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    Torre del Greco, pescheria trasformata in un deposito di droga: arrestati due fratelli

    Torre del Greco. I Carabinieri della Sezione Operativa di Torre del Greco hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Aniello Accardo e Giuseppe Accardo, fratelli di 53 e 61 anni.PUBBLICITA

    I militari, nel corso di un servizio di pattugliamento in via Teatro, hanno notato i due fratelli con fare sospetto e hanno proceduto al loro controllo. Addosso ad uno dei due sono stati rinvenuti 13 grammi di hashish, suddivisi in 9 stecchette.

    Punti Chiave ArticoloL’intuito dei Carabinieri li ha spinti ad estendere la perquisizione anche all’interno della pescheria gestita dai fratelli Accardo. Qui, all’interno di un locale adibito a retrobottega, hanno scoperto un vero e proprio deposito di droga: ben 10 panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 1 chilo, insieme a materiale per il taglio e la suddivisione in dosi e la somma di 1.400 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita.
    Nella pescheria i fratelli Accardo avevano 10 panetti di hashish Alla luce di quanto accertato, i due fratelli Accardo sono stati arrestati e rinchiusi presso il carcere di Torre del Greco, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Incendio in un deposito di un’azienda olearia a Montesarchio

    Montesarchio. Un incendio è divampato questa mattina all’interno di un deposito di un’azienda olearia situata nell’area industriale di Montesarchio, in provincia di Benevento.PUBBLICITA

    Le fiamme, sviluppatesi intorno alle prime luci dell’alba, sono state domate dai Vigili del Fuoco accorsi prontamente sul posto.

    L’incendio ha interessato il deposito aziendale, dove erano stoccati materiali utilizzati nel processo di lavorazione dell’olio, tra cui cartone e farine.
    Per questo motivo, i Vigili del Fuoco hanno richiesto l’intervento dei tecnici dell’ARPAC Campania per effettuare un sopralluogo e valutare le eventuali conseguenze ambientali del rogo.

    Nonostante l’incendio sia stato di “entità relativamente modesta”, come precisato dall’ARPAC, i tecnici hanno comunque installato dei campionatori passivi nei pressi del deposito per monitorare le concentrazioni di inquinanti generate dalla combustione. Le analisi sono in corso e i risultati saranno diffusi non appena disponibili.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Cicciano arrestato pregiudicato: aveva droga e armi in un casolare

    Pregiudicato di Cicciano arrestato per possesso di oltre due chilogrammi di hashihs armi e munizioni.PUBBLICITA

    In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola, dopo una serie di appostamenti, hanno scoperto un manufatto di cemento abbandonato in una zona rurale, utilizzato dall’arrestato come deposito di merce illegale.

    Punti Chiave ArticoloAll’interno del manufatto, sono stati trovati circa 2,5 kg di hashish suddivisi in panetti, 400 euro in contanti, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e caricatore carico, 71 munizioni di vari calibri e 2 ordigni esplosivi artigianali.
    La sostanza stupefacente, se immessa sul mercato, avrebbe generato un guadagno illecito di oltre 60.000 euro. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Nola, con l’ausilio delle unità specializzate della Polizia di Stato, che hanno prelevato e successivamente disinnescato gli ordigni.
     L’arrestato ha precedenti per estorsione e tentato omicidio Il responsabile, con gravi precedenti per estorsione e tentato omicidio, è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito presso la casa circondariale di Poggioreale, su disposizione del PM di turno. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Deposito di orologi falsi sequestrato a Pollena Trocchia

    Blitz della Polizia a Pollena Trocchia: sequestrati orologi di lusso per 6 milioni di euro.PUBBLICITA
    Un’operazione lampo della squadra giudiziaria del commissariato Decumani ha portato al sequestro di oltre 30.000 orologi di alta gamma, tra cui Breil, Boss ed Emporio Armani, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.

    Punti Chiave ArticoloTeatro dell’operazione è stato un deposito di via Massa a Pollena Trocchia, dove gli agenti hanno rinvenuto gli orologi. L’inchiesta è ancora in corso e il titolare del deposito, un 37enne già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. L’operazione non è stata casuale, ma il frutto di un’attività investigativa durata giorni. Dagli accertamenti era emersa la presenza di armi, munizioni ed esplosivi all’interno del deposito. I poliziotti, non trovando l’arsenale, hanno comunque scoperto il prezioso carico di orologi.

    Provenienza incerta e indagini in corso La provenienza degli orologi è ancora da accertare, ma gli investigatori sono certi che si tratti del frutto di un’operazione illecita. Il titolare del deposito, E.O., ha un curriculum criminale preoccupante, già noto per truffa aggravata, possesso di documenti contraffatti ed emissione di fatture false.
    Il suo telefono e il deposito sono stati sequestrati e l’analisi del dispositivo potrebbe rivelare elementi utili per risalire alla provenienza degli orologi e ai clienti interessati. Un maxi-sequestro che apre nuovi scenari investigativi Il sequestro degli orologi apre nuovi scenari investigativi e gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la rete di traffici illeciti e individuare i responsabili. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Incendio in deposito di ditta di trasporti a Caserta: distrutti otto autobus

    Questa notte, attorno alle 2, un violento incendio ha devastato il deposito di una ditta di trasporti a Pastorano (Caserta), causando la distruzione di otto autobus. L’allarme è stato lanciato dai residenti nella zona, che hanno notato del fumo provenire da un’area destinata al parcheggio degli autobus.
    Una squadra dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Caserta, giunta dalla sede centrale, è intervenuta prontamente in via Latina. I pompieri, una volta arrivati sul luogo, si sono trovati di fronte a un incendio che aveva coinvolto diversi autobus all’interno di un deposito di circa 1.800 metri quadri. La gravità della situazione ha richiesto l’intervento di ulteriori risorse, con la squadra proveniente dal distaccamento dei vigili del fuoco di Teano e l’ausilio di due autobotti: una proveniente da Aversa e l’altra dalla sede centrale del Comando.
    Le operazioni di spegnimento hanno richiesto sforzi considerevoli e sono state protratte per circa cinque ore, durante le quali gli otto autobus coinvolti nell’incendio sono stati completamente distrutti. Attualmente, le autorità stanno conducendo indagini approfondite per determinare la causa dell’incendio, con particolare attenzione alla possibilità di un atto doloso. LEGGI TUTTO

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    Napoli, furto nel deposito Anm: arrestato un cittadino rumeno

    I carabinieri della compagnia Napoli Stella hanno setacciato le zone a pochi passi da piazza Garibaldi e il quartiere San Carlo Arena.
    A finire in manette Octavian Stefan Hasan, 23enne già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri della stazione Borgoloreto – allertati dal 112 – sono intervenuti insieme alla vigilanza privata nei locali interni del deposito ANM di corso Arnaldo Lucci altezza via Vespucci.
    Il 23enne è stato bloccato mentre rubava cavi di rame lunghi 5 metri dall’impianto elettrico di alimentazione dei mezzi pubblici dell’ANM. Perquisito, è stato trovato in possesso egli arnesi atti allo scasso. L’uomo è in attesa di giudizio e deve rispondere di furto aggravato.
    Denunciati anche due minorenni, uno di soli 13 anni, trovati in possesso di coltelli
    A San Carlo Arena, invece, i carabinieri della stazione napoli Stella hanno denunciato due minorenni. I ragazzini hanno 13 e 17 anni e i militari li hanno fermati a piazza Sant’Eramo Vecchio. Perquisiti, sono stati trovati in possesso di 2 coltelli. Sono stati affidati ai rispettivi genitori. LEGGI TUTTO

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    Napoli, scoperto a Forcella il punto vendita della cocaina rosa: 3 arresti

    Negli ultimi 12 mesi i carabinieri di Napoli e Provincia hanno sequestrato quasi 3 tonnellate di stupefacenti. La varietà di sostanze sotto chiave è indicativa della domanda di mercato e della capacità economica del cliente “tipo”. Ogni sostanza ha un suo piazzamento sulla rete di vendita, un prezzo differente proporzionato alla qualità, al taglio, ma soprattutto un bacino d’utenza variegato.L’economicità dell’hashish e della marijuana potrebbe giustificare la loro capacità attrattiva e, dunque, la preponderanza nei verbali di sequestro. Oltre il 92% della droga sequestrata quest’anno dai Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo (e il dato è spesso coerente anche negli anni scorsi, ndr) è rappresentato da questo binomio. E il motore non è solo economico.
    La percezione sociale per queste droghe può essere meno negativa rispetto a quella della cocaina, specie considerando i mutamenti culturali che hanno portato a una maggiore accettazione nella comunità. Cannabis e hashish possono essere prodotte localmente, i costi di distribuzione sono più bassi e ciò può rendere più semplice la diffusione su vasta scala.
    Discorso differente per la cocaina, alla cui base c’è una complessa catena di produzione e distribuzione, il più delle volte delocalizzata oltre le frontiere nazionali e internazionali.
    Come inquadrare, dunque, i tre arresti eseguiti dai militari del nucleo operativo della compagnia di Napoli Stella?
    La straordinaria e (quasi) inedita molteplicità di droghe rinvenute in un appartamento nel cuore di Forcella, inserisce il sequestro in una nicchia esclusiva di mercato.Una piazza per quell’8% di clienti dal portafogli più gonfio, in cerca di uno “sballo” diverso.
    I carabinieri hanno scoperto una sorta di laboratorio in via San Nicola dei Caserti, un vicolo nel centro storico di Napoli dove anche un’auto avrebbe difficoltà a passare.Il movimento attorno a quell’abitazione studentesca prometteva nulla di buono e, dopo giorni di appostamenti, i militari hanno individuato il luogo dove questo fermento era concentrato.
    Il blitz è stato fulmineo. Tre le persone finite nei guai, ognuna in possesso di un “portafoglio” di stupefacenti variegato.E partiamo proprio da quello, dalla droga rinvenuta.
    Oltre alle consuete marijuana, cocaina, hashish (in quantità importanti), i carabinieri hanno trovato oltre 200 grammi di 2CB.
     La cocaina rosa, la droga dei ricchi arriva a 400 euro a dose
    La “cocaina rosa”, la droga dei ricchi il cui costo per dose può raggiungere i 400 euro.38 francobolli di LSD, un metodo di assunzione in questa provincia poco diffuso.Le dosi, generalmente dei bollini di carta assorbente, vengono poggiate sulla lingua e assorbite più rapidamente.
    L’elenco si arricchisce di polvere di funghi allucinogeni e ketamina, un farmaco anestetico che assunto in dosaggi incontrollati produce effetti psichedelici molto più potenti dell’LSD.E ancora decine di dosi di “speed”, un mix di caffeina e amfetamine che può indurre ad attacchi celebrali, allucinazioni, arresti cardiocircolatori e allo stop dei reni.Poi ecstasy in pasticche, MD in cristalli e oltre un chilo di magnesio, sostanza utilizzata per il “taglio”.
    In manette un’analista finanziario di 32 anni di Gaeta, un 37enne di origini casertane e un 27enne napoletano. Tutti incensurati
    Ora in carcere, dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
    Le specifiche dei sequestri:
    32enne di Gaeta– 937 monodosi di francobollo (38 sono le immagini, composte da 25 monodosi ciascuna) per un peso di 18 grammi;– 270 grammi circa di cocaina pulvilurenta ;– 4 panetti di hashish per un peso totale di 421,00;– 1,80 grammi di marijuana;– 50 grammi di md in due cristalli;– 211 grammi di ecstasy in pasticche;– 185 grammi di ketamina ;– 211 grammi in pasticche di colore rosa di 2CB– 1kilo e 100gr di Sostanza da taglio (Magnesio)– Mortaio– 2 bilancini di precisione– 5540 euro;– 40 dollari;– 50 bat tailandesi ;– 1 leu rumeni
    37enne di origini casertane– 25 grammi di sostanza pulvirulenta di tipo md ;– 20 grammi di hashish suddiviso in 5 dosi ;– 157 grammi di sostanza fluorescente di tipo marijuana ;– 145 grammi di oppio in formato solido;– 2 boccettine di LSD ;– 8 grammi di presunti funghi allucinogeni in forma pulvirulenta ;– 22 grammi circa di md suddivisa in 26 dosi– 6 grammi di ketamina in polvere;– 11 grammi suddiviso in 10 dosi di speed ;– 16 grammi di cocaina suddivisa in 6 dosi;– 1 bilancino di precisione– 785 euro.
    27enne napoletano:– 25 dosi di cocaina per un totale di 7,40 grammi;– 19 dosi di ketamina per un totale di 5,50 grammi;– 15 grammi di marijuana. LEGGI TUTTO