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    Napoli marocchino ferito in un tentativo di rapina

    Napoli. Notte di violenza a Porta Capuana dove ujn cittadino marocchino è rimasto ferito nel corso di un tentativo di rapina commessa da altri stranieri. Eppure solo l’altra notte proprio a Porta Capuana vi era stato un blitz della polizia con fermi, denunce e sequestri.

    Punti Chiave ArticoloIeri notte però l’ennesimo atto violento. Un 43enne marocchino  è stato accerchiato da quattro cittadini stranieri armati di cocci di bottiglie che volevano rapinarlo. Ma, secondo il suo racconto, ha reagito ed è rimasto ferito al braccio. E’ stato trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini dove è ancora ricoverato in stato di osservazione per ’ferita da taglio braccio destro e zona occipitale sinistra’.
    Il 43enne marocchino è ricoverato al Vecchio Pellegrini I carabinieri della compagnia Stella, che stanno indagando sul caso, stanno verificando la sua versione dei fatti e stanno analizzando le immagini delle telecamere presenti sul posto. L’aggressione di Porta Capuana porta al centro dell’attenzione non solo delle forze di polizia il problema della sicurezza in una zona frequentata in maniera particolare da cittadini stranieri. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata spaccio davanti alle scuole: 5 arresti

    Smantellate due piazze dello spaccio a Torre Annunziata: 5 arresti e divieto di dimora. I pusher operavano davanti a due istituti scolastici. La Polizia di Stato di Torre Annunziata, coadiuvata dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Reparto Prevenzione Crimine, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e divieto di dimora nei confronti di cinque persone.

    Punti Chiave ArticoloGli indagati, tutti residenti a Torre Annunziata, sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis), aggravati dall’aver operato vicino a due istituti scolastici. Due degli indagati sono stati arrestati e condotti al carcere di Poggiorele di Napoli, mentre per gli altri tre è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Napoli.
    Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di accertare l’esistenza di due fiorenti “piazze di spaccio” all’interno di uno stabile di Torre Annunziata. I pusher aiutati dai loro familiari Tra novembre 2022 e gennaio 2023, gli indagati, imparentati tra loro, avrebbero “spacciato” droga avvalendosi anche della collaborazione dei loro familiari. L’utilizzo di telecamere e intercettazioni telefoniche ha documentato un quotidiano e consistente flusso di acquirenti presso lo stabile. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 5,62 grammi di cocaina e 137,64 grammi di cannabis. A uno degli indagati, già sottoposto agli arresti domiciliari, sono state contestate anche 45 evasioni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Casoria muore 15enne: si schianta con la moto contro auto in sosta

    Ennesima giovane vittima della strada nella trada serata di ieri. E’ accaduto in via Giovanni Pascoli nel comune di Casoria al confine con Napoli.
    Un giovane di appena 15 anni è morto schiantodosi con il suo scooter contro le auto in sotra nella zona confinante con l’aeroporto di Capodichino.

    Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Arpino di Casoria  e un’ambulanza del 118 ma quando sono arrivati sul posto il cuore del ragazzo aveva già cessato di battere.
    La salma è stata sequestrata per essere sottoposta ad autopsia presso l’ospedale di Giugliano dove è stata trasferita. Così come lo scooter. L’impatto è stato violentissimo e lo scooter si è distrutto.

    I carabinieri hanno effettuato i rilievi con l’aiuto dei fari delle auto e con torce e sono tornati sul posto stamane per effettuare altri accertamenti e stabilire la dinamica e le cause dell’incidente.
    Quello di ieri sera è solo l’ennesimo incidente mortale che le cronache di Napoli stanno raccontando nelle ultime settimane con protagoniste e vittime giovanissimi. E’ il quarto in due settimane.

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    Napoli ragazzina caduta sugli scogli: salvata dai vigili del fuoco

    Napoli. Una ragazzina di 16 anni è stata salvata la notte scorsa dai Vigili del Fuoco dopo essere caduta sugli scogli del Lungomare di Napoli, fratturandosi una gamba.
    L’incidente è avvenuto ieri sera, domenica 2 giugno 2024, poco dopo le 20:00, nei pressi della barriera frangiflutti che costeggia via Nazario Sauro, a poca distanza dal Castel dell’Ovo.

    La ragazza è scivolata sugli scogli ed è rimasta bloccata, impossibilitata a muoversi. I Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente con un mezzo dotato di cestello elevatore per recuperarla.
    Una volta raggiunta la ragazza, i pompieri l’hanno stabilizzata e imbarellata, per poi riportarla sulla terraferma con l’ausilio della gru. Qui, è stata affidata alle cure del personale sanitario del 118, che le ha prestato le prime cure e l’ha poi trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti.

    L’operazione di salvataggio, coordinata dal capo squadra Alessandro Izzo, ha visto impegnate le squadre 18/b del Centro Storico e 1/b della Sede Centrale dei Vigili del Fuoco del Comando di Napoli, che sono intervenute con autoscala e nucleo SAF.
    La tempestiva e professionale azione dei Vigili del Fuoco è stata fondamentale per salvare la ragazzina e garantirle le cure mediche necessarie.
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    Camorra, il pentito Rosario Rolletta: “Ecco come funzionava il sistema delle estorsioni”

    “Il ‘Sistema’ funzionava così: quanto al settore delle estorsioni, i proventi di tale attività illecita confluivano in una cassa comune gestita, prima, da Francesco Audino o’cinese e successivamente, dopo il suo arresto, da Giuseppe De Luca Bossa coadiuvato da Mimì a puttana (Domenico Amitrano detto anche Mimmo o’ pop ndr) e da Umberto De Luca Bossa. Fino a quando i De Martino hanno fatto parte del cartello camorristico, i soldi delle estorsioni finivano tutti nella cassa comune da cui poi si prelevavano per l’acquisto di stupefacenti, armi e per gli stipendi agli affiliati, il pagamento degli avvocati ed il mantenimento dei detenuti”.

    Punti Chiave ArticoloA parlare è il pentito di camorra Rosario Rolletta detto friariello, per un periodo uomo del vertice del clan De Micco di Ponticelli che ha raccontato il funzionamento del sistema delle estorsioni. “Prima del suo arresto, Francesco Audino si occupava anche della distribuzione degli stipendi. Ciascun gruppo del cartello camorristico e, dunque, anche il gruppo De Martino, si occupava di estorsioni ad imprenditori, nonché a soggetti che sul territorio svolgevano attività illecita come, ad esempio, i ladri di motorini, auto, biciclette, nonché alle bancarelle di merce contraffatta, ai contrabbandieri di sigarette, ai mercatini rionali di merce e perfino ai soggetti che facevano truffe assicurative e cambi di assegni”, ha raccontato ancora Rolletta.
     Tutti pagavano il pizzo: dai ladri di moto e auto ai gestori delle bancarelle “…Ho contattato le vittime tramite Pasquale Micco e ho chiesto loro 1500euro per i lavori che stavano eseguendo che dovevano pagare al clan De Martino. De Micco mi disse che costoro a seguito della mia richiesta si erano rivolti al Cinese, Audino Francesco, in quanto poiché avevano già pagato la tangente a lui volevano sapere a che titolo dovevano pagare anche me. Il cinese rispose loro che andava bene così e che dovevano farmi un regalo perché ero detenuto; alla fine mi hanno pagato 1000euro consegnatemi tramite De Micco Pasquale”. (da sinistra nella foto il pentito Rosario Rolletta, Francesco Audino, Umberto De Luca Bossa, Giuseppe De Luca Bossa e Domenico Amitrano) (le foto di Rosario Rolletta e Umberto De Luca Bossa sono tratte da napolitan.it) Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Castellammare: assolto con formula piena l’imprenditore Adolfo Greco

    Castellammare. La Corte d’Appello ha annullato la condanna a 8 anni di reclusione inflitta in primo grado ad Adolfo Greco, imprenditore accusato di estorsione nell’ambito dell’inchiesta Olimpo.
    Le indagini del 2018 avevano portato all’arresto dello stesso “re del latte”  e di oltre una decina di persone, tra cui boss e gregari dei clan D’Alessandro e Cesarano, che da decenni si spartiscono dal punto di vista criminale il territorio a Castellammare di Stabia.

    Greco era accusato di concorso in estorsione per due episodi, ma è stato assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
    Assolti anche Michele e Raffaele Carolei, fratelli del boss Paolo Carolei (arrestato la scorsa settimana nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del consigliere comunale del Pd, Gino Tommasino), accusati assieme a Greco di aver fatto pressione su un imprenditore per l’assunzione del figlio di Michele Carolei.

    Umberto Cuomo, macellaio di Agerola, è stato anch’egli assolto dall’accusa di aver mediato un’estorsione a un imprenditore caseario, sempre assieme a Greco.
    Confermata in secondo grado anche l’assoluzione per Attilio Di Somma, accusato di aver fatto esplodere una bomba nei pressi del supermercato Sole 365. Infine, è stato assolto per due capi d’imputazione Luigi Di Martino detto o’ profeta, boss del clan Cesarano, la cui pena è stata rideterminata a 6 anni e 6 mesi, rispetto ai 9 anni inflitti in primo grado.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli sgombero ex canonica occupata: priorità alle situazioni fragili

    Napoli. Gli appartamenti abusivamente occupati nell’ex canonica adiacente la chiesa di San Biagio ai Taffettanari saranno sgomberati “nel termine stabilito dall’autorità giudiziaria” e “previa verifica di eventuali situazioni di fragilità”.
    Lo ha stabilito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Napoli, presieduto dal Prefetto Michele di Bari, durante una riunione dedicata al sequestro preventivo dell’immobile.

    L’operazione di sgombero, disposta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli in esecuzione di un decreto del Tribunale partenopeo, mira a “ripristinare la legalità presso il complesso monumentale di pregio e a proseguirne le attività di recupero per la restituzione alla collettività”.
    L’ex canonica, bene di rilevante interesse storico-architettonico di proprietà dell’Opera Pia omonima, è attualmente gestita da un commissario nominato dal Prefetto di Napoli.

    Il suo obiettivo è quello di preservare il patrimonio immobiliare appartenente alla Fabbriceria Opera Pia San Biagio ai Taffettanari, ente da tempo inattivo, e ricondurlo alle sue originarie finalità di sostegno e manutenzione del bene religioso.
    Alla riunione di oggi hanno partecipato:
    Il Procuratore Aggiunto di Napoli Pierpaolo FilippelliL’Assessore alla Legalità del Comune di NapoliIl Questore di NapoliIl Comandante Provinciale dei CarabinieriIl Comandante Provinciale della Guardia di FinanzaIl Comandante della Polizia MetropolitanaL’impegno del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è quello di garantire lo sgombero in modo ordinato e sicuro, tutelando le situazioni di fragilità e promuovendo la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della città.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    La polizia passa al setaccio Castellammare: nel mirino 30 pregiudicati

    Giornata di controlli a Castellammare di Stabia, città che si avvia al voto amministrativo dopo due anni di scioglimento del consiglio comunale per infilytrazioni camorristiche.
    E la scorsa settimana in un blitz sono stati arrestati i boss Enzo D’Alessandro e Sergio Mosca quali mandanti dell’omicidio del consigliere comunale del Pd, Gino Tommasino.

    Nella mattinata odierna, gli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio cittadino.
    Nel corso del servizio sono state identificate 89 persone, di cui 30 con precedenti di polizia e controllati 35 veicoli.

    I controlli saranno effettuato anche nei prossimi giorni in vista delle operazioni di voto di domenica prossima.
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    Napoli, Mostra d’Oltremare, un successo la riaccensione della fontana dell’Esedra

    La Mostra d’Oltremare di Napoli si è illuminata di nuovo splendore questo weekend, con la riaccensione della Fontana dell’Esedra e un ricco calendario di eventi che hanno richiamato migliaia di visitatori.
    Spettacolo di luci e acqua: Sabato sera, la Fontana dell’Esedra è tornata in vita con un emozionante spettacolo di luci e acqua, inaugurando ufficialmente la stagione estiva della Mostra d’Oltremare. Un vero e proprio tocco di magia che ha incantato i presenti, creando un’atmosfera suggestiva e fiabesca.

    This is Wonderland: Per gli amanti delle favole e dei mondi fantastici, “This is Wonderland” ha offerto un viaggio immersivo nel Paese delle Meraviglie di Alice. Tra colori sgargianti, installazioni scenografiche e animazioni a tema, grandi e piccini hanno potuto rivivere le avventure della celebre protagonista di Lewis Carroll.
    Napoli Tattoo Expo: Gli appassionati di tattoo hanno potuto ammirare le opere dei migliori artisti del settore alla Napoli Tattoo Expo, che ha fatto il suo ritorno alla Mostra d’Oltremare dopo diversi anni. Un’occasione unica per scoprire le ultime tendenze del mondo del tatuaggio e per incontrare i maestri del settore.

    Med Italy e Vesuvio Gravel: Per gli amanti della cultura mediterranea e del ciclismo, Med Italy e Vesuvio Gravel hanno rappresentato due appuntamenti imperdibili. Med Italy ha proposto un viaggio enogastronomico tra i sapori e le tradizioni del Mediterraneo, mentre Vesuvio Gravel ha visto sfidarsi centinaia di ciclisti in un suggestivo percorso ai piedi del Vesuvio.
    Pizza Village in arrivo: La prossima settimana, la Mostra d’Oltremare ospiterà il Pizza Village, un evento dedicato agli amanti della pizza napoletana. Un’occasione unica per gustare le migliori pizze della città e per immergersi nella tradizione culinaria partenopea.
    Un successo che conferma il ruolo centrale della Mostra d’Oltremare: “Il grande successo di questo weekend conferma il ruolo centrale della Mostra d’Oltremare per la città di Napoli e per i turisti che la visitano”, ha dichiarato il Presidente Remo Minopoli. “La varietà di eventi in programma e la bellezza degli spazi della Mostra ci permettono di offrire un’esperienza unica ai nostri visitatori, che possono scegliere tra diverse proposte per soddisfare i loro interessi.”
    Un’estate ricca di eventi: La Mostra d’Oltremare si prepara a vivere un’estate ricca di eventi, con un calendario che spazia dalla musica ai concerti, dai festival alle mostre. Un’offerta variegata che punta a soddisfare i gusti di tutti e a consolidare il ruolo della Mostra d’Oltremare come polo culturale e di intrattenimento di riferimento per la città di Napoli e per tutto il Mezzogiorno.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Metropolitana Napoli: nessuna relazione con il disastro Cava Suarez

    Metropolitana di Napoli Spa precisa che gli sversamenti illegali avvenuti nella cava Suarez non hanno nulla a che vedere con la costruzione della stazione di Capodichino.
    Lo fa sapere in una nota la stessa società, sottolineando che la cava era stata regolarmente autorizzata a ricevere i materiali di scavo dalla Regione Campania.

    I conferimenti, iniziati tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, sono stati immediatamente sospesi dalla Capodichino As.M. in seguito al sequestro della cava. La cava è stata poi rimossa dall’elenco dei siti di destinazione del Piano di utilizzo delle terre (PUT) della stazione Capodichino.
    Metropolitana di Napoli Spa precisa inoltre che, come risulta dai documenti di trasporto, alla cava Suarez sono stati destinati solo 200 metri cubi di materiali sui complessivi 196.000 previsti.

    Tutti i materiali del PUT della stazione Capodichino, redatto ai sensi del DM n°161 del 10/08/2012, hanno ricevuto approfondite analisi preventive e nel corso della loro attuazione hanno sempre presentato valori di concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) riconducibili alla colonna A della tabella 1 dell’allegato 5 alla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006.
    Infine, il PUT della stazione Capodichino è stato preso come riferimento dalla Regione Campania per successive attività di riutilizzo dei materiali di scavo svolte sul territorio.
    Metropolitana di Napoli Spa ribadisce il proprio impegno per la tutela dell’ambiente e la legalità.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la madre di Giògiò: “Troppo garantismo, così è morto mio figlio”

    “Tutto questo garantismo ideologico ha permesso all’assassino di mio figlio di essere libero nonostante un precedente tentato omicidio e, quella sera, di sparare contro Giogiò e di ucciderlo. Da dieci mesi attendo una telefonata da parte del Garante per i detenuti Samuele Ciambriello, invece continua a portare avanti una narrazione sbagliata dalla parte di Caino.”

    Punti Chiave ArticoloE’ un attacco duro quello di Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista e compositore ucciso a Napoli lo scorso 31 agosto nei confronti del Garanti dei detenuti della Campania. Per l’omicidio, un 17enne è stato condannato in primo grado a vent’anni di reclusione. Daniela Di Maggio e Samuele Ciambriello erano presenti questa mattina al convegno dal tema “Ragazzi che sparano – viaggio nella devianza grave minorile” che si è tenuto presso il chiostro di Santa Sofia a Benevento, nell’ambito del quale è stato consegnato il premio Bacalov alla memoria del giovane musicista e compositore ucciso la scorsa estate a Napoli, nell’ambito della rassegna su Troisi “Il mio amico Massimo”.
    In questa sede, la madre di Giogiò si è rivolta ai presenti, attaccando Ciambriello: “Non mi ha neanche salutata e mi deve delle scuse. Invece, un avvocato sosteneva che non è d’accordo sull’inasprimento delle pene per i minorenni, che vanno rieducati e devono avere una seconda opportunità. Io ho voluto precisare che quelle sono solo sciocchezze e che mi sto battendo per cambiare una legge vecchia di trent’anni.” “c’è poca empatia verso una mamma che ha perso suo figlio” Secondo Daniela Di Maggio “c’è poca empatia verso una mamma che ha perso suo figlio. Nessuno pensa più alle vittime e ai familiari. Giogiò non ritorna, ma con questa narrazione eccessivamente garantista non si tutelano neanche i figli degli altri. Io capisco che in molti mandano i figli a studiare all’estero, mentre un ragazzo perbene come Giogiò è stato ucciso a casa sua, a Napoli. Ed è proprio questo garantismo ideologico,” ha concluso mamma Daniela, “che ha rovinato l’Italia ed ha ucciso Giogiò. Il suo assassino era libero, nonostante avesse già commesso un tentato omicidio.” Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Arzano – Attività commerciali e parcheggiatori abusivi: scoppiano le polemiche sui controlli

    Arzano – Attività commerciali e parcheggiatori abusivi: scoppiano le polemiche sui controlli. Non sono bastate le segnalazioni dei cittadini e dei passanti sui social per mettere un freno e ripristinare la legalità ad Arzano. Per l’area esterna al cimitero, presso il parcheggio di via Pecchia e la locale Azienda Sanitaria, sarebbero decine le segnalazioni degli utenti che nel recarsi presso le strutture pubbliche devono assistere al presidio costante di una massiccia presenza di parcheggiatori abusivi.
    Un problema in verità cronico in alcune aree della città, causa anche dell’enorme difficoltà di trovare un parcheggio a ridosso del centro storico e di via Napoli dopo la chiusura di quello allocato all’interno dell’ex area mercatale oggi chiuso per l’avvio dei lavori di costruzione della nuova casa comunale.
    Un tema, quello dei parcheggi, che è stato affrontato più volte a vari livelli istituzionali ma che da anni non riesce a trovare una degna soluzione. Ne sanno qualcosa i residenti che, dopo le proteste, sono costretti a parcheggiare le proprie auto in strada alla mercé di ladri e vandali. A corollario di tanto, alcuni cittadini segnalerebbero la presenza di alcune attività commerciali svolte nel centro storico in maniera del tutto abusiva. Ovviamente si attendono le verifiche del caso.
    P.B.
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