continenti Nella collana dedicata ai romanzi, “Romanzi dai cinque continenti”, ci aspetta “Zibibbo, scodella e la Grande Guerra” di Roberto Ormanni, che tratta della Prima Guerra Mondiale attraverso l’utilizzo dei muli. Un’opera originale e preziosa è “Il libro di Dario” di Dario d’Albora, appartenente alla collana “La Cisterna”, che offre uno sguardo inedito sulla vita con la sindrome autistica. Omaggio ai Grandi Classici L’amore per i grandi classici è un pilastro per Giannini Editore, che fu la prima casa editrice a pubblicare Matilde Serao. La collana Pem, ad esempio, proporrà un volume dedicato a Fabrizia Ramondino, scritto da Gioconda Marinelli, e un raccolto di racconti e testi teatrali di Dacia Maraini. Anche il teatro trova spazio con “Un posto in scena” di Marina Tagliaferri, nota per essere una protagonista della serie “Un posto al sole”, che si rivela qui anche come una interessante autrice. Con una distribuzione capillare e una ricca offerta di nuovi titoli, Giannini Editore si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia della letteratura italiana. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Cicerale, presentazione del libro di Jacopo Luongo ‘Martino e Giosuè’

    Sabato 10 agosto alle 19:30, la suggestiva piazza Primicile Carafa di Cicerale (SA) ospiterà la presentazione del libro “Martino e Giosuè” di Jacopo Luongo, un giovane autore cilentano. L’evento vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore, di autorevoli figure del panorama culturale come la professoressa Maria Rosa Valente, il dottore in lettere moderne Rosario Papa e l’assessora alla cultura Chiara Valva.PUBBLICITA

    Il Libro e il Suo Autore
    Punti Chiave ArticoloNato nel 2000, Jacopo Luongo ha plasmato “Martino e Giosuè” (Marco Serra Tarantola Editore, 255 pagine), un’opera che esplora il significato dell’arte e mette in luce le difficoltà che molti giovani del Sud Italia devono affrontare quando lasciano la loro terra natia in cerca di opportunità. I protagonisti, Martino e Giosuè, sono due artisti e amici le cui vite sono legate nelle campagne meridionali. Nonostante le differenze economiche delle loro famiglie, i due sviluppano un forte legame e, sostenuti dai familiari di Giosuè, si trasferiscono a Parigi per affinare i loro talenti.
    Un Viaggio nell’Arte e nella Cultura Martino si dedica alla pittura, mentre Giosuè si concentra sulla musica. La vita in una grande metropoli come Parigi offre loro nuove prospettive, ma li trascina anche in un turbine di vizi che mette alla prova i loro sentimenti e li spinge a riflettere sulla loro visione dell’arte. Questa riflessione sul significato dell’arte e sulle sfide affrontate dai due protagonisti rappresenta il cuore del romanzo. Un Evento Culturale dal Forte Sostegno Locale L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cicerale ed è stata organizzata con il supporto del Forum dei Giovani, del Comitato Associazione San Giorgio, della Pro Loco, dell’Associazione San Felice e di Cicelandia. Questo ampio sostegno evidenzia l’importanza che la comunità locale attribuisce all’evento e all’opera di Luongo.
    Tra Paesaggio e Letteratura Jacopo Luongo, nel suo racconto, offre uno sguardo profondamente personale sul paesaggio cilentano. Passava lunghi pomeriggi nei campi, immerso in una natura selvaggia e viva, con il tempo che appariva sospeso. Le immagini evocate dall’autore restituiscono la bellezza del Cilento, con le sue vedute mozzafiato ed i suoi paesaggi ricchi di storia e tradizione. Queste passeggiate nei campi e tra i contadini cilentani hanno lasciato un segno profondo in Luongo, influenzando la sua percezione del mondo e della vita. Le tradizioni e i paesaggi del Cilento diventano uno sfondo cruciale per le sue riflessioni sulla bellezza umana e sull’arte. “Martino e Giosuè” non è solo un romanzo, ma un viaggio emotivo e culturale che invita i lettori a riflettere sulla loro relazione con l’arte, la terra e le tradizioni. La presentazione del libro a Cicerale rappresenta un’occasione imperdibile per entrare in contatto con una visione autentica e profonda della vita nel Sud Italia, arricchita dalle esperienze personali dell’autore Jacopo Luongo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli. Presentazione del libro ‘Io, Nennella e il professore’ di Gennaro Parisi

    Martedì 16 luglio, alle ore 18:00, presso la Libreria Scarlatti, situata di fronte all’Istituto dei Salesiani, si terrà la presentazione del libro di Gennaro Parisi, “Io, Nennella e il professore”, edito da Kairos Edizioni. L’autore, noto per la sua capacità di osservare e descrivere Napoli e i napoletani, ha realizzato una raccolta di racconti che mettono in evidenza le caratteristiche distintive del popolo partenopeo: Comunicazione, Empatia e Accoglienza.PUBBLICITA

    L’importanza della cultura napoletana
    Punti Chiave ArticoloGennaro Parisi, da sempre grande osservatore di Napoli e dei napoletani, utilizza le sue storie per mettere in rilievo come queste tre peculiari qualità siano intrinseche alla cultura partenopea. I suoi racconti rappresentano un tributo alla città e ai suoi abitanti, offrendo al lettore uno spaccato autentico della vita napoletana.
    Intervento di Claudio Pennino Durante l’evento, Claudio Pennino, noto napoletanista e scrittore esperto delle peculiarità tipiche della città, interverrà per fornire al pubblico curiosità e nuove conoscenze sulla cultura locale. La sua partecipazione arricchirà la serata, offrendo ulteriori spunti di riflessione e approfondimento. Letture teatralizzate di Tommaso Tuccilo Le letture dei racconti saranno teatralizzate dall’ecclettico Tommaso Tuccilo, che saprà dare vita ai personaggi e alle situazioni descritte nel libro. Questo approccio coinvolgente permetterà ai presenti di immergersi completamente nelle storie narrate, rendendo l’esperienza ancora più significativa e intensa.
    Musica e canzoni napoletane La serata sarà anche un’occasione per apprezzare la musica napoletana, considerata un altro strumento fondamentale per comprendere l’animo partenopeo. La cantante Laura Misticone, insieme a Luciano Liguori alla chitarra, Michele Serao al mandolino e Peppe Bonetti alla mandola, eseguirà brani che toccheranno il cuore del pubblico. È prevista anche l’esecuzione di una sorprendente canzone che recentemente si è inserita nel panorama musicale napoletano, stimolando diverse interpretazioni e considerazioni.
    Moderazione a cura di Laura Bufano La giornalista Laura Bufano condurrà l’incontro, garantendo che l’evento si svolga in modo fluido e coinvolgente. La sua esperienza e professionalità saranno essenziali per creare un’atmosfera accogliente e interessante, permettendo a tutti i partecipanti di godere appieno della presentazione. L’evento del 16 luglio si preannuncia dunque come un’occasione imperdibile per gli amanti della letteratura e della cultura napoletana. Attraverso le parole di Gennaro Parisi, le curiosità di Claudio Pennino, le letture di Tommaso Tuccilo e le note della musica partenopea, sarà possibile vivere un’esperienza unica e arricchente.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Un Inno al Femminile: Presentato a Napoli il Libro “Storie del Passato, Voci del Presente”

    Punti Chiave ArticoloLunedì 24 giugno, presso la Sede del Consiglio Regionale al Centro Direzionale di Napoli, si è tenuta la presentazione di “Storie del passato, voci del presente”, edito da Graus Edizioni. L’evento ha riscosso grande successo e ha visto la partecipazione di tutte le autrici coinvolte nel progetto.PUBBLICITA

    Un Incontro Moderato da Michelangelo Iossa Il giornalista Michelangelo Iossa ha moderato la serata, dialogando con ogni autrice sui loro singoli racconti. Le domande poste da Iossa sono state il punto di partenza per approfondite riflessioni su temi di grande rilevanza, quali femminismo, misoginia, indipendenza e l’importanza del rispetto per la propria identità. L’editore Pietro Graus ha salutato e sostenuto calorosamente le autrici.
    Un Omaggio a Donne Storiche Ogni autrice ha scelto di raccontare la storia di una figura femminile che ha lasciato un segno significativo nella storia. Tra queste:– Assunta Ferrante con Giovanna “la pazza”– Maddalena Ferraro con Margherita Hack– Magda Mancuso con Raffaella Carrà– Gaetana Morgese con Lenuccia– Michela Mortella con Matilde Serao– Milena Setola con Frida Kahlo– Stefania Starace con Jane Austen– Antonietta Sorrentino con Elvira Donnarumma– Laura Varriale con Maria Teresa Borbone Asburgo Teschen– Manuela Morra con “Ad ogni donna”. “Storie del passato, voci del presente” è un’opera che permette ai lettori di entrare in contatto non solo con importanti figure femminili storiche, ma anche con le autrici stesse. Ogni narrazione è un dialogo tra epoche e nazioni, che sovrasta lingue e nazionalità. Un libro rivolto non solo alle donne, ma anche, e soprattutto, agli uomini.

    Professioni e Scelte di Vita Durante la presentazione, si è messa in luce la professione di ogni autrice, sottolineando come queste dieci donne rappresentino un esempio di libertà di scelta. In un contesto storico che spesso ha limitato le possibilità femminili, le protagoniste di questo libro dimostrano una caparbietà e un coraggio straordinari. La serata è stata un tributo alle sfide affrontate dalle donne in carriera, dalle madri e da coloro che hanno scelto di essere entrambe.
    Un Evento Memorabile Grazie alla presentazione di lunedì, è stato creato un ponte tra passato e presente che ha mostrato il lato più duro e stupefacente dell’essere donna. Tra l’applauso del pubblico e l’emozione delle dieci autrici, l’evento è stato un successo e ha reso omaggio a tutte le donne rappresentate nel libro. Dieci volte grazie a tutte le autrici per il loro prezioso contributo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Presentazione del libro ‘Gattofollia’ di Stella Cervasio a Napoli

    In libreria dal 14 giugno, “Gattofollia” è il nuovo libro di Stella Cervasio, arricchito dalle colorate illustrazioni di Valeria Pascale. Si tratta di una favola per bambini di tutte le età, che ci ricorda come spesso gli animali vengano avversati per pregiudizio o per mancata conoscenza; ma che rinunciare a loro è impossibile.PUBBLICITA
    La trama di ‘Gattofollia’
    Punti Chiave ArticoloChe fine hanno fatto tutti i gatti di New York? Un giorno, all’improvviso, sono spariti. Ma gli altri animali della metropoli, come i piccioni, non sono rimasti indifferenti: hanno dato l’allarme e ingaggiato un singolare detective per ritrovarli. Sarà il Genio di Broadway, un folletto allucinato che vola su un drone, a ritrovare, con incredibili avventure nella spettacolare metropoli, i felini che il loro nemico giurato aveva nascosto dove nessuno avrebbe potuto trovarli.

    L’autrice Stella Cervasio Stella Cervasio, giornalista e autrice, ha scritto “Gattofollia” tra Capri e New York. Laureata sulla lingua latina di Apuleio, vive con numerosi gatti ma non è sicura di conoscerli tutti bene. Tra i libri che ha pubblicato: “Il mistero del fuoco eterno” (Colonnese), “365” (Il Filo di Partenope), “Grand Central Dream” (D’Amato) e “Taccuino dal Serraglio. Nel labirinto dell’Albergo dei Poveri” (Langella). L’illustratrice Valeria Pascale Valeria Pascale, autrice delle colorate illustrazioni originali di “Gattofollia”, lavora nel suo laboratorio artistico “La testa tra le nuvole”. Qui ha creato numerose sculture di genietti, jolly, pulcinella, pinocchi e personaggi favolosi, tra cui esseri mitologici metà animali e metà umani. Le sue piccole opere, montate su anime e basi in metallo o in scatole rivestite con materiali di riciclo (stoffa, merletti, broccati), hanno come ingrediente fondamentale la carta. LEGGI TUTTO

  • in

    Presentazione del libro ‘Una Vita Sospesa’ di Fortuna Cestari a Napoli

    Martedì 18 giugno alle ore 18:00 presso la Casina Pompeiana, Villa Comunale, Riviera di Chiaia, Napoli, ci sarà la presentazione del libro “Una Vita Sospesa” scritto da Fortuna Cestari. L’autrice sarà presente e dialogherà con Alessia Cherillo, docente, e Gianni Caselli, formatore CSV e capogruppo Europa Verde Municipalità 1.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloUn Racconto Autobiografico di Resilienza
    La storia raccontata nel libro è un racconto autobiografico che offre uno sguardo intimo sulle sfide di Fortuna, una giovane donna dalla saggezza disarmante. Nel cuore di questo libro, Fortuna condivide la sua incredibile storia di resilienza e di come ha superato gli ostacoli che la vita le ha presentato, specialmente durante il periodo del Covid-19. Un Viaggio Emozionante e Ispiratore

    Attraverso le pagine del libro, il lettore viene immerso nelle emozioni e nelle esperienze dell’autrice, trovando ispirazione nella sua determinazione e nella sua capacità di trasformare le avversità in opportunità di crescita personale. Le vicende delle persone vicine all’autrice offrono una delicata sfumatura di vari stili di vita, affrontando problematiche personali e diverse modalità di superarle.
    Un Testo per Tutti, Specialmente per i Giovani “Una Vita Sospesa” è una storia di coraggio, resilienza e speranza che riesce a restituire un senso di intimità e appartenenza a chi legge. Il pubblico a cui si rivolge è ampio ed eterogeneo; l’autrice stessa sottolinea come il testo sia particolarmente indicato ai giovani, offrendo un esempio significativo di creazione di una propria identità e di come affrontare le diverse situazioni che la vita presenta. Il Supporto della Casina Pompeiana Il sostegno e l’ospitalità della Casina Pompeiana della Villa Comunale di Napoli sono stati pilastri fondamentali nel promuovere la cultura e condividere con il pubblico la storia di Fortuna. Questo spazio ha fornito un ambiente ideale per presentare un’opera che unisce molteplici sfaccettature della vita umana in un racconto emotivo e potente. Leggi AncheHo lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

  • in

    Massimiliano Gallo presentaFavoloso’ a NapoliCittàLibro

    Domenica 16 giugno 2024 ore 11.00 – Sala Calipso – Massimiliano Gallo presenta “FAVOLOSO – Favole e Pensieri per grandi mai cresciuti”. Edizioni MEA.Modera Alessandra Farro (Il Mattino).PUBBLICITA

    L’attore impegnato in questi giorni sul set del film tv Questi Fantasmi per la regia di Alessandro Gassmann, ha ritirato il Nastro d’Argento Grandi Serie Tv per Napoli Milionaria. Un sodalizio con RaiFiction che lo vede protagonista su più fronti: in Autunno la nuova stagione di Vincenzo Malinconico Avvocato d’insuccesso per Rai Uno e sono confermate le riprese della nuova stagione di Imma Tataranni.

    Domenica 16 giugno alle ore 11 nella Sala Calipso all’interno della Stazione Marittima che ospita NapoliCittàLibro, l’attore Massimiliano Gallo incontrerà il pubblico per presentare il suo libro FAVOLOSO -Favole e Pensieri per grandi mai cresciuti (Edizioni MEA).
    “Sarà per me un grande momento di incontro e condivisione per presentare alla città di Napoli il mio libro, una raccolta di pensieri nati per farci riflettere, sorridere e talvolta emozionarci – dichiara Massimiliano Gallo – e sarò ben felice di incontrare quanti saranno presenti con un firmacopie nello spazio della casa editrice MEA”.

    Leggi AncheHo lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

  • in

    L’influenza di Federico II alle origini della cucina italiana. Presentato stamattina in Ateneo il volume

    La cucina italiana affonda le sue radici nel periodo di splendore e contaminazione del grande impero di Federico II di Svevia.PUBBLICITA

    Lo afferma, attraverso una rigorosa analisi storica, antropologica e gastronomica, partendo da indizi e suggestioni del trattato medievale ‘Liber de coquina’, lo studio approdato nel volume ‘Le origini della cucina italiana, da Federico II a oggi’, a cura di Paola Adamo, Valentina Della Corte, Francesca Marino ed Elisabetta Moro, che è stato presentato alla stampa stamattina nell’Aula del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la moderazione della giornalista Chiara del Gaudio.

    ‘Questo volume, realizzato in occasione degli 800 anni della nostra università, inizialmente intendeva trovare un collegamento tra il mondo attuale e il tempo di Federico II, tra il periodo, alto medievale e l’attuale sensibilità verso la gastronomia, ma gli studi per l’elaborazione hanno dimostrato come la gastronomia italiana, la cucina italiana, in qualche modo, è nata e si è sviluppata in quel periodo, nel periodo in cui nascevano le università, il periodo in cui c’era un momento particolare di benessere, di abbondanza di cibo, di alimenti e di ingredienti, ma soprattutto in un periodo in cui si mettevano insieme diverse tradizioni anche dal punto di vista gastronomico, e che era proprio quello che accadeva alla corte dell’imperatore svevo, alla corte di Federico II’ – ha spiegato Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
    ‘Prima della rivoluzione industriale quello che faceva la differenza in una qualunque delle nazioni del globo era la resa del raccolto, la disponibilità annuale degli alimenti. L’anno era buono se il raccolto era buono, è così da 11.000 anni. Quindi la disponibilità dei prodotti alimentari era alla base dell’economia degli stati. Le guerre si facevano solo se c’era da mangiare. Gli Stati che hanno fatto le cose più importanti erano quelli che potevano assicurare la produzione, l’approvvigionamento alimentare, per cui la disponibilità e l’utilizzo dei prodotti erano parte della storia e della tradizione del mondo – ha sottolineato il Magnifico -. Oggi sembra che la gastronomia abbia un ruolo meno fondamentale invece l’agrifood è la voce più importante del PIL italiano insieme alla moda e all’aerospazio. Quindi la sua importanza inevitabilmente ha determinato la storia delle comunità che si è coevoluta grazie alla disponibilità di cibo e al modo di conservarlo e di prepararlo, e si sono evolute anche rispetto alle tradizioni spesso legate alle religioni e agli usi locali. Quindi il cibo è sempre stato al centro di tutto. Per questo la storia della gastronomia italiana è la storia italiana, è la storia dell’Italia da quando era parte del Sacro Romano Impero fino ad oggi’.

    Il libro, che raccoglie interventi di Fulvio Delle Donne, Gianni Cicia, Massimo Ricciardi, Marino Niola, Luciano Pignataro, Raffaele Sacchi, Francesca Marino ed Elisabetta Moro e le ricette degli chef Corrado Assenza, Domenico Candela, Moreno Cedroni, Caterina Ceraudo, Enzo Coccia, Vitantonio Lombardo, Angelo Sabatelli, Mauro Uliassi, è a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.
    Stampato in un numero limitato di copie, è liberamente a disposizione di tutti sul sito di Fedoa – Federico II University Press, che lo ha realizzato
    (http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapress/catalog/book/549).
    Nel volume, nel contri buto dei professori Gianni Cicia e Raffaele Sacchi si legge: ‘Il Liber de coquina è la pietra angolare della cultura gastronomica italiana. Nel basso Medioevo la cucina latina è definitivamente tramontata e si afferma un nuovo modello gastronomico che nasce in quel crogiuolo di culture che è la Sicilia di Federico II. Molti studiosi hanno giustamente affermato che il modello gastronomico europeo nasce dalla fusione della cultura latina e di quella germanica. Riferendoci al modello gastronomico italiano noi ampliamo questa lettura proponendo che esso affondi le sue radici nella Sicilia federiciana (intendendo con Sicilia tutta l’Italia meridionale, non solo quella insulare ma anche quella peninsulare), ambiente multiculturale dove convivevano latini, greci, normanni, svevi, lombardi, ebrei ed arabi’.
    E ancora: ‘Dal Liber traspare con tutta evidenza come si sia potuta realizzare la transizione dalla cucina romana antica a quella medioevale e come la cultura gastronomica italiana si sia trasformata per la commistione dei costumi alimentari dei tempi di Roma con quelli delle popolazioni arabe, normanne, sveve, longobarde ed ebraiche. Tenuto conto del valore storico e culturale del ricettario federiciano, ne consegue tutto l’interesse di un più attuale confronto per indagare e possibilmente dare una spiegazione ai rapporti sia di affinità che di disuguaglianza tra quello che offrivano le mense medioevali e quanto compare oggi sulle nostre tavole’.
    Le curatrici
    “Il volume è il risultato di un lavoro di squadra straordinario che ha coinvolto e visto interagire esperti di letteratura e storia medievale, di antropologia culturale, di nutrizione ed educazione alimentare, di economia, di botanica, di scienze e tecnologie alimentari, di chimica agraria e infine 8 maestri chef che operano in Campania, Puglia, Lucania, Marche e Sicilia, regioni legate a Federico II – spiega la professoressa Paola Adamo, del Dipartimento id Agraria della Federico II -. Un gruppo multidisciplinare di persone accomunato dall’interesse verso le scienze gastronomiche e che ha condiviso da subito un progetto comune: l’analisi storica di ricette e precetti gastronomici e salutistici di un Liber de coquina scritto 800 anni fa in lingua latina, e la rielaborazione di alcune sue ricette in chiave moderna. Un lavoro multidisciplinare che si colloca nel solco della tradizione Federiciana e che testimonia come la collaborazione e il confronto con persone anche molto diverse siano fondamentali per stimolare la creatività, continuare ad aumentare le conoscenze scientifiche e creare innovazione.”
    “L’idea di approfondire il liber di coquina rientra nel processo di sviluppo delle conoscenze e competenze che ha caratterizzato il progetto delle celebrazioni Unina 2024 – ricorda la professoressa Valentina Della Corte, del Dipartimento di Economia Management Istituzioni della Federico II e delegata del rettore per le celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo -. In tale ambito, sono stati individuati tre filoni principali: cultura, innovazione e sostenibilità, per inquadrare e valorizzare tutte le attività scientifiche dell’ateneo. In questo senso, il ricettario rientra trasversalmente a pieno titolo in tale processo, evidenziando sin dall’epoca di Federico II l’attenzione a due temi fondamentali: l’esaltazione dell’identità dei luoghi anche attraverso il cibo e la gastronomia, l’approccio salutistico e sostenibile in tale ambito. Questo approccio, così innovativo, apre il fronte all’analisi dell’oggi e del domani, proiettando le antiche ricette nel contesto contemporaneo, esaltandone le caratteristiche”.
    “Questo libro nasce dall‘idea che ci sia una connessione storica, un ponte, tra il Medioevo e i nostri tempi, costruito sulla storia della cucina italiana. Questa ipotesi è dimostrata con i capitoli dedicati ad approfondimenti storico-antropologici; Il libro propone anche delle ricette in chiave moderna ispirate al Liber de Coquina elaborate da chef che rappresentano territori noti per essere stati frequentati dall’Imperatore – chiarisce la dottoressa Francesca Marino, docente di Educazione Alimentare e Nutrizione, che è anche autrice di un contributo -. Il volume supporta la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità. Perché l’arte è la tradizione enogastronomica italiana non solo hanno una loro chiara identità ma vedono le loro origini in epoche lontane nel tempo in quelle che erano le grandi capitali del Mediterraneo.”
    “Questo libro ribalta lo stereotipo che fa nascere al Nord la cucina italiana e rivela che in principio c’è la cultura gastronomica Normanno-Sveva sviluppatasi nel Medioevo tra Napoli e Palermo. Prova ne sia il fatto che nel “Liber de coquina”, cioè il ricettario di Federico II, si trovano le prime ricette di capolavori del genio culinario italico come la pasta alla genovese e la scapece. Ma anche lasagne, tortelli, gnocchi e ravioli. Nonché classici della dieta mediterranea come i broccoli soffritti nell’olio, le fritture di pesce e molti piatti a base di legumi e verdure- sottolinea la professoressa Elisabetta Moro, antropologa, docente di Storia della Gastronomia alla Federico II -. Di fatto il Liber sposta al Sud l’origine della cucina italiana e racconta l’inizio della sua fortuna europea”.
    Il professore Fulvio Delle Donne, ordinario di Letteratura Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta: ‘Secondo un cronista del tempo, il francescano Giovanni di Winterthur, fu solito digiunare e mangiare una sola volta al giorno, secondo una pratica in lui indotta non da ascetismo o da devozione religiosa, come sarebbe stato commendevole per la salvezza dell’anima, ma dal desiderio di conservare in salute il corpo. Di certo, Federico amò sulla sua tavola ampie varietà di cibi, dalle verdure, alla carne e al pesce, conditi con salse spesso agrodolci e speziate, compresa la “askipecia”, la scapece della nostra tradizione, ancora abbondantemente usata’.
    Dalle ricette del Liber, ad esempio, si trovano similitudini anche con paste tipo cavatelli, orecchiette, lasagne e trafile lunghe del tipo delle linguine, spaghetti e vermicelli.
    La pubblicazione riporta anche una selezione di ricette del Liber de coquina e un ricettario con piatti realizzati da chef. La dimostrazione che i principi riportati nel Liber si ritrovano oggi nell’alta cucina.
    Al termine della presentazione alla stampa, immaginando che potesse essere presente in una banchetti dell’Imperatore, il birrificio artigianale campano Kbirr, ha fatto omaggio all’Accademia della birra ‘Federiciana’, con il logo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prodotta proprio in occasione dei festeggiamenti degli Ottocento anni dell’Ateneo.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Rosaria Troisi presenta il suo nuovo libro dedicato al fratello Massimo

    Lunedì 3 Giugno alle ore 17.00 Rosaria Troisi presenterà il suo nuovo libro dal titolo “Caro Massimo ti scrivo perché..” con la prefazione di Roberto Vecchioni.PUBBLICITA

    Alla presentazione, presso la Libreria IO CI STO in Via Cimarosa 20 a Napoli, prenderanno parte, oltre all’autrice Rosaria Troisi, Ciro Ferrara, il Consigliere Nazionale Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, la dott.ssa Libera D’Angelo e la scrittrice Gloria Vocaturo.Il giornalista, vice caporedattore TGR RAI Campania, Guido Pocobelli Ragosta sarà il moderatore.

    L’evento è organizzato con il Patrocinio della Regione Campania e dell’Università Federico II di Napoli.PUBBLICITA

    I proventi del libro spettanti all’autrice saranno destinati alle associazioni DONK HM odv e Medici Senza Frontiere.
    Leggi AncheHo lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

  • in

    ‘Brandelli di cuore’: esordio letterario del cantautore Martino Adriani

    Edito da Eretica Edizioni, ‘Brandelli di cuore’ è la raccolta poetica che segna l’ingresso del cantautore Martino Adriani nel mondo della letteratura. Le sue trentuno poesie, caratterizzate da un tono surreale e, a tratti, barocco, trattano temi universali come l’amore, la natura, l’appartenenza e la fugacità del tempo. Il manto di malinconia e sensualità, avvolge queste poesie, che alternano tra desiderio e disinganno, tra rassegnazione e incomprensibile.
    Punti Chiave ArticoloUn mondo di emozioni e radici In ‘Brandelli di cuore’, Adriani esplora un universo di donne lontane e vicine, che attraverso una costante alternanza, manifestano sentimenti di desiderio e disillusione. Allo stesso tempo, luoghi, alberi e animali nel libro sottolineano una profonda riconoscenza verso le proprie radici e tradizioni. Un approccio inebriante alla poesia Martino Adriani descrive la passione per la poesia come un ritorno alle sue origini artistiche. “Musica e scrittura sono i due ambiti artistici che da sempre mi affascinano”, ha dichiarato l’autore, spiegando come l’urgenza di esprimere le emozioni attraverso le parole lo abbia portato a dar vita a questa raccolta. Egli parla di un “flusso incontenibile di parole” che ha preso il sopravvento, al contrario della scrittura delle canzoni, che da sempre avviene “a singhiozzi”. Questo nuovo e stimolante approccio ha permesso ad Adriani di trasformare le sue intense emozioni in poesia, senza freni o pudori. Una carriera diversificata Nato in Svizzera nel 1987 e cresciuto a Cilento (Salerno), Martino Adriani attualmente risiede a Parma. Oltre alla sua incursione nel mondo letterario, Adriani è un cantautore affermato con tre album all’attivo: “Occhi”, “È in arrivo la tempesta” e “Agrodolce”. Ha collaborato con rinomati artisti italiani come Pierpaolo Capovilla, Cristiano Godano e Lorenzo Kruger, e il suo ultimo album, “Occhi”, prodotto da Manuele Fusaroli, ha ricevuto ottimi riscontri di critica. Una presenza attiva nel panorama culturale Adriani non si limita alla musica e alla letteratura: è anche l’organizzatore del Festival musicale Giovivendo nel Cilento e collabora con il teatro-club Borgo Santa Brigida a Parma. Con ‘Brandelli di cuore’, il cantautore aggiunge un nuovo capitolo alla sua già ricca carriera artistica, rivelando un lato profondamente introspettivo e lirico della sua creatività. Leggi AncheHo lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

  • in

    Atlante dell’Arte Contemporanea: un pilastro dell’arte italiana

    L’Atlante dell’Arte Contemporanea, recentemente ristampato da Giunti editore e disponibile nelle librerie, continua a rappresentare, sin dal 1940, un punto di riferimento imprescindibile per esperti e appassionati d’arte italiana.
    Punti Chiave ArticoloPresentazione a Firenze Da qualche giorno è stata presentata presso il teatro-libreria Giunti Odeon di Firenze la nuova edizione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea. Durante la conferenza fiorentina sono intervenuti Claudio Pescio, Direttore della Divisione Arte di Giunti editore; Daniele Radini Tedeschi, direttore della collana editoriale “Atlante dell’Arte Contemporanea” e storico curatore di diversi Padiglioni Nazionali alla Biennale di Venezia Arte; Marta Lock, critica d’arte e referente della Commissione Curatori internazionali; e Ariadne Caccavale, critica d’arte e membro del comitato di redazione del volume. Uno strumento di consultazione imprescindibile L’Atlante dell’Arte Contemporanea è un punto di riferimento per collezionisti, galleristi, istituzioni culturali e appassionati del mondo artistico, coprendo un periodo che va dagli anni ’50 fino ai giorni nostri. Diverse case editrici e numerosi storici e critici d’arte hanno contribuito alla sua realizzazione, rendendolo il più longevo tra tutti gli annuari d’arte esistenti, con una storia che risale a ottantuno anni fa e che include l’acquisizione da parte di De Agostini nel 1994. Un lavoro di catalogazione rigoroso Precedentemente noto come Arte Contemporanea Italiana, l’Atlante ha sempre rappresentato una bussola di orientamento per censire e catalogare l’arte italiana sul palcoscenico internazionale. Questa edizione dedica la copertina a “Violet”, una scultura del Maestro Angelo Accardi, che interpreta lo stile Pop Surrealism celebrando la bellezza femminile contemporanea. Un’arte che abbraccia passato e presente Ogni pagina dell’Atlante è impreziosita da una grafica sobria e ricercata, dove il colore riecheggia tra memorie, ricordi e studi d’atelier. La curatrice Stefania Pieralice sottolinea l’importanza della manualità, del passato e della tradizione, definendo questo lavoro come un’arte dell’Infinito che stimola il raccoglimento e la commozione più profonda. Una sezione ricca e articolata Il volume si divide in diverse sezioni: una parte iniziale di taglio internazionale con artisti storicizzati, seguita da analisi di mercato, nuovi trend e quotazioni d’asta, fino ad arrivare al corpus centrale con la catalogazione degli artisti. Daniele Radini Tedeschi, Direttore Editoriale della collana, enfatizza la missione di guidare i collezionisti attraverso la vera storia dell’arte contemporanea, trattando artisti di grande calibro come Giorgio De Chirico, Emilio Vedova, Lucio Fontana, e molti altri. Riconoscimenti e celebrazioni Il volume sarà presentato il 25 maggio 2024, durante una giornata di studi dedicata ai progetti editoriali italiani presso la Bonnie J. Sacerdote lecture Hall del Metropolitan Museum of Art di New York. Questo evento, sostenuto dal Senato della Repubblica Italiana, conferma l’Atlante come uno strumento di propagazione della cultura italiana nel mondo. Presenza alla Biennale di Venezia L’Atlante dell’Arte Contemporanea è inoltre presente presso il Padiglione del Libro della Biennale di Venezia, un ulteriore riconoscimento della sua autorevolezza nel mondo dell’arte. Il Padiglione del Libro, inaugurato nel 1991, ospita le più prestigiose pubblicazioni internazionali legate alla Biennale di Venezia Arte. Leggi Anche LEGGI TUTTO