More stories

  • in

    Camorra, è tornato in libertà il boss Nicola Rullo ‘o nfamone

    Napoli. Ha avuto una riduzione di pena di ben otto anni il boss Nicola Rullo detto o’ nfamone, esponente di spicco del clan Contini.PUBBLICITA

    E così solo dopo 8 mesi di carcere è tornato in libertà e già dal fine settimana è ritornato a Napoli. I suoi movimenti sono attenzionati 24 ore su 24 dagli investigatori, perché si tratta di un elemento apicale del clan Contini.

    Anzi è quello che in questo momento tra quelli liberi è quello che maggior peso decisionale all’interno della cosca del Vasto Arenaccia.
    La notizia del ritorno in libertà di Rullo è stata anticipata stamane da Il Roma in edicola che racconta come la decisione del tribunale di Novara si arrivata accogliendo in pieno l’istanza dell’avvocato Dello Iacono.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

  • in

    Camorra, fallito agguato agli Strazzullo nella zona della Torretta

    Napoli. Sembra che i clan di camorra si siano dati un segnale comune di ripresa delle armi e così copo Pianura e Ponticelli si torna a sparare anche nella centralissima zona della Torretta di Chiaia.PUBBLICITA Dopo una serie di arresti avvenuti l’anno scorso, che hanno colpito i gruppi Strazzullo e Frizziero-Piccirillo-Cirella, l’ombra della ripresa della faida ha fatto capolino i vicoli prima di Mergellina.Un agguato si è consumato in Cupa Caiafa. Il commando non è riuscito portare a termine la missione di morte perché la vittima designata è scappata, rifugiandosi in un appartamento al piano terra.Agguato fallito e avvenuto davanti a molte persone che erano ancora in strada a quell’ora. Secondo quanto riporta il quotidano Il Roma, l’aggressione fallita sarebbe collegata a un conflitto che da tre anni scuote i vicoli vicini alla riviera di Chiaia.La contrapposizione tra i clan Strazzullo da una parte e i Frizziero-Piccirillo-Cirella dall’altra per il controllo non solo delle piazze di spaccio della zona ma anche di tutto quello che ruota attorno al business del mare, della ristorazione e della movida.L’obiettivo dell’attacco sarebbero stati due giovani affiliati al gruppo Strazzullo, già colpito duramente dagli arresti dell’anno scorso ma ancora attivo nella zona.E ad entrare in azione sarebbe stato un gruppo di giovani criminali emergenti legati ai Cirella.Gli investigatori sono al lavoro spulciando le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nella zona per individuare passaggio e fuga della moto con i killer in sella.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, nuova stesa all’ingresso del rione Sanità: già finita la tregua estiva?

    Napoli. Non ha retto la tregua estiva tra i clan di camorra del centro storico di Napoli. Dopo qualche giorno di apparente calma, l’altra notte il fragore degli spari ha risuonato di nuovo.PUBBLICITA E’ accaduto in via Maria Longo, a pochi passi da piazza Cavour e Porta San Gennaro: è li che un commando di pistoleri armati è entrato in azione seminando il panico tra i residenti. Punti Chiave ArticoloLa classica stesa, il classico segnale a suon di piombo da inviare agli avversari. Sul luogo della sparatoria sono intervenute le forze dell’ordine che hanno rinvenuto un bossolo di piccolo calibro.Sebbene al momento sia stato trovato un solo proiettile, gli inquirenti non escludono che gli spari siano stati più numerosi. Fortunatamente, non si sono registrati feriti né danni significativi a veicoli o abitazioni, ma le autorità stanno indagando sull’accaduto con la massima attenzione.L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti che hanno sentito gli spari e hanno immediatamente contattato la polizia.Gli agenti, giunti sul posto, hanno effettuato i rilievi balistici e avviato le prime indagini. La zona, in passato, era sotto il controllo del clan Savarese, con ramificazioni legate al clan Sibillo.La zona di Porta san Gennaro al centro dello scontro tra le giovani leveTuttavia, negli ultimi tempi gli equilibri criminali in quell’area sono cambiati e le dinamiche dell’agguato rimangono ancora da chiarire.In particolare, la zona di Porta San Gennaro – come ricorda Il Roma- è stata recentemente teatro di una crescente presenza di giovani criminali con aspirazioni da boss. Gli investigatori non escludono che l’attacco possa essere il risultato di un regolamento di conti tra bande giovanili.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO