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    Sanremo, per i bookie la vittoria è un duello Geolier-Angelina Mango. Cattelan favorito per il dopo Amadeus

    Sanremo: duello Geolier-Angelina Mango per la vittoria, Cattelan favorito per il futuro
    Il Festival di Sanremo sta entrando nella sua fase decisiva e secondo i bookmaker la competizione per la vittoria finale è un duello tra Geolier e Angelina Mango. Quest’ultima risulta leggermente favorita secondo le quote di Snai e William Hill, che la collocano tra 2 e 2,10 rispetto a Geolier, ora a 2,50. Altri concorrenti principali come Annalisa, Irama e Loredana Bertè vedono le loro probabilità scendere, mentre Mahmood recupera posizioni inaspettatamente.
    Mentre il 74° Festival di Sanremo si avvia alla conclusione, il 75° è già oggetto di speculazioni per quanto riguarda il presentatore successivo ad Amadeus. Gli esperti di Snai vedono Alessandro Cattelan come il favorito per la successione, con una quota di 3,50, grazie alla sua popolarità e alla presenza sul palinsesto Rai con “Stasera c’è Cattelan”.
    Altre opzioni in lizza per la conduzione del Festival comprendono Carlo Conti, Fabio Fazio e Paolo Bonolis, con probabilità rispettivamente di 5,50, 6,50 e 6,50. Maria De Filippi è considerata una possibile candidata con una probabilità di 7,50, mentre altre presentatrici storiche come Ilary Blasi e Barbara D’Urso sono più lontane, con quote di 15. LEGGI TUTTO

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    Geolier vince la serata delle cover e il pubblico con i pregiudizi dell’Ariston lo fischia

    Geolier vince la serata delle cover con un medley di successi hip hop, ma la sua vittoria viene accolta dai soliti pregiudizi contro i napoletani dal pubblico del teatro Ariston che lo ha fischiato.
    Al secondo posto si classifica Angelina Mango con la sua toccante interpretazione de “La Rondine”, seguita da Annalisa, Ghali con Ratchopper e Alfa con Roberto Vecchioni.
    La classifica è stata stilata in base al voto del pubblico a casa. Oltre al televoto hanno contribuito a determinare la top five anche il voto della nuova giuria delle Radio e quello della Sala Stampa.
    Il rapper napoletano Geolier si è esibito in un Medley con “Strade”, un grande omaggio all’hip hop, insieme a Guè (che è l’unico milanese) con cui ha cantato Brivido, Luchè per O’ primmo ammore, e poi ha chiuso con Gigi D’Alessio con Chiagne. Secondo alcuni, il premio sarebbe dovuto andare ad Angelina Mango, la cui performance de “La Rondine” ha commosso tutti.
    La serata è stata ricca di grandi emozioni, con i 28 cantanti in gara che si sono esibiti in duetti e cover di brani iconici della musica italiana e internazionale.
    Un grande successo di ascolti
    Nonostante le polemiche, la quarta serata del Festival di Sanremo ha registrato un grande successo di ascolti, con una media di share del 54,7%.Un Festival ricco di musica e spettacolo
    La serata delle cover ha confermato il Festival di Sanremo come un grande evento musicale e di spettacolo, capace di regalare al pubblico momenti di grande emozione e divertimento. LEGGI TUTTO

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    Geolier: “Il primo posto? Non ci penso, ma se vinciamo, vinciamo tutti insieme!”

    Geolier tiene i piedi per terra nonostante il grande successo del suo brano “I p’me, tu p’te”.“Me l’aspettavo è un parolone… so’ contento”, confessa il giovane artista, emozionato per la calorosa accoglienza ricevuta dai suoi fan giunti da Napoli a Sanremo. “Mi ero raccomandato con i ragazzi di non fare casino, ma hanno fatto mille chilometri e hanno festeggiato. Mi sono emozionato più per la loro reazione che per il risultato.”
    Con la sua partecipazione al Festival, Geolier porta il dialetto napoletano sul palco più importante d’Italia: “La vittoria? Non ci penso, non perché sia scaramantico, ma perché la vedo molto lontana. Nel caso arrivasse, sarebbe per Napoli, per i ragazzi, per la mia famiglia. Siamo in tantissimi, se perdiamo, perdiamo un sacco di noi, se vinciamo vinciamo un sacco di noi.”
    Il successo di martedì è dedicato a Daniele, un ragazzo di 17 anni prematuramente scomparso: “Prima di partire per Sanremo, sono andato a salutarlo e a promettergli una cosa che rimarrà tra me e lui.”
    Intanto, “I p’me, tu p’te” scala le classifiche di Spotify, raggiungendo la vetta della Top 50 Italia e piazzandosi nella Top 50 Globale. Un successo inaspettato per Geolier, che su TikTok regna incontrastato come suono sanremese più utilizzato.
     “Voglio portare Napoli in qualsiasi parte del mondo”
    “Voglio portare Napoli in qualsiasi posto del mondo finché ne ho la possibilità. La classifica globale? Mai stata nelle mie visuale e non lo avrebbe potuto predire neanche Nostradamus. Il merito però non è il mio, ma dei ragazzi che ascoltano la canzone. Io mi sento molto vicino a loro, ho le loro stesse paure.”
    Stasera, nella serata delle cover, Geolier omaggia il rap con un medley che include Luchè, Guè Pequeno e Gigi D’Alessio: “O’ primmo ammore, Brivido e Chiagne sono tre canzoni di grandi artisti che hanno fatto parte della mia crescita.”
    L’Ariston rappresenta una tappa fondamentale per la carriera di Geolier: “La prendo come una scuola, sto imparando a gestire la pressione. Ho 23 anni e stare qui per me è tanto. L’Ariston è un palco pesante, che scotta, senti il fuoco sotto. Ci sono passati tutti i grandi della musica.”
    “Mi padre mi ha chiamato e mi ha chiesto ma hai mangiato?”
    Nonostante il successo, Geolier non dimentica le sue origini: “Per me questo non è lavoro, il lavoro è altro. Io arrivo da Secondigliano, a 7-8 anni lavoravo a casa a montare viti e bulloni. Agg’ faticato veramente e so che le cose importanti sono altre.”
    E conclude con un aneddoto significativo: “Mio padre che mi ha insegnato tutto, mi ha chiamato e ha detto: ‘il primo posto, vabbuò, ma hai mangiato?’” ieri a Sanremo, è balzato al primo posto nella seconda top 5 del Festival con il brano ‘I p’ me, tu p’ te’. LEGGI TUTTO

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    Geolier vola in testa alla classifica di Sanremo e il figlio di Amadeus esulta in tv

    Tutto come previsto: la giuria popolare e quelle delle radio premia Geolier. Nonostante le accuse della vigilia, di portare sul palco dell’Ariston un napoletano “finto”, è proprio il rapper partenopeo Geolier, con la sua ‘I p’ me, tu p’ te’, a trionfare nella seconda serata del Festival di Sanremo, premiato appunto dal voto di radio e televisioni.
    E la notizia è stata accolta con grande entusiasmo dal figlio di Amadeus, Josè, seduto in prima fila,  che ha esultato. Non ha contenuto l’entusiasmo il figlio del direttore artistico nel sentire il nome del rapper napoletano idolo dei teenager e leader delle classifiche 2023,
    Un momento particolarmente commovente della serata è stato il ritorno sul palco di Giovanni Allevi.Il pianista, assente dalle scene da quasi due anni a causa di un mieloma multiplo, ha raccontato la sua esperienza con la malattia.
    Visibilmente emozionato, Allevi si è tolto il cappello per “liberarsi dal peso del giudizio esterno” e ha suonato il brano “Tomorrow”, un messaggio di speranza per il futuro.
    La seconda serata del Festival ha visto anche l’esibizione di altri 15 artisti, ognuno dei quali è stato presentato da un collega in gara.
     La precisazione di Dargen D’amico: non volevo essere politico
    Madrina della serata è stata Giorgia, che ha intonato “E poi”, canzone che quest’anno compie 30 anni.Da segnalare anche la precisazione di Dargen D’Amico sulle sue parole di ieri sera sul cessate il fuoco in Medio Oriente.
    Il cantautore ha voluto sottolineare che il suo messaggio non era di natura politica, ma era semplicemente guidato dall’amore e dal desiderio di pace. LEGGI TUTTO

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    Geolier: da Secondigliano a Sanremo, la voce di Napoli che ha conquistato l’Italia

    Geolier, nome d’arte di Emanuele Palumbo, nato a Napoli il 23 marzo 2000, Geolier è cresciuto nel quartiere di Secondigliano, che ha influenzato profondamente il suo stile e la sua musica, arricchendoli con beat urban e liriche in dialetto napoletano.La sua carriera ha preso il via poco dopo il compimento del suo diciottesimo compleanno, con il lancio del singolo “P Secondigliano”, che ha visto la collaborazione con Nicola Siciliano. Questo brano ha segnato l’inizio del suo successo, raccontando la realtà del suo quartiere d’origine.
    Nel 2019, sotto l’etichetta BFM Music di Luchè, è uscito il suo primo album “Emanuele”, contenente collaborazioni con artisti del calibro di Luchè, Guè, Emis Killa, Lele Blade e MV Killa. L’album ha ottenuto un disco di platino, confermando il favore del pubblico e la qualità della proposta artistica di Geolier.
    Nel corso della sua carriera, Geolier ha continuato a collaborare con importanti nomi della scena musicale italiana, tra cui Sfera Ebbasta, Lazza, e ha partecipato a progetti di grande risonanza come “M’Manc” con Shablo e “Chiagne” con Lazza.
    Il suo impegno artistico gli ha permesso di essere una figura chiave nella nuova generazione della musica partenopea, portando avanti una napoletanità contemporanea e riconoscibile.
    Il 2024 segna un passo importante nella sua carriera con la partecipazione al Festival di Sanremo, dove si esibirà con il brano “I p’ me, tu p’ te”. Questa partecipazione è vista con grande attesa, poiché Geolier rappresenta un esponente di spicco della musica urbana italiana, e la sua presenza a Sanremo conferma l’apertura del festival a sonorità più contemporanee e urbane.
    La musica di Geolier si caratterizza per la capacità di raccontare storie autentiche attraverso un linguaggio che mescola l’italiano al dialetto napoletano, creando un ponte tra tradizione e modernità. Le sue canzoni, spesso cariche di emozioni e vissuti personali, riflettono la realtà di molti giovani napoletani, rendendolo un punto di riferimento per chi cerca nella musica non solo intrattenimento, ma anche narrazione e identità. LEGGI TUTTO

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    Anche De Giovanni attacca Geolier: ‘Napoletano scorretto’

    De Giovanni critica Geolier per il suo utilizzo scorretto della lingua napoletana. Il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te” ha scatenato polemiche tra i puristi della lingua napoletana e scrittori come Maurizio De Giovanni e Angelo Forgione. Questi ultimi hanno espresso il loro disappunto sui social, sottolineando l’importanza di preservare e rispettare la lingua napoletana.
    Maurizio De Giovanni ha espresso il suo pensiero affermando che la lingua napoletana è un patrimonio comune, ricco di storia e che merita rispetto. Ha consigliato umiltà nella scrittura dei testi, richiamando anche l’esempio dei testi scritti da Pino Daniele. Angelo Forgione ha criticato l’assenza di rispetto per la lingua napoletana nel testo, evidenziando le sue imperfezioni linguistiche e auspicando un recupero della lingua napoletana tra i giovani.
    Nel frattempo, il rione Gescal ha manifestato sostegno a Geolier appendendo stendardi di supporto, mentre i neoborbonici gli hanno inviato il testo corretto della canzone, insieme all’invito a partecipare a un corso di lingua napoletana. Hanno comunque sottolineato l’importanza di diffondere la lingua tra i giovani. La canzone “I p’ me, tu p’ te” affronta il tema di una coppia che si ama ma che capisce l’importanza di avere i propri spazi nell’amore e di rispettare la fine di una storia.
    Barbara D’Urso ha elogiato la canzone definendola “bellissima” e ha pubblicato un tutorial social con la traduzione in italiano. LEGGI TUTTO