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    L’EPISODIO Un chilo di droga e macchina contasoldi in casa, arrestato 54enne a Portici

    Nell’abitazione di Gennaro Giglio, 54 anni, residente a San Giorgio a Cremano, i carabinieri della stazione di Portici hanno effettuato una perquisizione, scoprendo un apparecchio automatico per contare il denaro, simile a quelli presenti nelle banche.
    L’uomo è stato arrestato per spaccio di droga quando è stato sorpreso a cedere una piastra di hashish da 100 grammi e due dosi di cocaina a un 56enne in cambio di 300 euro. Successivamente, durante la perquisizione della sua casa a Ercolano, sono stati sequestrati ulteriori 900 grammi di sostanza stupefacente.
    Tale sostanza era distribuita in 9 panetti, oltre a materiale per il confezionamento e un macchinario conta-soldi. Attualmente, Giglio è detenuto in attesa di giudizio, mentre il cliente è stato segnalato alla Prefettura. La scoperta dell’apparecchio per il conteggio automatico del denaro aggiunge un elemento curioso all’intera vicenda. LEGGI TUTTO

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    Droga in un cantiere, Carabinieri arrestano vigilante “in nero”

    Droga in un cantiere, Carabinieri arrestano vigilante “in nero” Controlli anche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro
    I carabinieri della stazione di Cicciano hanno proceduto all’arresto di Clemente Santoriello, un 52enne del luogo già noto alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione di droga con l’intento di spaccio.
    Durante un controllo presso un cantiere edile in via Boscofangone a Nola, i militari, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, hanno sorpreso l’uomo all’interno di un capanno. Sospettato di essere la persona responsabile della sorveglianza, impiegato “in nero”, il 52enne nascondeva all’interno di un container 320 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento.
    Oltre alle droghe, nel corso dell’operazione i carabinieri hanno riscontrato violazioni della normativa sul lavoro da parte del titolare della ditta operante nel cantiere.
    Sono state notificate sanzioni per un importo superiore a 21.000 euro, mentre l’imprenditore è stato denunciato in stato di libertà. Clemente Santoriello, invece, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Un chilo di droga in casa, arrestati due pusher a Sant’Antonio Abate

    I Carabinieri della compagnia Stella hanno setacciato piazza Garibaldi e le zone limitrofe. Arrestati per detenzione di droga a fini di spaccio i già noti alle forze dell’ordine Renato Siutto e Diego Palumbo. Fermati a Borgo Sant’Antonio Abate dai Carabinieri del nucleo operativo.
    I militari hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento al piano terra di via Sant’Antonio Abate e i due non hanno fatto in tempo a fuggire. In casa sono stati dunque rinvenuti e sequestrati un chilo e 180 grammi di marijuana di cui una parte già suddivisa in 193 dosi.
    Trovati anche una dose di cocaina, un bilancino di precisione e diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente. Gli arrestati sono in attesa di giudizio. Durante il servizio a largo raggio sono stati identificate 46 persone, di questi 22 erano pregiudicati, e controllati 26 veicoli. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE Caserta, vende droga in stazione di servizio sulla SS Casilina: arrestato 69enne

    Un individuo di 69 anni è stato arrestato la scorsa notte con l’accusa di spaccio di droga. L’uomo è stato infatti sorpreso mentre cedeva delle sostanze stupefacenti presso la stazione di servizio situata sulla SS Casilina di Teano (nella zona dunque in provincia di Caserta).
    Il suo arresto è avvenuto nel corso della notte grazie all’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, con il supporto delle Stazioni di Teano e Formicola. L’uomo, già noto alle autorità per precedenti specifici legati a reati simili, è stato colto sul fatto.
    Il 69enne è stato infatti individuato mentre consegnava un involucro in cellophane contenente 6 grammi di hashish a un suo connazionale di 32 anni. In cambio di questa transazione illecita, ha ricevuto la somma di 50 euro. Dopo l’arresto, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria residenza. Adesso dovrà rispondere dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti di fronte alle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sorpreso con la droga: arrestato marocchino al rione Vasto

    Nella serata di ieri, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Bologna, hanno notato un soggetto che, accortosi della loro presenza, ha tentato invano di allontanarsi per eludere il controllo.
    I poliziotti lo hanno prontamente bloccato trovandolo in possesso di 20 euro ed hanno recuperato una bustina contenente 20 stecchette di hashish del peso di circa 32 grammi di cui l’indagato si era appena disfatto.
    Per tali motivi, un 61enne del Marocco, con precedenti specifici di polizia, è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    Blitz antidroga a Castel Volturno: 13 misure cautelari

    Sono 13 le misure cautelari disposte da un’ordinanza emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere ed eseguite dai Carabinieri della locale compagnia a Castel Volturno e nelle province di Caserta, Salerno e Teramo nell’ambito di un’indagine sullo spaccio di stupefacenti coordinata dalla Procura sammaritana.

    Nell’operazione sono stati impegnati 100 uomini, 40 mezzi, 20 militari di supporto delle squadre speciali sos, 4 unità cinofile per la ricerca di stupefacenti, armi ed esplosivi. Due arresti sono stati eseguiti in flagranza nel corso delle perquisizioni effettuate nella notte.
    Sono stati inoltre sequestrati oltre 500 grammi di stupefacenti tra cocaina, eroina e hashish. Impegnati inoltre quattro cani, due antidroga e due per la ricerca di armi ed esplosivi. LEGGI TUTTO

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    Napoli, era ai domiciliari ma aveva droga in casa: arrestato

    La Polizia ha arrestato un 20enne napoletano, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per possesso di droga.
    I fatti risalgono a ieri pomeriggio quando gli agenti del Commissariato Secondigliano hanno effettuato un controllo nell’abitazione del giovane, in via Monte Faito: all’interno della cappa della cucina, gli agenti hanno trovato 18 involucri di hashish del peso complessivo di circa 30 grammi, diverso materiale per il confezionamento per la droga e 298 artifizi pirotecnici di fabbricazione illegale.
    Il 20enne è stato dunque arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e per omessa denuncia di materie esplodenti. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Ercolano, in casa droga e laboratorio illegale per fuochi d’artificio: zio e nipote in manette

    I Carabinieri della Tenenza di Ercolano hanno effettuato un servizio a largo raggio setacciando le strade della città. Diverse le perquisizioni domiciliari, specie nelle abitazioni delle persone sottoposte a misure restrittive. Durante le operazioni a finire in manette il 37enne già noto alle forze dell’ordine Ciro Lucarelli e suo zio che di anni ne ha 59 ed è incensurato.
    I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dove i 2 vivono e nella quale il 37enne è agli arresti domiciliari. Lucarelli è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio perché i militari durante la perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato 21 grammi di marijuana, diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e la somma in contanti – ritenuta provento del reato – di 1.500 euro.
    Nei guai anche lo zio ma per un altro reato. I Carabinieri, infatti, durante la perquisizione svolta in locali in uso al 59enne, hanno trovato 4 ordigni esplosivi artigianali e 94 fuochi pirotecnici. Rinvenuti e sequestrati anche diverso materiale per innesco e polvere da sparo per un peso complessivo che supera il chilo e mezzo verosimilmente utilizzati per preparare gli stessi ordigni. L’uomo dovrà rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo. Gli arrestati sono in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Scampia, assolto il fratello del ras Gennaro Sacco

    Assoluzione per Almerico Sacco :  secondo l’accusa  si riteneva che avesse partecipato attivamente al traffico di droga nella zona di Scampia, nota come ’33’, in via Annamaria Ortese. Ma il giudice istruttore di Napoli, Enrico Campoli, lo ha assolto perché non vi era prova del suo coinvolgimento.Nel febbraio scorso, Sacco è stato arrestato insieme a un altro individuo dai carabinieri di Scampia, che avevano notato i due parlare in strada. Sacco avrebbe interloquito con l’altro soggetto prima di allontanarsi.
    Successivamente, l’altro individuo, Michele D’Ausilio, avrebbe consegnato un grammo di marijuana a un giovane presso un punto d’appoggio. Prima dell’arresto, i militari hanno sospettato che Sacco avesse avvertito D’Ausilio della loro presenza.
    Dunque assoluzione  per il fratello di Gennaro Sacco, noto ex membro influente del clan Licciardi e dell’Alleanza di Secondigliano. Il merito va ai suoi difensori, gli avvocati Antonietta e Francesco Genovino, che sono riusciti a dimostrare l’estraneità di Sacco alle accuse.
    La strategia difensiva ha sottolineato fin dall’inizio l’assenza di prove concrete del coinvolgimento di Sacco nell’attività di spaccio. Inoltre, è stato evidenziato che nelle informazioni fornite non erano specificate eventuali direttive di Sacco a D’Ausilio.
    Gli avvocati hanno argomentato che la prova deve basarsi su fatti concreti e che l’esistenza di un reato non può essere dedotta da indizi, a meno che questi siano gravi, precisi e concordanti.
    Nel caso in questione, non ci sono prove effettive che la voce udita dai militari appartenesse a Sacco, né si può ritenere che durante il dialogo con l’altro uomo, l’imputato stesse dando indicazioni riguardo allo spaccio.
    Queste sono le motivazioni che hanno portato il giudice istruttore ad assolvere Sacco, poiché non vi era nessun collegamento tra il comportamento dell’imputato e l’evento contestato. LEGGI TUTTO

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    Teverola, botte davanti ai figli : uomo chiede i soldi del reddito per comprare droga

    Un 35enne napoletano è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Teverola, in provincia di Caserta, per aver picchiato la compagna per ottenere denaro per l’acquisto di droga. La vittima ha denunciato di essere stata maltrattata quasi settimanalmente per richieste di denaro necessarie a comprare gli stupefacenti, denaro prelevato dalla sua carta del Reddito di Cittadinanza.
    L’uomo dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali. Durante una banale discussione nel parcheggio di casa, il 35enne ha iniziato a colpire la donna con pugni e calci, causando traumatismi e contusioni che hanno richiesto una prognosi di 7 giorni.
    Dopo l’aggressione, la donna è riuscita a scappare con i cinque figli e si è rifugiata in casa, dove è stata soccorsa da un cittadino. Successivamente si è recata in ospedale per ricevere cure mediche e ha sporto denuncia presso i Carabinieri. Secondo il suo racconto, il compagno l’ha picchiata più volte sin dall’inizio della convivenza.
    I militari dell’Arma si sono immediatamente messi alla ricerca dell’uomo, che è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
    Fonte LEGGI TUTTO

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    Salerno, agente penitenziario arrestato con la compagna: portava la droga in carcere

    Nella mattinata di oggi, personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, durante un controllo all’interno della Casa Circondariale di Salerno “A. Caputo”, ha arrestato Francesco Giugliano, agente penitenziario, per detenzione di sostanza stupefacente.Giugliano è stato fermato mentre varcava l’ingresso della struttura con indosso circa 150 grammi di hashish. Al momento dell’intervento della Polizia Giudiziaria, l’agente ha avvertito telefonicamente la compagna di quanto stava accadendo e ha minacciato con la pistola d’ordinanza i propri colleghi, guadagnando l’uscita della Casa Circondariale e dandosi alla fuga, insieme alla convivente, a bordo di un’autovettura.
    La compagna di Giugliano, prima di raggiungerlo, ha gettato dalla propria abitazione una confezione di marijuana, materiale per il confezionamento della stessa e numerose schede telefoniche.
    I fuggitivi sono stati intercettati da una pattuglia della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che, dopo un pericoloso inseguimento, li ha fermati nel comune di Battipaglia. A seguito di perquisizione, Giuliano è stato trovato in possesso della somma in contanti di 2.000 euro, di una pistola con due caricatori e di una radio portatile non autorizzata.
    Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione, attigua alla Casa Circondariale, nella disponibilità dell’agente e della sua compagna, sono stati altresì rinvenuti un caricatore contenente proiettili per pistola, numerosi dispositivi cellulari, una macchina per il sottovuoto, utilizzata per confezionare sacchetti sottovuoto contenenti lo stupefacente, buste schermate per smartphone in cui riporre dispositivi elettronici da introdurre nella struttura carceraria eludendo il controllo del metal detector.
    Giugliano e la compagna, entrambi di 40 anni, sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, porto abusivo di arma da fuoco, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO