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    Benevento, picchia la compagna in strada: arrestato

    PUBBLICITA

    Un uomo di 53 anni di Benevento è stato arrestato per aver maltrattato la sua compagna.
    L’arresto è stato effettuato dalla Squadra mobile con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
    Gli agenti sono intervenuti nella notte tra il 24 e il 25 agosto per assistere la donna, dopo che diverse chiamate al 113 avevano segnalato una violenta discussione nel centro storico di Benevento.
    Al loro arrivo, la donna era visibilmente spaventata e mostrava segni di percosse sul volto e sulle braccia, necessitando dell’intervento immediato del 118.
    Dopo aver raccolto le prime informazioni dalla vittima, con l’aiuto della polizia scientifica, è stato condotto un sopralluogo nell’abitazione della coppia, dove sono stati trovati indizi di una precedente aggressione.
    L’uomo, che si era allontanato con la sua auto, è stato rintracciato, fermato e portato in Questura per ulteriori indagini. Egli era già noto alle forze dell’ordine per episodi simili con l’ex moglie.

    La Squadra mobile ha raccolto la denuncia della donna e vari referti medico-legali. Al termine delle indagini, il 53enne è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno.
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    Teano, ai domiciliari dalla madre minaccia di incendiarle la casa, lei lo denuncia e lo fa arrestare

    Un uomo di 48 anni di Teano, che si trovava agli arresti domiciliari dal 24 giugno presso la casa della madre per accuse di furto, lesioni personali aggravate, e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato raggiunto ieri dai carabinieri della Stazione locale con una nuova ordinanza.
    L’ ordinanza, emessa dall’ufficio di sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sostituisce la misura cautelare in atto con una più severa, ossia la detenzione in carcere.
    La decisione è stata presa in seguito a una denuncia presentata dalla madre stessa qualche giorno fa alla stazione dei Carabinieri di Teano.
    La donna ha dichiarato di essere esasperata e spaventata dal comportamento del figlio, che dal giorno del suo confinamento a casa non aveva smesso di tormentarla.
    Le richieste di denaro per acquistare droga erano incessanti, e in un’occasione, l’uomo avrebbe minacciato di appiccare il fuoco alla madre se non gli avesse ricomprato l’auto precedentemente sequestrata.
    A causa di queste circostanze, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Salerno, scovata casa vacanze abusiva: scatta la denuncia 

    Da un esposto denuncia, gli agenti del nucleo antievasione tributaria della polizia municipale hanno scoperto una struttura ricettiva abusiva nel centro storico.PUBBLICITA Accade a Salerno dove i vigili urbani hanno raggiunto via dei Mercanti, li’ dove era stata segnalata, all’interno di un appartamento, la presenza di una struttura ricettiva ‘abusiva’.A seguito dell’ispezione, nell’appartamento, sono state generalizzate otto persone di nazionalita’ francese, che avevano prenotato tramite il portale Boooking.Al termine delle verifiche effettuate con la Questura, si e’ accertato che il gestore della struttura ricettiva non aveva provveduto a effettuare all’autorita’ di pubblica sicurezza le comunicazioni degli ospiti della struttura.Per questo motivo, la titolare e’ stata denunciata all’autorita’ giudiziaria per aver omesso di comunicare, entro le 24 ore dal loro arrivo, gli ospiti presenti in struttura.Dai servizi offerti e pubblicizzati anche sul web, e’ stato possibile configurare la struttura come una casa vacanze, per la quale e’ richiesto, come titolo abilitativo, la Scia, che, pero’ al Suap del Comune, non era stata presentata e, dunque, l’attivita’ veniva svolta in maniera del tutto abusiva.Riscontrata poi anche l’omessa registrazione della struttura sul portale ‘Tourist Tax’ del Comune di Salerno, che consente la comunicazione degli ospiti, dei relativi periodi di pernottamento e di eventuali casi di esenzione, per il calcolo e il successivo versamento dell’imposta di soggiorno.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Falso counselor denunciato ad Avellino: offriva supporto psicologico senza titolo

    Un uomo di 59 anni di Avellino è stato denunciato dai Carabinieri del NAS di Salerno per esercizio abusivo della professione di “counselor”.PUBBLICITA

    L’uomo offriva prestazioni di supporto psicologico e consulenza a persone con difficoltà personali, lavorative o psicologiche, pur non avendo le necessarie qualifiche professionali.

    Numerosi erano i cittadini che si rivolgevano a lui per affrontare problemi e disagi specifici. I Carabinieri, durante una perquisizione del suo studio, hanno acquisito documentazione relativa ai trattamenti erogati e sequestrato il suo cellulare.
    Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’entità delle sue presunte attività professionali illegali e per identificare tutti coloro che si sono rivolti a lui.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Droga in carcere a Velletri, giro da 80mila euro: la denuncia del sindacato polizia penitenziaria

    Una scoperta inquietante scuote il carcere di Velletri: un giro di droga da oltre 80mila euro smascherato in pochi mesi. “Non ci sorprende affatto,” dichiara Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato Polizia Penitenziaria. “La domanda e il consumo di droga in carcere sono talmente alti da fare concorrenza alle piazze di spaccio più note fuori dal carcere, come quelle di Roma, Milano, Napoli e Torino.”Secondo Di Giacomo, i politici sono troppo concentrati sulla vicenda di Chico Forti, trascurando i veri problemi delle carceri italiane. “Nel nostro sistema penitenziario, il consumo settimanale di diverse sostanze stupefacenti raggiunge alcuni chilogrammi, generando un giro d’affari di circa dieci milioni di euro l’anno,” aggiunge.
    La situazione dentro le carceri italiane rispecchia quella delle metropoli dove la criminalità organizzata gestisce i traffici più consistenti di droga del Paese. “Sono i familiari, mogli e compagne dei detenuti a introdurre la droga, che viene venduta a prezzi maggiorati del 40-50% rispetto a quelli esterni, o pagata direttamente ai clan per la fornitura in cella,” spiega Di Giacomo.
    Inoltre, detenuti in permesso lavoro e quelli più deboli e ricattabili sono utilizzati per il trasporto di stupefacenti. L’uso di telefonini facilita lo spaccio sia dentro che fuori dal carcere, permettendo ai capi clan di mantenere il controllo sui traffici e di dare ordini agli affiliati. “La detenzione, anziché porre fine alla carriera criminale, ne cementifica i rapporti e alimenta l’economia illegale, necessaria per sostenere le famiglie dei detenuti,” sottolinea il segretario.
    Di Giacomo conclude evidenziando la crescente domanda di stupefacenti: “Circa 18mila detenuti, quasi il 30% del totale, sono tossicodipendenti già all’ingresso in carcere. Il ‘programma a scalare’ con la somministrazione di metadone ha dato risultati scarsi, e la recidività di reato per questi detenuti, una volta fuori, è altissima. Inoltre, tre detenuti su dieci sono solo spacciatori e non consumatori.” LEGGI TUTTO