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    Il cantautore casertano Valerio Piccolo firma la canzone del film di Paolo Sorrentino

    Il poliedrico artista di Caserta, Valerio Piccolo, noto musicista, cantautore, traduttore e adattatore per libri, teatro e cinema, firma la canzone originale “E si’ arrivata pure tu” per il nuovo film di Paolo Sorrentino, “Parthenope”, in concorso al 77esimo Festival del cinema di Cannes.“Sono onorato e felice di contribuire al nuovo progetto di un regista che amo profondamente e che con il suo primo film ha catturato la mia anima di cinefilo”, ha dichiarato Piccolo. “È una gioia particolare farlo con una canzone che rappresenta un ritorno alle mie radici napoletane, dopo aver esplorato diverse lingue del mondo”.
    Piccolo, cantautore e chitarrista originario di Caserta, ha vissuto tra Roma e New York. Dal 2000 è stato il traduttore ufficiale della folksinger americana Suzanne Vega, collaborando con lei in progetti come il “Solitude Standing Tour” e il duetto “Suono nell’aria”.
    Nel 2007 ha pubblicato il suo album di debutto, “Manhattan Sessions”, seguito da “Hourglass” nel 2018. Ha inoltre pubblicato il 45 giri “Union Square” nel 2010 e l’EP “Suono nell’Aria” nel 2011.
    Nel 2013, a New York, ha musicato dal vivo il testo “Mick and I” della scrittrice e regista teatrale Francesca Romana Zanni, rappresentato allo storico Cornelia Street Cafe del Greenwich Village.
    Nel 2014 ha lanciato il suo progetto musicale “Poetry”, in cui ha messo in musica poesie di autori come Rick Moody e Jonathan Lethem, con ospiti quali Neri Marcorè e Ferruccio Spinetti.
    Nel 2019 ha pubblicato il suo quinto album, “Adam and the Animals”, in collaborazione con Rick Moody, presentato in numerosi palcoscenici nazionali e internazionali, tra cui il “Brooklyn Book Festival” e “Voci per la Libertà” di Amnesty International.
    Oltre alla sua carriera musicale, Piccolo è rinomato come traduttore e adattatore per libri, teatro e cinema. Dal 2000, ha tradotto e adattato dialoghi per oltre 350 film, tra cui opere di registi contemporanei come Steven Spielberg (“The Post”, “The Fabelmans”), David Lynch (“Mulholland Drive”), Tim Burton (“Big Eyes”), Ron Howard (“Rush”), Quentin Tarantino (“The Eightful Eight”), Clint Eastwood (“American Sniper”), Roman Polanski (“Quello che non so di lei”), Denis Villeneuve (“Blade Runner 2049”) e altri.
    Ha ricevuto numerose nomination e ha vinto il Gran Premio Internazionale del Doppiaggio nel 2017 e nel 2024 per i suoi adattamenti di “Florence” di Stephen Frears e “Wonka” di Paul King. Inoltre, ha ottenuto l’Anello d’Oro al festival “Voci nell’Ombra” di Savona nel 2018 e nel 2022 per i migliori adattamenti di “The Post” di Steven Spielberg e “Elvis” di Baz Luhrmann.
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    Operaio napoletano ferito nel cantiere Lidl di Asti viene risarcito dopo 3 anni

    Il tragico incidente avvenuto a Carmagnola, in provincia di Asti, dove oggi sorge il polo logistico della Lidl, ha finalmente trovato una positiva risoluzione per l’operaio coinvolto, a tre anni di distanza dai fatti.
    Il 19 aprile 2021, un operaio di 42 anni, marocchino residente ad Afragola, perse l’equilibrio mentre lavorava su una piattaforma di una gru a circa 15 metri di altezza. Cadde su un ponteggio dopo un volo di circa 7 metri.
    Immediatamente soccorso, l’uomo fu trasportato in elicottero al Cto di Torino con gravi fratture multiple. Dopo un lungo periodo di recupero, che lo costrinse a non lavorare per 22 mesi, finalmente la vicenda ha avuto un epilogo positivo.
    Grazie al lavoro degli avvocati Domenico Iodice e Alberto Taglialatela, l’operaio ha ottenuto un congruo risarcimento che gli ha consentito di ricevere le migliori cure mediche e sostenere la propria famiglia durante il recupero.
    “Questo caso”, hanno dichiarato gli avvocati Iodice e Taglialatela, “evidenzia l’importanza di mantenere elevati standard di sicurezza nei cantieri edili e rappresenta un precedente significativo per la tutela dei diritti dei lavoratori”.
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    Morto Dj Franchino: una leggenda delle discoteche italiane

    Si è spento a 71 anni Francesco Principato, meglio conosciuto nel mondo della musica come Dj Franchino. Storico dj e vocalist, la sua voce inconfondibile ha animato per decenni le serate di club e discoteche in Italia e all’estero.
    Nato a Caronia, in Sicilia, Principato si trasferì da giovane in Toscana, dove iniziò la sua carriera come parrucchiere a Montelupo. La sua passione per la musica lo spinse ben presto a dedicarsi al mondo delle discoteche, dapprima come vocalist.
    La sua voce potente e carismatica divenne presto un elemento distintivo, accompagnando le selezioni musicali di dj di fama internazionale come Mario Più, Gabry Fasano, Sandro Vibot e soprattutto Ricky Le Roi.
    Dalla riviera romagnola a Ibiza: la consacrazione di un talento
    Dagli anni ’80, Dj Franchino conquistò le discoteche più rinomate della riviera romagnola, dal Paradiso al Cocoricò, per poi approdare sulla magica isola di Ibiza. La sua fama varcò i confini nazionali, diventando un punto di riferimento per gli amanti della musica dance in tutto il mondo.
    Nelle ultime settimane, Principato era ricoverato in ospedale a causa di una malattia che se l’è portato via all’età di 71 anni. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica e tra i suoi numerosi fan.
    La famiglia lo ricorda con queste parole: “Sei stato una persona speciale per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti e hai illuminato le nostre vite con il tuo sorriso, la tua forza e il tuo coraggio.”
    Dj Franchino resterà per sempre un’icona della musica dance, un artista che ha saputo emozionare e far divertire generazioni di appassionati.
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    Carambola sulla SS379: 11 feriti, una donna in codice rosso

    Un terribile incidente si è verificato questa notte sulla strada statale 379 nel Brindisino, nei pressi dello svincolo per Specchiolla. Sei auto sono rimaste coinvolte in una carambola che ha causato 11 feriti, uno dei quali in gravi condizioni.
    La donna, trasportata in ospedale in codice rosso, era a bordo di una delle auto che si sono scontrate inizialmente. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare, ma la dinamica sembra essere stata drammatica.
    Secondo le prime ricostruzioni, dopo il primo impatto, gli occupanti di due auto che si erano fermati per prestare soccorso ai feriti sono stati colpiti da altri veicoli in transito, finendo in un canale laterale della carreggiata.
    Per diverse ore il traffico sulla SS379 è stato bloccato per consentire i soccorsi, i rilievi da parte della Polizia Stradale e la rimozione dei mezzi incidentati.
    L’incidente ha provocato notevoli disagi alla circolazione e ha destato preoccupazione nella comunità locale. Ancora una volta, la cronaca registra un bilancio drammatico sulle strade italiane, con l’ennesima richiesta di maggiore prudenza e attenzione alla guida da parte di tutti gli automobilisti.
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    Giovane calciatore muore colpito da un fulmine mentre è in campagna con il padre

    Un tragico incidente si è verificato ieri pomeriggio nelle campagne di Santeramo in Colle, dove un ragazzo di 17 anni ha perso la vita dopo essere stato colpito da un fulmine.
    La vittima è Giuseppe Cacciapaglia. Il giovane era impegnato in attività di pascolo con il padre quando è stato sorpreso da un violento temporale. Una scarica elettrica di eccezionale potenza lo ha colpito mentre si trovava all’aperto, facendolo cadere a terra.
    Nonostante sia riuscito a rialzarsi, il ragazzo è deceduto poco dopo a causa di un arresto cardiocircolatorio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118, che ne hanno constatato il decesso.
    La comunità di Santeramo in Colle è sconvolta dalla tragedia. Giuseppe era uno studente presso l’istituto Nervi Galilei ed era molto conosciuto e benvoluto da tutti.
    Il sindaco di Altamura, Antonio Petronella ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia della vittima: “Perdere la vita, a soli 17 anni, è una tragedia che nessuno potrà mai capire. Esprimo il mio sentito cordoglio alla famiglia di Giuseppe, giovane studente santermano, che frequentava l’Istituto tecnico e tecnologico “Nervi-Galilei” di Altamura. Il suo sorriso, la sua determinazione e la dedizione al lavoro resteranno nei cuori di quanti lo hanno conosciuto. Un forte abbraccio a chi gli era vicino”.
    Fino all’anno scorso il sindaco Petronella era il dirigente dell’istituto scolastico superiore frequentato dal giovane scomparso.
    Anche la società Santeramo Calcio, con cui il giovane giocava, gli ha dedicato un messaggio di profonda commozione: “Corri Caccia corri, ogni domenica ti toccava correre e scontrarti con gli avversari, il calcio la tua passione, il silenzio un tuo pregio mai un lamento mai una parola fuori posto, e pure eri quello che più le prendeva, e noi a gioire della tua forza.
    Ci è voluto un fulmine arrivato dal cielo a fermarti, quel cielo che da domani sarà il tuo campo da gioco, la tua terra, la tua casa lontano da noi fisicamente ma sempre presente nei nostri cuori”.
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    Moglie e figlia di Franco Di Mare: “Continueremo la sua battaglia legale”

    Stella Di Mare, la figlia adottiva del giornalista Rai, Franco Di Mare e Giulia Berdini, la compagna sposata tre giorni prima che il mesotelioma lo uccidesse hanno annunciato che continueranno la sua battaglia legale.
    Lo hanno fatto in una lunga intervista a Repubblica in cui raccontano gli ultimi otto mesi vissuti accanto al giornalista di Napoli cresciuto nella redazione de L’Unità di via Cervantes a pochi passi dalla sede provinciale del Pci e della sala stampa della Questura di Napoli fucina di grandi giornalisti e inviati.
    “Continuare la battaglia che ha intrapreso papà perché la sua malattia sia riconosciuta come professionale mi sembra il minimo che io possa fare per onorarlo. Con la persona con cui collaborava da anni, Jean Pierre El Kozeh, proseguiremo, come papà ha chiesto, il percorso che aveva intrapreso”, ha spiegato la figlia Giulia.
    E la moglie Giulia ha ribadito: “È una sua volontà testamentaria, gliel’ho promesso prima che andasse via. E l’ha fatto addormentandosi, poco prima ci aveva fatto ridere con la sua solita ironia”

    La figlia Stella “Non era un padre comune”
    Stella ha ricordato chi era Franco Di Mare come genitore: “Non un padre comune. Come non comune è il modo con cui è diventato mio padre. Ma come ogni padre mi ha amato e ha cercato di trasmettermi i suoi valori e le sue passioni. Come quello per la lettura e per l’uso della parole. O lo sguardo curioso verso il mondo e l’attenzione rispettosa verso tutti”. LEGGI TUTTO

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    A sorpresa la cantante Sarah vince Amici 2024: delusione Petit solo terzo

    È Sarah Toscano, della categoria cantanti, a vincere l’edizione 2024 di “Amici“, prevalendo in finale sulla ballerina Marisol.
    Nella finalissima della 23ª edizione del popolare talent show di Canale 5, condotto da Maria De Filippi, ha trionfato dunque la cantante 22enne. Al secondo posto si è classificata la ballerina Marisol Castellanos, seguita da Petit, (questi ultimi due sono fidanzati) Dustin Taylor, Holden e Mida.
    La seconda classificata si consola comunque con due importanti riconoscimenti: l’allieva della maestra Alessandra Celentano, infatti, vincitrice della categoria ballo, ha ottenuto una borsa di studio completa per la Alvin Ailey School di New York. Marisol ha inoltre vinto il Premio della critica, del valore di 50 mila euro in gettoni d’oro.
    Il Premio delle Radio è stato assegnato a Holden, mentre il Premio Speciale Amici per la comunicazione, del valore di 40 mila euro, è andato al cantante Petit.
    Il Premio Oreo è stato vinto invece da Dustin, mentre il Premio Marlù è stato assegnato a tutti i sei finalisti della 23ª edizione del talent show di Canale 5: Mida, Holden, Sarah, Petit, Dustin Taylor e Marisol Castellanos.
    La grande delusione per Petit dato per favorito da tutti
    Delusione per Petit, il giovane cantante romano con padre napoletano e che canta spesso in napoletano tutti speravano che potesse arrivare nello scontro a due finale con la sua fidanzata Marisol come era accaduto tre anni fa con Sangiovanni e la ballerina Giulia Stabile con cui era fidanzato e che vinse quella edizione.
    Una dei giornalisti giurati ha spiegato: “Noi della giuria eravamo convinti che Petit sarebbe arrivato in finale e siamo rimasti sorpresi dal televoto che ha premiato Sarah – spiega – perche’ pensavamo che si sarebbe ripetuto il fenomeno di Sanremo quando Geolier e’ volato in classifica perche’ e’ stato il piu’ votato a Napoli e in Campania. Invece con Petit non e’ andata cosi’ e gli e’ stata preferita Sarah”
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    Bimbo di 5 mesi muore azzannato dal pitbull di famiglia

    Un’immane tragedia ha colpito la comunità di Palazzolo Vercellese. Un bambino di soli cinque mesi è morto dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, un pitbull, all’interno della sua abitazione.
    I soccorsi sono stati immediati, ma purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Il cane, a quanto pare di proprietà dei genitori, sarebbe stato proprio loro a dare l’allarme.
    La tragedia si è consumata in una zona del paese vicino all’ex asilo. Secondo le prime ricostruzioni, il bambino si trovava in braccio alla nonna mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa.
    Sulla vicenda indagano i Carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma Forestale in attesa degli accertamenti del caso. A quanto pare, non c’erano mai state segnalazioni di aggressività da parte del cane.
    I genitori, entrambi trentenni, hanno portato il bambino in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.
    Il dolore nella comunità è immenso. La notizia ha sconvolto tutti i residenti, che si stringono attorno alla famiglia in questo momento di grande sofferenza.
    Aperta un’inchiesta
    Le circostanze del tragico evento sono ancora al vaglio degli inquirenti, che cercheranno di ricostruire con esattezza quanto accaduto.
    Ancora una volta, una giovane vita viene spezzata troppo presto a causa di una tragedia che lascia senza parole. Un monito per tutti, affinché simili eventi non si ripetano più.
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    Elezioni Europee: online i fac-simile delle schede di voto

    La Direzione dei servizi elettorali del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale ha pubblicato sul sito del ministero i fac-simile delle schede di voto relative alle prossime elezioni europee in programma sabato 8 e domenica 9 giugno.
    In occasione delle consultazioni elettorali, l’Italia è stata suddivisa in cinque circoscrizioni. Le schede per il voto avranno colori diversi:
    – grigio, per la circoscrizione elettorale I -Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia);
    – marrone, per la circoscrizione elettorale II – Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna);
    – rosso rubino, per la circoscrizione elettorale III – Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); –
    arancione, per la circoscrizione elettorale IV – Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria);
    – rosa, per la circoscrizione elettorale V – Italia insulare (Sicilia, Sardegna).
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    Ricercatore della Federico II vince il premio nazionale GiovedìScienza

    Ieri, 16 maggio, presso l’Accademia delle Scienze di Torino sono stati proclamati i vincitori della tredicesima edizione del Premio Nazionale GiovedìScienza, la competizione scientifica rivolta ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani, organizzata dall’associazione torinese CentroScienza Onlus, con lo scopo di promuovere e incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza.Tra i vincitori anche Gennaro d’Ambrosio, ricercatore al Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, che si è aggiudicato il Premio GiovedìScienza Futuro, assegnato al miglior studio di fattibilità delle potenziali applicazioni di una ricerca.
    Con il progetto dal titolo Biostimolanti e microalghe: economia circolare per l’agricoltura sostenibile, Gennaro D’Ambrosio ha vinto il premio in palio di 3000 euro e un percorso di accompagnamento finalizzato allo sviluppo del progetto sostenuto da uno dei partner del Premio. Inoltre il ricercatore avrà l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione dedicato alla comunicazione della scienza e ad “Arte Oratoria”, un corso per affinare le tecniche di public speaking.
    “Il progetto Biostimolanti e microalghe: economia circolare per l’agricoltura sostenibile propone una gestione dei reflui zootecnici in un’ottica di economia circolare in cui i rifiuti non sono considerati tali, ma risorse che alimentano processi produttivi capaci di valorizzare materiali di scarto e dare vita a prodotti ad alto valore aggiunto – dichiara il dottor Gennaro d’Ambrosio, vincitore del premio GiovedìScienza Futuro. Tali prodotti possono essere impiegati nelle pratiche agricole volte a garantire in maniera sostenibile la fertilità dei suoli e la qualità delle colture. Lo studio si concentra su un processo produttivo in cui si utilizzano, da una parte, reflui zootecnici provenienti da allevamenti bovini e/o bufalini e, dall’altra, le microalghe, microrganismi con grandissime potenzialità. In questo contesto, le microalghe giocano un ruolo fondamentale perché riducono la tossicità dei reflui rendendoli buoni fertilizzanti dei suoli e, al contempo, producono composti utili come formulati biostimolanti per le colture agricole”.
    Il premio GiovedìScienza Futuro si inserisce all’interno dell’iniziativa del Premio Nazionale GiovedìScienza, realizzata da CentroScienza Onlus, associazione che dal 2011 dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici e ricercatori italiani che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo e all’innovazione nel nostro Paese, operando in un Ente di ricerca italiano. Il Premio ha il duplice obiettivo di stimolare l’attenzione nei confronti della comunicazione della scienza e di contribuire alla diffusione della cultura d’impresa, elementi imprescindibili per chi si trova a pianificare un progetto di ricerca. Tredici edizioni hanno raccolto oltre 700 candidature e coinvolto 407 ricercatrici e 363 ricercatori. 71 le candidature pervenute per l’edizione 2024, 48 ricercatrici e 23 ricercatori.
    Il premio GiovedìScienza Futuro è realizzato anche grazie al contributo e alla collaborazione con Camera di commercio di Torino, gli Incubatori di impresa dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino, 2i3T e I3P, e con Fondazione LINKS e Club degli Investitori.
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    Detenuto aggredisce la moglie in carcere: la sfregia e tenta di ucciderla con le lamette

    Momenti di terrore ieri pomeriggio nel carcere di Spini di Gardolo, in Trentino Alto Adige, dove un detenuto di 40 anni ha aggredito brutalmente la moglie durante un colloquio.
    L’uomo, già in carcere da un anno per aggressione nei confronti della consorte, l’ha sfregiata al viso con due lamette e poi ha cercato di tagliarle la gola, rischiando di recidere la carotide.
    L’episodio violento si è verificato intorno alle 17:00 durante il colloquio tra l’uomo, di origini tunisine, e la moglie, un’italiana di 44 anni. Sembrava un incontro tranquillo, ma in pochi istanti l’uomo si è scagliato contro la donna con le lamette. Le è andata bene, perché le lamette non le hanno tranciato la carotide, ma ha il volto sfregiato.
    La furia non si è placata e l’uomo ha tentato di tagliarle la gola, solo grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria si è evitato il peggio.
    La donna, soccorsa dal personale del carcere e dal 112, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Santa Chiara di Trento. Le sue condizioni non sono gravi, ma è sotto choc per l’accaduto. L’aggressore è stato invece arrestato e questa mattina sarà processato per tentato omicidio.
    Le motivazioni del gesto sono ancora da chiarire. I due coniugi, che non hanno figli, avevano già avuto problemi in passato. L’uomo era già detenuto per aggressione alla moglie.
    L’episodio ha provocato sgomento all’interno del carcere. I sindacati di polizia penitenziaria da tempo denunciano la carenza di personale, con 160 agenti a fronte di 227 previsti e un numero di detenuti in aumento (380 contro i 240 previsti). La cronica mancanza di personale, secondo i sindacati, mette a rischio la sicurezza sia dei detenuti che degli stessi agenti.
    La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e ha avviato le indagini per chiarire i fatti. L’uomo è stato arrestato e si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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    Saviano al salone del Libro: “Gomorra? Tornassi indietro farei altro”

    A 18 anni dall’uscita di “Gomorra”, il bestseller che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Roberto Saviano torna a riflettere sul suo romanzo d’esordio.In occasione del Salone del Libro di Torino 2024, lo scrittore ha presentato l’audiolibro di “Gomorra”, da lui stesso narrato in esclusiva per Audible. Un’esperienza intensa che ha riaperto vecchie ferite e suscitato nuove riflessioni.
    “Se tornassi indietro, farei tutt’altra cosa”, ha confessato Saviano. “Dovevo essere più prudente, dare meno spazio all’aspetto d’inchiesta e concentrarmi di più su quello letterario e culturale”.
    Nonostante i dubbi e i rimpianti, Saviano riconosce l’importanza di “Gomorra”: “È lì adesso, e non posso cambiarlo. Potevo farlo leggere a un attore, ma ho scelto di rivivere il dolore e tornare nel luogo che mi ha segnato così profondamente. Io e Gomorra siamo indissolubilmente legati”.
    Un ritorno doloroso e catartico
    Ritornare a “Gomorra” ha significato per Saviano rivivere un’ampia gamma di emozioni: “Nausea, odio, nostalgia, dolore, ma anche riconciliazione. Leggere il romanzo mi ha permesso di ritrovarlo, di non subirlo come ho fatto in tutti questi anni. Non lo tengo nemmeno in casa, mi ha distrutto la vita”.
    “Era impensabile che un libro potesse generare una reazione così feroce”, ha spiegato Saviano. “Ma era anche dovuto al fatto che il mondo di cui parlavo non era mai stato portato alla luce in quel modo”.
    Il successo internazionale di “Gomorra” è dovuto, secondo Saviano, alla sua natura ibrida: “Non è un saggio accademico, né un romanzo di fiction, né un giallo o un reportage, ma è tutte queste cose insieme. Questo ha permesso a lettori con interessi diversi di apprezzarlo. Nell’audiolibro, questo equilibrio risulta ancora più evidente, grazie all’alternanza tra la mia voce e i dati”.
    Nonostante la brutalità del mondo di “Gomorra”, Saviano non perde la speranza: “Accendere una luce di comprensione non significa nascondere l’orrore, ma mostrarlo per quello che è. Quando la comprensione si apre, attrae. E questo è successo a Napoli, che da città di guerra è diventata città del turismo”.
    Tra i suoi prossimi progetti, Saviano annuncia un nuovo podcast con tema internazionale e la trasposizione teatrale del libro “Noi due ci apparteniamo” con lo spettacolo “Appartenere”.
    In vista delle prossime elezioni europee, Saviano lancia un appello al voto: “Dobbiamo votare. Stiamo rischiando che le destre diventino le uniche interpreti della sofferenza sociale”.

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