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    Torre Annunziata, il palazzo dello spaccio: 2500 clienti in tre mesi. Cinque misure cautelari

    Torre Annunziata. Era la palazzina di via Cavour 21 la nuova centrale dello spaccio nella cittadina oplintina, a poca distanza da due scuole. Gli agenti del locale commissariato hanno sgominato un’attiva “piazza di spaccio” che operava all’interno dello stabile con l’arresto di 5 persone.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini, condotte tra novembre 2022 e gennaio 2023, hanno permesso di accertare l’esistenza di due distinti “punti vendita” di droga, gestiti da familiari tra loro imparentati: Al piano terra, Michele Evacuo, coadiuvato dai familiari e all’epoca sottoposto agli arresti domiciliari, spacciava hashish. Al primo piano Oreste De Simone era invece dedito allo spaccio di cocaina.
    L’attività illecita si svolgeva con la complicità degli altri familiari e grazie all’ausilio di telecamere installate nei pressi dello stabile, che monitoravano gli accessi alle abitazioni.  Circa 2500 clienti serviti in tre mesi Le intercettazioni telefoniche hanno inoltre cristallizzato un flusso quotidiano di acquirenti: 1760 accessi all’abitazione di Michele Evacuo e 700 a quella di  Oreste De Simone nel periodo oggetto d’indagine. Nel corso delle attività di riscontro sono stati sequestrati 5,62 grammi di cocaina e 137,64 grammi di hashish. Al termine dell’attività investigativa e su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il G.I.P. ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Michele Evacuo e Oreste De Simone, contestando loro il concorso, a vario titolo, nella detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver operato vicino a scuole. Michele Evacuo denunciato anche per 45 evasioni dagli arresti domiciliari Agli altri indagati,  i due figli di Michele Evacuo, ovvero Anna Evacuo ed Emanuele Evacuo,  e Aniello De Simone, figlio di Oreste è stato invece applicato il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Michele  Evacuo, già sottoposto agli arresti domiciliari nel periodo delle indagini, dovrà rispondere anche di 45 evasioni. I due gestori delle piazze di spaccio sono stati portati in carcere a Poggioreale mentre ai due figli di Evacuo è stato notificato il provvedimento di divieto di domora in provincia di Napoli mentre il provvedimento ad Aniello De Simone è stato notificato in carc ere in quanto già detenuto. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Pozzuoli 106 genitori denunciati per dispersione scolastica dei figli

    Pozzuoli. La lotta alla dispersione scolastica a Pozzuoli continua a dare i suoi frutti, ma ancora c’è molto da fare. I Carabinieri della locale stazione hanno denunciato 106 genitori per inosservanza dell’obbligo di istruzione minorile. I militari hanno accertato che questi genitori non hanno permesso l’istruzione scolastica a 68 minorenni. Di questi, 24 non hanno mai frequentato la scuola, mentre i restanti 44 lo hanno fatto in maniera saltuaria, non raggiungendo il numero minimo di presenze per poter essere promossi.

    Punti Chiave ArticoloÈ importante ricordare che la legge stabilisce che un alunno non può superare il 25% di assenze durante l’anno scolastico. In alcuni casi, nonostante l’avvertimento formale del Sindaco di Pozzuoli, gli alunni non hanno ripreso a frequentare regolarmente le lezioni. Le denunce sono solo l’ultima tappa di un percorso che ha visto i Carabinieri impegnati in una serie di attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile, per promuovere la cultura della legalità e l’importanza dell’istruzione.
    Le operazioni di contrasto alla dispersione scolastica a Pozzuoli sono un esempio di come le istituzioni, lavorando insieme, possano fare la differenza. Ecco alcuni dati salienti dell’operazione: 106 genitori denunciati68 minorenni senza istruzione scolastica24 alunni che non hanno mai frequentato la scuola44 alunni con frequentazione saltuariaIl 25% è il limite massimo di assenze consentito per legge Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Torre del Greco, “Assassina, devi morire”: la rabbia del marito di Adalgisa Gamba dopo l’assoluzione

    Torre del Greco. “Assassina, devi morire”, sono queste le uniche parole che il marito di Adalgisa Gamba ha pronunciata alla lettura della sentenza di assoluzione della donna ritenuta “incapace di intendere e volere” quando la sera del 2 gennaio 2022 sulla spiaggia di Torre del Greco uccise il figlio Francesco di appena due anni e mezzo.
    La donna però non tornerà in libertà ma resterà 15 anni in una struttura di cura in libertà vigilata. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione della Corte d’Assise di Napoli, nella sentenza di assoluzione di Adalgisa Gamba.

    Entro 90 giorni le motivazioni della sentenza. “E’ stato un processo particolarmente difficile, sia professionalmente che umanamente, ma finalmente è stata fatta giustizia. Gisa è stata prosciolta perché è una persona malata. Adesso, passo dopo passo, dobbiamo aiutarla affinché torni alla normalità” ha detto dopo il verdetto l’avvocato Salvatore Del Giudice, legale di Adalgisa Gamba.
    Il marito della donna già il 15 marzo scorso durante la sua deposizione in aul aveva dichiarato: “Non ha avuto il coraggio di abortire, e l’ha ucciso dopo… è un diavolo, un mostro, che ha ingannato me, mio figlio, e anche i periti”.

    “La vogliono far passare per santa, ma è un mostro”.
    E poi aggiunse: “La vogliono far passare per santa, ma è un mostro”. Ma i giudici hanno creduto alle perizia dichiarandola incapace di intendere e di volere quella tragica sera.

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    Pozzuoli sgombero forzato per gli occupanti abusivi delle case popolari 

    L’ordinanza di sgombero emessa mesi fa dal Comune di Pozzuoli non è stata rispettata, e gli occupanti abusivi sono ancora negli appartamenti.
    Questo ha reso necessario l’intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco per procedere con lo sgombero forzato e ristabilire la legalità.

    “Il comune sta facendo bene a procedere con la liberazione delle abitazioni occupate abusivamente da chi non ne ha diritto. Questo fenomeno è stato per troppo tempo ignorato e tollerato, causando gravi ingiustizie e disuguaglianze.
    Tutte le case pubbliche devono essere liberate e assegnate a chi ne ha effettivamente diritto, senza eccezioni,” ha dichiarato il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, insieme ai consiglieri comunali di Europa Verde, Gennaro Andreozzi ed Enzo Pafundi, e all’assessore Titti Zazzaro.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, aggredisce agenti a Secondigliano: arrestato Antonio Feldi, nipote del defunto boss

    Napoli. Un uomo di 35 anni con precedenti di polizia è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Secondigliano per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
    Nel corso di un servizio di controllo del territorio, gli agenti hanno notato un uomo seduto su una panchina in via delle Dolomiti che, alla loro vista, si è dato alla fuga nel tentativo di eludere il controllo.

    Raggiunto dagli agenti, l’uomo li ha aggrediti con calci e pugni, opponendo una forte resistenza. Solo dopo una colluttazione, gli agenti sono riusciti a bloccarlo.
    Una volta immobilizzato e posto in sicurezza all’interno dell’auto di servizio, l’uomo ha dato sfogo alla sua rabbia danneggiando con violenti calci il finestrino posteriore della volante.

    Alla luce di quanto accaduto, il 35enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine anche per specifici precedenti, è stato tratto in arresto e condotto presso le camere di sicurezza del Commissariato in attesa del giudizio di convalida.
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    Frattamaggiore commerciante aggredito a colpi di casco: tre denunciati

    Frattamaggiore. Tre persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate in concorso a seguito di un’aggressione violenta ai danni di un esercente commerciale. L’episodio è avvenuto la scorsa settimana a Frattamaggiore, in provincia di Napoli.
    Grazie all’attività di indagine, gli agenti sono riusciti a riconoscere e identificare i responsabili dell’aggressione. Si tratta di tre uomini di 36, 39 e 45 anni, tutti con precedenti di polizia. Secondo quanto ricostruito, l’esercente commerciale è stato colpito anche con l’uso di un casco.

    I tre soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate in concorso.
    Controlli straordinari del territorio

    L’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, coadiuvati da personale della Polizia Locale, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio.
    Nel corso dell’attività, sono state identificate 92 persone, di cui 16 con precedenti di polizia e 7 sottoposte a misure restrittive. Sono stati inoltre controllati 33 veicoli, 5 dei quali sono stati sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo. Contestate anche 10 violazioni del Codice della Strada.
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    Controlli a Pomigliano d’Arco e Giugliano: multe e sequestri

    Nella giornata di ieri la polizia, su disposizione del Questore di Napoli, ha effettuato controlli in due città dove il fenomeno della micro criminalità è molto diffuso come Pomigliano d’Arco e Giugliano.
    Gli agenti del Commissariato di Acerra, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Pomigliano d’Arco.

    Nel corso del servizio, sono state identificate 64 persone, di cui 16 con precedenti di polizia, controllati 28 veicoli e contestate 8 violazioni del Codice della Strada.
    Nella scorsa mattinata, invece gli agenti del Commissariato di Giugliano – Villaricca, con il supporto di personale della Polizia Locale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nelle zone di Varcaturo e Licola.

    Nel corso dell’attività sono state identificate 78 persone, di cui 17 con precedenti di polizia, controllati 50 veicoli e contestate 6 violazioni del Codice della Strada per mancata copertura assicurativa e per guida di veicolo già sottoposto a sequestro.
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    Napoli installati attraversamenti rialzati per ridurre incidenti

    Ha preso il via oggi a Napoli l’installazione di attraversamenti rialzati, che fungono anche da dissuasori di velocità, in alcune strade cittadine di particolare criticità.
    I primi due sono stati realizzati in via Terracina mentre, nei prossimi giorni, i lavori proseguiranno per posizionarne altri due in via Cattolica e, successivamente, al corso Vittorio Emanuele e a corso Malta.

    Primi Interventi a Via Terracina
    I primi attraversamenti rialzati sono stati installati in via Terracina. Questi dossi non solo aumentano la sicurezza dei pedoni, ma fungono anche da dissuasori di velocità, obbligando i veicoli a rallentare. Questo intervento è il frutto di un’attenta analisi delle aree urbane più pericolose, scelta fatta sulla base di dati sugli incidenti raccolti dall’amministrazione comunale e dalla Polizia Municipale.

    L’iniziativa proseguirà nei prossimi giorni con l’installazione di ulteriori attraversamenti rialzati in via Cattolica. Successivamente, l’attenzione si sposterà su altre zone critiche come corso Vittorio Emanuele e corso Malta. Questo approccio sistematico mira a coprire progressivamente tutte le aree ad alto rischio della città.
    Un Piano a Lungo Termine
    Entro 10 giorni, sarà completata questa prima fase del piano di interventi, con il quale l’Amministrazione comunale intende affrontare in maniera concreta ed efficace il problema dell’alta incidentalità rilevata in alcune strade cittadine. Il progetto prevede l’installazione di dossi rallentatori in tutte le Municipalità, priorizzando le strade con maggior tasso di sinistri.
    Gli assessorati alla Polizia Municipale e alle Infrastrutture hanno costituito un gruppo di lavoro che, analizzando i dati relativi agli incidenti e le caratteristiche delle principali strade di tutte le Municipalità, andrà ad individuare quelle maggiormente a rischio. Questo coordinamento permetterà di pianificare interventi mirati per aumentare la sicurezza stradale in maniera efficace.
    Il monitoraggio continuo ha lo scopo di valutare e programmare ulteriori azioni destinate a ridurre il numero di incidenti. L’obiettivo finale del Comune di Napoli è quello di garantire la massima sicurezza stradale, una delle priorità dell’amministrazione comunale. Questo impegno costante riflette l’attenzione dedicata alla sicurezza dei cittadini e alla qualità della vita urbana.
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    Napoli, programmati gli sgomberi dell’ex canonica della Chiesa di San Biagio ai Taffettanari

    Gli appartamenti dell’ex canonica adiacente la storica Chiesa di San Biagio ai Taffettanari, a Napoli, occupati abusivamente, “verranno sgomberati nel termine stabilito dall’autorità giudiziaria, previa verifica di eventuali situazioni di fragilità, consentendo il ripristino della legalità presso il complesso monumentale di pregio e la prosecuzione delle attività prodromiche alla restituzione alla collettività”.
    E’ quanto si sottolinea in una nota della Prefettura, dove il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è occupato anche dell’occupazione abusiva degli immobili di via San Biagio ai Taffettanari. Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, hanno preso parte il procuratore aggiunto di Napoli Pierpaolo Filippelli, l’assessore comunale alla Legalità, il questore, il comandante provinciale dei Carabinieri, quello della Guardia di Finanza e il comandante della Polizia Metropolitana.

    “Durante l’incontro – si legge in una nota – si è affrontata la tematica del sequestro preventivo – disposto con decreto dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli-Gruppo per la tutela dei beni culturali – dell’ex canonica della Chiesa di San Biagio ai Taffettanari a Napoli, bene di rilievo storico-architettonico di proprietà dell’omonima Opera Pia, attualmente gestita da un Commissario nominato dal Prefetto di Napoli con l’obiettivo di preservare il patrimonio immobiliare appartenente alla Fabbriceria Opera Pia San Biagio ai Taffettanari, ente da lungo tempo inattivo, e ricondurlo alle sue originarie finalità di sostegno e manutenzione del bene religioso”.
    “Gli sgomberi dovranno essere seguiti al più presto” – dichiara il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli il quale aveva presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda – “mentre i protagonisti di questa deplorevole vicenda dovranno essere consegnati alla giustizia. Gente come i Macor non rappresenta Napoli, la città li ripudia. È solo la paura, che si regge su ricatti, minacce e pistolettate, a frenare una rivolta popolare che sarebbe più che giusta e doverosa”.

    “Si vantano del loro potere, dei loro soldi, sfoggiano lusso ed armi ma poi vivono come parassiti ed accattoni. Provo un disprezzo senza confini per questa gentaglia e non mi darò tregua fino a che non si sarà estinta e con essa quella mentalità criminale e violenta che tramanda di generazione in generazione. Liberiamo Napoli da questo tumore maligno.”
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Somma Vesuviana, spari nella notte contro un’abitazione

    Nella notte tra lunedì e martedì, Somma Vesuviana è stata bruscamente svegliata da una serie di colpi d’arma da fuoco. I Carabinieri di Napoli sono intervenuti prontamente in via Cupa di Nola 44 dopo aver ricevuto una segnalazione di spari. Giunti sul posto, hanno rinvenuto sette bossoli calibro 32, sparsi sul terreno vicino a un’abitazione, teatro dell’evento.
    Secondo le prime ricostruzioni, i colpi sarebbero stati esplosi nelle prime ore della notte. Alcuni testimoni hanno riferito di aver udito una serie di spari in rapida successione, seguiti da un silenzio inquietante. Al momento, non ci sono feriti, ma l’accaduto ha sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza locale.

    Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato un’indagine per chiarire la dinamica e la matrice dell’evento. Diverse ipotesi sono al vaglio degli investigatori. Al momento, non si esclude nessuna pista, e i Carabinieri stanno raccogliendo tutte le informazioni possibili per ricostruire i fatti.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Controlli a Sant’Antonio Abate, un arresto e una denuncia. Sequestrate armi e una serra per marijuana

    In una serie di perquisizioni mirate, i Carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate hanno effettuato un’importante operazione di sicurezza che ha portato all’arresto di Vincenzo Acampora, un 53enne già noto alle forze dell’ordine, per ricettazione e detenzione illecita di materiale esplodente. Durante la perquisizione dell’abitazione di Acampora, i militari hanno scoperto un ordigno esplosivo artigianale del peso di 180 grammi. Le ricerche si sono poi estese, rivelando un arsenale nascosto: una pistola semiautomatica con matricola abrasa e otto proiettili nel caricatore, una pistola a gas modello 92 Fs e cinquanta proiettili calibro 9×19, oltre a 61 colpi a salve.

    Punti Chiave ArticoloGli artificieri del comando provinciale di Napoli hanno successivamente disinnescato e messo in sicurezza l’ordigno esplosivo. Non solo armi e munizioni: nell’operazione è stata rinvenuta anche una Fiat 500, risultata rubata lo scorso maggio a Salerno. Questo ritrovamento ha aggiunto un ulteriore elemento di gravità al caso di Acampora. Denunciato un altro uomo e scoperta una serra di marijuana Parallelamente, i Carabinieri hanno denunciato un 39enne del posto, coinvolto nella coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. In un locale di sua proprietà, gli agenti hanno sequestrato 45 grammi di marijuana e scoperto una serra artigianale. La serra era dotata di lampade, alimentatori, un impianto di ventilazione e vari vasi con terriccio, configurandosi come un vero e proprio laboratorio per la coltivazione della droga.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Somma Vesuviana fallito colpo in banca nella notte

    Somma Vesuviana. Fallito colpo nella notte ai danni della Banca di Credito Popolare. Ignoti nella notte appena trascorsa si sono introdotti nella filiale della banca in via Aldo Moro 108.

    Punti Chiave ArticoloIl loro intento era quello di portare via una cassaforte “roller Cash” presente negli sportelli. Ma i loro tentativi sono risultati vani perchè probabilmente non avevano gli attrezzi addatti. Quando si sono resi conto che stava trascorrendo troppo tempo, che il colpo era orami fallito e che era scattato l’allarme hanno desistito fuggendo a bordo di un auto con un complice alla guida che li attendeva all’esterno.
    I carabinieri hanno rilevato le impronte dei banditi Indagini in corso da parte dei carabinieri che hanno preso visione delle immagini delle telecamere presenti e hanno rilevato le impronte lasciate dai banditi. Leggi Anche LEGGI TUTTO