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    Arzano esibizione della Fanfara dei carabinieri

    Arzano .Legalità e vicinanza ai cittadini: esibizione della fanfara dei carabinieri. Grande partecipazione di pubblico ieri sera a Arzano per il concerto della Fanfara dei Carabinieri.PUBBLICITA

    I componenti del gruppo musicale dei militi si sono esibiti nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Centinaia di persone hanno ascoltato le melodie della Fanfara che si sono concluse con l’Inno di Mameli.

    Erano presenti la comandante della Compagnia di Casoria dei carabinieri, Valentina Bianchin, il comandante della locale tenenza Gennaro Scognamiglio con il vice Marco Bitetti, il Comandante della Polizia locale, il colonnello Biagio Chiariello e la prima cittadina di Arzano Vincenza Aruta.
    L’esibizione oltre ad avvicinare l’Arma ai cittadini ha avuto come scopo la collaborazione istituzionale tra l’Arma dei Carabinieri e gli istituti scolastici del territorio per la diffusione della cultura della legalità vedendo la partecipazione degli alunni e del dirigente dell’istituto scolastico D’Auria-Nosengo, Fiorella Esposito.

    Presente anche una rappresentanza della Guardia di Finanza, e i ragazzi della UILDM accompagnati dal presidente Salvatore Leonardo. I parroci delle chiese di Arzano che oltre a fare gli onori di casa hanno allestito con l’aiuto dei volontari un buffet con realtivo taglio di torta.
    P.B.

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Don Patriciello: “Far capire ai giovani che conviene essere onesti”

    Don Patriciello: “Servono esempi accessibili, non solo figure eroiche. Far capire ai giovani che conviene essere onesti”.
    “Ai giovani si presentano troppo spesso figure grandissime, eroiche come Falcone, Borsellino, don Diana, Peppe Puglisi o Siani. Ma, specialmente per i bambini, queste figure sono troppo in alto, servono figure più accessibili.
    Perché se per essere onesti si va incontro alla morte, rischia di passare il messaggio che non conviene essere onesti. Ci vogliono figure più vicine a loro, come il papà, la mamma, lo zio, il parroco, il macellaio che, con il loro esempio, facciano capire che invece conviene essere onesti”.
    A dirlo, facendo anche degli esempi, è don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che da due anni vive sotto scorta. Ne ha parlato a margine di un dibattito al Festival della legalità a Firenze, organizzato dall’associazione ‘Il Gomitolo Perduto’, su disagio giovanile e criminalità.
    “Il disagio giovanile – ha aggiunto – non si affronta solo in chiave repressiva, anche se serve anche quella. L’esercito di carabinieri e polizia deve andare d’accordo con l’esercito dei maestri elementari”. LEGGI TUTTO