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    Tragedia alla Riviera di Chiaia: tunisino muore nell’incendio dell’appartamento

    Napoli. Tragedia nella notte a Napoli e precisamente alla Riviera di Chiaia dove un cittadino tunisino ha trovato la morte nell’incendio di un appartamento dove abitava.PUBBLICITA
    Questa notte infatti i carabinieri della compagnia Napoli Centro sono intervenuti in via Riviera di Chiaia 202 per un incendio in un appartamento al piano ammezzato.
    Punti Chiave ArticoloI militari sono accorsi insieme ad alcune albulanze ed ai vigili del fuoco chiamati dai cittadini della zona che avevano visto le fiamme sprigionarsi da un appartamento. Quando però sono state spente le fiamme, i carabinieri hanno ispezionato l’abitazione, e in bagno, hanno trovato il cadavere di un 53enne di origini tunisine.
    La vittima ha tentato di uscire da una piccola finestra nel bagno L’uomo sarebbe morto per asfissia, dopo aver tentato invano di uscire di casa attraverso una piccola finestra nel bagno. Salma e abitazione sono state sequestrate.Sulle origini del rogo sono in corso indagini.
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    Follia all’ospedale del Mare, detenuto provoca incendio al Pronto soccorso: evacuate 4 stanze

    Ennesimo episodio di violenza si è verificato oggi presso l’Ospedale del Mare di Napoli.PUBBLICITA

    Un detenuto, temporaneamente ricoverato in seguito al trasferimento dal carcere di Secondigliano, ha appiccato un incendio all’interno dell’Area Osservazione del pronto soccorso.
    L’uomo, utilizzando un accendino, ha dato fuoco a un materasso, provocando un principio d’incendio che si è rapidamente esteso alla struttura del letto.
    Le fiamme e il denso fumo hanno invaso quattro stanze, costringendo il personale sanitario a evacuare prontamente i pazienti presenti.

    L’utilizzo degli estintori ha poi generato una nuvola di polvere che ha ulteriormente compromesso la situazione.
    Per fortuna, la tempestiva reazione del personale, appositamente addestrato per far fronte a simili emergenze, ha evitato conseguenze ben più gravi.
    Come ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, “Se il nostro personale non fosse stato addestrato e pronto ad intervenire, oggi saremmo qui a commentare una situazione di certo più complessa”.
    Grazie all’efficienza degli impianti di sicurezza e all’intervento dei vigili del fuoco, l’incendio è stato circoscritto e domato. Tuttavia, l’episodio ha inevitabilmente causato notevoli disagi all’attività ospedaliera.
    Otto posti letto di osservazione sono momentaneamente indisponibili, aggravando ulteriormente la situazione di sovraffollamento che caratterizza i pronto soccorso cittadini in questo periodo.
    Le autorità competenti sono già state informate dell’accaduto e sono in corso le indagini per chiarire le dinamiche dell’evento e le motivazioni del gesto del detenuto. L’ospedale ha già avviato le procedure per ripristinare al più presto la piena funzionalità dell’area interessata dall’incendio
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    Domenica di paura ai Campi Flegrei, oltre 100 scosse di terremoto in meno di 24 ore

    Torna l’allarme ai Campi Flegrei con oltre 100 scosse di terremoto registrate in meno di 24 ore.PUBBLICITA

    Quella più forte stanotte alle di magnitudo 2.8ad una profondità di 300 metri, preceduto alle ore 2,16 da un sisma di magnitudo 2.1 ad una profondità di 400 metri, entrambi con epicentro nella zona tra il monte Olibano e via Napoli.
    L’ultima in ordine di tempo alle 7,12 di magnitudo 1.2.Si tratta di un nuovo e intenso sciame sismico che nella domenica di pioggia mette ancora più paura alla popolazione che non può scendere in strada.
    Tantissimi i commenti sui social di preoccupazione tra i cittadini. E tanti che segnalano le zone, comprese alcuni quartieri di napoli città dove il sisma si è avvertito questa notte.
    L’amministrazione comunale di Pozzuoli stamane intorno alle 7 ha reso noto un comunicato che recita:
    “L’Osservatorio Vesuviano ha provveduto a comunicare a questa amministrazione che a partire dalle ore 14.52 (UTC ore 12.52) del 17.08.2024 è in corso una sequenza di eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei.
    All’orario di emissione del presente comunicato sono stati rilevati in via preliminare 100 terremoti con magnitudo minima Md≥ 0.0 e una magnitudo massima Md = 2.8 ± 0.3.
    Si riporta di seguito l’elenco degli eventi localizzati con magnitudo Md≥ 1.0Per eventuali segnalazioni di danni e/o disagi è possibile chiamare i seguenti numeri:Centrale Operativa Polizia Municipale : 081/8551891Protezione Civile : 081/18894400
    In considerazione di quanto sopra esposto l’Amministrazione Comunale insieme alla Protezione Civile del comune di Pozzuoli segue da vicino l’evolversi della sequenza sismica in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno”.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Hacker internazionali con i soldi rubati alle Cayman erano in vacanza in Costiera Amalfitana: arrestati

    La Polizia Postale italiana, in collaborazione con le autorità francesi, ha sgominato una pericolosa organizzazione criminale specializzata in attacchi informatici e riciclaggio di criptovalute.PUBBLICITA

    Un colpo da 14 milioni di dollari
    Punti Chiave ArticoloLe indagini, avviate dalle autorità francesi, hanno svelato un complesso attacco informatico ai danni di un exchange di criptovalute con sede nelle Cayman Islands, dal quale i criminali sono riusciti a sottrarre circa 14 milioni di dollari. La fuga in Italia Le tracce degli hacker hanno portato gli investigatori italiani a individuare i quattro malviventi in una lussuosa villa in provincia di Salerno. Prima di essere scoperti, i criminali avevano trascorso diverse settimane in Italia, godendosi una vita fatta di lussi sfrenati: ville di lusso in Sardegna, Isola d’Elba e Costiera Amalfitana, ristoranti stellati, voli privati, yacht e auto di lusso con autista. Operazione lampo Grazie a una serie di appostamenti e pedinamenti, gli agenti della Polizia Postale sono riusciti a localizzare e arrestare due dei quattro indagati, mentre gli altri due sono stati indagati in stato di libertà. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici e strumenti criptati utilizzati per gestire le criptovalute rubate. Cooperazione internazionale L’operazione è stata resa possibile dalla stretta collaborazione tra le autorità italiane e francesi, dimostrando ancora una volta l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta alla criminalità informatica. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Follia all’ospedale di Castellammare: con una mazza sfascia il pronto soccorso e fa 12 feriti

    Castellammare.Dieci infermieri e un medico in stato di agitazione e ansia e una guardia giurata con una distorsione a un dito della mano.PUBBLICITA

    12 persone in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, finite per essere pazienti dello stesso presidio. E’ successo questa notte.

    Un 62enne stabiese già noto alle forze dell’ordine era al pronto soccorso per una sospetta bronchite della figlia di 19 anni.
    Contestando la qualità dell’assistenza alla figlia, l’uomo ha impugnato una mazza da baseball e ha iniziato a colpire tutte le porte del pronto soccorso.

    Poi è entrato nell’ufficio del medico di turno e ha colpito violentemente la scrivania.Qualcuno ha composto il 112 mentre la guardia giurata ha provato a disarmare il 62enne, rimanendo ferita.

    All’arrivo dei Carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia, l’uomo è finito in manette.E’ ora in carcere, in attesa di giudizio.

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    Castellammare piange il piccolo Giuseppe Grieco: attesa per l’autopsia

    Castellammare piange la morte del piccolo Giuseppe Grieco di soli 7 anni, annegato stamane nella piscina di un agriturismo di Vico Equnese dove era andato a trascorrere la giornata festiva con i genitori.PUBBLICITA

    La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per chiarire se la morte del piccolo sia stata causata da una congestione, lo sbalzo di temperatura dovuto alla giornata molto calda, o da un malore improvviso.

    Punti Chiave ArticoloIndagini affidate ai Carabinieri di Sorrento e della stazione di Vico Equense che hanno effettuato i primi rilievi e ascoltando i presenti. Al momento, si cerca di capire se ci siano state negligenze o mancanze nelle misure di sicurezza della piscina o se si sia trattato di un tragico incidente. La salma della piccola vittima è stata sequestrata per l’autopsia. Intanto sui social in tanti commentano la tragedia. Particolarmente commovente il ricordo della scuola Panzini frequentata dal piccolo Giuseppe.
    “La comunità tutta dell’IC2 Panzini, dirigente, docenti, segreteria, personale Ata, genitori ed alunni, attonita e addolorata si unisce al dolore della famiglia del nostro amato Giuseppe, alunno della II A primaria del plesso Salvati. Il ricordo della Scuola Panzini frequentata dal piccolo Giuseppe Ciascuno dei nostri ragazzi è un dono prezioso che va consegnato alla vita, oggi, con enorme dolore, dobbiamo dire addio al nostro amato Giuseppe, troppo presto portatoci via. Con il cuore gonfio di sofferenza lo salutiamo, nella speranza di rivederlo un giorno, con il suo sorriso contagioso. Faremo in modo che il suo ricordo non svanisca, resterà per sempre nei nostri cuori, cercheremo, anche con l’aiuto di psicologi, di aiutare i suoi compagni a riempire quel banco dolorosamente vuoto.Addio piccolo nostro. Ai genitori e alla famiglia le più sentite condoglianze”. Anche lo sport partecipa alla tragedia con un post sia della Juve Stabia sia dei tifosi della Curva Sud. Per stasera il sindaco Luigi Vicinanza ha annullato il previsto spettacolo pirotecnico previsto sull’arenile e allo stesso tempo ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari ha inviato un telegramma di cordoglio al primo cittadino. Ma sui social sono tantissimi i messaggi.  E ora si resta in attesa della nomina del perito medico legale per l’autopsia che dovrà chiarire le cause della morte e poi si potrà liberare la salma per i funerali. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Vico Equense, inchiesta sulla morte del piccolo Giuseppe Grieco di Castellammare

    La procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta sulla morte del piccolo Giuseppe Grieco, il bambino di 7 anni annegato stamane dopo un tuffo nella piscina di un agriturismo Castanito in località Sant’Andrea di Vico Equense.PUBBLICITA

    I primi accertamenti medico legali e quelli della scena dell’incidente di sono conclusi poco prima delle 15. La salma del piccolo è stata sequestrata ed è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Castellammare dove nei prossimi giorni si svolgerà l’autopsia.

    I carabinieri, coordinati dalla Procura oplontina, che indagano sull’episodio, non escludono alcuna ipotesi, compresa quella di un malore o di una congestione che non avrebbe lasciato scampo al piccolo.
    Stando a ciò che si apprende, il piccolo sarebbe stato visto privo di sensi in acqua e soccorso dal bagnino presente nella struttura oltre che dai genitori. Nonostante i tentativi di rianimarlo però il bambino non ha più ripreso conoscenza.

    Quando è arrivata l’ambulanza con il medico a bordo. Per oltre 45 minuti sono state praticate tutte le manovre di rianimazione ma purtroppo il cuore del piccolo Giuseppe non si è mai ripreso.
    Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte che ha trasformato in una tragedia una giornata di festa e gettato nello sconforto i familiari.
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    Napoli, scoperta stamperia clandestina a Barra: sequestrati 2,7 milioni di euro falsi

    Una stamperia clandestina per la produzione di banconote false è stata scoperta questa mattina a Napoli, nel quartiere Barra, zona orientale della città.PUBBLICITA

    La scoperta ha permesso il sequestro di banconote false per complessivi 2,7 milioni di euro ed è avvenuta nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli finalizzata alla neutralizzazione di un’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di banconote false da 20, 50 e 100 euro.

    Punti Chiave ArticoloI militari della Prima Sezione Operativa “Roma” del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, supportati dai militari del Comando Provinciale di Napoli, del Raggruppamento Operativo Speciale e del 10° Reggimento Carabinieri Campania, hanno eseguito una perquisizione arrestando in flagranza un uomo ritenuto responsabile dell’allestimento e della gestione della stamperia clandestina, realizzata nelle pertinenze della propria abitazione. È stato localizzato un vano interrato, completamente chiuso, ricavato alle spalle del locale garage contiguo all’abitazione dell’indagato, esclusivamente accessibile tramite una parete mobile realizzata su rotaie azionabile con un sistema elettronico artigianale, funzionale all’arretramento di un’ampia superficie muraria, nascosta dietro una scaffalatura lignea utilizzata per il deposito di attrezzature tecniche.
    All’interno del vano è stata trovata la stamperia clandestina allestita con la collocazione in serie di stampanti digitali e altri strumenti tecnico-grafici e informatici. Oltre alle banconote sequestrate 31 stampanti digitali Sono state sequestrate banconote del taglio da 20, 50 e 100 euro false per un valore complessivo di circa 2,7 milioni di euro, oltre a 31 stampanti digitali e numeroso materiale tecnico-grafico funzionale alla stampa digitale. Le indagini hanno consentito di accertare che la stamperia aveva generato ingenti quantitativi di banconote false del taglio da 20, 50 e 100 euro, a partire dal 2021, ascrivibili a 5 classi di contraffazione definite dalla Banca Centrale Europea quali “common”.
    La stamperia aveva già prodotto 15milioni di euro falsi Si è stimato che la stamperia, considerata la diffusione nell’intera eurozona, abbia monopolizzato circa il 30% della valuta falsa circolante, avendo prodotto complessivamente oltre 15 milioni di euro in banconote false. Al termine delle operazioni l’intera struttura è stata posta sotto sequestro. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Camorra, sciolto nell’acido per una relazione con la moglie del boss: ordinanza annullata

    La decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, uniformandosi a una decisione presa dalla Cassazione, ha annullato l’ordinanza (relativamente ai capi d’accusa relativa all’omicidio) emessa nel maggio 2023 nei confronti di Paolo Abbatiello e Gianfranco Leva.PUBBLICITA

    Entrambi ritenuti coinvolti nell’assassinio di Salvatore Esposito detto Totoriello, ucciso e sciolto nell’acido, nel 2013, secondo gli inquirenti per avere allacciato una relazione con la moglie di un elemento di spicco del clan Licciardi.

    Abbatiello e Leva (difesi rispettivamente dagli avvocati Imma Panico e Claudio Davino, e dall’avvocato Giuseppe Biondi) restano in carcere perché accusati di altri reati.
    Insieme con Raffaele Prota (per il quale l’ordinanza è stata annullata nel dicembre del 2023) avrebbero organizzato ed eseguito l’omicidio di Esposito. L’udienza preliminare è stata fissata a Napoli per il 10 settembre.

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    Marano, latitante del clan Polverino sorpreso a fumare narghilè con i complici

    Marano. Era talmente tranquillo del suo covo al fresco della collina di Marano che il narcos Pasquale Cesaro si rilassava fumando un narghilé insieme al suo complice e a due donne.PUBBLICITA

    Eppure sapeva di essere un latitante ricercato: deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. Una condanna per traffico internazionale di stupefacenti, ancora ineseguita poiché l’uomo è scomparso dai radar della giustizia dal 1 luglio 2023.

    Punti Chiave ArticoloIl blitz con 40 carabinieri è scattato alle tre della notte appena trascorsa:  in via De Filippo. I militari circondano villetta nella campagna di Marano. Ci sono i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e del ROS di Napoli. Tutti gli occhi sono puntati su quel villino, circondato da una corte, con la luce che filtra appena dalle tapparelle abbassate. All’interno si nasconde Pasquale Cesaro, latitante di 52 anni, broker del narcotraffico e considerato vicino al clan “Nuvoletta-Orlando-Polverino“.
    Pasquale Cesaro, broker del narcotraffico del clan Nuvoletta-Orlando-Polverino Cesaro è ritenuto una figura centrale nel traffico di cocaina dal Sud America verso la provincia di Napoli e deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non hanno mai smesso di cercarlo, seguendo la sua rete di contatti e monitorando i social network. Ha tentato la fuga attraverso i campi ma si è ferito Il 52enne non è solo. Con lui ci sono un uomo di 43 anni e due donne, sedute attorno a un narghilè. Scatta il blitz. Cesaro tenta la fuga attraverso una porta sul retro, scavalca la recinzione e si ferisce una gamba su uno spuntone di metallo.
    Nonostante la ferita, continua a correre, ma si rende conto rapidamente di non avere via di scampo: i carabinieri lo hanno circondato. Le manette scattano e per lui si aprono le porte del carcere di Secondigliano. Anche il 43enne che era con lui viene arrestato per aver facilitato la sua latitanza, con l’accusa di procurata inosservanza di pena. Le due donne, invece, vengono denunciate in stato di libertà per lo stesso reato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, furbetti dell’ombrellone al Mappatella beach: sequestri e denunce

    Napoli. Il Mappatella Beach è tra i luoghi più iconici del Ferragosto napoletano. La celeberrima spiaggia sul Lungomare Caracciolo, su cui vigila la statua di Armando Diaz nella rotonda che prende il suo nome, è un lembo di sabbia libera.PUBBLICITA

    Meta di napoletani per un bagno a costo zero, di turisti in cerca di sole, folklore e di una cartolina della città. E’ anche fonte di guadagni illeciti per chi ritiene il bene pubblico un territorio neutrale da conquistare.

    Punti Chiave ArticoloParliamo dei “furbetti dell’ombrellone”, gruppi organizzati che noleggiano a pagamento lettini e riparo dal sole, occupando indebitamente il litorale. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro, con la preziosa collaborazione di agenti della Polizia Municipale, hanno organizzato un servizio di controllo sul lungomare più famoso della città.
    Uno dei denunciati legato a un clan di camorra 5 le persone denunciate, una sarebbe vicina ad un gruppo criminale dell’area occidentale. Sequestrati 20 ombrelloni da mare, 30 tra sedie e sdraio e materiale destinato all’installazione degli ombrelloni. Parte delle attrezzature era già stata posizionata in spiaggia, previo pagamento di una tariffa imposta dal concessionario abusivo. Altre erano depositate su una barca ormeggiata. Una sesta persona, già nota alle forze dell’ordine, è stata denunciata per minacce rivolte ai militari durante il servizio. L’uomo ha contestato i controlli, dichiarando che in quell’attività ci fosse “nulla di male”.
    Gli abusivi operavano in maniera ben organizzata, approfittando della grande affluenza di turisti e cittadini a ridosso del Ferragosto. Il contrasto all’abusivismo sulle spiagge è una priorità per i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che puntano a garantire non solo il rispetto della normativa, ma anche la sicurezza dei bagnanti e la tutela del patrimonio pubblico. Leggi Anche LEGGI TUTTO