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    Incendi: arrestato piromane nel Salernitano, sanzioni per roghi

    Individuati i presunti responsabili di cinque diversi incendi in provincia di Salerno e arrestato in flagranza un giovane per il rogo di Atena Lucana, nel Vallo di Diano. E’ il bilancio delle attivita’ dei carabinieri forestali dopo gli incendi boschivi delle ultime settimane nel Salernitano.PUBBLICITA

    Sono 21 le sanzioni amministrative elevate, per un importo di oltre 3mila euro. Rilevante lo sforzo investigativo messo in atto dai Nuclei forestali, specializzati nell’individuazione delle tracce lasciate dal fuoco, che ha permesso l’individuazione dei presunti responsabili in occasione di cinque incendi boschivi sviluppatisi in Costiera Amalfitana, nella Valle dell’Irno, sui Monti Picentini, nel Vallo di Diano e a Cava de’ Tirreni.

    I presunti autori degli incendi individuati sono stati denunciati all’Autorita’ giudiziaria per il reato di incendio boschivo; in quattro dei casi, si tratta di incendi boschivi colposi cagionati per imprudenza e/o negligenza. In un altro caso, si tratta di incendio boschivo doloso il cui autore e’ sottoposto alla misura degli arresti domiciliar
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Vesuvio, continua bonifica nelle aree interessate dagli incendi

    Proseguirà anche oggi, dopo essere andata avanti per buona parte della giornata di ieri, l’attività di bonifica delle aree interessate dall’incendio boschivo che ha riguardato la zona alta di via Montagnelle.PUBBLICITA

    L’azione, condotta da vigili del fuoco, protezione civile e volontari delle associazioni cittadine, è atta in particolare ad evitare che qualche punto non del tutto estinto possa riprendere a bruciare.

    Sempre ieri un principio di incendio ha riguardato via Ruggiero, altra zona posta a ridosso delle aree protette del parco nazionale del Vesuvio: in questo caso, il pronto intervento delle squadre di terra ha permesso di circoscrivere le fiamme ed evitare che le stesse potessero pericolosamente propagarsi.
    Come per via Montagnelle, non ci sono stati pericoli per i residenti. L’attività di bonifica consente ora al sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, di fare un punto più sereno della situazione: “Sono stati giorni intensi – afferma il primo cittadino – che hanno richiesto un dispiegamento di forze e risorse notevoli, per fare fronte alle situazioni di emergenza.

    Per fortuna, il lavoro messo in campo ha dato i propri frutti. Mi sento allora di ringraziare innanzitutto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che con i suoi uffici ha sapientemente coordinato i vari soggetti impegnati nelle attività di spegnimento.
    Come fondamentale è stato il ruolo della Regione Campania e della sua unità di protezione civile, sempre pronte ad ascoltare ogni nostra sollecitazione.
    Importantissimo il lavoro svolto da vigili del fuoco e forze dell’ordine, nessuna esclusa, che insieme alla nostra polizia locale e agli uffici comunali di protezione civile non hanno lesinato sforzi per puntare a spegnere gli incendi, limitare i danni all’ambiente ed evitare che le fiamme potessero arrecare pericoli alle persone.

    Non ultimo, un grazie va rivolto ai volontari delle associazioni di protezione civile e a coloro i quali, con grande spirito di sacrificio e amore per il prossimo, si sono messi in gioco in momenti che sono stati davvero particolarmente difficili”.
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    Arriva Fire Bombing Eye, sistema innovativo per spegnere incendi utilizzando tecnologie satellitari

    Venerdì 2 agosto si è concluso con successo il primo volo su scenario reale e operativo del sistema FB Eye – Fire Bombing Eye, progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea – ESA con fondi dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI nell’ambito del bando Artes-4.0.PUBBLICITA

    Il progetto, coordinato dalla società ALI S.p.A., vede la partecipazione di un networkdi PMI qualificate del settore spaziale: Euro.Soft s.r.l., IES Consulting s.r.l., Top Views.r.l., Webgenesys S.p.A.

    FB Eye è un sistema innovativo, unico nel suo genere, che fornisce in tempo reale alle operazioni di spegnimento condotte da aerei antincendio: il rilevamento e lalocalizzazione precisa del punto di innesco degli incendi; la previsione simulatadell’avanzamento del fuoco nei successivi 15-30 minuti; la scelta del punto di sgancio ottimale e il calcolo dell’efficacia degli sganci.
    Le immagini termiche dell’incendio vengono trasmesse via satellite al centro di analisi automatica, che elabora i dati con le condizioni meteorologiche e le caratteristiche della vegetazione presente sul terreno.

    I risultati sono inviati immediatamente al sistema di bordo, che guida il pilota acusticamente e visivamente verso il punto ideale per lo sgancio dell’acqua o del ritardante.
    Il volo dello scorso 2 agosto rientra nella campagna aerea anti-incendi boschivi estividella Catalogna. Il velivolo antincendio utilizzato è stato un Air Tractor AT-802F dellacompagnia aerea spagnola TITAN, partner di progetto.
    Il centro di calcolo e controllo, collegato al velivolo tramite comunicazioni satellitari, è localizzato a Catania.

    “FB Eye – afferma l’ing. Francesco Punzo, Responsabile Operativo di ALI S.p.A. eProgram Manager del progetto – è la dimostrazione dell’eccellenza Italiana sutecnologie avanzate applicate alla tutela dell’ambiente. Un forte ringraziamentoall’Agenzia Spaziale Europea e all’Agenzia Spaziale Italiana per averci creduto”.
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    Da Ischia a Roma, studio al Congresso Geologico sugli impatti degli incendi sulle frane

    Il Congresso Nazionale della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia si terrà a Bari, riunendo oltre 1000 geologi e presentando 1200 ricerche su temi cruciali come i cambiamenti climatici, l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e la sostenibilità ambientale. Tra i temi di punta, gli impatti degli incendi sulle frane e sul dissesto idrogeologico verranno esaminati attentamente.PUBBLICITA Salvatore Martino, ordinario di Geologia Applicata presso l’Università La Sapienza di Roma e rappresentante della Società Geologica Italiana, ha dichiarato: “Una frana su dieci, nella stagione piovosa successiva, può essere conseguenza di un incendio avvenuto nella precedente stagione estiva. Stiamo conducendo specifiche ricerche scientifiche per comprendere meglio questi fenomeni.”Gli studi dimostrano che gli incendi estivi, come quello recente sulla collina di Monte Mario a Roma, aumentano la predisposizione del territorio a frane durante le piogge autunnali. La ricerca è in corso anche in altre aree critiche come la collina dei Camaldoli a Napoli e l’isola di Ischia, dove incendi dolosi hanno recentemente minacciato aree urbane.Nel contesto del progetto nazionale RETURN, finanziato dal PNRR, si stanno studiando i rischi naturali e antropici nel contesto dei cambiamenti climatici. Martino ha sottolineato l’importanza di considerare gli effetti concatenati degli eventi naturali e antropici, che possono preparare il terreno a frane e altri fenomeni di instabilità.Il progetto FIRE (wildFIre-related landslide scenarIos for territorial planning and Risk managemEnt) dell’Università La Sapienza di Roma adotta un approccio multidisciplinare, coinvolgendo geologi, ingegneri e architetti del paesaggio per sviluppare strategie di mitigazione del rischio.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli: 29enne nigeriano fermato per incendi in centro, a rischio anche palazzi

    I Carabinieri della compagnia Centro hanno arrestato un 29enne nigeriano senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di una serie di incendi appiccati nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli.
    Nella notte tra il 7 e l’8 maggio, il 29enne avrebbe dato fuoco a due ombrelloni di ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida, due motorini parcheggiati in strada e ha tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini, minacciando anche gli edifici, prima di essere domate dai vigili del fuoco.
    Indagini e arresto
    Grazie alle denunce dei commercianti e all’attività di indagine dei Carabinieri, il 29enne è stato individuato nella Galleria Umberto I e arrestato. Si trova ora in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
    Gli incendi appiccati dal 29enne hanno messo a rischio non solo le attività commerciali ma anche la pubblica incolumità, con le fiamme che hanno minacciato i palazzi vicini. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato ulteriori danni.
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