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    Poggioreale, detenuto 30enne tenta il suicidio: salvato dagli agenti

    Tentativo di suicidio di un trentenne napoletano presso il carcere di Poggioreale, sventato grazie al tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di turno.
    Ieri nel tardi pomeriggio un detenuto trentenne di Napoli si è impiccato alla finestra della propria camera di pernottamento con le lenzuola.Il tentativo di suicidio è fallito grazie alla scaltrezza del personale di Polizia Penitenziaria di turno che sentito un rumore strano dello sgabello mentre effettuava un giro di controllo si è reso conto di ciò che stava accadendo.
    “Pochi secondi e avremmo avuto il quinto detenuto morto a Poggioreale dall’inizio dell’anno”, racconta il segretario regionale Campania CON.SI.PE Castaldo Luigi.
    E poi spiega: “Purtroppo è sempre più insostenibile il carcere nelle attuali condizioni, troppi detenuti e tra essi troppi psichiatrici che rendono il contesto ancor più sofferente e destabilizzante”.
    Per il sindacalista Castaldo “urge una riorganizzazione dell’attuale sistema penitenziario che col passare del tempo dimostra i suoi fallimenti: poco personale di Polizia Penitenziaria, poche figure sanitarie specialistiche, pochi educatori, pochi psichiatrici e poco personale amministrativo.
    Castaldo del Consipe: “Poggioreale è una polveriera umana”
    I tanti ritardi organizzativi e strutturali fanno del carcere di Poggioreale una polveriera umana che trova una piccola valvola di sfogo nella tanta umanità del poco personale di Polizia Penitenziaria a cui vanno i nostri elogi per aver ancora una volta salvato una vita, anche sé i risvolti di questi tragici eventi non sempre hanno un finale come quello di oggi”. LEGGI TUTTO

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    Delmastro annuncia: “Scorrimento delle graduatorie per 248 agenti penitenziari”

    “Per contrastare la carenza di organico nelle carceri ci sono corsi attivi per migliaia di agenti e lo scorrimento delle graduatorie per 248 agenti”.
    Lo ha detto il sottosegretario al ministero della Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove al termine di una visita al carcere di Massa (Massa Carrara). Per quanto riguarda i detenuti il sottosegretario ha osservato che “bisogna studiare meccanismi per cui un detenuto che viene in un altro carcere per lavorare, ma in verità questa è solo una scusa per andare in un altro istituto, così come è arrivato se ne possa tornare indietro in tempo rapido nell’istituto di partenza qualora non lavorasse”.
    Secondo Delmastro “sono atteggiamenti che tolgono il posto per il trattamento vero del lavoro a un altro detenuto che non ha avuto questa opportunità. Più che criterio nella selezione dell’entrata deve esserci rigidità nel rimandare il detenuto nel carcere di provenienza qualora ci si renda conto che non voglia lavorare”.  LEGGI TUTTO

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    Benevento, dal carcere aveva ordinato l’omicidio della ex: arrestato

    Nonostante fosse rinchiuso nel carcere di Augusta in provincia di Siracusa, un pregiudicato di Benevento aveva ordinato l’omicidio, fortunatamente non consumato, delle ex compagna.
    Grazie all’utilizzo di telefonini all’interno del penitenziario siciliano  l’uomo era riuscito prima a minacciare la donna e poi ad ordinarne la sua eliminazione. Per questo motivo da stamane è in corso,  una vasta operazione della Polizia di Stato di Benevento, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Roma, Napoli e Pescara, del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Palermo e di personale della Polizia Penitenziaria di Benevento, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
    In particolare, sono in corso numerose perquisizioni personali, locali ed informatiche, con conseguente sequestro di corpi del reato o cose nei confronti di persone libere residenti a Benevento, detenuti presso la locale casa circondariale e detenuti presso la casa circondariale di Augusta, nonché l’esecuzione di una misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, nei confronti del detenuto.
    L’uomo è ritenuto gravemente indiziato, quale mandante, di tentato omicidio pluriaggravato, porto illegale d’arma, tentata estorsione pluriaggravata e rapina pluriaggravata nei confronti della ex compagna. LEGGI TUTTO

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    Tensione al carcere di Fuorni: detenuto ubriaco aggredisce la comandante e scoppia una rissa

    Salerno. Un nuovo episodio di violenza ha scosso il carcere di Fuorni, a Salerno. Un detenuto ubriaco, ristretto al primo piano del Piano B, ha distrutto e dato fuoco alla propria cella. La comandante della sezione, Tiziana Guacci, che stava tentando di calmarlo, è stata aggredita con uno schiaffo.
    Poco prima, sempre nella stessa sezione, c’era stata una rissa, con un detenuto portato d’urgenza al nosocomio con lacerazioni alla testa.
    “Non ci sono più parole per definire le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria”, ha dichiarato Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
    “La situazione è a dir poco drammatica. Le aggressioni sono all’ordine del giorno e, nonostante le innumerevoli denunce del Sappe, tutti stanno a guardare e ad aspettare: ma cosa, che qualche onesto servitore dello Stato ci lasci le penne? Ora veramente basta! La polizia penitenziaria chiede aiuto alle istituzioni affinché si ponga rimedio a questo scempio”.
    Il Sappe ha chiesto l’immediato intervento del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per garantire la sicurezza degli agenti e dei detenuti. LEGGI TUTTO