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    COPPA ITALIA Caso Allegri, due turni di squalifica. E la Juve valuta l’esonero subito

    L’entusiasmo per la vittoria in Coppa Italia potrebbe rapidamente trasformarsi in un incubo per Massimiliano Allegri, alla sua seconda avventura sulla panchina della Juventus. Dalla gioia per il trofeo nazionale, il tecnico bianconero è finito sotto i riflettori per una serie di comportamenti controversi, culminati con una squalifica di due giornate.Nel caos del finale dell’Olimpico, Allegri ha esibito tutta la sua rabbia da bordocampo, finendo per essere espulso dall’arbitro Maresca. Mentre si dirigeva verso gli spogliatoi, ha urlato ripetutamente il nome del designatore arbitrale Gianluca Rocchi, mostrando la sua frustrazione. Dopo il fischio finale, ha espresso le sue scuse a Rocchi negli spogliatoi, cercando di placare gli animi.
    Tuttavia, durante i festeggiamenti, Allegri ha nuovamente sfogato la sua frustrazione, questa volta contro il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, invitandolo ad allontanarsi, un momento catturato dalle telecamere. Le tensioni sono poi sfociate in un violento alterco con il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, nel quale Allegri avrebbe rivolto insulti pesanti e minacce.
    Il comportamento del tecnico è stato immediatamente preso in esame dalla Procura Federale e trasferito al Giudice Sportivo, che ha inflitto ad Allegri una squalifica di due giornate e una multa di 5000 euro. La Juventus ha espresso il proprio disappunto per il comportamento del suo allenatore e ha chiesto scuse sia a Vaciago che al fotografo dell’Agenzia LaPresse per i danni causati durante l’alterco.
    Il presidente John Elkann e il presidente Stefano Ferrero erano presenti all’Olimpico e hanno mostrato il loro disagio per l’accaduto. In casa Juventus, ci sono momenti di riflessione e la posizione di Allegri è alquanto precaria. Non si esclude un esonero immediato, che potrebbe avere conseguenze legali date le implicazioni contrattuali.
    Al momento, sembra che Paolo Montero, attuale tecnico della Primavera, potrebbe essere il sostituto di Allegri per le ultime due giornate di campionato. Nonostante sia sotto contratto con la Juventus fino al 2025, sembra che il divorzio tra Allegri e il club sia ormai inevitabile, come suggerito implicitamente dallo stesso tecnico durante le dichiarazioni post-partita.
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    LA SCENA Allegri, furia e show al termine della finale di Coppa Italia: “Dov’è Rocchi?”

    Momenti di tensione nel corso dei minuti conclusivi della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta. L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, si è reso protagonista di un’espulsione al 94° minuto per via di una serie di proteste dopo punizione concessa agli avversari dall’arbitro Maresca.
    La scena si è svolta con Allegri furioso, che si è visto mostrare il cartellino rosso mentre si strappava giacca e cravatta. Le sue proteste sono continuate anche mentre lasciava il campo, con Allegri che ha urlato più volte verso la tribuna autorità: “Dov’è Rocchi?”, riferendosi al designatore degli arbitri.
    La Juventus alla fine ha superato per 1-0 l’Atalanta conquistando la 15ma Coppa Italia della propria storia. Decisiva la rete di Vlahovic al 4′. Al serbo annullato anche un gol per fuorigioco al 73′. Si tratta del quinto trofeo vinto infine da Massimiliano Allegri, un record assoluto.
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    IL TRIONFO La Juve vince la Coppa Italia: Atalanta ko di misura grazie a Vlahovic

    La Juventus conquista la quindicesima Coppa Italia della sua storia, superando l’Atalanta con il risultato di 1-0 all’Olimpico di Roma. La squadra bianconera ha offerto una delle sue migliori performance della stagione, culminata nella rete decisiva di Vlahovic. Per Massimiliano Allegri, è il quinto trionfo in Coppa Italia, un record nel torneo.
    Tuttavia, la sua gioia è stata leggermente offuscata dall’espulsione nel finale. D’altra parte, per Gian Piero Gasperini, è stata la terza finale persa in Coppa Italia, mentre ora la sua attenzione si sposta verso l’ultimo atto dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen, in programma il 22 maggio a Dublino.
    La partita di oggi ha rappresentato un segnale d’allarme per il tecnico dell’Atalanta, che aveva visto la sua squadra concedere pochi spazi alla Roma nella partita precedente. Nonostante l’assenza del regista titolare Manuel Locatelli per squalifica, la Juventus è riuscita a costruire gioco con maggiore fluidità rispetto alla Dea.
    I giovani Nicolussi Caviglia e Cambiaso hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione, mentre è stato quest’ultimo a ispirare la rete del vantaggio bianconero con una precisa verticalizzazione. L’Atalanta ha provato a reagire nella ripresa, con tentativi da parte di Lookman e Koopmeiners, ma senza riuscire a trovare il gol del pareggio.
    Anche la traversa ha negato alla Dea la possibilità di riaprire la partita, mentre la Juventus ha gestito il vantaggio fino al triplice fischio finale. Per Allegri, questa vittoria rappresenta un altro trofeo nella sua già ricca carriera, ma potrebbe essere anche l’ultimo in bianconero, considerando le voci che circolano sul suo futuro.
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    COPPA ITALIA Attimi di tensione tra tifosi di Juve e Atalanta sull’autostrada A1

    Momenti di tensione sul tratto toscano dell’autostrada A1, dove gruppi di tifosi della Juventus e dell’Atalanta si dirigevano verso Roma per assistere alla finale di Coppa Italia. Il primo confronto è avvenuto nell’area di servizio Arno Ovest, dove gli ultrà bergamaschi e quelli bianconeri hanno scambiato insulti.
    Fortunatamente, la presenza massiccia delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse in scontri fisici. Poco dopo, si sono verificati piccoli tafferugli nell’area di sosta a San Giovanni Valdarno, nel tratto aretino dell’A1. Tuttavia, l’intervento tempestivo della polizia ha permesso di risolvere la situazione prima che potesse peggiorare ulteriormente.
    Le forze dell’ordine erano sul piede di guerra per prevenire qualsiasi tipo di violenza tra i tifosi delle due squadre, mantenendo una presenza costante lungo l’autostrada e nelle aree di servizio. Nonostante i momenti di tensione, i tifosi hanno poi ripreso il loro viaggio verso la capitale a bordo dei rispettivi pullman.
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    POST PARTITA Calzona: “Siamo sulla strada giusta, ma c’è ancora tanto da fare”

    Francesco Calzona, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida vinta dai suoi al Maradona contro la Juventus: “Siamo sulla strada giusta, eppure c’è ancora molto lavoro da fare. La vittoria mi rende felice, ho notato una squadra desiderosa di migliorarsi, ma c’è ancora molto da fare”.PUBBLICITA

    “Con questa vittoria, la squadra ha lanciato un segnale forte, dimostrando la volontà di raggiungere posizioni importanti. Sono contento di vedere una squadra coesa che vuole progredire. La vittoria aumenta la voglia di miglioramento e di vincere ancora. Abbiamo bisogno di tempo, ma dobbiamo accelerare e assorbire il maggior numero possibile di nozioni. Con il Torino, abbiamo l’obbligo di ottenere un risultato, anche se non sarà facile.”
    “Kvara e Osimhen sono due giocatori fortissimi, fondamentali per la squadra. Hanno superato un momento difficile, ma ora sono quasi tornati ai loro livelli. Vorrei menzionare anche gli altri giocatori; nei momenti difficili della partita, la squadra ha risposto. Dobbiamo migliorare nel possesso palla e cercare più verticalizzazioni. Tutti coloro che entrano in campo mi danno una mano, sono tutti pronti a contribuire. Sono segnali importanti. Partiamo da qui.”
    “In dieci giorni non si compiono miracoli, il tempo che non abbiamo. Chiedo ai ragazzi di imparare velocemente, cosa che stanno facendo, e di ciò sono felice, anche se di natura non sono mai soddisfatto. Per quanto riguarda Rrahmani, ha avuto un problema all’adduttore, e abbiamo preferito sottolineare la sua uscita per evitare possibili aggravamenti”.
    “Verrà valutato domani. Non ho adottato un approccio particolare, ho semplicemente detto ai ragazzi di giocare tranquilli e di applicarsi negli allenamenti. Ho parlato poco, poiché dopo le vicissitudini passate, avevano bisogno di tranquillità. Tuttavia, loro stanno rispondendo positivamente.” LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Raspadori: “Calzona ci ha aiutato a resettare tutto. Miglioriamo di giorno in giorno”

    Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli e autore del gol che ha deciso la sfida di questa sera contro la Juventus, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida del Maradona: “E’ stata una partita che sapevamo essere fondamentale, considerando come l’avevamo preparata. Miglioriamo di giorno in giorno e stiamo costruendo qualcosa di importante”.PUBBLICITA

    “Credo che sia il frutto del lavoro svolto con il mister in questi giorni. Siamo contenti, anche nelle difficoltà siamo riusciti a rimanere concentrati e ordinati, e ciò ci ha aiutato a chiudere il risultato. Calzona? Sicuramente, dal punto di vista mentale, ci ha aiutato a resettare. Eravamo condizionati dai momenti negativi della stagione, ma quando le cose vanno bene, è più facile essere liberi mentalmente”.
    “Siamo riusciti a vedere un miglioramento nella prestazione, fiducia e continuità, e questo ci ha dato molto. Il percorso di miglioramento non è ancora finito; siamo indietro e dobbiamo ottenere una serie di risultati importanti. Dove preferisco giocare? Mi sento più a mio agio al centro, ma ciò non significa che non possa stare sull’esterno, magari accentrandomi di più nel campo. Il mister mi ha detto che mi avrebbe utilizzato in tutti i ruoli davanti. Penso di poterli fare tutti, con caratteristiche diverse sicuramente, ma posso farli”. LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA La delusione di Vlahovic: “Devo sfruttare meglio le occasioni che ho”

    Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della sfida persa al Maradona contro il Napoli: “Il nostro allenatore sta svolgendo un lavoro eccellente con tutti i giovani, e io sono determinato a progredire seguendo le sue indicazioni”.
    “Per crescere ulteriormente, devo capitalizzare al meglio le occasioni che ho. Non mi rimprovero nulla, poiché durante gli allenamenti della settimana sto dando il massimo. Continuerò a dedicarmi al lavoro, convinto che i gol arriveranno, poiché il mio obiettivo è diventare un grande attaccante.”
    “Nella mia mente, avrei voluto segnare quattro gol su altrettante occasioni, ma ciò che mi dispiace di più è la mancanza della vittoria. La squadra ha disputato una partita eccezionale, sia dal punto di vista tecnico che tattico, seguendo le indicazioni del mister. Se avessimo segnato prima, la partita avrebbe preso una piega diversa”.
    “Voglio congratularmi con i compagni perché abbiamo dato tutto, come dimostrano le espressioni nel nostro spogliatoio. Il mister ha saputo inserire con abilità giovani talenti come Yildiz, Nonge e Miretti, testimoniando il grande lavoro di Allegri. Dobbiamo continuare a seguire Allegri e proseguire su questa strada, puntando a vincere lo scudetto già dal prossimo anno, che è l’unico obiettivo significativo quando si è alla Juventus”.
    “Alcune circostanze ci hanno allontanato dalla lotta per lo scudetto, dal confronto con l’Empoli alla sconfitta contro l’Inter. Non siamo riusciti a vincere contro l’Udinese in casa e da lì in poi ci sono state altre prestazioni negative. Tuttavia, sono convinto che questi sono passaggi di crescita che ci porteranno a migliorare. Per quanto riguarda gli obiettivi personali, sarò felice se vinceremo un trofeo e se raggiungeremo la Champions League, preferibilmente al secondo posto; per ora, evito di concentrarmi troppo sui gol.” LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Allegri: “Un peccato non aver sfruttato occasioni. Dobbiamo arrivare a quota Champions”

    Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della sfida persa al Maradona contro il Napoli: “Non avendo a disposizione Mckennie e Rabiot, sia Miretti, con oltre 60 presenze nella Juventus, sia Alcarez, alla sua prima esperienza in campo, hanno disputato una partita notevole”.
    “Indipendentemente da ciò, è stato gratificante osservare la squadra che si è supportata a livello difensivo; abbiamo affrontato momenti critici, ma credo che non abbiano avuto occasioni nitide davanti a Szczesny. Abbiamo sprecato alcune opportunità quando ci siamo troppo concentrati nel centrare rapidamente l’azione, ma abbiamo creato situazioni favorevoli quando abbiamo allargato immediatamente il gioco”.
    “Potevamo fare di più e la sconfitta è deludente, soprattutto considerando il nostro calendario impegnativo che dovrebbe portarci alla zona Champions. C’è spazio per miglioramenti in diversi aspetti, e l’esperienza di giocare queste partite ci renderà più solidi in difesa e più attenti nei momenti critici”.
    “D’altro canto, è incoraggiante notare che questa sera potrebbe aver visto la Juventus più giovane nella sua storia, con sei giocatori in campo nati tra il 2005 e il 2003. Ciò riflette un lavoro efficace e l’obiettivo è garantire che l’anno prossimo partiremo con giocatori che hanno già maturato un’esperienza significativa in questo campionato, sicuramente cresciuti.”
    “Siamo delusi e arrabbiati perché l’avversario ha preso l’iniziativa, attaccandoci vigorosamente. In queste situazioni dobbiamo fare meglio. Szczesny ha respinto un rigore tirato male, se fosse stato tirato bene, la palla sarebbe andata in calcio d’angolo. È un momento complicato, ma considero queste sfide come fasi di crescita. Ora ci attende una partita cruciale contro l’Atalanta, uno scontro diretto in cui dobbiamo conquistare punti.” LEGGI TUTTO

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    GLI EPISODI Danneggiano bus e auto dei tifosi della Juve: in commissariato alcuni ultras del Napoli

    Prima della partita tra Napoli e Juventus si sono verificati momenti di tensione, con alcuni scontri tra gli ultras azzurri. Alcuni di loro sono stati identificati, fermati e portati presso il commissariato di San Paolo di Fuorigrotta a causa dei danneggiamenti a bus e auto dei tifosi ospiti parcheggiati nei dintorni della sede Rai. Attualmente, la Polizia di Stato sta conducendo indagini per chiarire eventuali responsabilità. LEGGI TUTTO

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    FESTA AZZURRA Napoli Juve, le pagelle: Kvara magico. Osimhen, una giocata che vale tre punti

    Meret: 6. Si salva in più di un’occasione, dagli errori di Vlahovic a quello di Cambiaso, fino alla rete di Chiesa all’83’. Nel finale esce con coraggio su una punizione alta.PUBBLICITA

    Di Lorenzo 6. Da quelle parti la Juve si fa pericolosa soprattutto nel primo tempo, suo il cross dal quale nasce la rete di Kvara. Ma anche offensivamente manca un po’ di lucidità.
    Rrahmani 6,5. Pulito nelle chiusure, bravo a rimediare anche agli errori della retroguardia e a tenere tutti sul pezzo. Cede alla fine per problemi fisici (dal 65′ Ostigard: 6).
    Juan Jesus: 6. Un errore nel primo tempo e qualche incertezza in fase di uscita. Fa a sportellate con Vlahovic che più di una volta si libera pericolosamente, sbagliando però l’impossibile davanti alla porta.
    Olivera: 6. Qualche errore di troppo in fase difensiva, ma se la cava. Non chiude con i tempi giusti su Chiesa che ne approfitta e ha lo spazio per concludere a rete per il gol del pari.
    Anguissa: 6,5. Supporto continuo alla manovra offensiva, qualche imprecisione ma anche tanto sacrificio e un paio di situazioni pericolose create in area.
    Lobotka: 6,5. Con fiducia e attenzione nella gestione del pallone, se ne esce con la manovra e con lucidità anche nei momenti più difficili.
    Traorè: 5,5. Buon inizio, poi qualche sbavatura sia in attacco, quando svirgola un pallone pericoloso in area, sia quando si addormenta sulla pressione di Rugani consegnando un gol a Vlahovic, che però clamorosamente spara alto davanti a Meret (dal 65′ Zielinski: 6).
    Kvaratskhelia: 7,5. Subito un paio di giocate, genera due ammonizioni bianconere nel primo tempo. La battuta al volo è pregevole e sblocca il risultato. Vera anima di questo Napoli (dal 93′ Lindstrom: sv).
    Politano: 6. Crea molto poco, dalle sue parti qualche cross che però non trova mai fortuna nelle giocate dei compagni (dal 65′ Raspadori: 7. E’ ancora lui il giustiziere dei bianconeri).
    Osimhen: 6,5. Nel primo tempo fa grossa fatica nel duello con Bremer, toccando appena 5 palloni in tutto. L’unica giocata degna di nota è quella che vale la vittoria: in mezzo a tre aggancia il pallone e guadagna il penalty decisivo. Lo sbaglia, ma per sua fortuna c’è Raspadori a salvarlo. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Raspadori è ancora il giustiziere della Juve: festa Napoli al Maradona

    Emozioni a non finire allo stadio Maradona: il Napoli batte la Juve dopo un finale pirotecnico. Alla rete che ha aperto le marcature di Kvaratskhelia a fine primo tempo risponde Chiesa all’83’. Poi, a tempo quasi scaduto, il rigore fallito da Osimhen e il gol su ribattuta di Raspadori che consegna la vittoria agli azzurri.PUBBLICITA

    Calzona scende in campo con il solito 4-3-3: Meret è il portiere, la difesa è composta invece da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera. A centrocampo il trio è quello formato da Anguissa, Lobotka e Traoré, mentre in avanti sono schierati Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
    Dall’altra parte, Allegri risponde con il patentato 3-5-2 bianconero: Szczesny in porta, la linea difensiva è formata da Rugani, Bremer e Alex Sandro. A centrocampo sono presenti Cambiaso, Alcaraz, Locatelli, Miretti e Iling Junior, mentre in attacco partono Vlahovic e Chiesa.
    Magia di Kvaratskhelia, il Napoli avanti sulla Juve all’intervallo
    Match che parte subito forte: le difese concedono spazi e da una parte e dall’altra fioccano le occasioni e le situazioni pericolose, non sfruttate però né da una parte né dall’altra. Al 10′ la prima grande chance della gara ce l’ha Vlahovic: brutto pallone perso da Olivera, spazio sulla fascia per Alcaraz che con un cross trova l’attaccante serbo che di testa spiazza Meret ma non trova lo specchio della porta.
    Al 24′ la prima occasione vera per il Napoli: cross di Politano, Traorè prova al volo ma svirgola e Di Lorenzo si ritrova il pallone sul destro. La conclusione del capitano è altrettanto sbilenca e si spegne sul fondo. Passano pochi minuti e gli ospiti sfiorano ancora il vantaggio: Miretti pesca Vlahovic sul filo del fuorigioco, il numero 9 supera con uno scavetto Meret ma il pallone colpisce il palo.
    Il risultato si sblocca proprio a pochi istanti dall’intervallo. Cross di Di Lorenzo dalla destra, Bremer mette fuori di testa: Kvaratskhelia sulla ribattuta batte al volo e sorprende Szczesny sul primo palo per l’1-0. Si va a riposo con un brivido gigantesco per Meret: dormita di Traorè, Rugani gli soffia il pallone e Vlahovic, solo davanti al portiere, calcia alto. E’ 1-0 all’intervallo.
    Chiesa pareggia per la Juve, il Napoli fa festa con Raspadori
    La ripresa si apre con un’occasione clamorosa sprecata dalla Juventus: Locatelli raccoglie un cross al limite dell’area e trova Cambiaso, che stoppa e tutto solo davanti a Meret calcia altissimo. Segue una lunga fase di gara a ritmo molto più basso: il Napoli tiene palla e concede pochissimo agli ospiti, sempre meno pericolosi. La gara però si accende clamorosamente nel finale.
    All’82’ il pari firmato Chiesa: il numero 7 bianconero riceve sulla destra, stoppa e batte Meret con un rasoterra che si infila all’angolino. Gli azzurri si butta di nuovo in attacco e Osimhen torna protagonista: in mezzo a tre riesce a stoppare palla in area e subire il contatto sul piede dal subentrato Nonge. L’arbitro Mariani al VAR viene richiamato al VAR e assegna il rigore per il Napoli.
    Dal dischetto va proprio Osimhen: para Szczesny, ma sulla ribattuta è lestissimo Raspadori che la scaraventa all’incrocio. E’ la rete che all’88’ decide la partita: a nulla servono infatti gli attacchi finali degli ospiti che sprecano con Rugani in pieno recupero. Gli azzurri battono la Juve in un Maradona in festa. LEGGI TUTTO

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    LA FORMAZIONE Calzona prepara il Napoli anti Juve: assenti Ngonge e Cajuste

    Nell’ambiente del Napoli, l’ultimo allenamento prima dell’attesa sfida di domani contro la Juventus ha confermato le assenze di Ngonge e Cajuste. Il tecnico Calzona, in linea con la politica del club di riservare le conferenze stampa solo per gli incontri UEFA, ha evitato di tenere dichiarazioni pubbliche in vista della partita.PUBBLICITA

    Il coach azzurro sta concentrando gli sforzi sull’ottimizzazione della formazione in vista del match, evidenziando alcuni possibili cambiamenti. Traoré sembra essere in vantaggio su Zielinski per una posizione nel centrocampo, affiancando Lobotka e Anguissa. In difesa, Juan Jesus fa il suo ritorno al centro. Sul lato sinistro, si profila un ballottaggio tra Olivera e Mario Rui.
    L’attesa dei tifosi è palpabile, con la quasi totale vendita dei biglietti per il Maradona Stadium. Rimangono solo alcune decine di biglietti per la Tribuna Posillipo al prezzo di 140 euro ciascuno. Il club ha anticipato l’apertura dei cancelli dello stadio alle 18, garantendo così un ingresso tranquillo e evitando lunghe code all’esterno. LEGGI TUTTO