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    Sgominata banda specializzata in truffe alle assicurazioni: denunciati 4 napoletani

    La Polizia di Catania ha sgominato una pericolosa organizzazione criminale specializzata in truffe assicurative su tutto il territorio nazionale.
    Quattro persone, tutte residenti tra Napoli e provincia, sono state denunciate per falso ideologico, fabbricazione di documenti falsi e truffa in concorso.
    Come agivano i truffatori
    La banda, con un ingegnoso sistema, riusciva a falsificare documenti d’identità e certificati di proprietà di veicoli, consentendo così a ignari “clienti” di stipulare polizze assicurative a prezzi estremamente vantaggiosi.
    In particolare, venivano falsificate le carte d’identità e i certificati di proprietà di soggetti con classi di merito assicurativo elevate, facendoli figurare come proprietari di veicoli con classi di merito basse.
    Questo stratagemma permetteva alle compagnie assicurative di applicare tariffe più basse, a danno sia delle stesse compagnie che dei soggetti truffati.
    Il modus operandi
    Per ottenere i documenti falsi, i truffatori richiedevano un pagamento che variava in base al risparmio ottenuto sulla polizza, ma mai inferiore a 150 euro. Il pagamento avveniva tramite bonifico bancario su un conto intestato a uno dei membri della banda.

    L’indagine
    L’indagine è nata dalla denuncia di un automobilista catanese che aveva ricevuto una comunicazione da una compagnia assicurativa per il rinnovo di una polizza relativa a un veicolo che non gli apparteneva.
    Gli accertamenti della Polizia hanno rivelato che l’uomo, a sua insaputa, risultava titolare di ben 10 contratti di assicurazione per veicoli intestati a persone a lui sconosciute.
    Le vittime di questa truffa sono state sia le compagnie assicurative, che hanno subito ingenti perdite economiche, sia i soggetti a cui venivano artatamente intestati i veicoli, i quali si trovavano coinvolti in situazioni potenzialmente dannose a livello legale.
    Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli, con documento falso vuole aprire la pratica del reddito di inclusione: arrestata

    Napoli. Un episodio insolito si è verificato questa mattina presso l’ufficio postale di via Polveriera a Vicaria, uno dei quartieri storici del capoluogo partenopeo.
    Una donna di 42 anni, residente a Melito, si è presentata allo sportello per richiedere il rilascio del reddito di inclusione (A.D.I.).
    Tuttavia, durante la verifica dei documenti, l’impiegato postale ha notato alcune incongruenze sulla carta d’identità presentata dalla donna. Si trattava di un documento palesemente contraffatto, con la foto della donna ma con una residenza errata.
    Immediatamente è stata allertata la centrale operativa del 112 e sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Borgoloreto. La donna, già nota alle forze dell’ordine per precedenti reati di truffa, è stata arrestata per possesso di documenti falsi.
    La carta d’identità contraffatta è stata sequestrata e sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri per accertare se si tratti di un caso isolato o se ci sia un’organizzazione criminale dietro a questo tipo di truffe.

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    Caserta, documenti falsi per l’immigrazione clandestina: 3 arresti

    La polizia ha arrestato tre persone nel casertano per aver commesso reati legati all’immigrazione clandestina e al falso documentale, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
    Gli arrestati sono P.I., 50enne di San Cipriano d’Aversa, Y.I.M., 52enne della Costa d’Avorio, e C.E., 58enne di Carinaro.
    L’indagine è stata avviata in seguito a una precedente inchiesta del 2022 su una donna coinvolta nella produzione di documenti falsi per agevolare la permanenza illegale sul territorio italiano di numerosi immigrati extracomunitari.
    La donna, insieme a complici italiani e stranieri, produceva documentazione falsa riguardante dichiarazioni di ospitalità in immobili di sua proprietà, necessarie per ottenere il permesso di soggiorno.
     Sequestrati anche timbri per produrre la documentazione falsa
    Le perquisizioni presso gli immobili della donna hanno portato al sequestro di moduli in bianco e timbri utilizzati per produrre la documentazione falsa. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha richiesto e ottenuto un’ordinanza cautelare che prevede gli arresti domiciliari per la donna e il divieto di dimora nella provincia di Caserta per gli altri due indagati.
    Nella mattinata odierna, due degli indagati sono stati arrestati presso le loro abitazioni dalla Squadra Mobile e dalla DIGOS di Caserta, mentre il terzo è stato individuato dalla Squadra Mobile di Milano nel suo comune di residenza. LEGGI TUTTO

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    Napoli, smantellata rete di falsari, patenti, carte di circolazione e banconote false: 9 misure cautelari

    I Carabinieri del Comando Antifalsicazione Monetaria di Roma, in collaborazione con Europol e le autorità maltesi, hanno smantellato una rete criminale dedita alla produzione e distribuzione di documenti falsi e banconote contraffatte.

    L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all’arresto di 3 persone e all’emissione di 6 divieti di dimora nella Regione Campania.
    Il gruppo criminale produceva e distribuiva passaporti, carte di circolazione, documenti di identità, patenti di guida e banconote false.I documenti falsi venivano utilizzati per favorire l’immigrazione clandestina e riciclare veicoli rubati.
    Le indagini sono iniziate nel settembre 2020 e hanno coinvolto diverse città italiane, tra cui Napoli, Salerno, Treviso, Bergamo e Pescara.Le perquisizioni hanno portato al sequestro di numerosi documenti falsi e banconote contraffatte per un valore complessivo di un milione di euro.
    L’operazione è un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Il gruppo criminale era composto da italiani e stranieri.
    I documenti falsi venivano realizzati con grande maestria e riuscivano a superare i controlli visivi degli operatori di polizia. Le banconote false erano destinate al mercato africano. LEGGI TUTTO