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    Napoli, chiuse via Conte della Cerra e San Gennaro ad Antignano: gravi disagi per residenti e commercianti

    La chiusura di via Conte della Cerra, all’incrocio con via San Gennaro ad Antignano, sta causando notevoli disagi ai residenti e ai commercianti della zona. La decisione di chiudere l’area è stata presa a seguito del rischio di crollo di un edificio adiacente all’ingresso della Asl territoriale, di proprietà dell’ospedale Santobono.
    La situazione, tuttavia, non è il risultato di un’emergenza improvvisa. Secondo le dichiarazioni del deputato Francesco Emilio Borrelli e dei consiglieri di Europa Verde della V Municipalità, Gennaro Nasti e Luca Bonetti, la problematica è peggiorata a causa dell’indifferenza, dell’incuria e della superficialità con cui è stata gestita la pericolosità di un immobile puntellato da decenni. Nessuno, finora, ha affrontato seriamente la questione.

    “Chiediamo agli amministratori dell’ospedale di intervenire tempestivamente per decidere se abbattere definitivamente o rimettere in sicurezza l’edificio senza ulteriori tentennamenti. Non è possibile che uno dei principali assi viari di collegamento tra il centro della città e la zona collinare resti chiuso a lungo, creando il caos nella mobilità cittadina,” hanno dichiarato Borrelli, Nasti e Bonetti.
    Nel frattempo, i rappresentanti di Europa Verde sollecitano l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale. La mancanza di indicazioni appropriate ha portato a lunghi pattugliamenti della Polizia Locale, distogliendo risorse da altre priorità. Inoltre, si ritiene necessario garantire un passaggio pedonale sicuro per l’accesso a Piazza degli Artisti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Carambola sulla SS379: 11 feriti, una donna in codice rosso

    Un terribile incidente si è verificato questa notte sulla strada statale 379 nel Brindisino, nei pressi dello svincolo per Specchiolla. Sei auto sono rimaste coinvolte in una carambola che ha causato 11 feriti, uno dei quali in gravi condizioni.
    La donna, trasportata in ospedale in codice rosso, era a bordo di una delle auto che si sono scontrate inizialmente. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare, ma la dinamica sembra essere stata drammatica.
    Secondo le prime ricostruzioni, dopo il primo impatto, gli occupanti di due auto che si erano fermati per prestare soccorso ai feriti sono stati colpiti da altri veicoli in transito, finendo in un canale laterale della carreggiata.
    Per diverse ore il traffico sulla SS379 è stato bloccato per consentire i soccorsi, i rilievi da parte della Polizia Stradale e la rimozione dei mezzi incidentati.
    L’incidente ha provocato notevoli disagi alla circolazione e ha destato preoccupazione nella comunità locale. Ancora una volta, la cronaca registra un bilancio drammatico sulle strade italiane, con l’ennesima richiesta di maggiore prudenza e attenzione alla guida da parte di tutti gli automobilisti.
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    I DISAGI Nuovi disagi su linee EAV, ritardi e cancellazioni: monta la protesta dei Comitati

    Prosegue il caos per gli utenti delle linee Eav, costretti a fare i conti con ritardi e cancellazioni a causa dell’assenza di personale disponibile a effettuare ore straordinario. La protesta, originata dalla proposta dell’Ente Autonomo Volturno di rivedere i turni di lavoro, ha reso il servizio ancora meno efficiente del solito, creando notevoli disagi per i viaggiatori.Come anticipato ieri dall’Ente Autonomo Volturno, la discordia si è scatenata a seguito della proposta aziendale di modificare i turni di lavoro, generando conseguenze dirette sulle operazioni quotidiane e influenzando negativamente l’esperienza dei passeggeri. Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce dei gruppi Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”, commentano l’attuale situazione affermando: “Dopo tanto tuonare alla fine è arrivata la tempesta”.
    I due portavoce evidenziano come segni evidenti della gestione fallimentare di Eav si siano manifestati sotto la luce primaverile di oggi, mettendo in risalto le crepe nella gestione del servizio ferroviario sulle linee della Circumvesuviana. Criticano aspramente un’offerta di servizio che, nel corso degli anni, non ha mai soddisfatto le esigenze dei pendolari, ignorando le loro richieste.
    “La gestione fantasiosa, caratterizzata da meno corse, tempi di attesa più lunghi, limitazioni alla Sorrento, soppressioni e ritardi, ha ottenuto il risultato di offendere le risorse più preziose dell’azienda: clienti e dipendenti”, aggiungono Ciniglio e Ferraro. L’esasperazione dei viaggiatori si è ora unita al malcontento dei dipendenti, i quali, di fronte al silenzio dell’azienda riguardo a ogni proposta, rifiutano di effettuare lavoro straordinario.
    “Nonostante più di mille assunzioni, il servizio ferroviario rimane ancorato agli straordinari del personale viaggiante, il che è eccessivo”, continuano i portavoce. “La nostra dignità e educazione meritano rispetto da parte di tutti: azienda, Regione, sindaci, prefetto e sindacati. Non occupiamo i binari non per viltà, ma per evitare ulteriori danni alla ‘famiglia’ dei viaggiatori. Il treno è un mezzo per raggiungere lavoro e scuola, non per riempire poltrone”. LEGGI TUTTO

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    La Gori sostituisce 5 km di vecchie condotte tra Napoli e Salerno

    Gori ha concluso la sostituzione di 5 chilometri di vecchie condotte idriche con nuove tubazioni performanti e l’installazione di 1.300 nuovi contatori.
    Grazie al progetto “Azioni per l’Acqua”, l’azienda ha migliorato la rete idrica comunale, che ora copre 38 distretti anziché 30, riducendo la frequenza e l’entità dei guasti. Questo intervento garantisce una maggiore stabilità nell’erogazione dell’acqua e limita i disagi in caso di guasti improvvisi, coinvolgendo un minor numero di utenti.
    Il presidente di Gori, Sabino De Blasi, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nell’ambito di un programma finanziato per 100 milioni di euro, finalizzato a ridurre le perdite idriche dal 52% del 2020 al 27% entro il 2025.
    Inoltre, sono in corso lavori di risanamento della rete fognaria che prevedono il collettamento dei reflui provenienti da tutto il territorio comunale di Torre del Greco verso l’impianto di depurazione Foce Sarno.
     Interventi finalizzato al progetto di disinquinamento del Golfo
    Questo intervento, curato da Gori, si prevede sarà ultimato entro il 2025 e contribuirà in modo significativo al disinquinamento dell’intero Golfo di Napoli.
    L’incontro a Palazzo Baronale a Torre del Greco ha visto la partecipazione del sindaco Luigi Mennella, del presidente di Gori Sabino De Blasi, dell’amministratore delegato di Gori Vittorio Cuciniello, del coordinatore del Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano Raffaele Coppola, del presidente dell’Ente Idrico Campano Luca Mascolo e della vice presidente del Consiglio regionale Loredana Raia.
    Questi interventi testimoniano l’impegno di Gori per migliorare e garantire un servizio idrico efficiente e sostenibile per la popolazione della zona. LEGGI TUTTO