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    L’EPISODIO Giornata di caos sull’alta velocità tra Roma e Firenze, ritardi e disagi

    Amaro risveglio per chi doveva viaggiare con l’Alta Velocità in questa domenica. Un guasto tra Arezzo e Orvieto ha causato forti rallentamenti sulla linea Roma-Firenze, con ripercussioni significative su tutti i treni in transito. I tabelloni delle stazioni segnalavano ritardi fino a due ore, provocando inevitabili disagi per i passeggeri, che hanno affollato le biglietterie in cerca di informazioni e rassicurazioni su quando sarebbero riusciti a partire.
    Il problema è iniziato alle 8 del mattino e si è risolto alle 9.55. Il guasto, comunicato ai passeggeri attraverso altoparlanti, a bordo dei treni e tramite i canali di infomobilità, è stato causato dalla disconnessione del sistema Rbc (Radio Block Center). Questo sistema è cruciale per fornire dati geografici specifici e chiavi crittografiche ai treni, determinando la loro posizione, velocità, direzione di marcia e spazio di frenata. L’Rbc calcola l’area di occupazione di ciascun treno, regolando la velocità per evitare collisioni impreviste.
    I treni Alta Velocità sono stati deviati sulla linea convenzionale tra Orte e Orvieto, registrando così un aumento dei tempi di percorrenza fino a 80 minuti. Alle 13, erano 41 i treni Alta Velocità, tra Trenitalia e Italo, interessati da ritardi tra 40 e 60 minuti. Due convogli di Trenitalia, il Milano-Salerno e il Roma-Milano, hanno registrato ritardi superiori a 135 minuti. Oltre ai ritardi, ci sono state modifiche di percorso, con alcuni treni che hanno terminato la corsa a Roma Tiburtina anziché a Termini, aggravando ulteriormente la situazione soprattutto nella capitale, già congestionata per il passaggio del Giro d’Italia con la volata finale al Colosseo.
    A metà mattinata, Trenitalia ha comunicato un progressivo ritorno alla normalità della circolazione ferroviaria grazie all’intervento dei tecnici di Rfi, che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea, sebbene con rallentamenti significativi. Numerosi passeggeri sono rimasti in attesa per tutta la mattinata alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove i ritardi hanno avuto ripercussioni anche su alcuni treni regionali.
    Molti stranieri presenti nella stazione centrale del capoluogo toscano hanno aspettato con pazienza di partire per raggiungere altre città italiane. Situazione analoga alla Stazione di Roma Termini, dove italiani e turisti sono rimasti incollati ai tabelloni sperando di poter finalmente prendere il treno e proseguire il loro viaggio. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Tragedia a Firenze: lite dopo concerto dei Subsonica, muore spettatore

    Una serata di musica si è trasformata in tragedia ieri al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove un uomo di 47 anni, originario di Pistoia, ha perso la vita in seguito a un diverbio con altri spettatori al termine del concerto dei Subsonica. Secondo le indagini preliminari della polizia, l’uomo sarebbe caduto a terra durante la lite, battendo violentemente la testa.
    Immediatamente soccorso dal personale del 118 presente sul posto, l’uomo è stato urgentemente trasferito all’ospedale di Careggi, ma nonostante gli sforzi dei medici è deceduto poche ore dopo.
    Gli agenti, al momento, stanno procedendo con l’ascolto dei testimoni che erano presenti al concerto per chiarire la dinamica degli eventi e identificare le responsabilità. LEGGI TUTTO

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    Crollo di Firenze, recuperato il corpo dell’ultimo disperso

    Nel cantiere di via Mariti a Firenze, il corpo dell’ultimo disperso è stato recuperato dai vigili del fuoco e successivamente affidato all’autorità giudiziaria per l’identificazione.
    Il carro funebre della Misericordia ha trasportato i resti all’istituto di Medicina legale a Careggi, dove si trovano le salme degli altri quattro lavoratori deceduti nel crollo del 16 febbraio.
    I Vigili del fuoco hanno operato ininterrottamente per oltre cento ore, giorno e notte. Le indagini stabiliranno se si tratta di Rachimi Bouzekri, 56enne marocchino, residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, che era dato per disperso.
    Marisa Cesario, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, ha illustrato le sfide affrontate a causa delle difficili condizioni del cantiere.
    Le operazioni di recupero Le complesse operazioni di recupero hanno richiesto l’impiego della pinza per spaccare il cemento e smantellare le parti cruciali delle travi, consentendo ai soccorritori di procedere con attenzione nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Crollo di Firenze, ritrovato il corpo della quarta vittima, è un nordafricano

    Durante la notte, i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di un quarto operaio dal cantiere in via Mariti a Firenze, dove ieri mattina si è verificato il crollo dei piloni principali della struttura in costruzione del nuovo centro commerciale Esselunga.
    Le ricerche del corpo dell’ultimo disperso sono ancora in corso da parte dei vigili del fuoco e dell’Usar (Urban Search and Rescue).
    Entrambi, la quarta vittima e il disperso, sono cittadini nordafricani, come risulta dalle indagini condotte sugli operai coinvolti nel tragico incidente. Gli altri individui coinvolti includono l’autotrasportatore italiano Luigi Coclite, 60 anni, purtroppo deceduto, e tre lavoratori originari della Romania, attualmente ricoverati all’ospedale di Careggi.
    Attualmente, il numero di lavoratori coinvolti nel crollo è stato stabilito essere otto dopo molte ore di ricerca e recupero sul luogo dell’incidente. Il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, è tornato da Milano, dove si trovava, per seguire da vicino l’inchiesta, conducendo un sopralluogo nel pomeriggio.
    Questa mattina, invece, sul cantiere, oltre al sostituto Francesco Sottosanti, il magistrato di turno che ha effettuato un primo sopralluogo, è giunto anche il procuratore generale presso la corte di appello di Firenze, Ettore Squillace Greco, in qualità di massimo esponente della magistratura inquirente nel distretto toscano. LEGGI TUTTO