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    Fuorigrotta, sequestrato il kit del rapinatore nello Sferisterio abbandonato

    Napoli. Nell’area di Fuorigrotta sono state effettuate diverse perquisizioni e posti di blocco, con un’attenzione particolare al rispetto delle norme stradali.
    In via Brigata Bologna, dietro l’abbandonato “sferisterio”, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato un kit da rapina: una mitragliatrice Mini Uzi ad aria compressa, priva del tappo rosso obbligatorio, caschi integrali, passamontagna, una mazza da baseball e spray al peperoncino.
    L’ arsenale era nascosto in una nicchia appositamente ricavata in un muro di tufo.
    L’operazione rientra nei controlli nella periferia occidentale della città che ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli, affiancati da quelli del Reggimento Campania e del Nucleo Cinofili di Sarno.
    Durante l’operazione, due giovani sono stati denunciati per guida senza patente, il più giovane dei quali ha appena vent’anni. Inoltre, due giovani sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti, ricevendo sanzioni amministrative e venendo segnalati alla Prefettura.
    Controlli nella zona di Fuorigrotta e Bagnoli
    Per quanto riguarda le infrazioni stradali, sono state elevate 19 contravvenzioni, principalmente per mancata assicurazione o guida senza casco. I controlli proseguiranno nelle prossime ore per mantenere alta la vigilanza. LEGGI TUTTO

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    Napoli, omicidio di Fuorigrotta in una lite per una dose di cocaina

    Napoli. Ci sarebbe una lite scoppiata per una dose di cocaina alla base della morte di Gennaro Fedele di 63 anni trovato cadavere in un’abitazione del quartiere di Cavalleggeri d’Aosta, a Napoli.
    I carabinieri nella stazione Fuorigrotta hanno arrestato per l’omicidio Gennaro Angiolino, classe 78.
    Secondo la versione fornita dal 46enne che ha colpito la vittima ed ora al vaglio degli investigatori che ne stanno verificando l’attendibilità, i due, che dividevano un appartamento in via Venezia Giulia, avevano assunto insieme la droga.
    Sarebbe rimasta un’ultima dose che il 63enne avrebbe assunto da solo non coinvolgendo il 46enne che ha reagito: un colpo con le mani e il 63enne è finito a terra. E’ stato lo stesso presunto omicida a chiamare il 118 che ha avvertito i carabinieri.

    I militari hanno raccolto la versione fornita dall’uomo che appariva sotto presumibile effetto di stupefacenti.
    L’assassino dopo le formalità di rito in serata sarà portato nel carcere di Poggioreale. I traumi riportati avrebbero condotto Fedele alla morte.

    La salma ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà nominare i periti medico legali per autopsia dalla quale si dovranno accertare le cause della morte.
    Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Incendio a Fuorigrotta: probabile causa un fulmine

    Napoli. Un incendio è divampato questa mattina nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, in via vicinale Volo Sant’Angelo, coinvolgendo vegetazione e una discarica abusiva nei pressi dell’Università Federico II a Monte Sant’Angelo. L’ateneo non è stato interessato dal rogo.PUBBLICITA

    Secondo le prime ipotesi, l’incendio sarebbe stato causato da un fulmine. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente domando le fiamme in breve tempo.

    L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) ha inviato sul posto i propri tecnici per monitorare la qualità dell’aria.
    La stazione di monitoraggio più vicina ha registrato un temporaneo aumento del particolato PM10, ma le concentrazioni sono comunque rimaste entro i limiti di legge.

    I vigili del fuoco hanno prelevato alcuni campioni che saranno analizzati per accertare la presenza di eventuali sostanze tossiche.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli furto nella farmacia di via Terracina: presa la cassa automatica

    Napoli. Ladri in azione nella notte a Fuorigrotta. Questa volta nel mirino dei banditi è finita una farmacia.PUBBLICITA

    Questa notte infatti i Carabinieri della compagnia Napoli Bagnoli allertati da una telefonata di allarme al 112 sono intervenuti a via Terracina 55 per un furto.

    Poco prima ignoti avevano forzato la porta di ingresso della farmacia Casalino per poi introdursi all’interno.
    Azione rapida e in qualche minuto i banditi hanno asportato la cassa automatica e sono fuggiti su un’auto con un alla guida un complice all’esterno che li attendeva.

    Indagini in corso da parte dei Carabinieri che stanno visiona ndo le immagini delle telecamere e anche quelle quelle pubbliche e private presenti in zonas

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Faida di Fuorigrotta preso il nipote del boss Troncone e un complice

    Sono ritenuti appartenenti a clan Troncone di Fuorigrotta i due uomini Manuel Marino di 27 anni e Alessio Ferrara di soli 18 anni sottoposti e fermo dalla Squadra Mobile di Napoli nell’ambito delle indagini sui raid a colpi d’arma da fuoco esplosi nei giorni scorsi nel quartiere Fuorigrotta di Napoli.PUBBLICITA

    Il primo fermato apparteneva al gruppo criminale dei Volpe una volta rivale dei Troncone ed ora legato al boss di via Leopardi,  mentre il secondo è invece è il nipote del boss Vitale Troncone  (la madre sarebbe la compagna dell’attuale reggente).

    Punti Chiave Articolo I due sono gli autori di un fallito agguato in piazza San Vitale Al momento il tentato omicidio viene contestato per un episodio avvenuto lo scorso 24 giugno nella centralissima piazza San Vitale. Si tratta di un agguato fallito di cui si è saputo soltanto oggi al m omento del fermo dei due. Ma non si esclude che i due indagati possano essere gli stessi che, pochi giorni fa, si sono resi protagonisti dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco e anche di un inseguimento in scooter intercettato peraltro da una pattuglia del commissariato San Paolo.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Camorra lo scontro tra gli Iadonisi e i Troncone dietro la sparatoria di via Leopardi

    C’è lo scontro in atto tra il gruppo degli Iadonisi del Rione Lauro e i Troncone di Fuorigrotta dietro la sparatoria con scene da Far West del tardo pomeriggio di ieri in via Leopardi.PUBBLICITA

    Polizia e carabinieri sono al lavoro da ieri per ricostruire quanto accaduto e hanno preso visione delle numerose immagini delle tante telecamere pubbliche e private posto sia sul luogo della sparatoria sia lungo la via di fuga.

    Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato in via Consalvo, dove una Honda Sh nera con a bordo due uomini ha incrociato un’altra motocicletta, di tipo e colore ancora ignoti, con altre due persone in sella. Tra i quattro, appartenenti a due clan rivali, c’è stata una discussione degenerata rapidamente in una sparatoria. Ancora non è chiaro quale dei due mezzi si sia poi dato alla fuga a tutta velocità verso via Leopardi, dove all’altezza del civico 80 si è verificata una seconda sparatoria, anche questa senza feriti.
    nel frattempo in zona si trovava una volante della polizia che sentito il fragore degli spari si è posta all’inseguimento ma il traffico ha consentito ai motociclisti pistoleri di dileguarsi. Sul luogo sono stati trovati tre bossoli calibro 7,65.  Polizia e carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e identificare i responsabili. L’episodio è avvenuto nel quartiere di Fuorigrotta, una zona già da tempo teatro di scontri tra i clan Troncone e Esposito-Iadonisi.
    Si ipotizza che la sparatoria sia l’ennesimo capitolo di questa sanguinosa faida, alimentata dalla lotta per il controllo del racket delle estorsioni ai parcheggiatori abusivi e alle bancarelle attorno allo stadio Maradona, che con il nuovo entusiasmo con l’arrivo di Conte sulla panchina del Napoli di sicuro porterà introiti superiori a quelli dello scorso anno.  Il controllo del territorio di Fuorigrotta attorno allo stadio motivo dello scontro Ma più in generale, per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio, il riciclaggio nelle attività del food and beverage, del divertimento. E’ stato solo un caso che ieri non sia scappata qualche vittima innocente come quando il 4 aprile scorso, in piazza Italia, una donna, Luisa Mangiapia, è stata ferita per errore durante un’altra sparatoria tra clan. Ancora una volta, gli inquirenti si trovano ad affrontare l’incubo della criminalità organizzata che semina terrore tra la popolazione civile. La caccia ai responsabili è in corso, ma la strada per sconfiggere la camorra e riportare la sicurezza a Napoli appare ancora lunga e in salita. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, sparatoria in via Leopardi a Fuorigrotta nel regno dei Troncone

    Napoli. Poco prima delle 19,30 di stasera c’é stata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco in via Leopardi, all’altezza del civico 80.PUBBLICITA

    Sul posto si trovano i carabinieri di Bagnoli che hanno rinvenuto dei bossoli. La segnalazione sugli spari è giunta presumibilmente da testimoni presenti nella zona al momento dell’accaduto.

    L’attenzione immediata delle autorità ha portato i carabinieri a intervenire prontamente sul luogo indicato, confermando la presenza dei bossoli sul selciato.
    Da una prima ricostruzione sembra che alcune persone in sella di due scooter si siano inseguite, sparando alcuni proiettili.

    L’area è stata isolata per permettere agli investigatori di eseguire tutti i rilievi del caso e di raccogliere ulteriori elementi d’indagine.
    La zona in questione è sotto l’influenza del clan Troncone da oltre un anno fin ito nel mirino delle cosche avversarie con una serie di attentati e ferimenti.
    Due volte il boss Vitale Troncone è stato ferito e in altre circostanze ci sono state stese verso la sua abitazione.

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    Napoli, incendio al bar del boss Troncone a Fuorigortta

    Napoli. La faida di camorra riesplode in tutta la sua potenza ed alza di nuovo il tiro visto che il bersaglio è ancora una volta il boss Vitale Troncone.PUBBLICITA

    Questa notte, infatti, intorno alle tre, la serranda del bar in via Caio Duilio 47 è andata in fiamme. Danni solo sulla parte esterna.

    Punti Chiave ArticoloSul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fuorigrotta e quelli del radiomobile di Napoli.PUBBLICITA

    Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Non è la prima volta che le cronache di Napoli raccontano di attentati o anche agguati alla famiglia camorristica dei Troncone e al bar che gestiscono da anni al centro di Fuorigrotta.  Nel 2021 il boss rimase ferito in un agguato davanti al bar Nel 2021 il boss Vitale Troncone rimase ferito gravemente in un agguato di camorra proprio davanti al bar. Nel 2022 poi ci fu un attentato contro la sua abitazione e poi nel giugno scorso il boss e il figlio Giuseppe sfuggirono a un agguato teso da alcuni sicari mentre camminavano in strada senza scorta. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, piazza Italia a Fuorigrotta: riaprono fontana e area giochi dopo gli spari

    Napoli.Un nuovo volto per Piazza Italia a Fuorigrotta, dove la fontana e l’arredo urbano sono stati completamente riqualificati, restituendo alla zona un aspetto luminoso e accogliente. Anche le giostrine sono state restaurate e sono già gremite di bambini che si divertono in sicurezza.
    Un’oasi di legalità e divertimento: questa mattina, la piazza ha ospitato un evento con gli alunni delle scuole vicine, che hanno sfilato con striscioni inneggianti al rispetto della legalità e dell’ambiente. Un messaggio forte contro la violenza e l’abbandono, che trova eco nella storia di Luisa Mangiapia, ferita da un colpo di pistola proprio in questa piazza lo scorso 4 aprile.
    Oggi, la signora Mangiapia era presente all’inaugurazione insieme al Prefetto di Napoli Michele Di Bari, all’Assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, al Presidente della X Municipalità Carmine Sangiovanni e al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
    Manfredi ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per riqualificare le piazze cittadine, creando spazi verdi e aree gioco per i bambini. “Stiamo lavorando su tutte le piazze più importanti della città”, ha dichiarato, “e non solo a Piazza Italia. L’altro giorno sono stato anche a Piazza Poderico. È un processo progressivo, perché bisogna riappropriarsi dello spazio urbano e viverlo.
    Ovviamente c’è anche un tema di controllo da parte delle forze di sicurezza: abbiamo bisogno di più forze, di più personale in strada, soprattutto la notte. Questo è un lavoro che si sta facendo anche a Fuorigrotta con un grande piano di riqualificazione: a viale Augusto i lavori stanno procedendo molto velocemente.
    Poi abbiamo la stazione della Linea 6 che apriremo a luglio. Quindi, ci riappropriamo di spazi che sono stati abbandonati per anni”.
    Luisa Mangiapia ha espresso la sua speranza di vedere presto la piazza gremita di bambini come un tempo. “Il pomeriggio comincio a vedere bambini…Non tanti. Ma spero che pian piano ritornerà come prima e vi ritorneranno i bambini a giocare”, ha commentato.
    L’intervento di riqualificazione della fontana è iniziato a novembre 2023 ed è stato completato in pochi mesi. I lavori hanno riguardato l’impianto idraulico ed elettrico, l’illuminazione, la rimozione di scritte e graffiti, la riqualificazione dell’area verde e la sistemazione dell’invaso a valle.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, simula una rapina per “coprire” la mamma che lo aveva accoltellato: denunciato

    Un 23enne di Napoli ha denunciato ai Carabinieri di essere stato vittima di una rapina in via Cavalleggeri d’Aosta.
    Ha raccontato di essere stato afferrato alle spalle e colpito con un coltello da un uomo nordafricano, per poi essere derubato di pochi spiccioli. Ai Carabinieri ha fornito anche una descrizione precisa del suo aggressore.
    Tuttavia, grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza e ai racconti degli esercenti della zona, i militari hanno scoperto che la storia del giovane era completamente inventata. Messo alle strette, il 23enne ha confessato di aver inventato la rapina.
     Aveva litigato con la madre per futili motivi
    Ha spiegato che in realtà aveva avuto una lite con la madre e che, per non metterla nei guai, aveva inventato la storia dell’aggressione.Il giovane è stato denunciato per simulazione di reato.
    Il giovane era stato ricoverato all’ospedale San Paolo e dopo le cure dei medici è stato giudicato guaribile in pochi giorni. LEGGI TUTTO