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    Napoli, evade dal Cardarelli il detenuto Stefano Minopoli autore della sparatoria di Chiaiano

    E’ evaso  dal reparto Obi dell’ospedale Cardarelli dove si trovava piantanto il detenuto Stefano Minopoli, 31 anni accusato di tentato omicidio.PUBBLICITA

    L’uomo si rese protagonista di una mattinata di terrore il 23 maggio scorso nel quartioere di Chiaiano quando di barricò in casa armato dopo aver esploso alcuni colpi di pistola dalla finestra.

    Prima aveva minacciato una vicina di casa con una pistola, esplodendo un colpo senza ferirla.
    L’uomo è detenuto presso il Carcere di Poggioreale e da qualche giorno si era fatto ricoverare per alcuni malori. Evidentemente aveva pianificato la fuga che è avvenuta intorno alle 14 di oggi approfittando della minore presenza di personale della polizia penitenziaria e del cambio turno.

    Minopoli è ora ricercato dalle forze dell ordine. “Carceri al collasso lo stato ci ha abbandonati a noi stessi. In sei ore una evasione e una rivolta a nisida. Le carceri campane si conferma tra le peggiori d Italia”.

    A comunicarlo è Aldo di Giacomo segretario generale del sindacato di polizia Penitenziaria. Il quale chiede a gran voce le dimissioni del ministro e del sottosegretario Andre Del Mastro, con delega alle carceri. “Ancora oggi un suicidio di un poliziotto penitenziario che porta a sei le vittime dall’inizio dell’ anno”.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Arrestato alla stazione di Roma Tiburtina il ras di camorra Umberto Reazione evaso dal carcere di Livorno

    E’ durata poco più di 24 ore la fuga di Umberto Reazione, il ras di camorra del clan Beneduce-Longobardi di Pozzuoli che ieri pomeriggio era riuscito a evadere dal carcere di Livorno scavalcando il muro di cinta e facendo perdere le sue tracce.PUBBLICITA

    Grazie all’opera del nucleo investigativo centrale (Nic) e delle sue articolazioni territoriali della polizia penitenziaria e la collaborazione con le altre forze dell’ordine, il fuggiasco è stato rintracciato alla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina dalla polizia di Stato.

    Lo dice in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. “Al Nic, al suo direttore, primo dirigente Ezio Giacalone, e alle altre forze di polizia che hanno messo l’ennesima pezza alle molteplici falle del sistema penitenziario alla deriva va il plauso e il ringraziamento della Uilpa polizia penitenziaria. Ma è di tutta evidenza che i problemi rimangono”.

    “Non si possono lasciare ambienti detentivi e muri di cinta senza presidio e, per giunta, in assenza di efficienti impianti elettronici di sicurezza.

    Serve immediatamente un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni straordinarie e accelerate nel corpo di polizia penitenziaria, mancante di 18mila unità, il potenziamento degli equipaggiamenti e delle strumentazioni, il deflazionamento della densità detentiva, sono 14mila i detenuti in esubero, e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria”, dice ancora il segretario della Uilpa polizia penitenziaria.
    “Contestualmente – conclude – è necessario avviare la riforma complessiva dell’intero apparato d’esecuzione penale, specie inframurario, e riorganizzare il corpo di polizia penitenziaria”.

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