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    Benevento, detenuta tenta di aggredire agente. La protesta del Consipe

    Ancora una tentata aggressione ai danni di un sottufficiale della polizia penitenziaria nel carcere di Benevento.PUBBLICITA

    E’ accaduto ieri mattina: una detenuta per futili motivi ha tentato di aggredire un sottufficiale della polizia penitenziaria. L’arrivo di altre agenti ha bloccato il tentativo di aggressione.

    Lo stesso è accaduto pochi giorni fa’ quando un detenuto ha tentato con un punteruolo artigianale di aggredire il poliziotto penitenziario di turno.
    Per il segretario regionale CON. SI.PE Campania, Tommaso De Lia “gli eventi critici sono all’ordine del giorno presso il penitenziario sannita che versa i critiche condizioni organizzative a causa di carenza di personale di Polizia Penitenziaria, di personale sanitario specializzato, di psicologi e psichiatri e soprattutto, di provvedimenti esemplari e deterrenti nei confronti dei reclusi che si rendono autori di questi reati”.

    La tensione è alta al Gaglione per mancanza di sicurezza che si acuisce durante il periodo estivo. Per De Lia “urge una nuova organizzazione del lavoro che tenga conto dei carichi di lavoro ma soprattutto dei diritti soggettivi del personale di Polizia Penitenziaria che oggi vede compromesso seriamente il proprio benessere, dal quale deriva anche il buon funzionamento del carcere di Benevento luogo di passerelle politiche.
    Scendessero in piazza con noi il 12 settembre 2024 a manifestare contro questo stato di abbandono in cui versano i penitenziari campani”.
    Per il vice presidente CON.SI.PE. Luigi Castaldo: “oggi urge un riassetto del Corpo di Polizia Penitenziaria in molti penitenziari connesso ad una nuova organizzazione del lavoro all’interno delle carceri, vanno umanizzate con la presenza di figure specializzate idonee, medici, infermieri, educatori, psicologi, psichiatrici, assistenti volontari, etc., affinché si superi questo stato di abbandono, ma soprattutto vanno messi in sicurezza con la giusta presenza di personale di Polizia Penitenziaria, altrimenti parlare di trattamento, rieducazione e reinserimento, è pura utopia”.

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    Detenuta tenta il suicidio nel carcere di Benevento: salvata dalle agenti penitenziarie

    Detenuta tenta il suicidio nel reparto femminile del carcere di Benevento: salvata dal pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria.PUBBLICITA

    La detenuta già nota per precedenti episodi di aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, di incendio di materiale dell’Amministrazione Penitenziaria e di sommossa, ieri ha provato a farla finita procurandosi un cappio e tentando il suicidio per impiccagione, ma il tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria di turno ha scongiurato il peggio.

    Per il segretario regionale CON.SI.PE Campania, Tommaso De Lia “il plauso và a tutto quel personale di Polizia Penitenziaria campano che ogni giorno tra le molteplici difficoltà che il sistema Penitenziario attuale presenta, riesce con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere a salvare vite umane dallo sconforto, come quello di ieri a Benevento.
    La Campania ha 7400 detenuti e molti vivono in penitenziari obsoleti e sovraffollati, ma la cosa ancor più grave è che la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria per oltre 1000 unità ad avviso del CON.SI.PE. visti i carichi di lavoro sui poco meno dei 4000 poliziotti in forza, ma non tutti disponibili per varie problematiche, danno la percezione di uno stato di abbandono che spesso crea forte sconforto, ma soprattutto mancanza di sicurezza”.

    Per il vicepresidente CON.SI.PE. Luigi Castaldo: “oggi alla luce delle tante criticità che vive il Corpo di Polizia Penitenziaria è diventata una missione operare in determinati contesti, che andrebbe valorizzata sotto tanti aspetti, il Governo dovrebbe incentivare con i mezzi a disposizione, i tanti poliziotti penitenziari in prima linea che ogni giorno affrontano realtà a molti sconosciute e surreali, laddove solo la pazienza ed il coraggio fanno la differenza”.

    Per il CON.SI.PE il plauso và al personale femminile del carcere di Benevento che ieri ha compiuto un gesto se pur doveroso ma nobile.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Panico nel carcere di Benevento: detenuta aggredisce le agenti e poi incendia il materasso in cella

    Benevento. Una reclusa al reparto femminile del carcere di Benevento già nota per atteggiamenti aggressivi, per futili motivi ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria femminile di turno.PUBBLICITA

    Poi, non contenta, presa dalla rabbia ha incendiato due materassi all’interno della propria camera di pernottamento, il fumo e le fiamme hanno costretto il personale di Polizia Penitenziaria a chiamare i vigili del fuoco e adottare tutte le misure per salvaguardare le altre recluse dall’intossicazione.

    Per il segretario regionale Campania CON.SI.PE, Tommaso De Lia “il periodo estivo è per la polizia penitenziaria campana è un continuo susseguirsi di eventi critici che destabilizzano l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri campane, purtroppo la forte carenza di organico connessa al periodo feriale estivo aumenta la percezione dello stato di abbandono in cui versano i nostri penitenziari“.
    Per il segretario nazionale CON.SI.PE, Luigi Castaldo invece sostiene che: “Urge trovare misure alternative concrete e risolutive in linea con quanto già posto in essere dal Governo, affinché si possa attenuare la forte tensione attualmente vivibile nei penitenziari italiani”.

    Per Castaldo “le azioni rivoltose poste in essere negli ultimi tempi e ribaltate alla cronaca sono la conseguenza di scelte e norme organizzative fuori luogo del passato.La solidarietà ed il plauso per l’alta professionalità da parte del CON.SI.PE va a tutto quel personale coinvolto in gravi eventi critici”.

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